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Il pensiero conservativo di Abū Ḥayyān al-Tawḥīdī (310/922 414/1023) e l’analisi tecnica delle

1.3 Conservazione, restauro, riparazione, ricostruzione, rinnovamento, manutenzione nelle fonti arabe

1.3.3 Il pensiero conservativo di Abū Ḥayyān al-Tawḥīdī (310/922 414/1023) e l’analisi tecnica delle

edificio.

Abū Ḥayyān at-Tawḥīdī70 nella sua opera al-Hawāmil wa aš-Šawāmil71 si chiede perché l’edificio o il palazzo disabitato si danneggia più velocemente di quando è abitato, al contrario di quello che si immagina?!

Egli poi analizza questo fenomeno in modo accurato e spiega le cause e i problemi che riguardano un edificio e che sono confrontabili, nei termini odierni, alle alterazioni dovute ai fenomeni naturali fisici, chimici, e biologiche, ed anche fenomeni causati dall’uomo tra le quali possono essere collocate le diverse tipologie del degrado in due categorie principali escludendo le cause degli eventi naturali occasionali come terremoti, alluvioni ecc.

1- Cause naturali: danni provocati dalla natura con azioni prolungate, e comprendono tutte le azioni fisiche, chimiche, botaniche, biologiche e microbiologiche ecc..che minano lentamente la vita degli edifici, che causano l’invecchiamento della costruzione.

2- Danni provocati dall’uomo. Secondo Abū Ḥayyān al-Tawḥīdī sono molto meno pericolosi dei danni naturali, e l’uomo è considerato come il salvatore e l’ostacolo che impedisce il verificarsi di altri danni, “l’uomo naturalmente deve avere una mentalità conservativa, ed essere responsabile per mantenere i luoghi -in generale- nel miglior stato possibile”.

Abū Ḥayyān al-Tawḥīdī inizia questo discorso chiedendosi: Perché l’edificio o il palazzo disabitato si

danneggia più velocemente di quando è abitato, al contrario di quello che si immagina?!

هنكسي لم اذإ دي شلما رصقلا و ، يمركلا ناينبلا راص لم

ن ك س اذإ وه اذكه ام و ،برق نع ىعادت سانلا

؟هيلإ ف ل تْخاو

70Abū Ḥayyān at-Tawḥīdī, al-Hawāmil wal-Šawāmil, al-Qāhira: Liǧnat al-taʾlīf wal-Tarǧama wal-Našr, 1951, questione n.110 p.260.

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Poi, segue analizzando il motivo fondamentale con cui si rende meno veloce il deterioramento degli edifici abitati, eleminando le operazioni del restauro fatte dell’uomo perché secondo Abū Ḥayyān al-Tawḥīdī gli abitanti restaurano quello che loro danneggiano, allora, ci racconta:

Forse pensi che il motivo di questa questione è: perché gli abitanti nella casa “restaurano” [yarummūn] la parte che richiede “restauro” [istaramma], e ravvedono “prendere cura” delle parti decrepite, deteriorate e distrutte, ed anche eseguono diverse operazioni di manutenzione, come lo scialbo “con calce”, però, tutte queste operazioni non sono il motivo fondamentale di questa questione, sono fatti per altra questione, perché gli abitanti restaurano quello che loro danneggiano, dal camminare, appoggiare e prendere al-qulāʾa72 e altre cose ancora, quindi, alla fine rimarremo nello stesso stato, come se non avesse danneggiato niente.

كلعل

ناكسلا نلأ كلذ َّنأ نظت

[

ناسنلإا

]

،هنم َّمترسا ام نوُّمري

نْو ـفلاتيو

و ة ي رْطَّتلبا هنودهعتيو ،م دتهو ىعادت ام

يل اذه نأ ملعاف ،سلكلا

كنلأ ،كاذل س

نكسلما في نور ث ؤي منهأ ملعت

و يشلمبا

ة ع لا قلا ذخأو دانتسلاا

تاكرلحا رئاسو

و مه مر ىلع هْف عْض ي لم ْنإ ام ةفلتخلما

هلعل تيقب دقف .هلباقمو هئازبإ ناك مه لم

اذه ىلع

.

Poi Abū Ḥayyān al-Tawḥīdī Abū interpreta questo fenomeno raccontando come ha spiegato ʿAlī Miskawayh, e rivela i motivi principali della causa del deterioramento più veloce nel caso degli edifici disabitati:

1- Danni provocati dalla pioggia:

La maggioranza delle degradazioni degli edifici sono provocate dai tašʿīṯ [danni] della pioggia.

