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P Iandanae I 4 287 , II ex III in.; frammento (115x65 mm) della metà sinistra d

§1 I Testimoni testual

I: P Iandanae I 4 287 , II ex III in.; frammento (115x65 mm) della metà sinistra d

un bifoglio aperto sul lato dalle fibre orizzontali proveniente da un codice papiraceo di piccole dimensioni (mm 220x180, di forma quasi quadrata288) con la scrittura disposta

su un'unica colonna di circa 22 righe; contiene Mand.XI,19-21 sul lato transfibrale e

Mand.XII 1,2-3 su quello perfibrale.

Lo scriba utilizza una maiuscola rotondo-quadrata con un leggero contrasto chiaroscurale che rimanda a stilemi dello Stile Severo come si può vedere da A con il tratto obliquo molto marcato e F con il nucleo triangolare; presenta apici ornamentali al termine dei tratti verticali e di quelli obliqui di A L T R e U. Inizialmente pubblicato come un testo medico adespoto del IV secolo, in un secondo tempo è stato identificato da Gronewald e Lenaerts in un frammento dei Mandata del Pastore e datato alla fine del III secolo; Parsons ne propose una datazione alla prima metà del II secolo289, ma venne

contraddetto da Manfredi Bastianini e Gronewald in quanto la scrittura è databile alla fine III secolo sebbene appaia affetta da pesante arcaismo imitativo di moduli grafici di fine II secolo e inizio III290; recentemente R. S. Bagnall ha giustamente datato questo

papiro agli anni a cavallo tra il II e il III secolo grazie a un accurato confronto con il P. Oxy.4706 che presenta una mano assai simile a quella di questo testimone sebbene in una variante leggermente più corsiveggiante291.

O7: P. Oxyrhynchus 3527292, III in.; tre frammenti di un foglio di un codice di

papiro di formato rettangolare (mm 270x135) contenenti Sim.VII,4,1-5,2 scritto su una sola colonna. Una numerazione delle colonne, apposta in un secondo tempo, mostra che

287 M. Gronewald, Ein verkannter Hermas-Papyrus…, pp.53-54 e J. Lenaerts, Un papyrus du Pasteur

d'Hermas…, pp.356-358

288 E.Crisci, Note sulla più antica produzione di libri cristiani… p.121

289 Nel 1984 al Convegno della F.I.E.C. a Dublino; Peter Parsons formulò la sua proposta in base a un confronto paleografico tra il papiro e alcuni manoscritti datati risalenti a quegli anni.

290 Cfr. J. Lenaerts, Un papyrus du Pasteur d'Hermas…, p. 356 eer ulteriori dettagli bibliografici a riguardo vedere: A. Carlini, Testimone e Testo…, pp. 23-24

291 R. S. Bagnall, Livres chrétiens..., pp.42-48

il codice cominciava a Mand.IV,1293; probabilmente il codice ha subito una perdita di

fogli prima che le sue pagine fossero numerate.

La scrittura è una maiuscola biblica ancora in uno stadio di formazione del canone come rivela la presenza di uncini e boucles alle estremità di alcuni tratti verticali (quale quello di K e.g.) e di svolazzi nei tratti obliqui discendenti di lettere quali A o L; tuttavia il contrasto chiaroscurale tra tratti verticali discendenti marcati, tratti orizzontali e ascendenti tenui e tratti obliqui di medio spessore appare regolare come lo sono anche il rispetto della bilinearità (violata solo da F e dagli svolazzi su menzionati) e l'uniformità modulare delle lettere inscrivibili nelle figure del quadrato, del cerchio e del triangolo.

M1: P. Michigan 129294, 250 circa; sei bifogli (mm 243x222) e diciotto fogli con

considerevoli lacune testuali e numerosi altri piccoli frammenti provenienti da un codice295; contiene con qualche lacuna il testo da Sim.II,8 a Sim.IX,5,1; è scritto su due

colonne (circa 200x90 mm con 20 o 30 mm di intercolunnio) di media di 30 righe ciascuna; lo scriba, pur dotato di buone competenze grafiche, ha lavorato in maniera imprecisa per confezionare un codice monofascicolare al cui centro doveva corrispondere quello del testo da copiare in una scrittura elegante del cosiddetto Stile Severo.

O9: P. Oxyrhynchus 4705296, III secolo; (mm 80x80); recto di un rotolo avente sul verso un testo letterario non identificato della prima metà del II secolo; contiene Vis.I,1,8-9 ma non possiamo dire se avesse tutto il Pastore o solo le Visioni.

Viene impiegata una maiuscola di modulo rotondo e dai tratti curvilinei molto sciolti identificabile in uno stadio della Maiuscola Alessandrina precedente la formazione del canone; utili confronti possono essere fatti con il P. Lund. IV 13 o il P. Egerton 2297.

