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Osservazioni finali

La breve riflessione proposta in queste pagine, tratta dalla lettura delle opere riportate alla fine, dall’esperienza di attività di counselling con persone migranti (immigrate) si propone di porre l’attenzione sul complesso processo di migrazione e sulla fase “immigratoria” in particolare. A questo proposito le dinamiche identitarie possono essere considerate come un aspetto saliente delle trasformazioni che le persone che si trasferiscono da una cultura e da un luogo ad un altro devono affrontare. L’esito di questa dinamica può essere molteplice e vengono discusse quelle che possono essere ritenute le strategie di acculturazione viste come un processo connesso direttamente con il percorso migratorio con esiti codificati. L’altra possibilità di lettura dello sviluppo dell’identità “migrante” è quella di poter accettare, tollerare e rendere possibile un movimento tra i diversi sé “costruiti” attraverso l’esperienza di acculturazione. Essi possono essere conflittuali tra di loro in quanto espressione delle acquisizioni culturali. La possibilità, come afferma Bhatia, è quella di accogliere la necessità di una continua negoziazione tra le diverse parti del sé e in questo modo permettere una migliore comprensione delle differenti esperienze vissute dai migranti in rapporto alla cultura di provenienza, al genere, al livello socioeconomico e ad altri fattori ancora; in altre parole di cogliere l’unicità dell’esperienza migratoria riducendo al minimo il rischio di costruire modelli o categorie di spiegazione molto ampie da diventare “estranee” alle esperienze.

Bibliografia

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Language as the medium of the multifaceted self

Marijana Kresić

Sveučilište u Zadru - University of Zadar

Presentazione

Il linguaggio, dice Marijana Kresić, è un canale di contatto tra le persone ma anche uno strumento che promuove l’ibridismo e la molteplicità nell’identità. In questo senso, il linguaggio non è soltanto uno strumento o, meglio, non è uno strumento qualsiasi poiché si tratta del mezzo o medium fondamentale di costruzione del Sé. Con questo articolo vengono ad ampliarsi le riflessioni teoriche sulla costruzione dell’identità nei processi di mediazione tra diverse realtà linguistico-culturali, delineate da Chattat nelle pagine precedenti; ma, in questo caso, Kresić si concentra sul linguaggio e più specificamente sul suo ruolo in questo processo. Nella prospettiva teorica che propone l’autrice, il linguaggio sarebbe uno spazio complesso di mediazione tra i diversi elementi che formano la propria identità e che vengono districati attraverso le interazioni linguistiche.

Partendo da questa idea, l’autrice fornisce innanzitutto una definizione esaustiva del concetto d’identità secondo alcune prospettive moderne e postmoderne, ove risulta chiaro che essa è un elemento flessibile, dinamico e frutto di negoziazioni tra individui e gruppi effettuate attraverso il linguaggio.

Soprattutto, l’identità è molteplice. Kresić va però al di là di precedenti definizioni e caratterizzazioni e, prendendo in considerazione questo ultimo aspetto propone un concetto più esteso: d’un lato, il “sé multisfaccettato”, in inglese, multifaceted self, che tiene conto del carattere poliedrico del sé; d’altro lato, un modello esplicativo, il Model of multiple linguistic identity, in cui appare chiaro come l’identità linguistica della persona abbia un ruolo fondamentale nel mediare, grazie ai processi comunicativi, tra i molteplici aspetti dell’identità e costituisca la base di quel sé poliedrico e complesso che ci definisce come individui.

Seguendo Bühler e Benveniste, Kresić parte dal presupposto che il linguaggio è inscindibile dalla natura umana poiché si tratta del meta

medium che rende possibile la cognizione e la costruzione della realtà, la comunicazione interpersonale, specialmente negli atti linguistici e in situazioni sociali concrete, e la costituzione dell’identità sociale e personale. L’autrice si sofferma qui per sottolineare che sia il linguaggio sia l’identità sono costrutti teorici e che essi esistono o si realizzano appieno soltanto quando vengono attuati (performed) all’interno di atti di parola concreti. Questo porta Kresić a affermare che la parola o discorso (speech) è il modo ovvero il modo di realizzazione primordiale dell’identità umana. Il linguaggio è dunque “medio” se attuato, messo in atto attraverso il parlare. Ricollegandosi in seguito al concetto di sé multisfaccettato, nota come le persone non parlino in un solo modo ma in diversi modi attraverso diversi linguaggi o, più precisamente, varietà linguistiche, che non sono altro che ponti o media tra il nostro essere molteplice e ognuna delle situazioni in cui ci troviamo a interagire e negoziare con gli altri.

Il modello dell’identità linguistica molteplice qui proposto permette di inquadrare e di illustrare questa dinamica ponendo l’accento sulle competenze multilingui e sulle identità numerose dell’individuo, elementi squisitamente dinamici, da cui non si escludono fenomeni di trasferimento e di mescolanza. Si tratta, infine, di un modello valido per comprendere meglio i modi e i modelli di costruzione dell’identità in contesti segnati dal plurilinguismo.

D. R. Miller e A. Pano 44

The starting point of this paper “is the belief that language is a vehicle of contact between people, as well as an instrument through which hybridity and plurality are fostered”.1 The aim is to show that language is not a mere instrument, but the fundamental medium of the construction of the self. The self that is being constructed in and by the medium of language will be described as a highly diverse and flexible one. The approach taken here is a theoretical and, at the same time, interdisciplinary one: the topic will be discussed from a psychological and from a linguistic point of view.

The outline of the contribution is the following: first, a postmodern definition of identity is proposed in order to clarify what the multifaceted self is. Second, the concept of speaker identity is introduced as a central element of a model of sign usage. Third, it is argued that language is the fundamental medium – the metamedium – of identity construction. And finally, a model is presented which describes how the multifaceted self is constructed through the use of various languages and with the help of multilingual competences.