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Occorre esplorare, prima di fissarsi su eventuali zone di

Nel documento Cronache Economiche. N.355, Luglio 1972 (pagine 63-71)

sviluppo, le condizioni

dell'ac-qua, come noi abbiamo, sia

pure parzialmente, effettuato

qui: proteggere con leggi, ormai

note nelle intenzioni e spesso,

fortunatamente, nella pratica,

1 futuri sviluppi, di cui abbiamo

voluto dare un esempio per

quanto riguarda l'acqua. L'aria

dovrà essere salvaguardata nel

modo adatto, al fine identico.

livello s t a t i c o c m 6 0 s o t t o il p i a n o - c a m p a g n a

Fig. -4 - La pianura sotto Reano, in sezione rilevata a casa Putero, via della Nombarda 14. Pozzo R, esistente a casa Putero, scavato a mano dai proprietari, composto di tubo di cemento, diametro circa un metro. Sezione del terreno: strato di terriccio, metri 3 spessore; strato di grosse bocce alluvionali, di materiale durissimo. Sotto, il conglomerato spessore metri 4: sotto il conglomerato, lo strato acqui-fero il cui livello statico è cm 60 sotto il piano di campagna. A destra della figura, si notano i nu-meri: I, 2, 3, 4, 5, 6. 7. I numeri I, 2, 3, 4, rappresentano gli strati incontrati nella perforazione per il pozzo R. I terreno, spessore m 3 (vedi a sinistra della figura), 2 bocce alluvionali, spessore m 4: 3 conglomerato assolutamente impermeabile, non fessurato, ottima roccia proteggente l'inferiore stra-to acquifero f, di cui l'acqua penetra nel pozzo R lungo la direzione delle frecce f-f.

Ipotesi di lavoro.

Dato che il conglomerato 3 è glaciale d'origine, data la forma dei suoi elementi, a spigoli, non lavorati dalla corrente d'acqua (ossia la 2 composta di grosse bocce), e cementato validamente da deposito di carbonato di calcio che sigilla ogni vano, esso potrà servire nelle esplorazioni future per « chiudere le acque superficiali ». Infatti, nel pozzo I (ipotetico), a destra, si raggiunge lo strato 7 sotto altro con-glomerato. il 6 (si suppone che sia stato formato da una glaciazione precedente). Il 7 è strato acquifero, supponendo che la serie sia come in I, 2. 3, 4. ossia come nel pozzo esistente, il R.

Descrizione dell'ipotetico pozzo I.

I tubazione impermeabile (Mannesmann) che raggiunge lo strato acquifero 7. « A » tubazione imper-meabile che si ferma al conglomerato 3. e vi è «cementata» allo scopo di escludere le acque super-ficiali (inquinate) che scenderebbero lungo le frecce segnate all'esterno di I, se non vi fosse il cemento C, immesso, come norma, fra il foro effettuato con la perforazione onde immettere la tubazione A. e l'esterno della tubazione stessa. Tale cemento impedisce alle acque superficiali (frecce) di arrivare alla tubazione B perché arrestate al tetto dello strato 3 e separate dalla tubazione A dal cemento C. In tal modo la tubazione B arriva allo strato F e attinge acque pure, non inquinate, difendibili « sempre che la serie degli strati sia come ipoteticamente rappresentata in figura ». Tuttavia, è quasi impossibile che la serie di cui al pozzo R sia unica: ossia, nelle glaciazioni precedenti, vi saranno di certo altri strati acquiferi, altre alluvioni, altri strati di conglomerato impermeabile, che vanno utilizzati come dimostrato. Anche lo strato acouifero 4 va chiuso ossia difeso dal migrare in quello sottostante (ipotetico, come già detto) per ovvie ragioni: esso è il primo, incontrato dall'alto in basso, e pertanto più inquinabile di quelli ipotetici sottostanti. Ottimo lavoro sarebbe il chiudere «tutte» le acque che sovrastano lo strato ipotetico 7 mediante cementazione fatta nello strato impermeabile immediatamente sovra-stantegli, che può essere o di argilla o di conglomerato. Nel caso in figura, lo strato 6. Pertanto, si nota chiaramente che « prima di perforare pozzi, superficiali o profondi » è necessario conoscere tutta la stratigrafia idrogeologica della regione, non soltanto nel punto prescelto per la perforazione e che spesso viene imposto da circostanze estranee alle ubicazioni più idroproduttive, ma anche in « tutta la zona interessata geologicamente ed in comunicazione idrica coi punti prescelti per le perforazioni ».

tra 1 l i b r i

GIOVANNI GIOVANNINI: Giappone - Ed. AEDA - T o r i n o , 1971 - p a g g . 264 - L . 18.000.

