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IL PIANO DI MARKETING DEL GAL MONTEFELTRO

3.2. Definizione degli obiettivi regionali di sviluppo turistico

3.2.3 Definizione degli obiettivi di sviluppo

3.2.3.1 Obiettivi strategici del GAL Montefeltro

Gli obiettivi strategici del territorio che riguardano il GAL Montefeltro, hanno una dimensione ampia che non riguardano esclusivamente il comparto turistico e non si esauriscono con il solo piano di marketing. Le attività che dovrebbero essere svolte per qualificare e sviluppare l'area del Montefeltro, sono:

1. Mantenere i servizi essenziali nel territorio del GAL (scuole, sanità, viabilità, trasporti, ecc) che oltre a garantire prestazioni per le popolazioni residenti, assumono un ruolo fondamentale nella scelta della destinazione da parte dei turisti. In questo senso considerando che la zona del GAL Montefeltro è totalmente localizzata in un territorio collinare/montano, caratterizzata da un ampio territorio e limitata popolazione, il rischio di perdita dei servizi, legato alla sanità, al trasporto pubblico, al peggioramento della viabilità (provinciale, comunale e interpoderale) e al dissesto idrogeologico, risulta reale e attuale. 2. La creazione di una rete di operatori economici disponibili alla realizzazione di

nuovi prodotti turistici esperienziali55 in grado di soddisfare le esigenze degli emergenti segmenti di turismo domestico ed internazionale che il GAL identifica come target, tenendo conto delle necessarie differenziazioni per fasce di età, disponibilità di tempo e risorse economiche. Per massimizzare la creazione di valore territoriale, il GAL Montefeltro dovrà saper coordinare temporalmente i vari eventi (festival, mostre temporanee, fiere, manifestazioni sportive, concerti,

55 Esempi di prodotti turistici con forte connotazione esperienziale possono essere rappresentati dall'organizzazione di eventi culturali o sportivi a pagamento, dall'offerta di corsi di lingue straniere per italiani, di corsi di italiano per stranieri, di corsi di cucina, di corsi di management, corsi di psicologia, corsi di economia domestica, corsi legati a fattorie didattiche, corsi di musica, iniziative di formazione per il recupero delle tradizioni artigianali e agricole del territorio, visite a musei aziendali.

opere teatrali, convegni, workshop, visite guidate per shopping, degustazioni, corsi, ecc.) capaci di attrarre visitatori sensibili a proposte turistiche e culturali diversificate (arte antica e contemporanea, musica, fotografia, enogastronomia, moda, antiquariato, sport, letteratura, scienza, nuove tecnologie, salute e benessere, ecc.). La realizzazione di un calendario stabile di iniziative dovrebbe essere un obiettivo condiviso a livello territoriale, in modo da sfruttare le sinergie derivanti da un’offerta diversificata di prodotti turistici distribuita temporalmente sulla base delle esigenze dei singoli attori economici ed istituzionali e del comportamento di consumo turistico della domanda (sempre più caratterizzata da soggiorni brevi, nei fine settimana o a ridosso di festività). La capacità del GAL Montefeltro di creare reti di imprenditori turistici sarà un fattore decisivo per favorire la sostenibilità economica, oltre che sociale ed ambientale delle attività turistiche territoriali56.

3. La creazione di una piattaforma di risorse e di competenze capaci di realizzare in forma imprenditoriale, un modello di business in grado di essere competitivo nel comparto del turismo incoming, rivolgendosi ai segmenti del turismo tradizionale, ma particolarmente a quello dei nuovi turisti, amanti della natura, dello slow living, dell’enogastronomia, delle attività all’aria aperta, della fruizione museale e della cultura intesa in una prospettiva ampia. Il turismo

incoming del GAL Montefeltro deve orientarsi verso i vari segmenti di domanda

coerenti con il profilo delle risorse disponibili e con il piano turistico regionale. Ad esempio, con riferimento al mercato del turismo culturale, deve puntare prioritariamente su turisti italiani ed europei colti, con buona capacità di spesa, caratterizzati da stili di vita orientati alla scoperta del nuovo e dell’autentico, attratti dal desiderio di vivere esperienze uniche, guidati dalla passione della cultura, dell’eno-gastronomia, del miglioramento di se stessi, dell’apprendimento, del divertimento e dello svago intelligente, autentico, non “disneylizzato” e non taroccato.

