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Orientamenti generali negli anni

5. Ruolo del parlamento

5.2 Orientamenti generali negli anni

Da sempre il Parlamento europeo ha reclamato a grande maggioranza, un concetto globale integrato di politica comune dei trasporti.

Il Parlamento ha sempre ribadito la necessità di liberalizzare i mercati dei trasporti e di armonizzare completamente le condizioni quadro negli ambiti sociale, fiscale e tecnico, nonché gli standard di sicurezza.

Il Parlamento ha, inoltre, regolarmente promosso il principio di una mobilità sostenibile attraverso proposte e richieste concrete.

Il 12 febbraio 2003 il Parlamento ha approvato una risoluzione53

sul Libro bianco della Commissione 54 «La politica europea dei

trasporti fino al 2010: il momento delle scelte»55.

A tal proposito il Parlamento sottolineava che il concetto di sviluppo sostenibile dove rappresentare la base e il parametro della

52 Art. 92 TFUE.

53“Abitualmente quest’espressione si riferisce ad un atto adottato dal Parlamento europeo, che si

pronuncia all’unanimità sul rapporto presentatogli da una delle sue Commissioni. La risoluzione ha in questo caso la portata di una raccomandazione, ossia atti non vincolanti, ed è indirizzata al Consiglio dell’Unione europea o alla Commissione delle Comunità europee[...]”, definizione in www.simone.it.

54 I libri bianchi, pubblicati dalla Commissione, sono documenti che contengono proposte

d'intervento dell'Unione europea in un settore specifico. Quando un libro bianco viene accolto favorevolmente dal Consiglio dell'UE, può risultare in un programma d'azione dell'Unione nel settore interessato.

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politica europea dei trasporti.

Raccomandava il passaggio a modi di trasporto più rispettosi dell'ambiente pur mantenendo la competitività dei trasporti stradali, nonché la corretta imputazione sia dei costi infrastrutturali sia dei costi esterni relativi a ciascun modo di trasporto.

Inoltre condivideva l'analisi effettuata della Commissione riguardo l'entità dei problemi nell'ambito dei trasporti e in riferimento alla crescente disparità di sviluppo dei modi di trasporto56.

Oltre a ciò, il Parlamento chiedeva che il settore dei trasporti ricevesse la considerazione politica e di bilancio che gli spetta alla luce del suo carattere strategico e della sua peculiarità in quanto servizio di interesse generale.

Il 12 luglio 2007 il Parlamento, nella risoluzione 57 sulla

valutazione intermedia del Libro bianco citato in precedenza, pur avendo riconosciuto i progressi compiuti nei diversi ambiti della politica dei trasporti, aveva tuttavia indicato le carenze presenti nel settore dei trasporti.

Mancavano indicatori che tenessero conto delle condizioni reali della concorrenza inter e intramodale, in particolare per quanto concerneva le diverse componenti delle condizioni di utilizzo: livelli

56 COM. n.370/2001, Parte prima: riequilibrare i modi di trasporto.

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di fiscalità, tassi di utilizzo e livelli dei pedaggi, costi salariali e tariffazioni.

Il sistema di informazione sui trasporti era carente di informazioni sugli investimenti nelle infrastrutture dei trasporti e sui loro costi nonché di informazioni aggregate su base geografica riguardo alle reti e ai flussi di trasporto.

Queste informazioni sono necessarie per sostenere gli investimenti nelle infrastrutture dei trasporti europei e nelle politiche regionali comunitarie.

Nella sua risoluzione del 11 marzo 200858, il Parlamento

europeo aveva elaborato raccomandazioni per azioni di politica europea dei trasporti nell’ambito della politica energetica, climatica e ambientale.

Il Parlamento aveva proposto una serie di iniziative politiche consistenti in migliorie tecnologiche, strumenti di economia di mercato e misure di accompagnamento per armonizzare tra loro le politiche in materia di energia, ambiente e trasporti.

