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M ORFOL OGIA DELLA PARO L A SOVIE TICA

ANALISI LINGUISTICA DEL NOVOJAZ NEL DISCORSO POLITICO SOVIETICO

NOVOJA Z SOVIETICO

3.6. A NAL ISI SPERIME NTALE DELLE CARAT TERISTICH E LI NGUI ST ICHE DEL N O VOJAZ

3.6.2. M ORFOL OGIA DELLA PARO L A SOVIE TICA

Dopo la Rivoluzione di Ottobre nella lingua russa apparvero molti neologismi, alcuni tramite prestiti da lingue straniere, per esempio dalla lingua francese per quanto

144 L.I. Brežnev, Reč’ na mitinge predstavitelej trudjaščichsja, posvjaščennom vstreče kosmonavtov 19

oktjabrja 1964 goda, in : Leninskim kursom: reči i stat’i, Moskva 1970, p. 10. “Viva il nostro partito

leninista comunista – mente, onore e coscienza della nostra epoca! (Applausi fragorosi)”

145 Ju.I. Levin, op. cit., pp. 545-546. “Il Komsomol è fedele amico del partito”, “Il popolo e il partito

sono uniti”, “La causa di Lenin vive e vince”

102 riguarda il lessico rivoluzionario (декрет – decreto, комиссар – commissario,

трибунал - tribunale) o dalla lingua tedesca per il linguaggio tecnico, in particolare

militare147. La maggior parte di questi neologismi, tuttavia, furono creati a partire dalle risorse linguistiche del russo stesso, tramite meccanismi morfologici di formazione della parola, come l’affissazione e la creazione di abbreviature e acronimi148.

Circa l’affissazione, Rjazanova-Clarke e Wade presentano tutti gli sviluppi di questa pratica dal 1917 al 1985, elencando una grande quantità di neologismi creati tramite questo meccanismo morfologico nel corso di tutta l’epoca sovietica, suddivisa, per comodità di analisi, in sei periodi. Questo dimostra quanto la struttura morfologica russa sia elastica e, di conseguenza, come questa tendenza all’affissazione sia una caratteristica naturale della lingua e non una novità introdotta con il novojaz. Per questo motivo, di seguito vengono riportati solo alcuni esempi di suffissi e prefissi, che sono peculiari della lingua sovietica e, quindi, del discorso politico.

Geller sostiene che uno degli affissi principali che segna il passaggio alla lingua sovietica sarebbe il suffisso -изм (-ismo). Un’analisi quantitativa dei termini con questo suffisso sui dizionari sovietici, infatti, dimostra un aumento spropositato di -

ismi durante l’epoca staliniana: dai 79 termini del dizionario di V. Dal’, si passa

successivamente ai 415 del dizionario D. Ušakov149.

Sul significato di questo affisso nel novojaz, la maggior parte degli studiosi è concorde: si tratta di un suffisso peggiorativo, per indicare tendenze politiche e di pensiero considerate contrarie al partito e al suo disegno ideologico150. L’uso ritualizzato e ricorrente di questo suffisso accanto, per esempio, a nomi propri di politici espulsi dal partito (троцкизм – trockismo, зиновьевизм – zinov’evismo) o

147 L. Rjazanova-Clarke, T. Wade, The Russian Language Today, London 1999, p. 4. 148 Ibid., p. 10.

149 M.Ja. Geller, op. cit., p. 275. 150 J.W. Young, op. cit., p. 173.

103 avversari esterni (титоизм – titoismo, рейганизм – reaganismo), ha portato i parlanti a sviluppare una percezione negativa verso qualsiasi parola così suffissata.

Geller, tuttavia, fa notare l’esistenza anche di -ismi con segno positivo, come

большевизм (bolscevismo), ленинизм (leninismo), марксизм (marxismo) e sostiene

che sia impossibile dare una spiegazione a questo fatto, proprio perché la lingua sovietica non sarebbe basata su criteri stabili e logici, ma, piuttosto, conseguentemente alla sua natura ritualizzata, sul criterio della correttezza delle parole a seconda dell’uso che ne viene fatto dal potere151.

D’altra parte, Young sostiene, invece, che l’utilizzo del suffisso -изм (-ismo) non apporti tanto una connotazione negativa, quanto l’astrazione delle idee dei politici al cui cognome viene aggiunto l’affisso. Secondo Young, questa astrazione causerebbe, inoltre, l’acquisizione di dimensioni “mostruose” e, di conseguenza, il cognome di qualsiasi politico che si pronunciasse a favore di una qualche riforma dello status quo veniva trasformato in una corrente ideologica astratta e imponente, che costituiva una minaccia per gli unici -ismi che il partito e l’ideologia ammettevano, ovvero il leninismo, il bolscevismo, il comunismo etc.152

Основной грех оппозиции состоит в том, что она пыталась, пытается и будет еще пытаться подкрасить и заменить ленинизм троцкизмом153.

