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Progettazione ed esecuzione dei rilievi fonometrici

2.5 Preparazione alle rilevazioni

Prima di poter procedere alle rilevazioni abbiamo ritenuto opportuno studiare la futura sorgente. In breve abbiamo studiato quale potesse essere il traffico in termini quantitativi e qualitativi che ci saremo trovati davanti una volta nelle sezioni di misura.

Ciò ha richiesto di recuperare le tabelle del traffico in uscita dalla stazione di Padova e individuare tutti i treni che avrebbero transitato nei siti di nostro interesse. Fortunatamente in internet un’associazione di appassionati riporta quotidianamente tutti i treni in circolazione lungo la rete italiana in uscita dalle principali stazioni indicandone:

a) Stazione di partenza (ovvero la prima stazione in cui il treno parte)

b) Stazione di arrivo (ovvero l’ultima stazione in cui il treno transita che è anche quella in cui il treno si ferma definitivamente)

c) Tutte le stazioni in cui il treno effettivamente ferma

d) Il numero del treno (quello che si riscontra anche nelle tabelle orarie affisse in stazione) e) Il tipo di locomotore

f) Il peso trainato g) Il peso frenato

h) La velocità massima ed il rispettivo rango i) I giorni in cui il treno effettua il servizio.

Mancano purtroppo informazioni sulla sua composizione e, essendo un servizio rivolto ai pendolari, non sono compresi i treni merci che dovremo annotare a parte.

Muretto di separazione

Binario

Di seguito mostriamo un estratto dal sito di cui parlavamo, in cui sono contenute le informazioni che abbiamo appena presentato.

Fatto ciò non resta che ordinare tutti questi dati entro una tabella in modo da rendere facile la consultazione ed poter individuare i dati sensibili che ci servono, più in fretta.

Per far ciò ci siamo rivolti al programma Access del pacchetto Microsoft Office che permette non solo di svolgere un veloce inserimento dei dati, ma anche di rendere le tabelle dinamiche e “interrogabili” permettendoci di ottenere velocemente le informazioni di cui necessitiamo.

Per prima cosa abbiamo definito i campi del nostro database nella quale abbiamo compreso:

a) Tipo di treno. A tal proposito abbiamo riempito questo campo attraverso un riferimento con un'altra tabella nella quale abbiamo inserito tutti i tipi di treni possibili: Frecciabianca,

Frecciargento, Italo AV, Eurocity, Intercity, Regionale e Regionale Veloce, riservandoci di poter integrare questi con i treni merci che rileveremo nel corso dell’esperienza.

b) Numero del treno. Ovvero il suo codice identificativo

c) Direzione. In questo campo abbiamo inserito il verso di percorrenza del treno, ovvero se diretto in uscita o in entrata dalla stazione centrale di Padova

d) Orario a Padova / Orario a Mestre. Che diviene orario a Bologna o a Calalzo. In questi due campi abbiamo inserito gli orari in cui presumibilmente troveremo il treno nelle stazioni contrassegnate. Questi campi rappresentano un utile riferimento per stilare successivamente un foglio nel quale individueremo l’orario di probabile passaggio dei treni nei siti di misura. Gli orari sono stati desunti dal sito di cui parlavamo in precedenza e sono riferiti ai capolinea delle tratte considerate. Tali orari corrispondono agli orari di partenza o di arrivo dei treni a seconda della direzione da essi rpercorsa (ad esempio, se un treno parte da Padova verso Mestre saranno riportati gli orari di partenza da Padova e di arrivo a Mestre)

e) Tipo di locomotore f) Peso trainato

g) Percentuale di peso frenato. Questo campo, assieme al precedente è stato inserito più per motivi di completezza che per una loro reale utilità. Infatti, il peso sembra non influire eccessivamente sulle emissioni dei convogli.

