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PIANO ORARIO SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO III anno IV anno V anno

PIANO ORARIO DEL PRIMO BIENNIO DEL LICEO ARTISTICO

PIANO ORARIO SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO III anno IV anno V anno

ore annuali

ore settimanali

ore annuali

ore settimanali

ore annuali

Ore Settimanali

AREA COMUNE

Lingua e letteratura italiana 132 4 132 4 132 4

Lingua e cultura straniera 99 3 99 3 99 3

Storia 66 2 66 2 66 2

Filosofia 66 2 66 2 66 2

Matematica 66 2 66 2 66 2

Fisica 66 2 66 2 66 2

Chimica o Scienze naturali 66 2 66 2

Storia dell’arte 99 3 99 3 99 3

Scienze motorie e sportive 66 2 66 2 66 2

Religione cattolica o attività alternativa 33 1 33 1 33 1

AREA DI INDIRIZZO

Arti Figurative

Laboratorio della figurazione 198 6 198 6 264 8

Discipline pittoriche e/o plastiche e scultoree

198 6 198 6 198 6

Architettura e Ambiente

Laboratorio di architettura 198 6 198 6 264 8

Discipline progettuali-architettura e ambiente

198 6 198 6 198 6

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE

“Antonio Stradivari”

Scuola Internazionale di Liuteria - Liceo Musicale - Liceo Artistico Istituto Tecnico e Professionale per la Moda e l’Arredo

c.f. - p.i. 80004640191 cod. min. cris00800d

Grafica

Laboratorio di grafica 198 6 198 6 264 8

Discipline grafiche 198 6 198 6 198 6

Scenografia

Laboratorio di scenografia 165 5 165 5 231 7

Discipline geometriche e scenotecniche 66 2 66 2 66 2

Discipline progettuali scenografiche 165 5 165 5 165 5

Totale 1155 35 1155 35 1155 35

N.B. A fronte dell’introduzione obbligatoria dell’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica, si precisa che le 33 ore annuali dedicate verranno suddivise ed effettuate all’interno delle ore curricolari delle varie materie coinvolte.

Sbocchi professionali

Il percorso liceale, oltre ad offrire un’ottima preparazione culturale fornisce conoscenze e competenze di base relative ai processi di ideazione, progettazione e realizzazione di elaborati grafico/pittorici, multimediali e scultorei. Gli studi svolti durante il quinquennio liceale consentono l’accesso a tutti i corsi universitari, all’Alta Formazione Artistica, alle Accademie di Belle Arti o a qualsiasi corso parauniversitario messo a disposizione dalla Regione in materia di grafica, fotografia, restauro, nonché l’accesso diretto al mondo del lavoro frutto di specializzazioni pratiche maturate durante gli anni di studio.

3.4 Attività didattiche formative alternative alla religione cattolica

3.4.1 Come si evince da varie disposizioni (C.M. 302/1986, C.M. 316/1987, art.28 CCNL/2007, Sentenza del Consiglio di Stato 2749/2010), il Collegio Docenti ha l’obbligo della definizione delle attività didattiche e formative all’IRC.

La C.M. 368/85 specifica che i contenuti di queste attività non si debbono qualificare come un’opportunità educativa discriminante per cui non debbono appartenere a programmi curricolari, perché questo si qualificherebbe come vantaggio per i non avvalentesi IRC.

La C.M. 110 del 2011 recita:

Insegnamento della religione cattolica e attività alternative

La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai genitori (o dagli studenti negli istituti di istruzione secondaria superiore), al momento dell’iscrizione, mediante la compilazione di apposita richiesta, secondo il modello E allegato. La scelta ha valore per l’intero corso di studi e, comunque, in tutti i

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“Antonio Stradivari”

Scuola Internazionale di Liuteria - Liceo Musicale - Liceo Artistico Istituto Tecnico e Professionale per la Moda e l’Arredo

c.f. - p.i. 80004640191 cod. min. cris00800d

casi in cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno successivo entro il termine delle iscrizioni esclusivamente su iniziativa degli interessati.

La scelta relativa alle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica trova concreta attuazione attraverso le diverse opzioni possibili:

- attività didattiche e formative;

- attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente;

- libera attività di studio e/o di ricerca individuale senza assistenza di personale docente (per studenti delle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado);

- non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica.

