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TERNI: “SBAGLIATO E IMPROPRIO PENSA-RE DI SPOSTAPENSA-RE LA SEDE DEL CENTRO PER L’IMPIEGO DA VIA FLORIANO AL CMM” - NOTA DI PAPARELLI (PD)

Il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd) e-sprime una forte critica all'ipotesi del Comune di Terni di spostare il Centro per l’Impiego dall'at-tuale sede di via Floriano. Paparelli ricorda che

“la normativa prevede per la Provincia di Terni due sedi ufficiali ed obbligatorie dei Centri per l’Impiego, della cui locazione devono farsi carico i Comuni ospitanti. La precedente Giunta regionale aveva già individuato la nuova sede dell'Arpal e dei Cpi in via Saffi, in un edificio di proprietà per la cui riqualificazione sta per partire la gara d’appalto, visto che erano stati stanziati 2,6 mi-lioni di euro”.

Perugia, 10 gennaio 2020 - Il consigliere regio-nale Fabio Paparelli (Pd) esprime “stupore e forte preoccupazione per la lettera che il Comune di Terni ha inviato ieri alla Giunta di Palazzo Donini, all’Assemblea legislativa, all’Arpal Umbria ed alla Provincia di Terni in merito allo spostamento del-la sede del Centro per l’Impiego oggi ubicata in via Floriano”.

Secondo l’esponente del Partito Democratico “il Comune di Terni dimostra di non conoscere la normativa di riferimento, secondo cui la Provincia di Terni dispone di due sedi ufficiali dei Centri per l’Impiego, della cui locazione devono farsi carico i Comuni ospitanti. Inoltre, nella missiva, il Comu-ne mette impropriamente in relazioComu-ne l'ipotesi di rilocalizzazione del Centro per l’impiego con lo stato di dissesto finanziario, recentemente ag-gravato dalla attuale Amministrazione, come rilevato dalla Corte dei Conti. Nell'avanzare tale ipotesi non si tiene minimamente in considera-zione, peraltro, il valore e la funzione primaria di un servizio che si rivolge alla parte più fragile della popolazione”.

Paparelli ritiene “semplicemente lunare e priva di ogni cognizione di causa, la sola ipotesi di ricollo-camento di un sevizio così importante e così fre-quentato dal pubblico, in un contesto assoluta-mente inadeguato, per i dipendenti e per i fruito-ri, sia per le condizioni strutturali, che per le di-namiche relative alle modalità di espletamento dei servizi correlati. La richiesta, all’Arpal dell’elenco dei Comuni che afferiscono al Centro per l’Impiego di Terni è ulteriore dimostrazione di come non vi sia alcuna conoscenza degli stessi e delle relazione tra i centri e i servizi di avviamen-to al lavoro del Comune di Terni. Ciò è tanavviamen-to più grave in quanto è agli atti del Comune un per-corso di confronto avviato da tempo e volto ad allocare nello stesso edificio i servizi Sal, i corre-lati servizi della Asl, l'Arpal, i Cpi ed i servizi cor-relati alle imprese ed alle persone in tema di lavoro, in modo tale da creare un vero e proprio palazzo del lavoro nella ex sede regionale ed un unica porta di accesso per i servizi di accompa-gnamento al lavoro. Il Comune di Terni, dopo aver rinunciato ad 1,3 milioni di euro per la

col-locazione nei teatri di posa del Centro Multime-diale, oggi ancora adibiti a magazzino, di un Li-ving Lab (incubatore di innovazione e rigenera-zione urbana) in nome di una fantomatica desti-nazione degli stessi di cui ancora non si ha noti-zia, dopo essersi fatto scippare 13 milioni di euro dal ‘Governo amico’ per la rigenerazione e riqua-lificazione di Terni Est, ivi compreso Piazzale Bo-sco e il Centro Multimediale, pretenderebbe oggi di allocare servizi regionali, di cui deve solo cor-rispondere, ed ancora per poco, i canoni di loca-zione, in spazi non meglio identificati del CMM, peraltro già valutati inidonei”.

