6. SVILUPPO DEL MODELLO
6.1.2. Perdite di accumulo
Stoccare energia termica ad una certa temperatura comporta dispersioni verso lβambiente circostante, tali perdite saranno direttamente proporzionali alla superficie di involucro e alla differenza di temperatura tra il fluido nel serbatoio e lβambiente. Il modello utilizzato per computare le perdite di accumulo parte da una considerazione del tutto generale sulle dimensioni principali dei serbatoi, ovvero altezza e diametro; queste vengono correlate attraverso lβutilizzo di un certo fattore che prende il nome di aspect
ratio, considerato costante nelle varie simulazioni al fine di considerare gli effetti indotti
dalla variazione del volume di accumulo. π΄π =β
π = 2
A partire dal valore del volume di accumulo sarΓ quindi possibile risalire alle sue dimensioni principali attraverso lβaspect-ratio. Si riportano di seguito le correlazioni
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utilizzate per risalire ai valori di diametro e altezza a partire da quelli di volume e aspect- ratio del serbatoio.
π = β(4 πππ π π΄π )
3
[π]
β = π΄π β π [π]
Si ricava la superficie disperdente dellβaccumulo che dovrΓ essere adeguatamente isolata per minimizzare gli scambi di energia termica con lβambiente.
π΄ ππ πππ π = 2π΄πππ π+ π΄πππ‘ =
ππ2
2 + ππβ [π2]
Lβenergia termica dispersa dallβaccumulo, ora per ora, potrΓ quindi essere calcolata attraverso la seguente relazione:
πππ πππ π(β) = ππ΄ ππ πππ π(πππ(β) β πππ₯π‘_ππ) [π]
nella quale π Γ¨ il coefficiente di scambio termico del serbatoio mentre πππ₯π‘_ππ Γ¨ la temperatura media dellβambiente nel quale il serbatoio Γ¨ confinato e con il quale questβultimo scambia. Questa temperatura si ricava mediando lβandamento della temperatura esterna su tutto lβanno. Per quanto riguarda invece il coefficiente di scambio, si considera puramente conduttivo trascurando la resistenza termica dellβacciaio e le resistenze convettive, ed Γ¨ dato dal rapporto tra la conducibilitΓ termica dellβisolante e lo spessore di questβultimo.
π =π ππ ππ π ππ ππ [
π π2πΎ]
Verranno considerati i seguenti valori di conducibilitΓ e spessore: β’ π ππ ππ = 0.04 W/mK;
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6.2. POMPE DI CALORE
I generatori di energia termica presi in considerazione nelle varie configurazioni dei layout di impianto analizzate sono fondamentalmente quattro:
ο· CALDAIA
ο· CALDAIA A CONDENSAZIONE
ο· POMPA DI CALORE ARIA/ACQUA REVERSIBILE ο· POMPA DI CALORE ACQUA/ACQUA
Per la caldaia e la caldaia a condensazione si rimanda allβappendice B, nella quale verrΓ data una rapida descrizione dei generatori e verranno comparati gli utilizzi di energia primaria rispetto al layout proposto. Verranno ora descritte le logiche di funzionamento delle pompe di calore utilizzate nei layout dal tre e quattro.
6.2.1. Gestione pompa di calore aria/acqua (PdC1) β pannelli radianti β accumulo βfreddoβ
I terminali di impianto utilizzati nel modello sono i pannelli radianti a pavimento. Questi terminali sono caratterizzati dalla circolazione di grandi volumi di acqua calda (o fredda) in un circuito chiuso, ciΓ² gli consente di operare a temperature che non si discostano troppo dalla temperatura di termostatazione dei locali serviti. Inoltre, enormi vantaggi in termini di efficienza, sono garantiti considerando lβutilizzo di pompe di calore come generatori di energia termica.
