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L’impresa familiare e il ricambio generazionale

2.3 Peculiarità dell’azienda familiare

Le imprese familiari, oltreché per quanto appena descritto, si caratterizzano per ulteriori aspetti rilevanti. Per la precisione, le peculiarità che presenta un’impresa familiare e che la differenziano dalle altre tipologie di aziende, posso essere identificate sia come fonte di vantaggi, sia come svantaggi. Proprio per questo, tali attributi vengono considerati bivalenti.

Il primo attributo fa riferimento all’esempio sopra riportato, con il quale si vede la figura dell’imprenditore o, più in generale, di un qualsiasi componente familiare, svolgere più mansioni. Questa contemporanea occupazione di più ruoli è perfettamente compatibile con il “sistema aziendale” grazie ad una naturale e spontanea convergenza di interessi. I familiari in primis, si preoccupano del benessere dell’azienda, sapendo che si rifletterà a cascata, nel benessere della famiglia. Per cui non solo ricoprono diversi ruoli operando in diverse mansioni, ma lo fanno al massimo delle loro capacità e nel pieno interesse dell’organizzazione, perseguendo l’obiettivo, ben chiaro, della redditività aziendale.

Si può ricondurre il secondo attributo alla “condivisione dell’identità” da parte di tutti i membri familiari.

Tale presa di posizione, nonostante possa risultare scontata, influenza notevolmente le decisioni ed il comportamento dei familiari, sia in ambito lavorativo, sia nella propria vita privata. Tutto ciò è riconducibile al fatto che soggetti esterni associano alla famiglia i comportamenti assunti dal singolo individuo. Motivo per cui, qualsiasi azione negativa o mal vista dalla comunità posta in essere da un membro della famiglia andrà ad influenzare l’opinione di terzi soggetti, ripercuotendosi sull’immagine dell’intera famiglia e di conseguenza anche sull’impresa.

Il limite di questo attributo risiede nel fatto che tale situazione per alcuni membri potrebbe risultare opprimente, generando un senso di malcontento all’interno della famiglia e sfociando in alcuni in conflitti interni qualora non si contribuisca attivamente alla tutela della reputazione familiare.

Il terzo attributo è strettamente legato al concetto in sé di famiglia, in termini di esperienze vissute dai membri.

Si ritiene opportuno specificare come il bagaglio d’esperienze condivise tra componenti della famiglia possa giovare all’attività aziendale. Questo perché ognuno conosce dell’altro punti di forza e punti di debolezza, potendo utilizzare tale conoscenza in maniera proficua durante l’attività lavorativa.

Il quarto attributo, strettamente legato al terzo, mette in luce un’ulteriore aspetto caratterizzante le imprese a conduzione familiare, facendo riferimento al cosiddetto “linguaggio convenzionale e privato” utilizzato dai membri della famiglia.

Si tratta di espressioni, modi di dire e linguaggi del corpo che nel corso della vita, grazie a esperienze condivise, hanno acquisito un determinato significato, traducibile esclusivamente dai componenti della famiglia. Ciò permette una comunicazione più efficiente e di giungere a conclusioni in maniera più rapida, permettendo lo scambio di informazioni con una maggior privacy.

Queste quattro caratteristiche, proprie dell’impresa familiare, sono state definite bipolari proprio perché, da un lato sono considerate delle pietre miliari per il business aziendale, dall’altra mettono in luce i limiti che tali imprese presentano. L’importanza dell’impresa per coloro che fanno parte del nucleo familiare influenza notevolmente le relazioni di lavoro operando con la massima efficacia. Tuttavia l’ostacolo più difficoltoso da superare non è di carattere operativo bensì culturale: si tratta dell’inerzia familiare, ovvero quei valori e modelli comportamentali che sono tramandati di in padre in figlio e che perdurano lungo la totalità della vita dell’impresa. Molto spesso i membri familiari sono fortemente ancorati a tali valori, dando origine a quella che è definita la cultura organizzativa. Una cultura che rende unica l’impresa e la diversifica dalle altre, rendendola però, poco flessibile e soprattutto, molto resistente al cambiamento.

Tale inerzia familiare si traduce in due aspetti culturali specifici:

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il paternalismo;

Il paternalismo non è altro che un atteggiamento, assunto dall’imprenditore-fondatore, caratterizzato da una eccessiva cura per gli altri, al punto di interferire con la loro autonomia e le loro decisioni. Normalmente, è un atteggiamento involontario assunto dal fondatore derivato da tratti psicologico quali il bisogno di controllo, il senso di indispensabilità che esso vive nei confronti dell’organizzazione e della famiglia, negando, involontariamente, responsabilità, libertà di esprimere le proprie idee e compiere scelte autonome.

Questo aspetto, tuttavia, è contrastato dall’orientamento imprenditoriale che, se improntato al cambiamento e all’innovazione, è per definizione in antitesi con il paternalismo.

In sintesi il paternalismo, al contrario dell’orientamento imprenditoriale, può facilmente portare all’inerzia familiare alimentando la resistenza al cambiamento ed impendendo quindi, lo sviluppo di nuove strategie proattive.

Per cui paternalismo e orientamento imprenditoriale influenzano, come abbiamo descritto, l’inerzia familiare in maniera opposta: positiva e negativa (BASCHIERI, 2014).

Tra gli svantaggi delle imprese a conduzione familiare un ulteriore e significativo nodo cruciale risulta essere collegato alla natura ereditaria del potere, che non sempre, osservando le statistiche, è in grado di garantire la efficace transazione intergenerazionale, dal momento che il carattere dell’imprenditorialità non è per sua natura ereditario. Tema a cui sarà dato ampio respiro nel prossimo paragrafo.

A livello più organizzativo, anche la dottrina aziendale ha più volte sottolineato le peculiarità e i vantaggi offerti dalla gestione familiare.

In molti casi, sono proprio tali attributi che determinano il successo o meno dell’impresa:

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L’elevata capacità di adattamento ai cambiamenti del mercato, della tecnologia, dei

consumatori etc;

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La capacità di mantenere l’efficienza della gestione operativa;

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La capacità di attrarre risorse professionali determinanti per lo sviluppo aziendale, soprattutto nella fase della crescita successiva a quella della creazione.

Si è deciso di non entrare dettagliatamente nell’operatività quotidiana in termini di vantaggi e limiti riscontrati dalle imprese a gestione familiare, in quanto, come abbiamo

citato, ogni impresa è unica e presenta caratteristiche differenti dalle altre. La loro eterogeneità configura un ventaglio di situazioni e realtà troppo ampio e specifico da analizzare. Tuttavia il caso che sarà riportato in seguito sarà un ottimo esempio per comprendere nel dettaglio anche le dinamiche aziendali più operative.