• Non ci sono risultati.

INVALSI-INGLESE

4. Piano di miglioramento Si veda allegato n. 2

24 5. Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15

5.1 Finalità e compiti della scuola

Il Piano dell’Offerta Formativa rappresenta il documento fondamentale dell’Istituto. Infatti secondo il Regolamento dell’autonomia, Art. 3 comma 1: “Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’Offerta Formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”.

Il P.T.O.F. previsto dai nuovi Ordinamenti è da intendersi non solo come un documento attraverso cui l’Istituto dichiara all’esterno la propria identità, ma come un programma completo e coerente di scelte educative, di strutturazione del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico–didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui il liceo intende proseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la caratterizzano e la distinguono, secondo quanto previsto dai nuovi ordinamenti.

L’offerta formativa deve articolarsi tenendo conto della normativa, delle presenti indicazioni e facendo riferimento a “vision” e “mission” condivise. Nella formulazione del P.T.O.F. si è quindi tenuto conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati dal RAV e dal conseguente Piano di Miglioramento, mirando sempre alla coerenza con gli obiettivi generali ed educativi, determinati a livello nazionale, riferiti al percorso liceale ed arricchiti dalla centralità delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, nonché degli organismi, delle associazioni dei genitori e degli studenti. Accanto all’imprescindibile formazione culturale, il P.T.O.F. del Liceo Scientifico “ G. Galilei” di Macerata ha previsto l’organizzazione delle proprie attività in funzione di una irrinunciabile finalità: l’educazione ad una cittadinanza attiva, consapevole, responsabile, democratica, che rafforzi negli studenti il rispetto di se stessi e degli altri, la conoscenza critica e approfondita della realtà socio-politica contemporanea, il rispetto dell’ambiente e il senso di appartenenza alla comunità.

La scuola è chiamata con sempre maggior forza a collocarsi al centro del processo informativo, formativo ed educativo ed è destinata ad essere mediatrice tra il singolo e la collettività nei suoi fondamentali aspetti:

- come strumento per l’acquisizione di conoscenze, capacità e competenze quali elementi propedeutici per la futura professionalità dei giovani;

- come strumento di azione in risposta ai bisogni individuati;

- come erogatrice di “materiali” formativi di qualità;

- come mezzo di costruzione di un rapporto di interazione fruttuosa e di raccordo con il mondo del lavoro, con la cultura, con le altre istituzioni e con il contesto sociale in genere.

25 5.2 Identità culturale e obiettivi prioritari adottati dalla scuola

Il Liceo costituisce una comunità scolastica che si propone, attraverso le discipline, di formare ed educare la persona, in ambito collettivo, promuovendo l’acquisizione di una razionalità complessa e favorendo una capacità relazionale basata sul rispetto e la fiducia, secondo i principi democratici della Costituzione Repubblicana.

A tal fine:

• il Consiglio di Istituto ha il compito di favorire, con le forme ed i mezzi consentiti, l’attuazione concreta del diritto costituzionale allo studio, inteso come rimozione di tutti gli ostacoli di carattere economico, sociale, culturale e ambientale.

• Il Collegio dei Docenti adotta tutte le strategie metodologiche utili a rendere efficace l’azione didattica specie nei confronti degli studenti in difficoltà.

I Consigli di Classe, attraverso la pratica di una didattica incentrata sul discente, promuovono il raggiungimento dell’autonomia personale come capacità di progettare il proprio futuro e di autorientarsi.

Naturalmente l’impegno degli alunni deve essere attivo, proficuo e costante, dal momento che nessun automatismo può assicurare la prosecuzione degli studi.

È compito del territorio e della società nelle sue componenti principali preparare i giovani alla vita adulta; la scuola svolge tale ruolo secondo modalità che le sono proprie, ossia attraverso la trasmissione di cultura e di saperi disciplinari sistematicamente organizzati, ma anche promuovendo l’acquisizione di competenze. L’uso delle discipline al fine educativo riveste grande validità sia in ambito civile sia intellettuale.

Per quanto riguarda la formazione del cittadino, il fatto che l’insegnamento scolastico sia legato a saperi disciplinari garantisce la funzione educatrice della scuola finalizzata alla maturazione civile, nonché alla piena consapevolezza dello studente-cittadino dei propri diritti-doveri, delle proprie tradizioni culturali, della pluralità delle culture e della problematicità delle situazioni (educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva).

In questa ottica, la funzione educatrice della scuola può essere definita come un contratto in base al quale ognuno verrà valutato in relazione al profitto e all’impegno dimostrato.

L’attenzione alle pari opportunità, l’imparzialità e l’equità sono infatti prerequisiti fondamentali della professione docente, assolutamente necessari per suscitare la fiducia ed il rispetto nei giovani, sentimenti

26 peraltro essenziali alla vita comune degli uomini adulti, se caratterizzata dalla reciprocità e dalla collaborazione.

Per quanto attiene al secondo ambito (intellettuale), le discipline insegnate con criteri formativi e scientificamente trattate sono finalizzate allo sviluppo intellettuale dello studente, ossia all’acquisizione di rigore metodologico, precisione teorica, ricchezza linguistica ed espressiva, capacità critica e di problematizzazione.

La didattica sarà costantemente improntata ad un confronto interdisciplinare, dato che è essenziale che lo studente affronti consapevolmente la complessità, riuscendo anche a stabilire relazioni.

La scelta culturale specifica del Liceo si prefigge di far convivere tradizione culturale ed innovazione, valorizzando il passato e contestualmente ricercando la modernità in modo flessibile.

Questa può essere considerata la “mission” dell’attuale P.T.O.F. del Liceo Scientifico “G. Galilei” di Macerata.

5.3 Il progetto formativo

L'oggetto dell'intervento formativo generale è la crescita dello studente in tutte le sue dimensioni: cognitiva, operativa, affettivo-relazionale.

Questo significa e comporta porre lo studente al centro dell'attività didattica:

1. come singola persona, ma anche come parte di una comunità solidale;

2. come studente, ma anche come "ragazzo", che richiede attenzione agli aspetti emotivi e non solo cognitivi della soggettività.

Porre lo studente al centro dell'attività didattica significa dunque:

a) attenzione allo studente come soggetto in formazione.

Lo studente deve essere reso responsabile del proprio progetto formativo:

1. deve essere coinvolto nelle scelte didattiche, messo in grado di discuterle e verificarle nella classe, di condividerne gli obiettivi in modo da sviluppare abilità metacognitive, cioè essere capace di riflettere su:

• perché si studiano certe cose,

• come si procede per apprendere,

• come si promuove la capacità di autovalutazione.

2. Deve partecipare attivamente e con continuità ad una vita scolastica che offre variegate situazioni di apprendimento, realizzate attraverso forme di didattica

• negoziata,

• collaborativa,

27

• attenta alla diversità dei modi e dei tempi dell'apprendimento individuale,

• attenta a favorire l'acquisizione di un sapere che, partendo dalle discipline, ne superi la separatezza,

• in grado di dare allo studente la capacità di "saper fare" di fronte a problemi complessi (didattica del processo),

• capace di considerare l'errore come una fase della spirale dell'apprendimento,

• capace di indurre lo studente ad orientarsi sulla propria vocazione.

b) Attenzione congiunta ad aspetti cognitivi ed emotivi dell'apprendimento

1. lo studente deve "stare bene a scuola";

2. il clima positivo non si crea soltanto se si favorisce la socializzazione tra gli alunni, ma soprattutto se