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Premiscelare la ! asta di cemento ! rima dell! aggiunta degli inerti! es! erienze

Nel documento INCONCRETO n.97 (pagine 81-86)

e risultati

Abbiamo incontrato quindi il sig. Roberto Cadore, rivolgendo lui alcune domande.

Geom! ! adore, ! artiamo con una ! ro-vocazione! ! uali solo i motivi c e do-vre! ! ero s! in! ere un ! roduttore di calcestruzzo a ric iedere il ! - ! ! !

L’esperienza maturata sul campo reale ha dimostrato che con il C“ TT il calcestruz-zo prodotto ha una migliore resistenza, una maggiore omogeneità e lavorabilità, l’impianto produce molte meno polveri, e sostanzialmente ottengo un contenimen-to dei costi di produzione. Molti produtcontenimen-tori temevano che questi dati fossero troppo ottimistici ma dopo l’installazione in diversi cantieri possiamo affermare, senza timore di essere smentiti, che importanti obiettivi sono stati raggiunti. E tutto questo con un investimento ridotto rispetto a quello previ-sto nel caso di installazione di un preme-scolatore tradizionale.

! u! citarci alcuni casi concreti!

Vediamo il tema del minore impatto ambientale" nel cantiere Buzzi/Unicem di

S. Maurizio Canavese dove è in funzione un sistema C“ TT su impianto esistente è stata installata un’apparecchiatura per registrare i consumi elettrici dell’intero impianto di be-tonaggio costituito da un gruppo dosaggio stoccaggio a 5 vasche; 4 silos cemento, sistema di riciclaggio e recupero acqua, si-stema C“ TT. Il consumo elettrico per ogni mc di calcestruzzo prodotto è stato di 0,5 kVh per mc. È noto che un impianto dotato di mescolatore bialbero ed ad asse verti-cale od orizzontale che sia in grado di pro-durre 80 mc./h. ha un consumo di energia elettrica non inferiore a 2,5 kVh per mc di calcestruzzo prodotto. Questo significa che con il sistema C“ TT si potrebbe risparmiare una quantità di energia elettrica veramente molto importante. Lo scorso anno in Italia

sono stati prodotti 60 milioni di mc di cal-cestruzzo, se questi fossero stati come in Germania tutti prodotti con impianti dotati di mescolatori si avrebbe avuto un consumo

di 150 milioni di kVh pari a 66.450 T di CO2

emessi in atmosfera. Con il nostro sistema C“ TT confezionando la stessa quantità di calcestruzzo mantenendo inalterato (se non migliorandolo) la qualità, consumeremo 30 milioni kVh con un risparmio di emissioni di

53.160 T di CO2 in atmosfera.

Per quanto riguarda la miglior qualità"

nel cantiere dell’impresa Grassi srl di Pra-to nel 2004 è staPra-to installaPra-to il proPra-totipo del C“ TT e dopo alcuni mesi di prova è stato successivamente sostituito con quello che ancora oggi è in funzione. L’azienda Grassi srl ora dispone di 3 unità C“ TT. Il control-lo di produzione sta confermando i risulta-ti ottenurisulta-ti con la ricerca del Prof. Bertolini, già citata da Lei all’inizio. Infine abbiamo constatato anche un’ottima pompabilità del calcestruzzo; in alcuni casi è stato so-stanziale per la risoluzione di problemi di pompaggio di prodotti particolari. Gli stessi operatori hanno affermato che la migliore pompabilità del calcestruzzo prodotto con il sistema C“ TT abbatte le usure delle pom-pe contribuendo nell’insieme ad un impor-tante riduzione dei costi di produzione.

Per quanto riguarda il contenimento dei costi di produzione l’installazione del

sistema C“ TT su impianti nuovi ed esisten-ti è estremamente semplice in quanto non comporta opere civili ma un semplice colle-gamento dei silos cemento a mezzo coclee al nostro sistema ed un invio della pasta di cemento al punto di carico a mezzo di una semplice tubazione in polietilene. La poten-za elettrica necessaria è notevolmente infe-riore a quella richiesta ad un impianto con mescolatore tradizionale. Inoltre è chiaro che con l’aumento di resistenza a parità di

rapporto acqua/cemento, questo si tradu-ce in una riduzione dei costi.

Altro elemento non secondario è che l’in-gresso degli inerti in autobetoniera viene lubrificato dalla immissione della pasta di cemento con un conseguente minore sfor-zo del sistema oleodinamico della autobe-toniera ed un minor consumo delle eliche e del tamburo. È stato constato anche che un eventuale stato di usura delle eliche ha un’incidenza minima sulla mescolazione del calcestruzzo se confezionato con il sistema C“ TT. Circa i consumi posso confermare che sono minimi, in quanto sia nel cantie-re Grassi sia nel cantiecantie-re Unical di Novate, di Castelfiorentino ed altri, gli unici ricambi hanno coinvolto la girante della pompa del C“ TT il cui costo è di circa 500 Euro e so-stituita dopo 50/55.000 mc di calcestruzzo prodotto.

Non abbiamo al momento registrato altri consumi di materiali.

! uanti im! ianti ! - ! ! sono stati realizzati!

Fra i grandi gruppi italiani ed internazio-nali del cemento gli utilizzatori del sistema C“ TT sono :

nr. 9 unità Gruppo Buzzi/Unicem

nr. 1 unità Calcestruzzi Spa

nr. 1 unità - “ olcim Italia

nr. 1 unità - Impianti Colfosco Spa

nr. 3 unità - Grassi Srl

Altri produttori di calcestruzzo esteri :

nr. 1 unità Gruppo del Calcestruzzo

Te-desco

nr. 2 unità “ ormigones Berian Spagna

nr. 1 unità Suministros Ibiza

Inoltre stiamo trattando con altri importan-ti gruppi, primo fra tutimportan-ti il Gruppo Lafarge, con la cui Direzione Tecnica siamo in stretto contatto.

