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Piano di rinforzo competitivo: linee programmatiche per aumentare la competitività dell’offerta

IL PIANO DI MARKETING DEL GAL MONTEFELTRO

3.4 Piano di rinforzo competitivo: linee programmatiche per aumentare la competitività dell’offerta

Oltre alla definizione del soggetto che deve coordinare le azioni di marketing turistico, è necessario attivare all’interno del territorio una serie di misure operative e processi virtuosi in grado di aumentare la competitività del territorio, sfruttando sopratutto la nuova programmazione dei fondi strutturali europei erogati attraverso la Regione Marche. Le misure da attivare devono necessariamente favorire68:

1. la formalizzazione di procedure e protocolli che definiscano gli aspetti riguardanti il

coordinamento delle attività turistiche, attività centrale per il successo della destinazione GAL Montefeltro, caratterizzata da numerosi stakeholders. Tenendo conto della pluralità dei livelli decisionali esistenti, riteniamo che l’attività di coordinamento delle attività turistiche debba essere svolta da soggetti che già attualmente rappresentano differenti stakeholders. In questo senso la società GAL

68 Le proposte riprendono e integrano quelle formalizzate nel progetto “Attività di ricognizione” (Pencarelli, Dini, Pacini, 2013).

Mercati

internazionali Rurale Culturale Borghi Natura Gastronomia Sport

Belgio x x x x x x Svizzera x x x x x Olanda x x x x x x Francia x x x x x x Russia x x x x x Austria x x x x x Spagna x x x x x

Montefeltro sviluppo, costituisce un punto di riferimento che già adesso garantisce una larga rappresentanza dei vari attori territoriali. Questi soggetti dovrebbero condividere un strategia generale, che tenga conto della programmazione Regionale e delle iniziative dell’ente Provincia, attivando misure e politiche coordinate tra loro. L’obiettivo è di agire in prospettiva sempre più integrata e imprenditoriale, al fine di creare una visione condivisa e stimolando la partecipazione al disegno complessivo del territorio di tutti gli attori (pubblici e privati) che insistono sulla specifica area, superando le logiche competitive e valorizzando il patrimonio di risorse e competenze disponibili. L’elemento di debolezza che occorre superare è l’insufficiente orientamento al marketing strategico ed operativo che caratterizza spesso queste società, che implicherebbe una maggiore attenzione ai processi di segmentazione e posizionamento ed alle attività volte a progettare, produrre, comunicare e vendere sul mercato prodotti-esperienze (Pencarelli e Forlani, 2006). Inoltre, la difficoltà dei vari stakeholders territoriali di “fare sistema” e riconoscere e legittimare un unico organo di governo (anche per la proliferazione dei candidati a tale ruolo) comporta molto spesso il fallimento delle politiche turistiche, e quindi l’inefficienza delle stesse; 2. la creazione e costituzione di reti d’impresa o di altre forme di aggregazione

organizzativa al fine di: a) sviluppare servizi condivisibili fra più strutture al fine di ampliare l’offerta turistica di soggetti che da soli, per le limitate dimensioni e risorse, non riuscirebbero a realizzare (ristorazione, piscina, centri benessere, guide turistiche, servizi navetta vs snodi ferroviari e aeroportuali, servizi vari); b) costituire gruppi di

acquisto con l’obiettivo di ottenere condizioni economiche più favorevoli nei processi

di approvvigionamento di materie prime, impianti, attrezzature, software, servizi di consulenza, ecc.; c) porre in essere politiche comuni di comunicazione e commercializzazione dell’offerta turistica (partecipazione a fiere o workshop di settore, realizzazione di cataloghi, ecc) rivolte a segmenti di mercato nazionale ed estero; d) avere un maggior peso “politico e rappresentativo” nei confronti degli stakeholders;

3. l'incentivazione e la costituzione di pacchetti turistici integrati e tematici (cultura, sport, benessere, ecc). L’obiettivo è quello di strutturare l’ offerta turistica sotto forma di pacchetti che siano in grado di valorizzare e mettere a sistema le diverse risorse turistiche presenti nei Comuni;

4. l'incentivazione della costituzione di strutture, servizi e pacchetti turistici accessibili (la domanda di turismo da parte di persone con bisogni speciali è costantemente in crescita, occorre investire su strutture e servizi per accogliere la domanda di turismo avanzata da persone con bisogni speciali e dalle loro famiglie);

5. il sostegno alla nascita di tour operator incoming in grado di confezionare e soprattutto commercializzare i pacchetti turistici organizzati, attività questa dalla quale dipende la sostenibilità economica delle iniziative intraprese;

6. l'incentivazione di processi volti alla qualificazione e all’ampliamento dell’offerta ricettiva del GAL, mediante misure per l’ammodernamento, il risparmio energetico, la nascita di alberghi o borghi diffusi, ecc;

7. la realizzazione di percorsi legati ai prodotti tipici del territorio, come l’organizzazione di strutture già sperimentate in altre regioni, quali “le strade e/o percorsi del tipico”, le strade del vino, dell’olio, del formaggio, della ceramica, dell’artigianato, ecc.. Queste iniziative integrate possono rappresentare importanti opportunità di sviluppo e valorizzazione delle risorse nella prospettiva del turismo esperienziale, soprattutto nelle aree rurali meno favorite e marginali. Con le “strade del tipico” si cerca di portare il consumatore nei luoghi della produzione, offrendo la fruizione di prodotti abbinati ad un contesto storico, paesaggistico, antropologico;

8. l'ideazione e l'adozione di marchi di qualità e marchi d’area, che possono rappresentare sia importanti fattori di coesione e identità culturale del sistema, sia strumenti di comunicazione al mercato volti a differenziare l’offerta turistica del GAL. Si potrebbero ad esempio adottare brand di qualità che identifichino gli operatori turistici che fanno uso prevalente o esclusivo dei prodotti locali, diventando gli ambasciatori del tipico locale;

9. la valorizzazione delle certificazioni già presenti sul territorio del GAL (bandiere arancioni, bandiere verdi, riconoscimenti, ecc), cercando di implementare progetti in grado di trasferire i benefici derivanti dalle certificazioni, oltre al soggetto possessore anche alle località limitrofe;

10. il favorire progetti che puntino a rendere l’area del GAL Motefeltro una Smart Destination, facendo leva sulle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT): si tratta di accrescere la dotazione di strutture che favoriscano l’accesso alla rete internet degli operatori turistici e dei visitatori dell’area. Particolare

attenzione dovrà essere dedicata alla gestione professionale degli strumenti web 2.0 nei territori del GAL;

11. l'introduzione di misure di coordinamento e di managerializzazione degli eventi attualmente organizzati nel territorio, al fine di collocare i singoli eventi in una programmazione dell’intero territorio del GAL, in grado di attirare non solo visitatori locali, ma soprattutto extra regionali;

12. l'incentivazione e l’accrescimento della dotazione tecnologica e di personale delle istituzioni museali e delle evidenze culturali del territorio al fine di rafforzare l’offerta turistica secondo una prospettiva esperienziale a favore del turismo culturale;

13. il coordinamento strategico dei vari membri della catena di distribuzione del territorio del GAL (supply chain management). L’obiettivo è quello di mettere in rete tutti gli stakeholders territoriali che compongono l’offerta turistica, attraverso la realizzazione di un portale internet che consenta di pubblicizzare i prodotti, i servizi del territorio e gli eventi.