Tra queste figurano, in particolare, misure per il controllo della domanda59, diritti di decollo e atterraggio negli aeroporti differenziati

a seconda delle emissioni, nonché la riduzione delle emissioni di

58 PE, procedura n.2147(INI)/2007.

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biossido di carbonio – CO2 –, biossido di zolfo – SO2 – e ossidi di azoto – NOx – nel trasporto marittimo.

Il successivo 9 luglio il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione60 sul Libro verde della Commissione «Verso una nuova

cultura della mobilità urbana»61.

Un'altra risoluzione sullo stesso argomento è stata approvata 23 aprile 200962.

Il Parlamento ha chiesto in particolare l'elaborazione di un approccio globale europeo integrato di mobilità urbana in grado di fungere da quadro di riferimento comune per gli attori europei, nazionali, regionali e locali.

Ha sottolineato l'importanza di programmi di gestione urbana sostenibili integrati e globali, ponendo l’accento su un'urbanistica e una pianificazione territoriale a lungo termine.

Inoltre ha suggerito di istituire un programma per migliorare le statistiche e le banche dati sulla mobilità urbana e un osservatorio della mobilità urbana.

Poco dopo, la Commissione ha ripreso molte di queste esigenze nel suo piano d'azione sulla mobilità urbana63.

60 PE, procedimento n.2041(INI)/2008. 61 COM. n.0551/2007.

62 PE, procedura n.2217(INI)/2008. 63 COM. n.490/2009.

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In precedenza, l’11 marzo 2009, il Parlamento aveva approvato una risoluzione sul pacchetto relativo alla ecologizzazione dei trasporti64, in cui criticava la Commissione per l’assenza di una

strategia globale.

Aveva invitato la Commissione a presentare un approccio globale alla ecologizzazione dei trasporti accompagnata da proposte legislative concrete.

Nella sua risoluzione del 6 luglio 201065 su un futuro sostenibile

per trasporti, il Parlamento ha risposto alla Commissione che, nella comunicazione «Un futuro sostenibile per i trasporti: verso un sistema integrato, basato sulla tecnologia e di agevole uso»66, aveva lanciato

un dibattito sul futuro a lungo termine dei trasporti in vista della preparazione del successivo Libro bianco avvenuta nel 2011.

In questa risoluzione il Parlamento affrontava il quadro completo della politica europea dei trasporti mettendo in evidenza le principali esigenze.

Riteneva necessaria l'istituzione di un sistema comune europeo di prenotazione al fine di razionalizzare e semplificare le diverse modalità di trasporto, una revisione al rialzo delle risorse attualmente

64 PE, procedura n.2240(INI)/2008. 65 PE, procedura n.2096(INI)/2009. 66 COM. n.279/2009.

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utilizzate per il trasporto e la mobilità, la creazione di un fondo per il trasporto e una dotazione di bilancio per la politica dei trasporti nel quadro delle prospettive finanziarie pluriennali; oltre alla definizione e il rispetto di obiettivi più chiari e misurabili da raggiungere entro il 2020.

Tra gli obiettivi il parlamento sottolineava, a livello generale, l'importanza del completamento del mercato interno invitando la Commissione a rimuovere con fermezza gli ostacoli derivanti dallo scorretto o tardivo recepimento della legislazione dell'UE negli Stati membri.

Oltre a ciò, dava importanza allo sviluppo tecnologico chiedendo l'istituzione di un agenda per la ricerca e la tecnologia, e alla necessità di aumentare il numero dei passeggeri di autobus, tram e treni, e di aumentare la dotazione attuale per il trasporto e la mobilità per far sì di avere un quadro finanziario adeguato.

Inoltre si prefissava come obiettivo la tutela della salute, con la riduzione delle emissioni di CO2 del trasporto su strada di passeggeri e merci, del trasporto aereo in tutto lo spazio aereo europeo e della sicurezza, ponendo come obiettivo la riduzione del numero di morti e feriti gravi tra gli utenti attivi e passivi del trasporto stradale.

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