.راطملأا ثي عْش ت نم نوكي ناينبلا تافآ مظعم نإ

72 al-qulāʿa : Croûte de terre fendue par l’éruption d'un champignon ou d'une truffe. De Biberstein Kazimirski, Arabe-Français, Paris, pour les langues orientales, européennes et compares, 1980, s.v. qlʿ.

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L’acqua piovana è infatti la causa principale per la maggioranza dei danni degli edifici: azione meccanica solvente e infiltrazione della pioggia a vento, dell’umidità nelle murature.

2- L’intasamento delle condutture dell’acqua: L’intasamento delle condutture dell’acqua a causa dell’accumulo di diversi residui portati dal vento, e la conduttura che spinge l’acqua verso le fondamenta del muro da fuori e da dentro l’edificio.

هايلما يرامج دادسناو

هجو في حيارلا هل صتح ابم

بيزآلما

لوصأ لىإ هايلما ُّدرت تيلا هايلما كلاسمو

. هل خاد و ءانبلا جراخ نم ناطيلحا

3- Problema dell’abrasione dovuta al vento, alla pioggia, al freddo e alle nevi. L’abrasione della facciata dovuta ai

problemi causati dai movimenti del vento, dalla pioggia, dal freddo e dalle nevi.

تيلا تافلآبا ةيمركلا ناينبلا هوجو نم مَّل ـث ـت ـي ابمو

. جولُّثلا و دبرلا و راطملاا و ءاولها تاكرلح اه ض رع ت

4- La causa meccanica dell’abrasione è costituita dalla presenza di residui della paglia presenti nel fango [malta del muro], il vento le trasporta fino alla conduttura dell’acqua che sposta il cammino dell’acqua in direzione diversa.

[Il motivo dell’abrasione] sarebbe probabilmente causato dal fatto che qualche canna o rottame delle paglie presente nel fango [malta del muro], le porta il vento fino alla strada dell’acqua che devia l’acqua in direzione diversa, e allora con questo si rovina tutto l’edificio.

ْبْت نم ميشه وأ ةب صق كلذ ببس ناك ابمر و

حاورلأا ه يرطت يذلا ينطلا

فطعتف ءالما كلسم لىإ

.هلك ناينبلا بارخ هب نوكيف ،هتهج يرغ لىإ ءالما

5- Problemi di origine biologica:

Per quanto riguarda la presenza del Hawāmm [‘scorpioni e serpenti’] nella radice dei muri, e i ragni nei suoi tetti, i suoi deterioramenti sono evidenti con il

ماولها روهظ اَّمأف

في بكانعلا و ،ناطيلحا لوصأ في

ىلع هرثأ َّينبتي ام عيملجا نم اه ذخأو ،ه فوقس

نم بْرضلا اذه نأ كلذو ،رهاظ ءيشف ميالأا

55 passaggio del tempo. Dunque questo tipo di danno è pericoloso e cattivo poiché i segni che si lasciano, che rendono bruttissimo l’edificio, [poi esprime quanto gli dispiace vederlo sugli edifici sacri].

ادج رثلأا حيبق بارلخا

و بْـن ـي

[

دعتبي

]

هنع فرطلا

ج مْسيو

[

حبقي

]

. فيرشلا ءانبلا هب

Segue analizzando le cause biologiche:

Talvolta gli abitanti omettono qualche parte dell’edificio inconsapevolmente oppure consapevolmente, allora, se si apre o si scava li, si trovano tracce dei percorsi dei topi e dei serpenti e di diversi tipi di insetti che prendono alloggio perforando la struttura dell’edificio, come al-Araḍa73 e le formiche e dei depositi di nutrimento, ragnatele e l’accumulo della polvere sugli strati decorati che vietano a chiunque di entrare.