4. Poiché destinazione incompiuta o in fase di formazione l’obiettivo dev’essere quello di aumentare a breve/medio termine il numero di presenze turistiche nel

56 Per i punti 2 e 3 Cfr. Documento “Caratteristiche” del progetto Distretto Culturale Evoluto della Provincia di Pesaro e Urbino, Creattività (www.provincia.pu.it).

territorio, al fine di creare le condizioni di sostenibilità economica di cui le imprese necessitano per sopravvivere nell’ambiente competitivo.

5. L'attuazione di processi di innovazione tecnologica in grado di accrescere la competitività territoriale operando sul fronte delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT). La maggiore diffusione delle nuove tecnologie ICT nel territorio e la capillare presenza di reti di banda larga e extra larga risultano fattori indispensabili per migliorare la qualità dell'offerta delle strutture ricettive, delle strutture museali e delle strutture aziendali, rendendole più competitiva sotto il profilo delle capacità di comunicazione e di gestione e trasmissione della conoscenza territoriale. L'enorme diffusione dell'uso dei social da parte della popolazione impone agli operatori economici ed alle istituzioni territoriali processi di innovazione nel mix di comunicazione che non può prescindere dall'accesso a efficienti tecnologie di rete.

6. La mobilitazione di risorse finalizzate alla creazione di nuove imprese, con particolare attenzione a quelle del comparto turistico, inteso in senso ampio. Si rende pertanto opportuno, in accordo con il sistema bancario ed il tessuto economico locale e facendo leva anche su risorse comunitarie (es. fondi BEI), stimolare la creazione di spin off universitari e spin off aziendali e l’attrazione di nuove imprese e di talenti nel territorio. Un’ulteriore sfida del GAL Montefeltro sarà provvedere anche a stimolare una profonda riqualificazione delle imprese esistenti, obbligate dai nuovi scenari competitivi globalizzati a rivedere l’attuale modello di formula strategica, proiettandosi verso nuovi modelli di business. 7. Migliore utilizzazione degli hub infrastrutturali regionali, quali l'aeroporto di

Ancona-Falconara, il porto di Ancona e i servizi di trasporto in generale. L'aeroporto è una piattaforma logistica fondamentale per accrescere i flussi di turismo incoming, a condizione che la Regioni attivi collaborazioni con compagnie low cost capaci di mobilitare turismo in entrata, specie dal nord Europa, e non focalizzandosi su compagnie che privilegiano rotte che sembrano agevolare il turismo in uscita. Il porto di Ancona, accogliendo scali crocieristici, può rappresentare un hub capace di dirottare flussi di pendolari interessati alla visita di città e luoghi d'arte localizzati nelle aree interne, quali Urbino e il Montefeltro. Analogo ragionamento può farsi con riferimento all'aeroporto di

Rimini. Al fine di generare importanti ricadute sul territorio del GAL Montefeltro, è opportuno qualificare e potenziare le reti di trasporto e logistica capaci di veicolare persone e merci con sufficiente rapidità in una prospettiva economicamente ed ambientalmente sostenibile.

8. Utilizzo della fiera di Pesaro, essa può diventare una piattaforma logistica ed esperienziale in grado di attirare turisti e imprese nel territorio grazie all'organizzazione di eventi fieristici, ma anche di eventi sportivi, musicali, culturali che richiedono una struttura di accoglienza ampia come quella che Fiera di Pesaro è in grado di offrire.