O11: P. Oxyrhynchus 4707298, III secolo; dalla parte finale di una pagina di un

codice di papiro (175x60 mm); la porzione sopravvissuta presenta 23 righe di scrittura e si può ipotizzare che ogni pagina contenesse circa 55 righe. Contiene Sim.VI,3-VII,2 e non ci è possibile dire se avesse o meno anche le Visioni.

È scritto usando una versione matura dello Stile Severo piccola e verticalizzata, molto

293 A questo punto iniziava anche la numerazione delle pagine del P.Mich.129 con il quale tuttavia il P.Oxy.3527 non appare filologicamente imparentato.

294 C. Bonner, A papyrus codex…(HTS) e A papyrus codex… 295 J. Van Haelst, Catalogue…, p.237

296 N. Gonis, The Oxyrhynchus Papyri vol.LXIX, pp.1-2

297 G. Cavallo, La scrittura greca..., pp. 101-103 e Tav.75 (sebbene sia del II secolo). 298 N. Gonis, The Oxyrhynchus Papyri vol.LXIX, pp.13-17

angolosa e generalmente bilineare con E e S lunati inscrivibili in un rettangolo sebbene il contrasto tra lettere larghe e strette non sia particolarmente pronunciato. Un confronto utile può essere fatto con B.K.T. V 2, 73-79299.

O6: P. Oxyrhynchus 1828300, III secolo; frammento di un foglio di codice

pergamenaceo (29x49 mm): contenente Sim.VI,5,3 sul recto e Sim.VI,5,5 sul verso. Questo papiro presenta una scrittura identificabile con lo Stile Severo, inclinata verso destra con contrasto chiaroscurale tra tratti verticali molto marcati (con un uncino rivolto a sinistra nel punto di attacco) e tratti orizzontali e obliqui a volte di spessore medio-piccolo (le lettere non presentano uniformità di modulo e sono generalmente inscrivibili in un rettangolo tranne E O R con a volte anche A di modulo molto piccolo).

B2: P. Berolinensis 5513301, III secolo; parte inferiore del recto di un rotolo di

papiro, sono due colonne di 30 e 24 righe (originariamente alte circa 250 mm302) con

passi da Sim.II,7-10 e Sim.IV,2-5303.

Lo scriba utilizza una scrittura riconducibile allo Stile Severo, di pessima esecuzione e privo di accuratezza, con asse inclinato verso destra e le lettere disposte disordinatamente e prive della benché minima tendenza a una uniformità modulare. Bonner vi ha visto alcuni punti in comune con la mano di M1 imitata evidentemente senza successo304.

O2: P. Oxyrhynchus 404305, III-IV secolo; frammento (mm 78x53) di un foglio di

un codice di papiro scritto a piena pagina; il lato perfibrale è l'unica parte ancora leggibile e contiene Sim.X,3,2-5 e 4,3-4, segmento testuale dell'antica conclusione del

Pastore nota solo grazie a questo testimone vista la perdita dell'ultimo foglio del codice

Athous Gregoriou 96306.

Viene qui impiegata una variante dello Stile Severo ad asse fortemente inclinato verso destra e con le lettere rotonde (O) e i nuclei tondi di altre lettere (R) ridotti a semplici

299 G. Cavallo, La scrittura greca..., Tav.83 e pp.108-109, dove ridata questo papiro al III secolo dal momento che presenta forme più evolute e mature di quelle dei testimoni del II secolo ai quali era stato precedentemente equiparato.

300 B. P. Grenfell - A. S. Hunt, The Oxyrhynchus Papyri vol.XV, p.230 301 C. Schmidt - W. Schubart,Altchristliche Texte… pp.13-17

302 J. Van. Haelst, Catalogue…, p.237

303 Cfr. Ph. Henne, Hermas en Egypte…, p.251 304 C. Bonner, A papyrus codex...(HTS), p.121

305 B. P. Grenfell - A. S. Hunt, The Oxyrhynchus Papyri vol.III, pp.7-9

306 Cfr. The Oxyrhynchus Papyri Vol.III pp.7-9. L'edizione di M. Whittaker lo riporta interamente ma in apparato mentre quella Leutzsch e quella di Ehrman lo stampano nel testo. Cfr. M. Whittaker, Der Hirt

boucles di inchiostro e con W a base piatta.

O1: P. Oxyrhynchus 5307, III-IV secolo; frammento (mm 114x120) di un foglio di

un codice papiraceo contenente su entrambe le pagine porzioni testuali provenienti da

Mand. XI,9-10.

Scrittura di modulo grande e dal tratteggio rapido e informale come mostra l'asse inclinato; non sembrerebbe un prodotto librario di buona fabbricazione ma una copia per uso privato.

M3: P. Michigan 6427308, IV in.; due frammenti (mm 120x135 e 45x95) di un

rotolo papiraceo, con Mand.I, successivamente riutilizzato per scrivervi Daniele 3,52- 88; il testo è affine a quello del Pastore dato che entrambi i testi sono due elogi di Dio in particolar modo nel suo ruolo di Creatore.