Tra i prefissi peggiorativi più utilizzati nel novojaz è possibile trovare анти- (anti-), псевдо- (pseudo-), контр- (contro-), анархо- (anarco-). Questi prefissi erano utilizzati per ridicolizzare le idee degli oppositori e segnalare le tendenze che erano considerate negative dal regime: антисоветизм (antisovietismo), псевдо-социал-

151 M.Ja. Geller, op. cit., p. 276. 152 J.W. Young, op. cit., p. 173.

153 I.V. Stalin, Trockistskaja oppozicija prežde i teper’: reč’ na zasedanii ob’’edinennogo plenuma CK

CKK VKP 23 oktjabrja 1927 g., in: Sočinenija, vol. 10, Moskva 1949, p. 191. “La colpa fondamentale

dell’opposizione consiste dell’aver tentato, nel tentare e nel futuro tentativo di ritoccare e scambiare il leninismo con il trockismo”.

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демократический (pseudo-socialdemocratico), контрреволюционер

(controrivoluzionario), анархо-троцкизм (anarco-trockismo). Young, inoltre, sottolinea che nel caso della parola антипартийнная группа (gruppo antipartito), espressione nata durante la lotta per il potere negli anni ’50, il prefisso anti- sarebbe stato scelto per dare la sensazione di unità del partito, catalogando le divisioni come esterne ad esso, proprio tramite l’utilizzo di questo affisso esclusivo154.

[...] одна часть “работников” нелегальной антипартийной типографии троцкистов связана, безусловно связана, с контрреволюционными элементами из белогвардейцев155.

Un esempio di affissazione con segno positivo, invece, è per esempio il prefisso

сверх-. Rjazanova-Clarke e Wade notano come inizi ad apparire ripetutamente in

contesti socio-politici dagli anni ’20 e ’30, in particolare in relazione all’espressione del successo dello sviluppo scientifico - tecnologico e dei piani quinquennali:

Промышленность выпустила на 46 миллиардов рублей сверхплановой продукции156.

Il secondo meccanismo morfologico per la creazione di neologismi è, come accennato in precedenza, l’abbreviazione. La formazione di parole nuove a partire da iniziali o parti di parole preesistenti è una tendenza che si sarebbe sviluppata in forma scritta, secondo Karcevskij, già in epoca prerivoluzionaria, giacché è possibile trovare abbreviazioni e acronimi già nei documenti di epoca tsarista, ma solo con la rivoluzione queste sarebbero entrate in uso nel parlato. Karcevskij, inoltre, sostiene

154 J.W. Young, op. cit., pp. 176-178.

155 I.V. Stalin, Trockistskaja oppozicija prežde i teper’: reč’ na zasedanii ob’’edinennogo plenuma CK

CKK VKP 23 oktjabrja 1927 g., in: Sočinenija, vol. 10, Moskva 1949, p. 183. “[…] una parte dei

‘lavoratori’ della tipografia illegale e antipartito di trockisti e legata, senza dubbio è legata, ad elementi controrivoluzionari e ai bianchi”.

156 L.I. Brežnev, Otčëtnyj doklad Central’nogo komiteta KPSS XXIII s’’ezdu kommunističeskoj partii

Sovetskogo Sojuza 29 marta 1966 goda, in: Leninskim kursom: reči i stat’i, Moskva 1970, p. 300.

105 che l’origine potrebbe essere legata allo stile telegrafico dei comandi e dei rapporti di guerra e alla tendenza ad accorciare i titoli del rango militare nell’esercito157. In

seguito, abbreviazioni e acronimi sono diventate una delle risorse linguistiche preferite della burocrazia sovietica e che occupa uno spazio notevole della sfera lessicale del

novojaz: Требуется поднять роль КПК при ЦК КПСС и парткомиссий местных партийных органов в осуществлении контроля за соблюдением коммунистами требований партийной и государственной дисциплины158. Сталинская формулировка, что "ОГПУ отстает на четыре года" в применении массовых репрессий и что нужно "наверстать" зaпущенную работу, тoлкнула НКВД на путь массовых арестов и казней. Необходимо отметить, что эта формулировка была также навязана на февральско-мартовском пленуме ЦК ВКП(б) в 1937 году159. Это, в частности, наглядно показало обсуждение на последнем заседании Политбюро хода выполнения постановлений ЦК и Совмина СССР по ускорению развития машиностроения160.

157 S.I. Karcevskij, Jazyk, vojna e revoljucija, Berlin 1923, pp. 43-53.

158 L.I. Brežnev, Otčëtnyj doklad Central’nogo komiteta KPSS XXIII s’’ezdu kommunističeskoj partii

Sovetskogo Sojuza 29 marta 1966 goda, in: Leninskim kursom: reči i stat’i, Moskva 1970, p. 349. “Si

richiede di alzare il ruolo del KPK (Komissija Partijnogo Kontrolja - Commissione del controllo del partito) presso il CK KPSS (Central’nyj Komitet Kommunističeskoj Partii Sovetskogo Sojuza - Comitato centrale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica) e delle commissioni dei partiti degli organi dei partiti locali per la realizzazione del controllo dell’osservanza da parte dei comunisti delle richieste e della disciplina partitica e statale”.