La scelta specifica di attività alternativa è operata mediante il relativo modello allegato. Si ricorda che tale allegato deve essere compilato, da parte degli interessati, entro i tempi di avvio delle attività didattiche, in attuazione della programmazione di inizio d’anno da parte degli organi collegiali.

Ne può discendere, in base al principio di trasparenza e pari opportunità, che la scuola sia chiamata a predisporre un proprio progetto di attività didattica e formativa da proporre a coloro che non si avvalgono dell’IRC.

L’I.I.S. “A. STRADIVARI” al momento dell’iscrizione offre allo studente la possibilità di scegliere fra:

- Insegnamento della Religione Cattolica

- Materia alternativa (attività didattiche e formative)

- attività di studio e/o di ricerche individuali con assistenza di personale docente - libera attività di studio e/o di ricerche individuali senza assistenza di personale docente - uscita dall’Istituto (allontanarsi o assentarsi dall’edificio scolastico)

Per ognuna delle opzioni (IRC O MATERIA ALTERNATIVA) è obbligatoria specifica programmazione.

La Materia alternativa, nella sua specifica definizione, è inserita nell’Offerta formativa d’Istituto ed è parte integrante del PTOF In tutte le parti elencanti le materie di studio, alla voce “Religione” va sostituito

“Insegnamento della Religione Cattolica /Materia alternativa” perché essa, come l’IRC, fa parte dei piani di studio dell’Istituto.

Per caratterizzare la specificità della disciplina, che non deve essere confusa con la molteplicità delle progettazioni extracurricolari che possono far parte dell’ampliamento dell’offerta formativa, si fa riferimento alla C.M. 131/1986 (Allegato B per gli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado), in cui si afferma “Fermo restando il carattere di libera programmazione, queste attività culturali e di studio devono concorrere al processo formativo della personalità degli studenti. Esse saranno particolarmente rivolte all’approfondimento di quelle parti dei programmi, in particolare di storia, di filosofia, di educazione civica, che hanno più stretta attinenza con i documenti del pensiero e della esperienza umana relativi ai valori fondamentali della vita e della convivenza sociale”.

Su questa linea si muove anche la C.M. n. 316/1987, che indica: “una possibile risposta alle esigenze d’individuare un quadro di riferimento per i contenuti delle attività formative, da prevedere in alternativa all’IRC, potrebbe essere offerta

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dallo studio dei “diritti dell’uomo”, a partire dalle Dichiarazioni maturate soprattutto negli ultimi quarant’anni a livello internazionale”.

Premessa

La C.M. n. 110 del 29.12.2011, valida anche per le iscrizioni nelle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2018-2019, recita che gli studenti iscritti per la prima volta, esprimono la facoltà di avvalersi o non avvalersi della Religione cattolica al momento dell’iscrizione mediante l’apposita sezione on line. Tale scelta ha effetto per l’intero anno scolastico di prima iscrizione, ha valore per l’intero corso di studi e in tutti i casi in cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio. Essa, pertanto, non è revocabile in corso d’anno, fatto salvo il diritto di modificarla per l’anno successivo, esclusivamente su iniziativa degli interessati, tramite espressa dichiarazione in fase di conferma d’iscrizione. All’atto dell’iscrizione o ad inizio d’anno scolastico, in attuazione della programmazione didattico-educativa da parte degli organi collegiali (potestà esclusiva del Collegio Docenti), gli studenti devono effettuare un’ulteriore scelta tra le sotto elencate opzioni possibili ovvero:

8) A

ttività didattiche e formative

danno accesso al credito scolastico (O.M. 6.11.2011, n. 42)

B) Attività di studio e/o ricerca individuale assistita da un docente danno accesso al credito scolastico (O.M. 6.11.2011, n. 42)

C) Libera attività di studio e/o ricerca: non dà accesso al credito scolastico;

D) Uscita dalla scuola: dà accesso al credito formativo solo nel caso sia utilizzata per partecipare ad iniziative formative in ambito extrascolastico (debitamente attestate), con i requisiti previsti dal D.M. n. 49 del 24-2-2000.