i) Velocità media. Questi due campi dovrebbero aiutarci a definire la velocità raggiunta dai diversi convogli rilevati. La prima viene riportata anche nel sito di cui parlavamo in precedenza, mentre la seconda viene ricavata attraverso la lunghezza della tratta ed il tempo impiegato a coprire la tratta. Sappiamo, ovviamente, che tale valore sottovaluta enormemente la velocità raggiunta, in quanto media i periodi di stop del treno nelle stazioni e di percorrenza della tratta alla massima velocità, ma ci dà un valore di minimo, per cui la velocità effettiva nella sezione coperta dal sito risiede fra Vmax e questa Vmedia

j) Presenza nei giorni di rilievo. In questo campo inseriamo solo 1 nel caso i cui il treno copra la linea nei giorni di misura, mentre inseriamo 0 se ad esempio percorre la tratta solo in giorni festivi, o non nei giorni da noi prefissati. In questo modo sapremo, attraverso una semplice query, quali treni dovremo effettivamente aspettarci e quali no.

k) Classe d’orario. Questo campo si è reso necessario solo per facilitare l’inserimento dei dati. Nel sito di cui abbiamo parlato in precedenza i treni sono suddivisi, in base all’orario in cui transitano sulla linea, in 5 categorie: 0-6, 6-12, 12-15, 15-20 -20-24. Ciò risulterà molto utile quando andremo a calcolare il numero di veicoli diurni e notturni.

Completato l’inserimento la tabella assumerà il seguente aspetto:

Arrivati a questo punto, tutti i dati che ci servono sono contenuti all’interno di un file Access facile da consultare e dal quale estrarre dati.

Passiamo, quindi, a costruire una tabella in Excel, programma del pacchetto Microsoft Office, nella quale riportiamo tutti quei treni che sono di nostro interesse. Per prima cosa, quindi, creiamo una query in Access con la quale isolare tutti quei treni che ci aspetteremo di veder passare nel periodo in analisi, perciò tutti quelli presenti sulla tratta Padova-Mestre, segnalati dal numero 1 nel campo “presente nei giorni di rilievo” e compresi fra le 9 del mattino e le 16.30. Tali orari vengono riferiti al campo “Orario a Padova” e i due orari sono scelti in modo da lasciare spazio ad eventuali treni che sono partiti fra le 9 e le 9.30 o fra le 16 e le 16.30. in questo modo, prevedendo di prendere proprio l’orario 9.30-16.00 come riferimento per la misura (quello che possiamo chiamare To o tempo di osservazione), saremo sicuri di prendere in esame tutti i treni in transito.

A questo punto possiamo calcolare l’orario di presunto passaggio del treno. Ci basta sapere il verso di percorrenza del treno e l’intervallo di tempo che il treno impiega per arrivare nella sezione. Si tratta più di una considerazione ad intuito, ma ci consentirà di avere una prima immagine della sequenza di treni che ci troveremo di fronte e ci aiuterà ad individuarli chiaramente. In pratica, con questo metodo saremo in grado

di associare ciascun passaggio rilevato ad uno dei passaggi previsti e individuarne così tutti gli aspetti legati al locomotore, al tipo di treno ecc.

Di seguito presentiamo un estratto della tabella utilizzata per i rilevamenti fatti a Vigonza così costruita:

Per costruirla è stato necessario prima costruire una tabella per tutti i treni diretti a Padova calcolandone l’orario presunto di arrivo nella sezione, e poi costruirne una analoga per il treni rivolti nel senso opposto, calcolandone sempre l’orario presunto. Le due tabelle sono state così unite e ordinate in base all’orario presunto, ottenendo i treni in “ordine di apparizione” nella sezione.

Come vediamo, inoltre, è stato aggiunta una colonna per indicare il binario in cui il convoglio è passato. Ovviamente tali tabelle devono essere costruite per ciascun sito (per il SITO 1 e il SITO 2 saranno identiche) e deve tenersi in considerazione l’eventuale presenza di veicoli non previsti, di eventi rumorosi straordinari o di treni merci.