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Capitolo 5. Attività svolte con l’ausilio delle attrezzature portatili

5.2 La manutenzione del verde urbano e periurbano

5.2.1 Le potature

Per il mantenimento di un sistema, è necessario un continuo apporto di energia, la quale garantisce un corretto ed ordinario svolgimento delle funzioni primarie. Per salute si intende la capacità di resistere alle alterazioni del sistema. Un eccesso di stress, causato da un prolungato periodo di lavoro del sistema in condizioni limite, può provocare alterazioni, ossia cambiamenti irreversibili del sistema.

I limiti del sistema sono quelli in cui ci si può muovere per apportare o asportare ad esso materia, energia, fattori nutritivi, ecc. I sistemi naturali, per sopravvivere, si avvalgono della selezione naturale. Gli apparati del verde urbano ed extraurbano dovrebbero comportarsi proprio come in natura, ovvero permettendo la sopravvivenza solo dei migliori. Gli alberi cresciuti in foresta presentano una ramificazione ascendente, accentuata, con i rami più bassi che deperiscono e muoiono precocemente. Una volta che gli alberi raggiungono il loro standard di altezza, la “freccia” di accrescimento principale tende a bloccarsi, mentre si sviluppano i rami codominanti, che fanno assumere all’albero la tipica forma “allungata”. Le latifoglie sviluppatesi in città presentano invece la classica forma globosa, a causa del persistere sul fusto dei rami più bassi che con il trascorrere degli anni diventano maestose branche. Quest’ultime possono diventare un problema, qualora presentino corteccia inclusa o alterazioni meccaniche che determinano a volte, schianti improvvisi con un conseguente pericolo per l’uomo.

Gli alberi piantati in città si trovano in una situazione di massima insolazione, proprio perché ricevono la luce da tutti i lati, mentre in foresta solo dall’alto. Visto che la luce è

energia, si può affermare che gli alberi in città ottengano una quantità di energia superiore a quella ricevuta dalle piante cresciute in bosco. Naturalmente non si deve sminuire l’influenza del codice genetico di ogni singola specie, il quale garantisce a certi alberi di “resistere” allo stress indotto da un luogo di crescita fuori habitat. In città le piante si trovano in una condizione di stress più o meno accentuato. Questo stress sarà la causa di inevitabili alterazioni.

I concetti fondamentali per comprendere la conformazione di un albero sono la struttura e l’architettura. Con la prima si intende l’impalcatura principale, costituita dalle ramificazioni principali e secondarie che risulta essere non modificabile. Con la seconda si intende l’insieme di foglie e rametti che va a creare una forma ben precisa. La parte su cui si può intervenire con le potature, è proprio l’architettura della pianta.

Anatomicamente un ramo si presenta suddiviso due zone fondamentali, il midollo centrale che non è in correlazione con quello del tronco, e ci sono delle zone di protezione, le quali hanno un ruolo fondamentale ai fini della potatura. Le zone di protezione infatti, sono impregnate di sostanze preservanti (fenoli e terpeni) che garantiscono un’efficace protezione nel caso di cadute e rimozioni dei rami. E’ pertanto opportuno, nell’esecuzione delle potature che il taglio venga eseguito in modo da non lasciare monconi che impedirebbero una buona cicatrizzazione della ferita. E’ importante rilasciare una superficie completamente formata dalla zona di protezione. Nell’eseguire il taglio di un ramo con diametro superiore a 5÷10cm, è bene eseguire prima un taglio preliminare, per evitare le scosciature, rilasciando un moncone di 10÷20cm; successivamente si eseguirà il taglio di potatura.

Il collare va sempre lasciato illeso. E’ proprio in base alle sue caratteristiche che viene stabilito l’angolo di taglio. In base ai tipi di collare, prominente, normale o piatto, si

potranno effettuare tagli di potatura più o meno inclinati e ravvicinati rispetto al tronco. Una volta eseguita la potatura, non sarà necessario utilizzare mastici cicatrizzanti.

Se il taglio è eseguito correttamente, la pianta è in grado di produrre la barriera di protezione141.

Le operazioni di potatura consistono in asportazioni di parti più o meno importanti delle piante o in altre operazioni volte allo stesso fine della potatura. Per comodità, si possono distinguere le operazioni di potatura vera e propria dalle operazioni complementari. Lo scopo delle potature è quello di modificare la struttura scheletrica delle piante, onde conferire loro una forma differente, in genere più razionale; inoltre riducendo il vigore vegetativo, si stimola di più la fioritura. Contenere e ridimensionare lo sviluppo della chioma porta a ritardare l’invecchiamento della pianta.

Nei diversi momenti della vita delle piante, dovranno essere effettuate potature differenti: di allevamento, di maturità, e di senescenza. Tra queste, la potatura di allevamento si effettua su piante giovani, al fine di raggiungere rapidamente l'habitus definitivo voluto. La potatura di allevamento consiste in una leggera potatura per correggere e formare le piante, al fine di ottenere alberi ed arbusti ben rivestiti di rami tutt'intorno.

Le potature di produzione, nel campo delle piante ornamentali, vengono prevalentemente praticate in alcune specie fiorifere (rose, arbusti da fiore rampicanti, ecc.) al fine di regolare la periodicità della fioritura e la distribuzione dei fiori o dei frutti ornamentali.