Considerate le richieste termiche e il modello di occupazione dei locali della palestra si rende necessario un funzionamento abbastanza continuo dei terminali. I pannelli radianti rappresentano, dunque, la soluzione impiantistica ideale in quanto sono caratterizzati da grande inerzia termica; se da una parte necessitano infatti di qualche ora per andare a regime, dallβaltra garantiscono un continuo rilascio termico anche molte ore dopo lo spegnimento. Una buona gestione di questi terminali, in virtΓΉ di quanto appena descritto, richiede un funzionamento prolungato evitando accensioni e spegnimenti intermittenti.
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Il presente studio non intende modellare il rilascio di energia termica ai terminali di impianto, tuttavia necessita dei valori di temperatura a monte dei collettori di mandata e a valle di quelli di ritorno. Il rendimento della pompa di calore reversibile, quando direttamente accoppiata ai terminali di impianto, Γ¨ infatti fortemente dipendente da questi parametri. Si sceglie di gestire i pannelli radianti a portata fissa e a temperatura di mandata variabile secondo una legge climatica.
ο Gestione invernale
Per quanto riguarda la gestione invernale, si ha, sia per il layout di impianto proposto che per quello di benchmark, un accoppiamento diretto della pompa di calore con i pannelli radianti per soddisfare il carico di riscaldamento dellβedificio.
Si definisce un vettore booleano che considera le ore di possibile accensione della pompa. Queste si limitano alle ore in cui la palestra Γ¨ aperta allβutenza comprese le ore dalle 6.00 alle 8.00 che serviranno al preriscaldamento dei locali. La pompa di calore smette di servire il carico quando terminano le attivitΓ e lβutenza lascia lβedificio o usufruisce delle docce. La pompa di calore risulta, quindi, effettivamente accesa, fornendo energia termica ai pannelli radianti, quando si verifica una delle seguenti condizioni:
ο· dalle 6.00 alle 8.00 per preriscaldare i locali della palestra, in queste condizioni eroga energia alla potenza di targa e alla massima temperatura di mandata;
ππππΆ1_π πΉ(β) = 45 ππβ πππππ_π πΉ(β) = 35 Β°πΆ
ο· nelle restanti ore della giornata la pompa di calore serve il carico solo se questo lo richiede, la firma energetica dellβedificio fornisce infatti i valori orari di energia termica richiesti per la termostatazione dei locali. In questo caso viene erogata esattamente la stessa quota di energia termica richiesta dal carico a temperatura di mandata fornita da unβapposita legge climatica.
ππππΆ1_π πΉ(β) = ππππ π(β) πππππ_π πΉ(β) = 30 + 5 β [1 β (
πΜπππ _πππΆ1_π»β ππππ π(β) πΜπππ _πππΆ1_π» )]
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SarΓ possibile, nota la portata dβacqua che caratterizza i pannelli radianti, risalire alla temperatura di ritorno al condensatore della pompa di calore.
ππππ‘_π πΉ(β) = πππππ_π πΉ(β) β
ππππΆ1_π πΉ(β) ππ πΉ ππ
Note, quindi, le temperature di mandata e di ritorno che caratterizzano la gestione dei pannelli radianti Γ¨ possibile stabilire la temperatura della sorgente calda della pompa di calore aria/acqua. Questa si ricava effettuando una media aritmetica delle temperature di mandata e di ritorno ai pannelli.
ππ πππ_πππππ(β) =πππππ_π πΉ(β) + ππππ‘_π πΉ(β) 2
La temperatura della sorgente fredda si ricava, invece, a partire dalla temperatura dellβaria considerando un certo ΞT (pari a 5Β°C) che tiene conto della riduzione di temperatura di questβultima nellβattraversamento forzato della batteria dellβevaporatore.
ππ πππ_ππππππ(β) = πππ₯π‘(β) β 5
Stabilite le temperature delle sorgenti potranno essere calcolati i parametri di efficienza della macchina. Per questo si rimanda al sotto-capitolo successivo.
ο· Gestione estiva
Durante la stagione estiva il carico di raffrescamento dellβedificio puΓ² essere soddisfatto o dalla pompa di calore reversibile o dallβaccumulo βfreddoβ. In ogni caso le richieste di raffrescamento vengono soddisfatte, come per il riscaldamento nella stagione invernale, solo in determinati periodi della giornata. Questi comprendono le ore in cui la palestra Γ¨ aperta allβutenza e la fascia oraria dalle 6.00 alle 8.00 per consentire un pre- raffrescamento nei casi in cui ce ne fosse bisogno.