L ' A E D A ha pubblicato recentemente, in una edizione come sempre assai curata, il volume « Giappone » di Giovanni Giovannini.

In ima breve presentazione, il Giovannini afferma però di non essere un vero e proprio « autore » del volu-me, il quale è il f r u t t o della collaborazione di diverse persone, fra cui il giornalista Carlo Moriondo, Mario Zallio, professore nelle Università di Tokio e Sendai, Giorgio Girardi del Centro Studi economici italo-giap-ponesi di Milano e Kiiki Ivurosu, vice direttore dell'Uf-ficio giapponese per il turismo di Ginevra.

Il Giovannini, comunque, è noto ormai come esperto di cose giapponesi, ed il suo recente volume può essere in un certo senso considerato un seguito dell'interessante « Giappone domani », pubblicato cinque anni fa, nel quale erano state raccolte le corrispondenze inviate al giornale dall'Estremo Oriente.

Già allora il giornalista, con i suoi articoli acuti e intelligenti, aveva dato una visione sconvolgente del-l'incredibile risveglio economico giapponese, inquadran-dolo nella generale situazione economica, politica e sociale sia del Giappone sia degli altri Paesi dell'Estremo Oriente. Con la nuova opera egli ha voluto invece presentare un panorama soprattutto fotografico del Giappone d'oggi. Nelle 264 pagine del volume, infatti, solo 19 sono di testo; il resto del volume è costituito da foto-grafie, t u t t e molto belle e interessanti, presentate in maniera suggestiva e raccolte per argomento. Poche pagine commentano ed introducono i vari capitoli. Nel capitolo introduttivo « Giappone terzo grande », dopo un breve cenno della più antica storia politica ed economica del Giappone, illustrando le cause della sua affermazione nei confronti dei grandi Paesi vicini, Cina e Russia, l'Autore esamina i rapporti, nel recente dopo-guerra, del Giappone vinto con gli Stati Uniti vincitori, l'evoluzione di tali rapporti, le origini e le cause del boom economico, che in pochissimi anni ha portato il Giappone dalle rovine atomiche della disfatta a una posizione di primo piano, superando rapidamente Paesi come l'Italia, la Gran Bretagna, la Francia, la Germania occidentale, sino a divenire nel 1968 la terza potenza economica del mondo.

Ora, nonostante che da u n po' di t e m p o del Giap-pone si parli molto, che cosa si sa esattamente di questo imprevedibile Paese ? Poco, sia per la distanza, che ne rende difficile una conoscenza diretta, sia per il per-durare nella fantasia di molti miti ed esotismi di cattiva lega, per cui alla parola Giappone corrispondono imma-gini stereotipate: le gheishe, i lottatori di sumo, il

Fuji-yama, i ciliegi in fiore...

Sfogliando l'interessante volume del Giovannini, si scopre u n Giappone, che se da u n lato sembra ancora rispecchiare queste romantiche fantasie alla Pierre Loti,

può apparire contemporaneamente un Paese comple-tamente diverso, modernissimo.

Ecco infatti immagini, che sembrano rimaste ferme nel tempo: isole e isolette, paesaggi sfumati con monta-gne, pini, rocce, laghetti e templi, che ricordano la classica pittura giapponese; e d'altro canto immagini di moderne e « frenetiche megalopoli », cresciute rapi-damente e disordinatamente, brulicanti di una folla dinamica e frettolosa.

E in questa folla il Giovannini ricerca i visi e i tipi più diversi, ma ugualmente interessanti: volti antichis-simi, impassibili e inquietanti, simili alle vecchie ma-schere, e volti più tesi, moderni, tipici del giapponese sui 30-40 anni, nel quale lottano due esigenze: la neces-sità di essere rapido ed efficiente e l'innata educazione, che lo porterebbe ad essere cortese e paziente.

Costumi e cerimonie, che si rifanno a tradizioni se-colari; artigiani che ripetono, nelle loro lavorazioni, tec-niche antiche con antichissimi gesti; e d'altra parte immagini addirittura avveniristiche di cantieri, impianti industriali, laboratori scientifici e di ricerca, tecnici ed operai efficientissimi.

