3.1.1 Analisi picchi della domanda
Nell’ultimo triennio la domanda di mobilità in Italia è stata caratterizzata da una riduzione dei volumi pari al -2.5%. La crisi economica ha generato un impatto negativo anche nel comparto dei trasporti. Ad incidere sono i fattori congiunturali, ma anche l’ulteriore incremento dell’uso dell’automobile. Inoltre, se da un lato la scarsa qualità percepita del trasporto pubblico locale resta un problema di fondo tra i vari attori sociali, dall’altro il trasporto pubblico assume vesti marginali nelle piccole città (inferiori ai 100.000 abitanti).
Per quanto riguarda l’offerta italiana, esistono circa 100 aziende che gestiscono i trasporti pubblici, occupando più di 100.000 addetti per un fatturato superiore agli 8 miliardi di euro. Per chiarire la situazione in Provincia di Pisa e la domanda in tale zona si è proceduto ad estrapolare alcuni dati ed indagarli sui profili di domanda giornaliera. Ciò ci ha consentito di avere un’idea generale della domanda e dell’offerta nel territorio considerato per lo studio.
L’analisi dei picchi della domanda è stata condotta sulla base dei profili grafici giornalieri estrapolati dal DB della Regione Toscana, che è stato sottoposto a query.
Tramite le interrogazioni eseguite si è potuto verificare quali sono i picchi di utenza e domanda suddivisi tra i comuni della Provincia di Pisa, escludendo Comune di Pisa, Pontedera e Volterra. L’indagine è stata condotta su alcuni giorni tipo come ad esempio un giorno festivo invernale 07/04, 30/06 (Domenica)festivo estivo, 15/05 feriale invernale tipo, 28/06 feriale estivo senza scuole. 80
80 Si riporta in allegato alcuni esempi di grafici riguardanti i picchi della domanda, su cui è
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Considerando un giorno feriale tipo ad esempio il “15/05” (giorno usato per le indagini) si può osservare che nelle ore di maggiore fruizione del servizio, definite anche “ore di punta”, tra le 06.30 e le 08.30 e tra le 12 e le 14.30, le corse erogate sono n.128 nella provincia di Pisa, esclusi i Comuni di Pisa, Volterra e Pontedera.
Quindi, è possibile affermare che nelle ore di punta massima nella Provincia di Pisa si registra un numero di corse pari a n.128, come riportato in tabella81. Nel comprensorio del Cuoio si può contare su un traffico di vettori per il servizio del trasporto pubblico pari a quaranta veicoli nelle ore di punta massima, questo dato è stato estrapolato indicativamente a “spanne”, sulla base dei dati ottenuti nell’analisi parco bus CPT e Sequi.
Per popolosità, bacino d’utenza e presenza di plessi scolastici del territorio del cuoio si può presumere che la maggioranza dei mezzi sia proprio da attribuirsi al Comprensorio del Cuoio.
Dall’analisi condotta sui picchi, che è preparatoria alla prossima fase di ricerca con cui si procederà all’ottimizzazione del pacchetto di servizi, a partire da quelli scolastici, si nota un fattore molto importante cioè che si devono essere mantenuti servizi tra le 17.30 e le 19.30 in cui si prevede un valore di corse pari a quaranta nella provincia di Pisa, esclusi i Comuni di Pisa, Volterra e Pontedera.
Investigando, invece, su un feriale estivo tipo (giorno usato per le query: 28/06) è emerso che tra le 06.30 e le 08.30 sono in numero pari a n.68 nella Provincia di Pisa, esclusi i Comuni di Pisa, Volterra e Pontedera. Si possono considerare ore di “punta massima” quelle comprese tra le 12 e le 14.30 e ,quindi, in alcuni casi devono essere mantenuti servizi tra le 17.30 e le 19.30 in cui si prevede un numero di n. 40 corse nella Provincia di Pisa, esclusi i Comuni di Pisa, Volterra e Pontedera.
81 È presente in allegato l’analisi condotta in merito ai picchi della domanda, sottoponendo a
query il database della Regione Toscana e da cui emerge il profilo grafico giornaliero. Il prospetto presentato in allegato contiene il giorno in cui è stata svolta l’indagine, il tipo di giorno (feriale o festivo, invernale o estivo), il comune o la zona di riferimento, il range orario in cui si presenta il picco, il numero di corse erogate e il grado di importanza del picco stesso.