Una valvola a tre vie deviatrice consente il collegamento idraulico tra il circuito dei pannelli radianti e quello della pompa di calore o dellβaccumulo. La discriminate, anche in questo caso, risulta la temperatura dellβaccumulo: se inferiore alla temperatura di mandata ai pannelli radianti sarΓ lβaccumulo a coprire il fabbisogno di raffrescamento dellβedificio, altrimenti tale compito spetterΓ alla pompa di calore reversibile. In ogni modo, sfruttare
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lβeffetto utile della pompa di calore acqua/acqua per raffrescare i locali della palestra consente di evitare lβaccensione, e i relativi consumi, della pompa di calore aria/acqua. Si definisce, quindi, in maniera schematica il criterio di scelta per il collegamento pompa di calore (PdC1) β accumulo βfreddoβ β pannelli radianti. Anche in questo caso si definisce un vettore booleano che stabilisce, per ogni time-step, il collegamento in questione, nello specifico si riferisce allβaccoppiamento accumulo β pannelli radianti.
π» π»πΊπ (π) ππππ π»πΊπ_πΉπ (π) > πππππ_π πΉ(β) 0
β€ πππππ_π πΉ(β) 1
Nel caso in cui il booleano Γ¨ non nullo lβaccumulo sottrae energia termica ai pannelli radianti miscelando in temperatura con il ritorno fino ad ottenere la giusta temperatura di mandata. In caso contrario, sarΓ la pompa di calore a soddisfare la richiesta di raffrescamento del carico. Si definiscono di seguito le energie erogate, dalla pompa di calore o dallβaccumulo βfreddoβ, ai pannelli radianti e le rispettive temperature di mandata:
ο· solo nei casi in cui ci fossero richieste di raffrescamento, dalle 6.00 alle 8.00; ππ πΉ(β) = 35 ππβ
πππππ_π πΉ(β) = 12 Β°πΆ
ο· nelle restanti ore della giornata vengono soddisfatte le richieste del carico di raffrescamento e la temperatura di mandata ai pannelli radianti viene impostata facendo riferimento ad una regolazione climatica.
ππ πΉ(β) = ππππππ(β)
πππππ_π πΉ(β) = 15 β 3 [1 β (
πΜπππ _πππΆ1_πΆ β ππππππ(β) πΜπππ _πππΆ1_πΆ )]
A seconda del valore del booleano, e quindi del valore della temperatura dellβaccumulo rispetto alla richiesta per la mandata, si avrΓ :
ο· ππππ ππ1_π πΉ (β) = 1
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ο· ππππ ππ1_π πΉ (β) = 0
ππππΆ1_π πΉ(β) = ππ πΉ(β)
Si calcola la temperatura di ritorno al collettore dei pannelli radianti a partire da quella di mandata e dalla portata.
ππππ‘_π πΉ(β) = πππππ_π πΉ(β) +
ππ πΉ(β) ππ πΉ ππ
Nel caso in cui fosse la pompa di calore a servire il carico, si definiscono le temperature delle sorgenti per le successive operazioni di calcolo delle prestazioni.
ππ πππ_ππππππ(β) =
πππππ_π πΉ(β) + ππππ‘_π πΉ(β) 2
Per la sorgente calda, sarΓ necessario conoscere la temperatura dellβaria esterna e considerare un certo ΞT che tiene conto dellβinnalzamento di temperatura che questa subisce nellβattraversamento forzato della batteria del condensatore.
ππ πππ_πππππ(β) = πππ₯π‘(β) + 5
Per quanto riguarda la configurazione di benchmark, questa ovviamente, non disponendo dellβaccumulo βfreddoβ e dellβulteriore pompa di calore, considera il solo accoppiamento pompa di calore aria/acqua (PdC1) in funzionamento reversibile con i pannelli radianti della palestra.