Ecco il Giappone, dice il Giovannini: un Paese di sconcertanti contrasti; esso può essere contemporanea-mente t u t t o ed anche il suo opposto.

Per capirlo, però, per comprendere come questo Paese distrutto da una guerra terribile, abbia potuto da un lato restare tenacemente attaccato alle proprie tradizioni e d'altra parte essere il protagonista in cosi breve t e m p o di una ripresa economica, t a n t o più folgo-rante in q u a n t o iniziata da zero ed in condizioni parti-colarmente difficili — sia politiche, perché il Paese era controllato dagli americani, sia economiche, trattandosi di u n Paese privo di materie prime — bisogna capire l'uomo giapponese.

Dice il Giovannini: « è questo u n elemento che sfugge a qualsiasi analisi politico-economica, una caratteristica che fa davvero l'homo nipponìcus diverso da qualsiasi altro, un principio profondamente radicato nella sua n a t u r a anche se destinato ad estrinsecarsi, e chiamarsi, in modi diversi: ieri lo « y a m a t o damashii », lo spirito di supremazia nazionalistica, oggi il « makeji damashii », lo spirito di un popolo che non può rassegnarsi a non ricercare sempre e dovunque il p r i m a t o ».

L a conclusione dell'autore è che il peso della storia si sta spostando sul Pacifico; che il cammino compiuto dal Giappone in questi pochi anni non è certamente concluso, poiché il Giappone è destinato a contare sempre di più in Estremo Oriente e nel mondo.

Il volume del Giovannini, quindi, sotto un aspetto facile, poiché le bellissime illustrazioni lo fanno scorrere con piacere, è in realtà di u n estremo interesse e induce spesso alla riflessione.

E d ancora una volta sono confermate le doti di autentico giornalista dell'autore. Egli, infatti, nella sua lunga carriera di inviato speciale, ha percorso t u t t i i

continenti e le sue inchieste, benché diversissime, hanno sempre avuto in comune una caratteristica: quella di sape r presentare con uno stile scorrevole e piano, gior-nalistico, un panorama acuto e chiaro di ogni Paese, senza frange di « colore », mettendo in luce con intel-ligenza la chiave economica e sociale di ogni fatto politico.

Ci piace qui ricordare che il Giovannini, toscano di nascita, ma oramai piemontese di adozione, giornalista alla Stampa dal 1045, ha ricevuto recentemente un nuovo e meritato riconoscimento. Egli, infatti, già da alcuni anni vice direttore del giornale per cui lavora, C stato nominato amministratore delegato de «La Stampa ».

La redazione di questa rivista coglie l'occasione di questa nomina, per congratularsi vivamente con il dott. Giovannini, formulando i migliori auguri per l'espletamento del suo importante incarico.

L.Z.S. H.M. I I A R T W E L L : La rivoluzione industriale

Coli. Biblioteca di storia economica e sociale

il. 4 Ed. UTET Torino, 1971 pagg. 243

-L. 3.500. S

Verso il 17 )0 ebbe inizio in Inghilterra quella che venne poi chiamata la « Rivoluzione Industriale ». Il termine fu introdotto nell'uso comune più tardi, in Fran-cia, da un economista il quale aveva visto un parallelo fra le due rivoluzioni che alla fine del '700 provocarono trasformazioni profonde, non solo nei Paesi d'origine, ma via via nel resto del mondo.

Col termine di rivoluzione industriale si intende quell'insieme di trasformazioni economiche e tecnolo-giche. che diedero avvio alla moderna industrializzazione. Secondo l'Heaton, null'altro di tanto sconvolgente si era verificato dopo la Rivoluzione Neolitica che aveva convcrtito l'uomo da cacciatore in agricoltore.

Nel volume: « K. M. Hartwcll, La Rivoluzione In-dustriale », pubblicato dalla UTET nella « Biblioteca di storia economica c sociale », sono raccolti alcuni saggi, scelti sia per fornire un'idea della vasta letteratura intorno alla rivoluzione industriale, sia per illustrarne gli aspetti di maggior rilievo.

Infatti, non è che questo fatto cosi importante per tutto lo sviluppo economico e sociale successivo fosse prima sfuggito all'attenzione degli storici, ma esso non era stato sinora studiato a fondo, né analizzato nelle sue cause e nei suoi effetti.