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L’analisi è stata condotta sottoponendo a query il DB al fine di capire quali sono i picchi di «punta massima». La nuova rete rientrerà potenzialmente nel nuovo bando di gara sarà costituita dai servizi erogati nelle ore di punta di massima, mentre il resto delle corse sarà presentato dalle aziende o dai comuni all’ interno della gara locale.82
Infatti, nella seconda fase del progetto, cioè per la valutazione economica, i conti economici sono stati redatti in riferimento alle voci di costo dei soli servizi scolastici. La scelta dei servizi scolastici come servizi minimi, cioè scolastici, da cui partire è scaturita proprio dall’analisi dei profili giornalieri, che prevedono picchi di domanda nei tipici orari del trasporto scolastico.
82 A ragione di ciò la fase successiva riguardante l’analisi di efficienza economica ed
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Dall’analisi si individuano il numero di corse necessarie per coprire le fasce di punta massima e di conseguenza è possibile, anche, ricavare il numero di mezzi e di uomini necessari per erogare i servizi.
3.1.2 Risultati dell’analisi
Lo studio condotto sui picchi della domanda è propedeutico all’analisi per l’individuazione della rete più efficiente, infatti il calcolo dei fattori produttivi e del rapporto ricavi/costi almeno pari al 30% (soglia scelta arbitrariamente ma tenendo in considerazione gli standard di costo previsti dalla regione toscana) è stato eseguito prima di tutto sui servizi che costituiscono i picchi di domanda. Una volta indicato se il pacchetto rientra nel rapporto del 30% si è provveduto ad allargare il campo di indagine fino a raggiungere la soglia di efficienza, scorporando dal risultato il fabbisogno di uomini e mezzi e questo sarà funzionale a descrivere la nuova azienda tipo, nei termini dei due fattori principali e nel rispetto della normativa vigente. Prendendo a riferimento i grafici dei picchi di domanda e analizzando le linee CPT e Sequi, si nota che nelle ore di punta sono svolti i servizi di trasporto scolastico e i trasporti per la connessione tra i capoluoghi e le stazioni ferroviarie di S. Miniato e S. Romano-Montopoli.
Anche in questa fase successiva sarà utile l’analisi condotta sui picchi della domanda, in quanto l’ampliamento del pacchetto dei servizi nel caso in cui il
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rapporto ricavi/costi sia inferiore al 30% è fatto sulla base dei picchi più alti che rimangono in ordine decrescente.
Partendo dalle macrofasi riportate nel primo capitolo si è definito la situazione As-Is per procedere verso il To-Be e alla definizione dei connotati dell’azienda che dovrà garantire i servizi previsti dalla nuova rete. Per la prima fase si è prceduto con questo schema:
a) ricostruzione dei turni sia per Sequi, CTTNord e dei servizi svolti in
house dai Comuni;
b) analisi parco bus SEQUI e CTTNORD; c) analisi utenza.
I picchi di domanda sono stati fondamentali per la riorganizzazione della rete esistente ed è stato possibile definire la nuova rete , in base ad alcuni elementi, quali:
le esperienze e i bisogni percepiti dalle aziende di servizi di TPL come SEQUI;
la possibilità di creare nuovi e diversi bacini di utenza; elementi emersi dall’analisi dei picchi di domanda.
Dall’analisi dei picchi della domanda è emerso che buona parte di essa è concentrata nel Comprensorio del Cuoio. I principali flussi di mobilità si svolgono all’interno del comprensorio su distanze sostanzialmente brevi dove molto elevato è l’uso del mezzo privato. L’auto è lo strumento più frequente per compiere gli spostamenti giornalieri ed è fortemente concorrenziale rispetto alle prestazioni del trasporto pubblico.
Si osserva e sarà di seguito dimostrato dalle analisi sull’utenza e sull’efficienza economica, che le autolinee che ottengo migliori prestazioni sono quelle finalizzate al trasporto scolastico e risultano caratterizzate da un elevato livello di frequentazione, mentre per quanto riguarda le relazioni intercomunali, solo la relazione S. Miniato-Empoli riveste una particolare significatività.
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