Il passo del Pastore è scritto in una maiuscola rotondo-quadrata calligrafica tipica del IV secolo, invece Daniele presenta una mano databile agli ultimi anni del IV secolo e più libera nel tracciato.

O5: P. Oxyrhynchus 1783309, IV in.; parte inferiore (93x60 mm) di un foglio

palinsesto di un codice pergamenaceo scritto a piena pagina su 14 righe circa (delle quali abbiamo solo le ultime 6 su un lato e le ultime 7 sull'altro310). La scriptio inferior è

di difficile identificazione, si può solo dire che abbiamo un testo in prosa; la scriptio

superior tramanda Mand.IX,2,4 e si configura come una maiuscola alessandrineggiante

tendenzialmente rotonda, molto nitida e armoniosa, ad asse diritto, di modulo medio e di aspetto gradevole con un certo grado di cura e particolare attenzione all'aspetto del libro nonostante l'utilizzo di materiale scrittorio di seconda mano311.

O3: P. Oxyrhynchus 1172 + P. Oxyrhynchus 3526 + P.Lond.Brit.Lib.2067 +

P.Lond.Lit.224, IV secolo; due diversi fogli della seconda metà di un codice papiraceo il primo dei quali, catalogato come P.Oxy.3526312, è formato da un frammento grande

(180x110 mm) e sei piccoli, riporta Mand.V,3-VI,2 su circa più di 25 righe di scrittura per pagina313; il secondo, costituito dall'unione del P.Oxy.1172314 con il

307 B. P. Grenfell - A. S. Hunt, The Oxyrhynchus Papyri vol.I, p.8 308 M. Gronewald, Ein liturgischer Papyrus…, pp.193-200

309 B. P. Grenfell - A. S. Hunt, The Oxyrhynchus Papyri vol.XV, pp.15-17 310 J. Van Haelst, Catalogue…, p.236

311 E. Crisci, Note sulla più antica produzione di testi cristiani… pp.140-141 312 C. H. Roberts, The Oxyrhynchus Papyri vol.L, pp.14-17

313 Sezione testuale attestata solo dal codice Athous.

P.Lond.Brit.Lib.2067 e il P.Lond.Lit.224315, riporta Sim.II,4-10, misura mm 192x129 ed

è scritto a piena pagina su 25 e 23 righe rispettivamente sul recto e sul verso316.

La scrittura è una maiuscola corsiveggiante dal ductus molto veloce e con asse molto inclinato, le dimensioni delle singole lettere non sono omogenee e sono presenti legature ardite e lettere (A e K) che si prolungano sotto al rigo oltre a essere di grandezza maggiore rispetto alle altre. Graficamente è da collocare a metà tra lo Stile Severo ad asse inclinato e la Maiuscola Ogivale inclinata rispettivamente rappresentate da P. Lond. Lit.5 e P. Bod.4317. La trascuratezza dello scriba può essere la causa della

presenza della scritta parabolh; dV al margine inferiore del verso in corrispondenza di un testo identificato come Sim.II,4-10: alla II Similitudine segue così la III Similitudine numerata come IV. A questo punto sarebbe più opportuno immaginare uno slittamento della numerazione delle Similitudini affine a quello che ritroviamo nel P. Hamb.24 e nelle versioni in sahidico e in etiopico318, tuttavia in questo caso siamo dinanzi a un

errore del copista come mostra la numerazione delle pagine curata da un successivo lettore-correttore che individua le nostre come le pagine 70 e 71 il che ci porta a pensare di essere dinanzi a una copia di tutto il Pastore come ha rivelato un calcolo delle pagine319.

O4: P. Oxyrhynchus 1599 + P.Lond.Brit.Lib.2467 + P.Lond.Lit.225320, IV secolo;

foglio completo di un codice papiraceo frutto dell'accorpamento di più frammenti pubblicati separatamente, contiene Sim.VIII.6,4-8,3.

È stato prodotto da almeno due copisti coevi: A ha trascritto la maggior parte del testo in nostro possesso utilizzando una maiuscola di modulo medio e ad asse diritto; B, più inesperto, ha usato una scrittura di modulo più largo ed è intervenuto poco dopo l'inizio della pagina posteriore, dove la scrittura originaria è stata cancellata, cercando di imitare i moduli grafici di A ma senza successo. Vi sono tracce della numerazione delle pagine: noi possediamo i numeri 72 e 73 il che potrebbe indurci a pensare a una sua provenienza da una copia completa del Pastore vista l'affinità di formato con O3321.

315 K. Aland - H.-U. Rosenbaum, Repertorium…, pp.267-271 316 J. Van Haelst, Catalogue…, p.237

317 G. Cavallo, La scrittura greca..., Tav.85 e tav.88 318 P. Henne, Hermas en Egypte…, p.250

319 K. Aland - H.-U. Rosenbaum, Repertorium…, pp.267-271

320 B. P. Grenfell - A. S. Hunt, The Oxyrhynchus Papyri vol.XIII, pp.15-19 e K. Aland - H.-U. Rosenbaum, Repertorium…, pp.303-305

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