Spesso gli storici, occupandosi della rivoluzione in-dustriale, avevano rivolto la loro attenzione ai «costi sociali » dell'industrializzazione, alle avvenute varia-zioni nella distribuzione e nel consumo, piuttosto che all'aumento della produzione. Si erano fatti confronti fra le condizioni di vita dei lavoratori durante la rivo-luzione industriale e quelle dopo tale rivorivo-luzione. iMa non era stata fatta alcuna seria ricerca sulle condizioni di vita dei lavoratori prima della rivoluzione industriale. (ili studi raccolti nel volume, scritti dai vari autori in epoche diverse, dal 1933 in poi, tendono invece a chiarire i punti più rilevanti della rivoluzione industriale: quando ebbe inizio il costante aumento del tasso di sviluppo del prodotto nazionale; quali fattori produttivi aumentarono, quando e perché; la storia delle innova-zioni tecnologiche e delle più importanti inveninnova-zioni. Ciò al fine di spiegare le origini della rivoluzione indu-striale, per sapere non solo come avvenne questa rivo-luzione. ma anche perché, e perché essa avvenne in quel dato momento ed in quel dato luogo.

Oltre al saggio principale di R. M. Hartwcll su «Le cause della rivoluzione industriale», il volume comprende i seguenti studi: « La rivoluzione indu-striale » di IL Heaton; «Rivoluzione induindu-striale e svi-luppo economico » di P. Deane; « L'approvvigionamento di materie prime durante la rivoluzione industriale di E. A. Wrigley; « Il ruolo della domanda nella rivolu-zione industriale » di E. W. Gilboy; «Inghilterra e f r a n c a nel secolo XVIII » d i F. Crouzet. Inoltre sono stati inclusi nel volume due saggi che non apparivano nell edizione inglese del 1907: «La rivoluzione indu-striale » di C. M. Cipolla ed « Il capitale fisso nella rivo-luzione industriale inglese » di S. Pollard.

Peter Matliias, nella prefazione, rileva innanzi tutto che spesso il termine di «rivoluzione industriale» è stato usato impropriamente, per designare le innova-zioni tecnologiche che trasformarono il processo pro-duttivo di un'industria, fatto questo non nuovo, né necessariamente rivoluzionario.

Si deve invece intendere per rivoluzione industriale « incremento del tasso di sviluppo della produzione industriale (il quale implica trasformazioni tecnologiche aumento degli investimenti e della produttività) e l'avviò di mutamenti cumulativi nella struttura dell'economia »

La popolazione attiva era stata sino allora prevalen-temente impegnata nel settore agricolo e disponeva di un reddito prò capite molto basso. Con l'industrializza-zione la percentuale degli addetti all'agricoltura si ri-dusse notevolmente, passando dall'80-90% nel 1750 il 60-00% nel 1950. L'industrializzazione, inoltre, aumentò la quantità di risorse disponibili e consenti un rapido incremento della popolazione, migliorando nel contempo il generale tenore di vita. Allo sviluppo economico, per-tanto, si accompagnò una profonda trasformazione sociale.

Iniziatasi in Inghilterra, la rivoluzione industriale penetro attorno al 1850 in Belgio, Francia, Germania, Svizzera e Stati Uniti. Attorno al 1900 si era impiantata in Svezia, Italia, Russia, Giappone e Argentina. Ora sta penetrando in India, Cina, Africa e nei vari Paesi del-I America latina. Si tratta quindi di un processo non concluso, che si sta sviluppando tuttora.

Ecco perché — dice ancora il Mathias — la storia della rivoluzione industriale « è divenuta il centro del-1 interesse di tutti gli storici dell'economia, degli econo-misti, degli studiosi di scienze sociali, impegnati nel problema di avviare o di accelerare lo sviluppo del « Terzo Mondo ».

Anche oggi, ogni volta che si determina una varia-zione nell'andamento dello sviluppo economico, sia nei 1 aesi in via di industrializzazione, sia nei Paesi già industrializzati, si verificano fenomeni sociali ed econo-mici simili a quelli verificatisi all'inizio della rivoluzione industriale: migrazioni di popolazioni verso le aree industriali; sviluppo di alcuni settori a danno di altri-aumento dei consumi e fluttuazioni di salari e prezzi.