Il Consigliere Regionale di minoranza conclude domandandosi come sia possibile che “il Comune di Terni non conosca o ignori l’investimento della Regione di circa 2,6 milioni di euro per la riquali-ficazione dell’edificio di proprietà di via Saffi, per allocarvi ed ottimizzare i servizi a disposizione delle imprese e dei cittadini ternani attraverso un processo qualificato di rigenerazione urbana.

Poiché sta per essere indetta la gara di appalto correlata, da parte della Regione Umbria, sotto-porre Arpal e Centro per l’impiego a due traslochi nel giro di poco più di un anno costerebbe, in termini economici e di efficacia dei servizi, molto di più rispetto alla concretezza del collocamento definitivo presso la sede individuata dalla Regio-ne, d'intesa con il Comune stesso, senza consi-derare che sarebbe cosi vanificato un ulteriore sforzo di investimento per la città di Terni”.

CASE POPOLARI: “SETTE PROPOSTE PER MODIFICARE LA LEGGE REGIONALE”.

SQUARTA “EVITARE DISCRIMINAZIONI”, PACE “DARE RISPOSTE ALLE FAMIGLIE PIÙ DEBOLI” - CONFERENZA STAMPA DEL GRUPPO FDI A PALAZZO CESARONI

I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Eleonora Pace (capogruppo e presidente Terza commissio-ne) e Marco Squarta (presidente Assemblea legi-slativa), hanno illustrato oggi a Palazzo Cesaroni la loro proposta di legge che introduce “sette importanti modifiche in materia di assegnazione e di mantenimento delle case di edilizia residen-ziale pubblica”. Immagini della conferenza stam-pa (DMB): https://tinyurl.com/wl2f7dk

Perugia, 13 gennaio 2020 - “Modificare la legge regionale ‘23/2003’ sull’edilizia residenziale pub-blica introducendo criteri di residenza in Umbria per l’ottenimento degli alloggi e parametri meri-tocratici per il loro mantenimento, anche attra-verso una ‘Carta a punti’. Evitare discriminazioni al contrario e fornire risposte alle famiglie più fragili. Accertare che gli assegnatari non abbiano commesso reati gravi e non possiedano altri im-mobili, in Italia o all’estero”. Questo l’obiettivo della proposta di legge presentata dai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Eleonora Pace (capo-gruppo e presidente Terza commissione) e Marco Squarta (presidente Assemblea legislativa) ed illustrata oggi durante una conferenza stampa a Palazzo Cesaroni, a cui hanno partecipato anche

Politica/attualità

il senatore Franco Zaffini e l’onorevole Emanuele Prisco.

Marco Squarta ha spiegato che “i sette punti su cui si articola la proposta mirano a riportare e-quità e giustizia sociale nell’assegnazione delle case popolari, prendendo spunto da quanto è stato fatto dai Comuni di Perugia e Foligno in materia di regolamentazione degli accessi all’edilizia residenziale pubblica, per evitare di-scriminazioni al contrario. Non è una proposta contro qualcuno, ma per dare risposte ai cittadini più fragili, colpendo coloro che non rispettano le regole e le leggi, sia che si tratti di italiani che di stranieri. Vengono previste limitazioni per coloro che hanno commesso reati, a vantaggio delle famiglie in difficoltà, senza alcun tipo di discrimi-nazione. Non ci sono differenze basate sulla na-zionalità dato che viene valorizzata solo la pre-senza prolungata sul territorio regionale. Si trat-ta di una legge innovativa, il cui testo è strat-tato studiato per evitare ogni tipo di impugnativa”.

