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PREMESSA

La parte sperimentale di questa tesi si pone due obiettivi riguardo alle procedure sanitarie nella medicina trasfusionale del cane e alla prevenzione delle malattie trasmesse da vettori.

Il primo è il confronto della gestione di due banche del sangue, il Centro Trasfusionale Veterinario del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa e il Centro de Transfusión Veterinario di Madrid (privato). Sono stati esaminati i criteri di selezione dei donatori, lo screening delle malattie trasmissibili, le modalità di prelievo di sangue e la preparazione dei prodotti trasfusionali. Inoltre sono state approfondite le differenze tra gli aspetti regolatori della medicina trasfusionale veterinaria nei due Paesi.

Il secondo obiettivo è la valutazione, nell’ottica del controllo delle malattie trasmissibili con la trasfusione e per la garanzia del buono stato di salute dei donatori, dell’utilizzo della vaccinazione per la prevenzione della leishmaniosi in un gruppo di cani donatori del Centro Trasfusionale Veterinario dell’Università di Pisa. Nel periodo marzo – luglio 2014 il presidio CaniLeish® (Virbac) è stato somministrato a 27 soggetti, suddivisi in 3 gruppi in base al numero di inoculazioni. Sono state valutate le alterazioni emato- biochimiche indotte in vari tempi effettuando emogrammi completi, elettroforesi delle sieroproteine, IFAT Leishmania infantum e test immunocromatografico Speed Leish K™.

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- MATERIALI E METODI

1.1 CONFRONTO CENTRI TRASFUSIONALI PISA E MADRID

Centro Trasfusionale Veterinario Università di Pisa

Il Centro Trasfusionale Veterinario del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa nel periodo novembre 2009 – giugno 2014 si avvale di 91 donatori di specie canina, di razze e sesso differenti, riportati in dettaglio nella sezione “RISULTATI E DISCUSSIONI”. 31 di questi hanno donato nel periodo gennaio - giugno 2014.

Nel CTV di Pisa i soggetti sono reclutati su base volontaria in seguito ad adesione di proprietari privati, che firmano il consenso informato alla donazione di sangue (modulo alla fine del paragrafo).

La selezione iniziale dei candidati donatori avviene nel rispetto dei requisiti indicati nella “Linea Guida relativa all’esercizio delle attività sanitarie riguardanti la medicina trasfusionale in campo veterinario”:

- peso corporeo > 25 kg;

- età tra 2 e 8 anni;

- carattere docile;

- profilassi vaccinale e antiparassitaria regolare;

- identificati all’anagrafe di specie.

Ad ogni cane donatore è assegnato un numero di cartella clinica ed un codice di identificazione interno al Centro Trasfusionale.

Alla prima visita i soggetti sono sottoposti ad un accurato esame fisico e sulla scheda clinica sono trascritte varie informazioni tra cui il peso, la temperatura corporea, la frequenza respiratoria, il polso, il colore delle mucose ed eventuali anomalie rilevate per ogni apparato. Successivamente sono prelevati circa 10 mL di sangue dalla vena

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cefalica per effettuare, presso il Laboratorio di Patologia Clinica dell’Ospedale Didattico Veterinario “Mario Modenato” di San Piero a Grado, i seguenti esami di laboratorio:

- tipizzazione del gruppo sanguigno utilizzando i test rapidi di agglutinazione su cartine (Kit RapidVet-H Canine 1.1® - Agrolabo Spa) e/o su membrana (Quick Test DEA 1.1® - Alvedia);

- esame emocromocitometrico (campione in anticoagulante K3-EDTA analizzato con Procyte® - Idexx);

- profilo biochimico (siero analizzato con Lyasis® - Assel);

- elettroforesi delle sieroproteine (siero analizzato con Pretty® - Interlab).

Un’aliquota di sangue in anticoagulante EDTA è conservata in congelatore e utilizzata nell’eventualità di reazioni trasfusionali.

Sono selezionati prevalentemente i soggetti con gruppo sanguigno DEA 1.1 negativo. Quelli risultati positivi sono inclusi nel gruppo solo se particolarmente docili.

L’esame fisico e tutti quelli di laboratorio, ad eccezione della tipizzazione del gruppo sanguigno, sono ripetuti ad ogni donazione, la cui frequenza è almeno trimestrale.

Due volte l’anno sono sottoposti a test sierologico IFAT per Leishmania infantum,

Ehrlichia canis e Anaplasma phagocytophilum. I test di screening sono ripetuti ogni

qualvolta dall’anamnesi risulti che i soggetti donatori abbiano viaggiato in zone endemiche o che manifestino segni clinici potenzialmente compatibili con le malattie.

I criteri applicati per l’esclusione permanente e temporanea dei donatori sono conformi a quelli indicati nella Linea Guida.

In caso di sieropositività a basso titolo l’eventuale esclusione del soggetto dal gruppo donatori è valutata in base alle alterazioni cliniche, all’elettroforesi delle sieroproteine ed al risultato di un’eventuale PCR sul sangue. In assenza di segni clinici e di alterazioni di laboratorio e con risultato negativo della PCR il soggetto è ritenuto ancora idoneo alla donazione.

Tutte le informazioni riguardanti lo stato di salute dei cani donatori sono riportate nella cartella clinica. Lo schedario del Centro Trasfusionale è elettronico.

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Il prelievo di sangue per la donazione è eseguito in un ambulatorio dell’Ospedale Didattico Veterinario senza sedazione del soggetto, che è posto in decubito laterale e contenuto manualmente. Le sacche utilizzate sono quelle approvate per la medicina umana, singole con soluzione anticoagulante-conservante CPDA. Durante il prelievo la sacca è agitata e pesata da una bilancia dedicata (Hemomix plus – Delcon), finchè il peso non ha raggiunto 350 mL +/- 10%.

Terminata la raccolta è effettuata una compressione manuale sul collo per 2-5 minuti. La sacca è chiusa applicando degli anellini metallici in modo da lasciare esternamente due aliquote di sangue per poter svolgere, prima della somministrazione, eventuali test di crossmatching. Successivamente la sacca è centrifugata a 3000 rpm per 20 minuti a 4°C con lo scopo di far sedimentare gli eritrociti. Vi è poi collegata una sacca di trasferimento priva di anticoagulante, destinata a contenere il plasma. Tramite un separatore manuale è trasferito quasi tutto il plasma, ad eccezione di circa 10 mL.

(Figura 2)

Figura 2 – CTV di Pisa: separazione degli emocomponenti

I prodotti così ottenuti sono: concentrato di eritrociti (PRBC) e plasma fresco da congelare. (Figura 3)

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Prima di conservare i prodotti, su ogni sacca è apposta un’etichetta riportante i seguenti elementi:

- intestazione del Centro Trasfusionale Veterinario;

- tipo di prodotto trasfusionale;

- codice del cane donatore;

- gruppo sanguigno;

- data di prelievo;

- data di scadenza.

Il PRBC è conservato in frigoemoteca a 4-6°C per 35 giorni, dopodiché è eliminato, mentre il plasma fresco congelato (FFP) è conservato in congelatore a -20°C per un anno e dopo è riclassificato come plasma congelato (FP) per ulteriori 4 anni.

La donazione è registrata, insieme al codice assegnato ai prodotti trasfusionali ottenuti, nello schedario elettronico. In questo modo è soddisfatto il requisito di tracciabilità.

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Dipartimento di

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