159 N.S. Chruščëv, Doklad na zakrytom zasedanii XX s’’ezda KPSS: o kul’te ličnosti i ego

posledstvijach, Moskva 1959, p. 20. “La formula staliniana secondo cui ‘L’OGPU (Ob’’edinënnoe Gosudarstvennoe Političeskoe Upravlenie – Amministrazione statale e politica congiunta) resterà per

quattro anni’ nell’applicazione della repressione di massa e che bisogna ‘recuperare’ il lavoro trascurato, ha spinto l’NKVD (Narodnyj Komissariat Vnutrennych Del SSSR – Il Commissariato del popolo agli affari interni dell’URSS) sulla via degli arresti ed esecuzioni di massa. È necessario notare che questa formula era anche legata al plenum di febbraio-marzo del CK VKP(b) (Central’nyj Komitet

Vsesojuznoj Kommunističeskoj Partii(bolševikov)- Comitato Centrale del Partito comunista

pansovietico (bolscevico)) del 1937”.

160 M.S. Gorbačëv, O perestrojke i kadrovoj politike partii: doklad General’nogo sekretarja CK KPSS

27 janvarja 1987 goda, in: Materialy plenuma Central’nogo komiteta KPSS 27-28 janvarja 1987 goda,

Moskva 1987. Disponibile anche all’URL: http://constitution20.ru/ru/documents/by_category/10 “Questo, in particolare, lo ha mostrato in modo evidente la discussione all’ultima seduta del Politbjuro (Političeskoe bjuro – ufficio politico) sull’andamento dell’attuazione della delibera del CK (Central’nyj

Komitet – Comitato Centrale) e del Sovmin SSSR (Sovet Ministrov SSSR – Consiglio dei ministri

106 Per quanto riguarda la formazione di queste parole, Rjazanova-Clarke e Wade distinguono tre gruppi di abbreviazioni distinti sulla base dell’origine morfologica. Un primo gruppo è formato solo sulla base delle iniziali di un’espressione, come nel caso del ВСНХ - Высший совет народного хозяйства (VSNK – Consiglio supremo dell’economica nazionale) o del ЦК - Центральный Комитет (CK – Comitato Centrale). Il secondo gruppo è costituito da abbreviazioni che si formano tramite l’unione di parti di altre parole, come nel caso di агитпроп - агитационная

пропаганда (agitprop - propaganda di agitazione) o исполком - исполнительный комитет (ispolkom - comitato esecutivo). L’ultimo gruppo è misto, ovvero include

abbreviazioni formate da iniziali e parti di parole: Викжель - Всероссийский

исполнительный комитет железнодорожников (Vikžel’ – Comitato esecutivo

panrusso dei lavoratori della ferrovia)161.

Secondo Fesenko, le abbreviature erano il carattere distintivo della lingua sovietica, che egli definisce con la seguente equazione matematica, ricalcando un’espressione usata da Lenin:

политизация + абревиация = советский язык162

Fesenko, inoltre, sottolinea come queste abbreviazioni fossero entrate nell’uso quotidiano della lingua e cita un dialogo esemplare tratto dal romanzo Цемент (“Cemento”) di Gladkov a sostegno della propria tesi:

— Кто ехал с тобой в фаэтоне?

— Товарищ Бадьин... предисполкома... — Предисполкома? Это по-каковски? — По-таковски. По-русски.

161 L. Rjazanova-Clarke, T. Wade, op. cit., pp. 12-13.

162 A. Fesenko, T. Fesenko, Russkij jazyk pri Sovetach, in: E.V. Budaev, A.P. Čudinov, Lingvističeskaja

107

— Врешь. Русский язык не такой. Это ваш жаргон...163

La conoscenza di questo nuovo “gergo” era, quindi, indispensabile, ma non solo nella sfera del discorso politico, per comprendere, per esempio, gli interventi dei politici o le informazioni pubblicate sui giornali, ma lo era in qualsiasi ambito della vita del cittadino sovietico, dal lavoro, all’università, alla burocrazia quotidiana.

George Patrick nel 1937 ha pubblicato una raccolta delle abbreviazioni e degli acronimi più diffusi della lingua russa, con lo scopo di facilitare l’approccio degli studenti a fonti sovietiche e il risultato è una lista di oltre 1500 abbreviazioni, che l’autore stesso definisce “far from being exhaustive” (“ben lontana dall’essere esaustiva”)164.

La comprensione di questa lingua permetteva di entrare in quella cerchia sacra di persone che avevano la possibilità di capire il gergo del potere165. Un parlante padroneggiava la lingua sovietica solo nella dimensione in cui era in grado di seguire l’evoluzione di queste abbreviature dal significato opaco e, quindi, di scrivere un qualsiasi заявление (richiesta) correttamente senza rivolgersi ad un чиновник (funzionario/burocrate), rappresentante della burocrazia e del potere, nonché unico vero e proprio parlante “madrelingua” del novojaz166.