Eleonora Pace ha parlato di “una Legislatura rivo-luzionaria, nella quale va realizzato il cambia-mento che avevamo promesso. Il tema delle case popolari lo abbiamo sempre avuto a cuore e lo abbiamo dimostrato a Perugia e Foligno. Ora è tempo di ridisegnare il quadro normativo regio-nale con sette importanti interventi che riguar-dano i criteri di assegnazione e le condizioni per mantenere l’alloggio pubblico. Si dovrà dimostra-re di non possededimostra-re altdimostra-re abitazioni, in Italia o all’estero. Questo varrà per tutti, italiani e stra-nieri. Non potranno avere case coloro che sono stati condannati per reati legati a droga, prosti-tuzione e gioco d’azzardo o contro l’ordine pub-blico. Coloro che potendolo fare non pagano il canone sociale perderanno il diritto all’alloggio.

Gli umbri e coloro che risiedono nei Comuni della regione da più tempo, avranno un punteggio maggiore nelle graduatorie. I controlli e le verifi-che dovranno riguardare tutti, italiani e stranieri.

Viene prevista una ‘carta a punti’ dell’inquilino, sul modello della patente: nel caso di gravi viola-zioni si perderà subito il diritto alla casa popola-re; in caso di violazioni lievi si perderanno dei punti. Al contrario ne guadagneranno grazie ad un comportamento corretto. In caso di reati e violenze contro le donne si prevede che l’assegnazione possa passare direttamente alla vittima. Nel caso di maltrattamenti sui figli o di mancato rispetto dell’obbligo dell’istruzione, i responsabili verranno sanzionati perdendo il di-ritto all’abitazione. Durante i lavori in Commis-sione siamo aperti a valutare ulteriori proposte di modifica della legge, per arrivare ad un testo migliore dell’attuale più equo e rispondente alle esigenze della comunità regionale”.

NOMINE REGIONALI: “CONTA CIÒ CHE CO-NOSCI, NON CHI CONOSCI” - BORI, BETTA-RELLI, MELONI E PAPARELLI (PD) PRO-PONGONO MODIFICHE LEGISLATIVE PER NOMINA DIRETTORI REGIONALI, DELLE ASL E DELLE AZIENDE OSPEDALIERE

I consiglieri regionali Tommaso Bori, Michele Bettarelli, Simona Meloni e Fabio Paparelli (Pd) annunciano la presentazione di due importanti proposte di modifiche di legge per “introdurre una riforma dei criteri di nomina dei direttori regionali, dei direttori delle Aziende sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere”. L’obiettivo, spiega il capogruppo Bori, è “rafforzare il princi-pio di separazione tra indirizzo politico e gestio-nale, previsto dall’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”.

Perugia, 13 gennaio 2020 - I consiglieri regionali Tommaso Bori, Michele Bettarelli, Simona Meloni e Fabio Paparelli (Pd) annunciano la presentazio-ne di due importanti proposte di modifiche di legge per “introdurre una riforma dei criteri di nomina dei direttori regionali, dei direttori delle Aziende sanitarie locali e delle Aziende ospedalie-re”. L’obiettivo è “rafforzare il principio di separa-zione tra indirizzo politico e gestionale, previsto dall’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.

“Conta ciò che conosci, non chi conosci. Credia-mo quindi opportuno e non più rinviabile che la Regione Umbria si doti di una normativa ancor più stringente e trasparente in materia di nomine - sottolinea il capogruppo Bori -in modo da ga-rantire il criterio di rotazione e ricambio tramite una giusta e regolamentata turnazione delle figu-re apicali, oltfigu-re che la competenza, la professio-nalità e l'indipendenza dei direttori rispetto agli organi di governo politico. La modifica - continua - porterà ad avere requisiti più chiari e introdurrà limiti temporali stringenti nella possibilità di at-tribuire incarichi ad un medesimo soggetto”.

“In particolare – spiega il capogruppo Pd -, per quanto riguarda i vertici amministrativi regionali, la proposta di legge prevede che il direttore ge-nerale e i direttori regionali siano nominati dal Presidente della Giunta regionale, sentita la Giunta stessa, previa una manifestazione d’interesse, e scelti prioritariamente tra i dirigen-ti già in ruolo presso la Regione, dotadirigen-ti di profes-sionalità adeguata rispetto alle funzioni da svol-gere e che abbiano ricoperto incarichi di dirigen-te, anche cumulabili, per almeno cinque anni. Il Presidente della Giunta regionale, qualora la se-lezione interna non abbia prodotto risultati – aggiunge -, potrà nominare, sulla base degli stessi criteri qualitativi, anche direttori in servizio presso altre Regioni, altri organi dello Stato o di altri Enti pubblici, oppure di aziende private. I-noltre, non sarà più possibile nominare chi ha ricoperto l’incarico di direttore generale o di di-rettore regionale da più di dieci anni.