Il volume, corredato da una vasta bibliografia, è quindi di notevole interesse, e non solo per gli studiosi.

L.Z.S.

IN BIBLIOTECA

C a m e r e di c o m m e r c i o italiane ed estere.

C C I A A - A L E S S A N D R I A - Atti dell'incontro sulla coltiva-zwtie del girasole - Casale Monferrato, 15 gennaio 1972 - Alessandria, 1972 - pagg. ti!) - s.i.p.

C I C I A A - B O L O G N A - P I E R O G A T T E S C H I - Lineamenti delle colture forestali nel basso Appennino Porrettano

- Quad. de L a Mercanzia n. 16 - Arti grafiche Tamari - Bologna, 1970 - pagg. 14 - L. 300.

C C I A A - B O L O G N A - E N R I C O V E N T U R O L I - Risultati di un'indagine sulla composizione degli organi ammini-strativi nei consorzi di bonifica dell'Emilia e Romagna

- Quad. de La Mercanzia n. 17 - Arti grafiche Tamari - Bologna, 1971 - pagg. 8 - s.i.p.

C C I A A - C R E M O N A - Premiazione della fedeltà al lavoro e del progresso economico - dicembre 1971 - Numero

speciale della Rassegna della C C I A A - Cremona, 1972 - pagg. 20 - s.i.p.

CCIAA - F E R R A R A - Rapporto sull'economia ferrarese -1971 - Industria grafica - Ferrara - 1972 - pagg. 115

- s.i.p.

C C I A A - F E R R A R A - V I T T O R I O M O N T A N A R I - Vicende idrauliche ferraresi dal ISSO ad oggi - Quaderni de

La Pianura n. 2 Tip. O.d.C. Ferrara, 1972 -pagg. 27 - s.i.p.

C C I A A - F I R E N Z E - Ruolo ordinario degli agenti di affari in mediazione della provincia di Firenze - Aggiornato al 1° marzo 1972 - Firenze, 1972 - pagg. 83 - s.i.p.

C C I A A - M A C E R A T A - Osservazioni meteorologiche anno 1971 - Serie la - n. 15 - Grafica Mari - Macerata, 1972 - s.i.p.

C A M E R A D I COMMERCIO I N D U S T R I A A R T I G I A N A T O E A G R I -COLTURA - M I L A N O - Gli scambi commerciali con Vestero - 1972 - Voi. II - Accordi commerciali - Milano,

1972 - s.i.p.

CCIAA - M I L A N O S E R V I Z I O R A P P O R T I CON L ' E S T E R O

-Elenco indicativo di esportatori della provincia di Milano Macchine ed impianti industriali n. 1

-gennaio 1972 - Centro stampa della CCIAA - Milano, 1972 - pagg. 143 - s.i.p.

CCIAA - M O D E N A - Annuario dei prezzi intersettoriali

-1971 - La Tipografica di Malagoli - Modena, 1972 - pagg. 82.

C C I A A - P A V I A - CONSORZIO P R O V I N C I A L E I S T R U Z I O N E T E C N I C A - Orizzonti - Guida all'ordinamento degli studi per la scelta delle professioni - 1971-72 - A cura

del centro di orientamento scolastico e di assistenza psicologica Editrice succ. Fusi Pavia, 1972 -pagg. 89 - s.i.p.

CCIAA - P I A C E N Z A - L'economia piacentina nel 1968

-Tip. Italia - Piacenza, 1969 - pagg. 42 - s.i.p. CCIAA - P I A C E N Z A - Catalogo degli esportatori e

importa-tori della provincia di Piacenza - Tip. LE.CO -

Pia-cenza, 1972 - pagg. 81 - s.i.p.

CCIAA - R E G G I O E M I L I A - Aspetti dell'economia provin-ciale - Anno 1971 - A cura dell'Ufficio Provinprovin-ciale di

Statistica Ufficio Studi Reggio Emilia, 1972 -pagg. 174 - s.i.p.

C C I A A - S A L E R N O - Premiazione alla fedeltà al lavoro e del progresso economico - 20 marzo 1972 - Arti

gra-fiche Boccia S.r.l. - Salerno, 1972 - pagg. 34 - s.i.p.

C C I A A - S A S S A R I - G I O R D O F R A N C E S C O (a cura) - I

Comuni della Provincia di Sassari - Profili di carattere storico, geografico, economico Dispensa terza

-E s t r a t t o dal Bollettino degli interessi Sardi - 1971 - pagg. 112 - s.i.p.