Le potature di mantenimento sono praticate su specie costrette in forme obbligate. La frequenza degli interventi può essere annuale o ripetuta più volte nel corso dell'anno. Infatti, piante arboree spoglianti, di medio o grande sviluppo, potate a «quinta», a «pensilina», o in forme a sviluppo orizzontale, richiedono minuziosi interventi invernali e,

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Citazione tratta del libro “Guida alla scelta di macchine e attrezzature forestali” del Prof. S. Baldini e dott. R. Picchio

spesso, un intervento di potatura verde. Il mantenimento delle forme a siepe richiede, a seconda delle specie impiegate, frequenti interventi estivi da effettuare mediante forbici, seghe meccaniche, falcetti, etc. i rami recisi devono avere un diametro massimo di 1 o 2 cm. Non tutte le specie si prestano bene alle forme obbligate., perciò le potature di mantenimento di forma obbligata debbono venire effettuate con notevole frequenza.

Le potature di risanamento, di ringiovanimento, e di riforma, sono operazioni a carattere straordinario (veri e propri interventi di tipo chirurgico), da effettuarsi al fine di risanare gli alberi che presentano branche deperite o fusti compromessi da fatti degenerativi del legno, come la carie142, attacchi di insetti xilofagi143, etc.: questo intervento prende il nome di risanamento. Quando invece si asportano le parti colpite da malattie, o si stimolando l'attività vegetativa delle piante da frutto o da fiore senescenti, si parlerà di ringiovanimento. Ciò si attua asportando gran parte delle gemme da fiore, dalle quali si originano anche gli organi vegetativi, quali i rami riproduttivi o entrambi.

Le operazioni di potatura vera e propria si possono dividere in due gruppi: 1. Asportazione totale di branche o di rami (potatura di diradamento); 2. Asportazione parziale di branche o di rami (potatura di raccorciamento). Le potature di diradamento sono interventi demolitori, a cui si ricorre principalmente nelle caducifoglie, per operazioni straordinarie di risanamento, di ringiovanimento, o di riforma. I tagli, da effettuarsi di preferenza durante il periodo di riposo vegetativo delle piante (Autunno- inverno), comportano la completa asportazione di una o più branche. Naturalmente i tagli debbono venire eseguiti con ogni cautela, onde evitare la “scosciatura” delle branche nel corso della loro esecuzione. I tagli di raccorciamento consistono nella parziale asportazione dei rami o delle branche. Il taglio deve venire praticato obliquamente, al di sopra di una gemma a legno o di una gemma mista.

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La carie è una fitopatologia degenerativa causata dell’azione di alcuni funghi che determina un graduale perdita di consistenza del legno e quindi una riduzione della resistenza meccanica della porzione di albero colpita

Quando l'operazione è limitata alla parte apicale del ramo, viene definita spuntatura. Se l'operazione è molto energica e lascia solo un breve tratto di ramo, è detta speronatura.

Il raccorciamento dei rami si applica di solito agli alberi adulti in filari (alberature stradali), in spazi ristretti, al fine di mantenerne forzatamente lo sviluppo entro un modello prefissato, sia per impedire che i rami si dispongano troppo a ridosso delle case, degli impianti di illuminazione stradale o di altri impianti fissi, sia per facilitare le operazioni di potatura negli anni successivi, mantenendo artificialmente all'albero dimensioni ridotte.

Un’altra operazione di potatura da non dimenticare è la “cimatura”, che consiste nell'asportazione dell'apice dei germogli. Le cimature sono operazioni colturali che hanno lo scopo di favorire lo sviluppo di molti getti laterali, onde ottenere fioriture più copiose o, anche, di ritardarle.

Per quanto riguarda le operazioni complementari, queste sono, per esempio, l'inclinazione, la curvatura e la piegatura dei rami, etc.; sono atte a modificare il successivo sviluppo di un ramo o di una branca variando la sua naturale inclinazione rispetto alla verticale: sono complementari alla pratica della potatura vera e propria. La frequenza e l'intensità degli interventi di potatura variano a seconda che le specie arboree ed arbustive vengano lasciate sviluppare nella loro forma naturale (come frequentemente accade in parchi e giardini) o costrette in forme obbligate (a lato di viali, di canali, di piazze, o in giardini regolari).

Nel primo caso le potature si limitano a pochi interventi nella fase di allevamento e tendono pressoché ad annullarsi nella fase di mantenimento, rendendosi necessarie solo sotto forma di interventi straordinari, in seguito a fenome ni naturali (rotture, etc.) o per senescenza delle piante.

Per le forme obbligate, invece (siepi, quinte, viali a tunnel, pergole, ecc.), si rendono necessari numerosi e protratti interventi nel periodo di allevamento, a seconda della

definitiva forma da raggiungere, e frequenti interventi nella fase di mantenimento. A seconda dell'epoca in cui viene effettuata, la potatura si distingue in potatura invernale ed in potatura verde. La potatura invernale viene effettuata nell'arco di tempo in cui la pianta cessa l’attività vegetativa. La potatura verde è quella eseguita nel corso dell'attività vegetativa annuale144.

Esempio di potatura su latifoglia, allevata seguendo una forma prestabilita, atta a sfruttare al massimo la potenzialità produttiva della specie, in funzione delle condizioni ambientali.

Figura 32 Schema di una corretta potatura

Quanto descritto in questo paragrafo, rappresenta il modo corretto di operare e di pianificare gli interventi di potatura del verde ornamentale145, e che quindi richiede la partecipazione di tecnici competenti, durante la progettazione e l’esecuzione di questi, nonché di operatori preparati e formati. Purtroppo in molte realtà comunali, questi aspetti sono trascurati ed il lavoro viene affidato a personale scarsamente qualificato e motivato. Inoltre “l’eterno” problema della esigua disponibilità economica delle casse municipali, fa si che gli interventi di potatura vengano fatti in modo sbrigativo e grossolano, con il conseguente scempio a cui si spesso si assiste in primavera, lungo le vie alberate delle nostre città, con alberi brutalmente capitozzati.

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Citazione tratta del libro “Guida alla scelta di macchine e attrezzature forestali” del Prof. S. Baldini e dott. R. Picchio

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