Anche i dirigenti non potranno più ricoprire la stessa posizione per più di dieci anni”. “La propo-sta in ambito sanitario – spiega Bori - va a modi-ficare il Testo unico in materia di Sanità per quanto concerne la disciplina finalizzata all’individuazione di criteri, requisiti e la modalità di nomina del Direttore generale, del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario. È infatti prioritario renderla ancora più conforme ed

ade-Politica/attualità

guata alla disciplina nazionale in materia di diri-genza sanitaria, che, a garanzia di trasparenza e competenza nel selezionare i soggetti in grado di rivestire i ruoli apicali delle strutture sanitarie, prevede l’istituzione di un elenco nazionale per i candidati direttori oltre che la nomina di una commissione regionale per l’espletamento della selezione pubblica”.

Bori spiega anche che “a seguito delle modifiche non potranno essere più nominati coloro che hanno già ricoperto per due volte consecutive tale incarico, presso la medesima Azienda sanita-ria regionale o per più di tre volte nella propsanita-ria carriera professionale e ai fini della selezione la Regione dovrà assicurare modalità idonee a ga-rantire la segretezza delle generalità dei candida-ti. La rosa di nomi proposta dovrà essere ade-guatamente motivata, sia rispetto alle valutazioni effettuate ai fini della individuazione dei candida-ti selezionacandida-ti nonché in merito alle ragioni dell’esclusione dei restanti”.

“Altre novità importanti – spiega Bori - sono rap-presentate dal fatto che non potranno più far parte della Commissione i dipendenti in servizio presso la Regione e che non potrà più essere nominato chi ha ricoperto l’incarico di Direttore generale, Direttore amministrativo o di Direttore sanitario, per due volte consecutive, presso la medesima Azienda sanitaria regionale, o per tre volte nella propria carriera professionale”.

Per il capogruppo del Partito Democratico, "Sono proposte giuste e che mettiamo a disposizione di tutta l'Aula, su cui auspichiamo una larga con-vergenza a prescindere dalle appartenenze”.

COSTI DELLA POLITICA: “DALL’UMBRIA 60MILA EURO PER LE SCUOLE GRAZIE AI FONDI RESTITUITI DAI CONSIGLIERI RE-GIONALI M5S” - DE LUCA ANNUNCIA INI-ZIATIVA “FACCIAMO ECOSCUOLA”

Il consigliere regionale Thomas De Luca (M5S) annuncia l’avvio dell’iniziativa “Facciamo Eco-Scuola”, basata sul finanziamento a progetti pre-sentati dagli istituti scolastici che verranno finan-ziati anche con i contributi restituiti dai consiglie-ri regionali del Movimento 5 Stelle dell’Umbconsiglie-ria.

Perugia, 16 gennaio 2020 - “Con le restituzioni di parte dello stipendio dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle finanzieremo idee-progetti per le scuole che promuovono la sostenibilità e l'educazione ambientale, mettendo a disposizio-ne 60mila euro per l'Umbria”. Lo annuncia il ca-pogruppo M5S a Palazzo Cesaroni, Thomas De Luca, facendo riferimento al “progetto Facciamo EcoScuola, che prevede uno stanziamento nazio-nale di 3 milioni di euro, circa 60mila dei quali provenienti dall’Umbria”.