U N I O N E I T A L I A N A D E L L E CCIAA - Statistiche provinciali

dei movimenti valutari inerenti alle importazioni ed alle esportazioni - Gennaio-dicembre 1971 (dati comunicati dall'Ufficio italiano dei cambi) Roma, 1972

-pagg. 117 - L. 12.000.

U N I O N E R E G I O N A L E D E L L E C C I A A D E L L A C A L A B R I A -C O S E N Z A - Relazione del presidente sull'attività del-l' Unione e degli organismi regionali in seno aldel-l' Unione nel 1971 - Cosenza, 1972 - pagg. 37 - Tav. 17 - s.i.p.

D E L C O R O N A R O M A N O - 1970-1971 due anni di fatti e interpretazioni - Centro di studi e ricerche

economicosociali dell'Unione regionale delle CCIAA toscane Stabilimento grafico commerciale Firenze, 1972 -pagg. 99 - s.i.p.

Pubblicazioni statistiche.

I S T A T - Annuario statistico deli'attività edilizia - Voi. XVII - 1972 - Tomo I - Roma, 1972 - pagg. 433 - L. 7.500.

I S T A T - Norme tecniche per la revisione del registro delle ditte - In base alle risultanze del 5° censimento indu-striale e commerciale - Roma, 1972 - pagg. 28 - L. 300.

A U T O V I E V E N E T E S . P . A . - T R I E S T E - Vita sociale -Dati statistici del traffico - Esercizio 1971 - Trieste,

1972 - pagg. 19 + Tav. 17 - s.i.p.

U.M.A. - Omologazione e certificazione delle macchine

agricole - Quaderni mensili UMA n. 4 - Aprile 1972

- Roma, 1972 - pagg. 80 - s.i.p.

C O M M I S S A R I A T O D E L G O V E R N O N E L L A R E G I O N E F R I U L I -V E N E Z I A G I U L I A - S E R -V I Z I O S T A T I S T I C H E C E N S I M E N T I E S T U D I - Annuario statistico 1971 - La editoriale

libraria S.p.A. - Trieste, 1972 - pagg. 124 - s.i.p.

O B E R S T A D D I R E K T O R S T O M A M T F U R S T A T I S T I K U N D S T A D T F O R S C H U N G - Brauschweig in der statistik -Elfte Folge 1971 - Lòwendruclcerei Braunschweig, 1972

- pagg. 246 - s.i.p.

U N I T E D B A N K FOR A F R I C A L I M I T E D - Nigeria - Notes on economie conditions Lagos, Nigeria, 1972

-pagg. 19 - s.i.p.

Organizzazioni internazionali.

B U R E A U I N T E R N A T I O N A L D U T R A V A I L - B I T - Conférence ìntemationale du travail - 57ime session - Genève, 1972 - Rapport de la commission d'experts pour Vapplication des conventions et recommandations (Ar-ticles 19, 22 et 35 de la Constitution)

- Rapport III (Partie 4A) - pagg. 274 - F.sv. 17,50 ( » 4B) - pagg. 136 - F.sv. 10,50 ( » 4C) - pagg. 13 - F.sv. 3

Genève, 1972.

B U R E A U I N T E R N A T I O N A L D U T R A V A I L - B I T - Conférence Internationale du travail - 57l™ session - Genève, 1972 - Rapport II - Proposition de contribution supplémen-taire pour 1973 et autres qucstions financières et admi-nistratives - Genève, 1972 - pagg. 33 - F . F r . 4.

B U R E A U I N T E R N A T I O N A L D U T R A V A I L - B I T - Conférence Ìntemationale du travail - 57'eme session - Genève, 1972 - Rapport VI - Répercussions sociales de l'automation et des autres progrès de la technique - Genève, 1972

COMI VITA E U R O P E E - C O M M I S S I O N E - Note esplicative della tariffa doganale delle Comunità europee - 20 ag-giornamento - 1-1-1972 - Servizi delle pubblicazioni delle Comunità europee - 1972 - L. 1.500.

COMU.VITA E U R O P E E - C O M M I S S I O N E - Le industrie aero-nautiche e spaziali della Comunità comparate a quelle della (Iran Bretagna e degli Stati Uniti 5 volumi -Collana di studi - Serie industria n. 4 - Bruxelles

11)71 - L . 6 . 2 5 0 .