Gli im! ianti sono tutti u! uali!

No. La collaborazione con i nostri clienti ci ha permesso uno sviluppo costante e con-tinuo del sistema, con risultati sempre più positivi. O. CUOG" I sas Viale V. Veneto ,59 41124 Modena (MO) T. " 39 059 218174 F. " 39 059 214636 www.cuoghisas.it

Lo scorso 23 dicembre, il Consorzio “Gru-po Unido “Gru-por el Canal”, com“Gru-posto da Im-pregilo, Sacyr Vallehermoso (Spagna) e Somague (Portogallo), " an de Nul (Belgio) e dalla società panamense Constructora Urbana (Cusa), ha confermato a SIMEM la sottoscrizione di un accordo per la forni-tura completa degli impianti di betonaggio

necessari alla realizzazione di una delle più importanti opere del mondo: l’ampliamento del canale di Panama attraverso la realizza-zione di una nuova serie di chiuse.

L’esperienza acquisita nel settore e l’impe-gno e le risorse costantemente dedicate all’innovazione di processo e di prodotto, hanno permesso a SIMEM di presentarsi

SI! E! ! ! ornitore u! ! iciale di GUPC ! er

l! am! liamento del Canale di Panama

come partner altamente qualificato per un progetto che per dimensioni e complessità sarà tra i più grandi al mondo mai realizzati. SIMEM fornirà due impianti al progetto: un impianto sarà situato sul lato Atlantico e l’al-tro sul lato Pacifico del Canale di Panama. Questi impianti saranno utilizzati per pro-durre più di 5 milioni di metri cubi di calce-struzzo nel corso dell’intero progetto, con una capacità di 720 metri cubi all’ora per impianto, classificandoli tra gli impianti a più alta capacità mai realizzati.

Grazie all’esperienza maturata in oltre 45 anni di successi nel settore, SIMEM può at-tualmente vantare importanti referenze come la fornitura di otto impianti di betonaggio per la costruzione dell’Eurotunnell, tre impianti a torre per la realizzazione delle infrastrutture sportive e residenziali per le Olimpiadi di Sid-ney 2000, un impianto per la realizzazione delle torri Petronas Tower di Kuala Lumpur in Malaysia, e molti altri fino all’installazione di sei impianti per la costruzione delle strut-ture del progetto MOSE per salvare Venezia dal fenomeno delle acque alte.

L’ampliamento del canale di Panama attra-verso la realizzazione di due nuove serie di chiuse, una lato Atlantico ed una lato Pa-cifico, consentirà di incrementare il traffico

commerciale attraverso il Canale e di rispon-dere agli sviluppi del mercato dei trasporti marittimi caratterizzato dalla tendenza alla costruzione di navi di maggiori dimensioni e tonnellaggio, denominate Post Panamax, rispetto a quelle che attualmente possono transitare attraverso le chiuse esistenti. La costruzione della nuova serie di chiuse comporta quattro azioni principali:

1.

aumentare la profondità dei canali di

sbocco nel Pacifico e Atlantico;

2.

aumentare la larghezza e la profondità

dei canali di navigazione sul lago di Ga-tun e aumentare la profondità del Cule-bra Cut o del Gaillard Cut;

3.

la costruzione di nuove chiuse in

en-trambe gli oceani, con i corrispondenti canali di navigazione;

4.

innalzare il livello massimo di

navigazio-ne del Lago Gatun.

SIMEM è estremamente orgogliosa di es-sere parte di questo grande progetto: l’ag-giudicazione di questo contratto, frutto di esperienza, conoscenza del mercato, impegno costante nell’innovazione di pro-dotto, premia l’azienda e i suoi uomini e la consacra tra le aziende leader del proprio settore. SIMEM SpA Soc. Unipersonale Viale dell’Industria, 24 37046 - Minerbe (VR) T. +39 0442 640014 F. +39 0442 640273 [email protected] www.simem.com

Le Officine Riunite – Udine Spa hanno re-centemente installato a Riese Pio X° (Tre-viso), per una nota società produttrice di calcestruzzo preconfezionato della zona,

un nuovo impianto verticale ORU • E-NIT" BIG con due mescolatori ORU MS 3000" 2000 di tipo planetario ad assi verticali. Per le installazioni di centrali in nuovi siti o in ambito urbano, in aree contenute o soggette a condizioni me-teorologiche avverse, si ritiene che le centrali a sviluppo verticale siano la soluzione più razionale" si prestano a

ridurre al minimo l’area occupata a parità di caratteristiche di stoccaggio e di produ-zione rispetto alle tradizionali centrali di tipo orizzontale. Inoltre le centrali a torre garanti-scono il miglior risultato in termini di

conte-nimento, all’interno della struttura, di rumori e polveri solitamente presenti.

Particolare attenzione è stata dedicata al posizionamento della nuova centrale in quanto si è dovuta prevedere la sovrap-posizione delle fasi di installazione con le normali attività di cantiere (ingresso mezzi per lo scarico delle materie prime, entrata ed uscita delle betoniere dedicati al pre-esi-stente impianto in funzione): grazie al conte-nimento dell’impianto in una area di soli 580 metri quadrati, non si sono creati particolari disagi all’attività produttiva del cantiere che non ha subito fermi impianto.

La dimensione del corpo centrale di 10,6 metri di diametro consente di

otte-nere un’elevata capacità di stoccaggio de-gli aggregati rispettando le altezze esistenti

Nuo- o im! ianto

Nel documento INCONCRETO n.97 (pagine 81-86)