De Luca informa che “le somme di quest'anno dovranno essere impegnate per finanziare idee-progetto di istituti e circoli didattici del nostro territorio che promuovano la sostenibilità e l’educazione ambientale. I progetti dovranno perseguire almeno una delle seguenti finalità:

Riduzione dell’impronta ecologica per l’efficientamento energetico e fonti rinnovabili (ad esempio installazione d’impianti fotovoltaici e solare termico sui tetti della scuola); riduzione dei rifiuti e/o loro recupero/riciclo/riuso; installa-zione d’impianti di compostaggio di comunità per scuole; riduzione del consumo e/o recupero dell’acqua; promozione e riutilizzo di prodotti a km zero e riduzione dello spreco alimentare.

Interventi di messa in sicurezza dei locali scola-stici con particolare riferimento ad aule, labora-tori didattici e palestre, incluse le indagini dia-gnostiche sugli edifici; rimozione di amianto;

opere direttamente finalizzate al superamento o all’eliminazione delle barriere architettoniche.

Mobilità sostenibile per il trasporto collettivo ca-sa-scuola (acquisto scuolabus), o progetto “bici-bus” e “pedi“bici-bus” allo scopo di incentivare il tra-sporto sostenibile a piedi o in bicicletta. Percorsi formativi aventi per oggetto l’educazione am-bientale ad esempio l’incremento dell’attuale proposta formativa (se già presente) e/o nuovi percorsi formativi condivisi tra il corpo docente e le famiglie degli studenti. Rigenerazione degli spazi scolastici come il loro utilizzo per iniziative culturali, sociali e aperte alla comunità; piantu-mazione e forestazione urbana; realizzazione di orti scolastici. Giornate per la sostenibilità, ovve-ro all’aria aperta finalizzati al recupeovve-ro e alla pulizia partecipata di aree verdi, piazze, aree giochi del proprio quartiere”.

Il consigliere regionale aggiunge che “ogni istitu-to potrà presentare un solo progetistitu-to, tuttavia nell’ambito della medesima finalità si può preve-dere l’integrazione di più azioni. Tutta la docu-mentazione per partecipare dovrà essere inviata entro il 20 febbraio 2020. Nel rispetto delle di-sposizioni normative vigenti in materia – precisa De Luca - nessuna scuola sarà chiamata a parte-cipare attivamente ad eventi di natura politica, né saranno richieste forme di pubblicizzazione dell’iniziativa”.

MORTE NERINA ANTONINI PONTI: “DONNA DINAMICA E PREPARATA. HA LASCIATO UN IMPORTANTE SEGNO NEL MONDO DELLA SCUOLA E DELLA PUBBLICA AMMINISTRA-ZIONE” - IL CORDOGLIO DI DONATELLA PORZI (PD)

Perugia, 20 gennaio 2020 - “L’ho sempre consi-derata una donna ‘speciale’, che ha lasciato in ogni ambito in cui ha lavorato impronte indelebili di grande rilevanza sociale e culturale”. Così la consigliera regionale Donatella Porzi (Pd) espri-me il suo cordoglio alla famiglia di Nerina Anto-nini Ponti, venuta a mancare improvvisamente nel corso della notte.

“Sia nel mondo della scuola, attraverso il suo prestigioso ruolo sindacale (segretaria regionale Cisl scuola), sia da assessore provinciale – ag-giunge Porzi – Nerina ha rappresentato per me un punto di riferimento qualificato ed insostituibi-le. Piango dunque la sua scomparsa abbraccian-do con affetto tutti i suoi cari”.

Politica/attualità

sanità

“DISOMOGENEITÀ TRA I DISTRETTI SANI-TARI REGIONALI PER QUANTO RIGUARDA L'EROGAZIONE DEGLI ASSEGNI DI SOLLIE-VO” - NOTA DEL PRESIDENTE SQUARTA Il presidente dell'Assemblea legislativa dell'Um-bria, Marco Squarta, denuncia la "disomogeneità tra i distretti sanitari regionali per quanto riguar-da l'erogazione degli assegni di sollievo e degli altri sostegni economici per le persone non auto-sufficienti, tra cui disabili minori, disabili adulti o anziani". Per Squarta “è opportuno che l'Asses-sore alla Sanità si attivi al più presto”.