COMI NITA B I K O P E E - I S T I T U T O S T A T I S T I C O - Pri.e agri-eoles - Moyennes annuelles des prue des produits agrieoles et des moyens de production dans les pai/s de la CEE - 1901-1970 - Informations internes de la Statistique agricole - (Serie « I'rix agrieoles ») - Luxembourg, 1072 - pagg. HI - s.i.p.

COMI N I T À E U R O P E E - I S T I T U T O S T A T I S T I C O - Infortuni sul lavoro Siderurgia 1970 Statistiche sociali -n. 5-6 - 1071 - Lussemburgo, 1972 - pagg. 277 - s.i.p.

C O M M I S S I O N E D E L L E C O M U N I T À E U R O P E E - L'occupazione delle donne e i suoi problemi negli Stati della Comunità • (Riassunto della relazione della sig.ra Sullerot) -I llicio delle Pubblicazioni ulliciali delle Comunità europee - Lussemburgo, 1072 - pagg. 50 - s.i.p. KAO - L'enscignemcnt de la nutrition a fècole primaire

- Manuel pratique - Études de nutrition de la FAO - n. 25 - Roma, 1072 - pagg. 124 - F.Fr. 12,50.

O C D E - Études economiques de VOCDE - Suède - Paris, 1072 - pagg. 03 - F.Fr. 4,50.

O C D E - Le transfert de technnlogie - Istamboul, 5 - 0 / 1 0 / 1 0 7 0

- par Edward P. Hawthorne - Paris, 1071 - pagg. 150 - F. Fr. 15.

O C D E - L'agricolture de groupc - Paris, 1071 - pagg. 52 - F.Fr. 6,00.

O C D E - Problèmes concernants la gestion dans te dovutine de l'air et études techniques y afférents - Rapport du Groupe sur la rechercìie de la gestion dans le domainc de l'air - Paris, 1972 - pagg. 207 - F.Fr. 19,00.

O C D E - . tetivités de VOCDE en 1970 - Rapport du Secrétaire gem'ral - Paris, 1971 - pagg. 108 - F.Fr. 6,00.

O C D E - Politique budgétaire et problème de l'emploi dans les pays en noie de développement Paris. 1071 -pagg. 142 - F. Fr. 12,00.

N A T I O N S U N I E S - Conférence des Nations unies su le commerce et te développement - Problèmes ticliiels d'in-tegration économique - New York, 1071 - naim 43

- S 1.50. 1 h°

U N I T E D N A T I O N S - E C O N O M I C C O M M I S S I O N F o n A S I A A N D T H E F A R E A S T - B A N G K O K - T H A I L A N D - Report of the seminar on statistics for planning - (lleld al Moscone, U.R.S.S., 22/9-12/12/1909) - New York, 1969 - pagg. 73 - $ 2.00.

U N I T E D N A T I O N S C O N F E R E N C E O N T R A D E A N D D E V E -L O P M E N T - G E N E V A - Guidelines for tourism statistics - New York, 1971 - pagg. 50 - S 1.50.

N A T I O N S U N I E S - Manuel de formatimi du personnel statis-tique aux niveau.r élémentaire et moyen - New York, 1071 - pagg. 87 - S 2.50.

N A T I O N S L N I E S - C N U C E D - Statisti,,ues portuaires -' -'""•-'-'• ressemblement et mode de presentatimi des reri-seignements et statistiques sur les ports - New York

1071 - pagg. 41 - S 1.00.

A n n u a r i e guide commerciali - Cataloghi di fiere e mostre.

llerold Export-Adressbuch von Òsterreich Austrimi Export Directory - 1972-73 - Wien, 1972 - s.i.p.

',f)!i Fier" internazionale di Milano - 1972 - Catalogo ufficiale - Milano, 14-25/5/1972 - Ente autonomo fiera di Milano - Milano, 1972 - pagg. 1017 - L.

2.(XX).

50» Fiera internazionale di Milano - 1972 - Catalogo delle invenzioni e novità tecniche presentate alta Fiera - Milano, 14-25 aprile 1972 - Ente autonomo fiera di Milano - Milano, 1972 - pagg. 207 - L. 500. Annuario dei fornitori dell'industria meccanica - 1972

Nel documento Cronache Economiche. N.355, Luglio 1972 (pagine 63-71)

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