Per quanto concerne la PROGRAMMAZIONE del punto A) Attività didattiche e formative, sono escluse le attività curricolari comuni a tutti gli alunni (C.M. 368/85) ed è compito del Collegio Docenti assolvere tale adempimento all’inizio di ogni anno scolastico e, comunque, entro il primo mese dall’inizio delle lezioni (C.M. 129/86).

Per quanto riguarda i CONTENUTI, questi non devono risultare discriminanti e, fermo restando il carattere di libera programmazione, il Ministero ha fornito orientamenti per dette attività che non rappresentano una specifica “materia” di una specifica “classe di concorso” (in caso di attribuzione di ore a docente esterno con supplenza a tempo determinato, non vi è alcun punteggio mensile assegnabile a nessuna classe di concorso, proprio perché non trattasi di “Disciplina”

ordinaria).

Le C.M. 129/86 e 130/86 propongono, per il primo ciclo, che tali attività, concorrenti al processo formativo della personalità degli alunni, siano volte “all’approfondimento di quelle parti dei programmi più strettamente attinenti ai valori della vita e della convivenza civile” (C.M. 129/86) e all’approfondimento di quelle parti dei programmi di storia e di educazione civica più strettamente attinenti alla tematica. Tale suggerimento si estende all’ordine secondario, per il quale la C.M 131/86 aggiunge che questi devono essere riconducibili “ai documenti del pensiero e della esperienza umana relativa ai valori fondamentali della vita e della persona umana”. Inoltre la C.M. 316/87 puntualizza che il Collegio Docenti dovrà formulare precisi programmi e propone un modello di attività didattica sul tema dei Diritti

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dell’uomo. Ai docenti incaricati di tale attività dovrà essere raccomandato di prestare attenzione a non costituire, con le loro personali scelte didattiche, motivo di discriminazione tra avvalentesi e non avvalentesi.

Gli alunni che scelgono di frequentare le attività alternative possono essere accorpati sia per classi parallele sia in senso verticale (C.M. 302/86).

Per quanto riguarda L’INDIVIDUAZIONE DEI DOCENTI, la C.M. 204 del 2010 fornisce poi tutti i chiarimenti in merito ai docenti che possono svolgere queste attività e al pagamento degli stessi, incaricati delle suddette attività, e prevede di procedere con il seguente ordine:

1) attribuzione di ore a docenti totalmente o parzialmente in soprannumero o a docenti di ruolo e non di ruolo, con cattedra costituita con numero di ore inferiore a quello d’obbligo;

2) Attribuzione di ore eccedenti a docenti di ruolo o supplenti in servizio nella scuola che hanno già l’orario di cattedra;

3) Attribuzione di ore mediante stipula di contratti a tempo determinato con candidati inclusi nelle graduatorie d’Istituto.

Si ricorda infine che le Attività didattiche alternative non possono avere come contenuti culturali quelli delle normali discipline di studio né possono consistere in corsi di informatica, lingue straniere, matematica ecc… poiché tali attività potrebbero avere effetti discriminanti (in negativo) su coloro che non le frequentano e precostituire posizioni di vantaggio per gli altri.

Pertanto, in linea con quanto già diramato dal MIUR che impone ai Dirigenti Scolastici di “dichiarare sotto la propria responsabilità di non aver potuto coprire le ore eccedenti (per l’eventuale nomina) con docenti di ruolo in soprannumero, tenuti al completamento di orario..ecc.”, le suddette attività sono costituite da approfondimenti di ordine culturale/letterario o antropologico/filosofico o documentario ecc., con contenuti riconducibili a quelli d’indirizzo suggeriti – per il secondo grado – dalla C.M. 131/86.

Sia i docenti titolari di insegnamenti IRC che quelli assegnatari di Attività didattiche alternative partecipano a pieno titolo alle deliberazioni dei consigli di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico. Detti docenti si esprimono sull’interesse manifestato dagli alunni e sul profitto raggiunto.

I docenti di supporto allo studio assistito potranno relazionare ai consigli di classe circa l’esito dell’attività svolta con gli studenti.

La proposta che qui si avanzata si collega proprio a queste indicazioni ministeriali.