Perugia, 7 gennaio 2020 - Il presidente dell'As-semblea legislativa dell'Umbria, Marco Squarta, denuncia la “disomogeneità tra i distretti sanitari regionali per quanto riguarda l'erogazione degli assegni di sollievo e degli altri sostegni economi-ci per le persone non autosuffieconomi-cienti tra cui disa-bili minori, disadisa-bili adulti o anziani”.

“Sono mesi ormai - spiega l'esponente di Fratelli d'Italia - che continuo a ricevere segnalazioni da parte di famiglie in difficoltà che lamentano la sospensione, senza alcun preavviso, dell'eroga-zione dei fondi per assistere i familiari disabili.

Questo tema rappresenta una priorità, conside-rando che tali risorse consentono alle famiglie di assistere i familiari anche attraverso servizi di domiciliarità. I malati, tutti, hanno necessità di avere risposte certe. Per questo motivo - conclu-de Squarta - è opportuno che l'Assessore alla Sanità si attivi al più presto, posto che troppe famiglie da un momento all'altro e senza ricevere alcuna comunicazione non hanno più potuto con-tare sulle risorse assegnate”.

“NO ALLA CHIUSURA DEL PUNTO NASCITA DELL’OSPEDALE DI PANTALLA” - PORZI (PD) ANNUNCIA INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA

Il consigliere regionale Donatella Porzi (Pd) an-nuncia un’interrogazione alla Giunta sulla possi-bile chiusura del punto nascita dell’ospedale di Pantalla e chiede invece il potenziamento anche di altri reparti del nosocomio.

Perugia, 8 gennaio 2020 - “La possibile chiusura del punto nascita operante presso l’Ospedale di Pantalla sarebbe un tradimento degli impegni assunti con la programmazione sanitaria degli ultimi anni e una decisione irricevibile, che ve-drebbe la protesta dell’intera comunità della Me-dia valle del Tevere con in testa tutti i sindaci del comprensorio”: lo afferma la consigliera regiona-le Donatella Porzi (Pd) annunciando un’interrogazione sul tema.

Nell’atto ispettivo si chiede “se è reale intenzione della Giunta chiudere il punto nascita operante presso l’ospedale di Pantalla e se l’assessore alla Sanità della Regione Umbria Luca Coletto è di-sponibile a profondere lo stesso impegno legisla-tivo e di persuasione politica che adottò nella sua Regione Veneto nel difendere dalla chiusura i

punti nascita di Pieve di Cadore, Venezia, Piove di Sacco, Adria, Trecenta, Asiago e S. Lorenzo di Valdagno in qualità di assessore alla Sanità della Regione Veneto”.

“L’ospedale di Pantalla - spiega Porzi - è stato inaugurato nel 2011, realizzato in soli quattro anni nel pieno rispetto dei tempi e della spesa prevista di 41milioni 623mila euro comprensivi di strumenti e arredi, 22mila metri quadrati di su-perficie, cinque blocchi collegati da un percorso centrale, per un costo al metro quadrato di 1587,30 euro, con 133 posti letto e un parcheg-gio da 500 posti. L’apertura di questa struttura non ha rappresentato solo un trasferimento di personale e servizi con la conseguente chiusura degli ospedali di Todi e Marsciano, ma una nuova fase della storia sanitaria di un intero

“L’ospedale di Pantalla - spiega Porzi - è stato inaugurato nel 2011, realizzato in soli quattro anni nel pieno rispetto dei tempi e della spesa prevista di 41milioni 623mila euro comprensivi di strumenti e arredi, 22mila metri quadrati di su-perficie, cinque blocchi collegati da un percorso centrale, per un costo al metro quadrato di 1587,30 euro, con 133 posti letto e un parcheg-gio da 500 posti. L’apertura di questa struttura non ha rappresentato solo un trasferimento di personale e servizi con la conseguente chiusura degli ospedali di Todi e Marsciano, ma una nuova fase della storia sanitaria di un intero

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