ضْر ع نم اتيب ناكسلا لفغأ ابمرو

و دصقب امإ ءانبلا

هيف دجوي هنع ح ت ف اذإف دصق يرغب امإ

رثاآ نم

ا نم بيبدلا

تىلا تارشلحا بورضو تايلحا و رأفل

لمنلا ةضرلأاك ،ءانبلا و بقنلبا ةنكأ اهسفنل ذختت

مكارت و توبكنعلا جسن نمو ،اتهاوقأ نم هعمتج امو

.هلوخد نم ع نْ يم ام شوقنلا ىلع ةبرغلا

6- Danni fisici che causano deformazioni dei materiali dovute al peso del tetto e sono anche determinate da difetti propri dei materiali costituenti “la malta del tetto costituita generalmente da fango, paglia e altri inerti” o dalla struttura stessa degli edifici causati principalmente dall’acqua come peso e come azione fisica che altera l’equilibrio statico dell’edificio che minaccia la conservazione delle singole parti di esso per la poca resistenza allo sforzo di trazione e la riduzione del coefficiente di attratto che causano alla struttura lo schiacciamento e lo squilibrio nella distribuzione dei carichi con conseguenti dissesti.

Un altro danno wakf 74[danni causati dal peso

dell’acqua della pioggia] e lo schiacciamento e

اه مْده و هايلما قُّر ط تو فْكولا نم ملس نإ اذه

73 Ar(a)ḍa: una specie di verme bianco simile la formica, si nota spesso nella primavera, abū Ḥunayfa dice: al- Araḍa sono due tipi: uno piccolo si nota spesso nella lesion del legno, e l’altro è come quelle formiche grandi con ali, la lesione dei legni e pianti, si allontana dall’umidità”, Ibn Manẓūr, Lisān al-ʿarab, Bayrūt: Dār Ṣādir, s.v. ʾrḍ.

74 wakf: 1. Dégoutter, être mouillé, humide, au point de laisser tomber des gouttes d'eau, etc. (se dit des toits d'une maison mondée de pluie, d'un seau sortant du puits, d'un oeil en larmes, etc.), av. de la ch. 2. Siimicr, couler (se dit de l'eau, etc. Il n'y a pas un seul défaut en lui. 2. Pied d'une montagne. 3. Terrain bas et déprimé.

56 la distruzione della parte dove vi è lo scorrimento dell’acqua, siano tetti siano muri. E il trauma “come rottura come distacco” dovuto al peso del fango del tetto [la malta usata nel medioevo] e anche dovuto alla rottura di tutti legni, le colonne di barre e sostegni.

ابم ه ض رو ،فقسو طئاح نم هيلع ليست الم

فصقتو ، حوُّطسلا ينط نم ه ل قْث ـي

عيجم

.د م علا و تادان سلا و بش لخا

Poi si segnala che la presenza dell’uomo nell’edificio rappresenta il motivo fondamentale e la naturale eliminazione dei danni descritti in precedenza.

Allora quando abita la gente in questi edifici, si eliminano ovviamente le cause di questi gravi danni, e i danni di cui loro sono i responsabili sono poco pericolosi rispetto agli altri. Per questo l’edificio abitato è più vicino ad essere salvato piuttosto che essere rovinato.

بابسلأا هذه او ع ـن م ناَّكُّسلا اهيف ناك اذإو

هذه دعب هنو ث ع ش ي ام ناكو ،بارلخا في ةميظعلا

لىإ ءانبلا ناكف ،اهيلإ ةفاضلإبا ايرسي ءايشلأا

.دعبأ بارلخا نمو ، برقأ نارمعلا

Con l’attenzione e l’osservazione precisa di Abū Ḥayyān al-Tawḥīdī per l’analisi del degrado degli edifici, e l’illustrazione delle cause di deterioramento, raggruppate secondo un ordine logico, tutto ciò presuppone la risoluzione preliminare dell’idea sul come possano essere condotte le operazioni di restauro, e quindi appare evidente anche l’importanza del pensiero conservativo di Abū Ḥayyān al-Tawḥīdī che deriva dalla sua analisi diagnostica delle principali tipologie del degrado dell’edificio, giacché oggi, ogni progetto di restauro deve essere preceduto da un’accurata analisi diagnostica, ed è strettamente correlato alle effettive cause di origine patologica o traumatica. Questa diagnosi si attua attraverso l’approfondita conoscenza del monumento e allora rappresenta il primo compito del restauratore75.

4. Faiblesse, débilité. 5. Corruption, état de ce qui a perdu son bon état primitif. 6. Pesanteur. 7. Violence. De Biberstein Kazimirski, Arabe-Français, Paris, pour les langues orientales, européennes et compares, 1980, s.v. wkf.

75 G. De Angelis d’Ossat, Sul restauro dei monumenti architettonici. Concetti, operativbità, didattica, Roma, Bonsignori, 1995.

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1.4

Conservazione e restauro dei luoghi di culto di ḏimmī “sudditi