Le indicazioni al trattamento sono costituite essenzialmente dal rilievo di un valore di piastrine inferiore a 30.000/mmc o dalla comparsa di una sindrome
N. B In presenza di controindicazioni alla terapia fibrinolitica eseguire solo Blocco caudale
TROMBOSI CARDIACA –ISOLATA O ASSOCIATA A CATETERE
Percorso assistenziale:
1. Terapia fibrinolitica
a. Alteplase ev in bolo da 0,3 mg/kg in 10 min attraverso il catetere
b. mantenimento con Alteplase ev alla dose di 0,3 mg/kg/h per via generale per 3 – 6 ore
2. Valutazione ecocardiografica
RISOLUZIONE DEL TROMBO PERSISTENZA DEL TROMBO
Alteplase per altre 3-6 ore Rimozione catetere EPARINA Bolo: 100 U/kg Mantenimento: 20 U/kg/h Durata: 15 giorni Rimozione catetere EPARINA Bolo: 100 U/kg Mantenimento: 20 U/kg/h Durata: 15 giorni Ematolo gici
Percorsi Assistenziali Neonatologici Anno 2008
In caso di embolia polmonare associata si può valutare l’uso del Warfarin (vedi Farmacopea) o l’uso dell’Eparina a basso peso molecolare (vedi Farmacopea):
TROMBOSI VENOSA –ASSOCIATA A CATETERE
Percorso assistenziale:
1. Terapia fibrinolitica
a. Alteplase ev in bolo da 0,3 mg/kg in 10 min attraverso il catetere b. rimozione catetere
c. mantenimento con Alteplase ev alla dose di 0,3 mg/kg/h per via generale per 3 giorni
2. Valutazione strumentale in 4a giornata
RISOLUZIONE DEL TROMBO PERSISTENZA DEL TROMBO
Alteplase per altre 3-6 ore
EPARINA Bolo: 100 U/kg Mantenimento: 20 U/kg/h Durata: 15 giorni EPARINA Bolo: 100 U/kg Mantenimento: 20 U/kg/h Durata: 15 giorni
In caso di persistenza del trombo o di trombosi cavale si può valutare l’uso del Warfarin (vedi Farmacopea) o l’uso dell’Eparina a basso peso molecolare (vedi Farmacopea)
TROMBOSI VENOSA SPONTANEA
Percorso assistenziale:
1. Terapia fibrinolitica
a. Alteplase ev in bolo da 0,3 mg/kg in 10 min attraverso catetere
b. Mantenimento con Alteplase ev alla dose di 0,3 mg/kg/h per via generale per 3 giorni
2. In tutti i casi indipendentemente dalla lisi del trombo eseguire terapia con a. Eparina ev in bolo di 100 U/kg
b. Mantenimento con Eparina ev alla dose di 20 U/kg/h per 15 giorni In caso di persistenza del trombo si può valutare l’uso del Warfarin (vedi
Farmacopea) o l’uso dell’Eparina a basso peso molecolare (vedi Farmacopea)
Ematolo
Percorsi Assistenziali Neonatologici Anno 2008
F
ARMACOPEAT
ROMBOLITICA ALTEPLASE (Actylise)
Conduce alla formazione dei prodotti di degradazione di fibrinogeno-fibrina. Agisce sul plasminogeno, pertanto bassi livelli di questa proteina alla nascita ne riducono l’effetto. Una supplementazione di plasminogeno con plasma fresco congelato può essere opportuna per ottimizzarne l’efficacia.
Il rischio di emorragia, dagli studi in letteratura sul neonato, non è ancora chiaro perciò la terapia fibrinolitica dovrebbe essere limitata a quelle circostanze gravi in cui la funzione di un organo o di un arto è minacciata.
Caratteristiche: prodotto con tecnica ricombinante è una serinoproteasi
sintetizzata dalle cellule endoteliali, blando attivatore del plasminogeno libero diventa molto più potente se legato alla fibrina. Emivita breve, assenza di antigenicità.
Dose: 0,1-0,3 mg/kg per le trombosi venose (*)
0,3-0,5 mg/kg per le trombosi arteriose
(*) E’ possibile usare l’Alteplase per sbloccare cateteri venosi centrali utilizzandolo in infusione lenta (2-4 ore) alla dose di 0,25-0,50 mg/ml.
Controindicazioni all’uso dell’Alteplase
1. Presenza di preesistenti problemi emorragici (IVH) 2. Interventi chirurgici recenti
Durante l’infusione:
1. Controllare ogni 12-24 ore il livello di fibrinogeno 2. Limitare il numero dei prelievi
3. Non eseguire iniezioni sottocutanee o intramuscolari 4. Non rilevare la temperatura cutanea
Interrompere il trattamento e valutare eventuale somministrazione di plasma in caso di
1. Sanguinamenti importanti 2. Fibrinogenemia < 100 mg/ml
Ematolo
Percorsi Assistenziali Neonatologici Anno 2008
EPARINA
Caratteristiche: polisaccaride di circa 45 unità con PM di 15.000 Dalton che si
lega all’ATIII (*)
Agisce inibendo la trombina (fattore IIa) ed il fattore Xa
(*) I neonati hanno fisiologicamente ↓ ATIII ed ↑ clearance ATIII pertanto richiedono dosaggi
più elevati di Eparina
Bolo (dose di attacco): 100 U/kg ev in 10 min Mantenimento iniziale 20 U/kg/ora
Aggiustamenti 50 U/kg
) Aggiustare la dose di Eparina per mantenere aPTT tra 60-90 sec (aumento del valore di circa 1,5 volte rispetto alla dose iniziale)
aPTT (sec) Stop (min) Modificazione Tasso infusione Valutazione aPTT
< 50 - +10% 4h 50-59 - +10% 4h 60-85 - 0 Dopo 24 h 86-95 - -10% 4h 96-120 30 -10% 4h >120 60 -15% 4h
Michelson AD et al. Chest 1995; 108: 16S-22S
) Ottenuto il range terapeutico dell’aPTT (60-90 sec.) eseguire giornalmente aPTT. Controllare periodicamente emocromo completo inclusa la conta delle piastrine (rischio di trombocitopenia eparina indotta).
) Valutare sempre il livello di AT III
Nota: In caso sia necessario bloccare rapidamente l’effetto dell’Eparina utilizzare
Protamina (1mg ogni 100 U di Eparina) alla concentrazione di 10 mg/ml ad una velocità d’infusione non superiore a 5 mg/min
Ematolo
Percorsi Assistenziali Neonatologici Anno 2008
EPARINA A BASSO PESO MOLECOLARE
Caratteristiche:
) PM di 4500 Dalton - polisaccaride di circa 15 unità - si lega all’ATIII* ) Inibisce il fattore Xa (non si lega tanto alla trombina)
) Nome commerciale: Clexane (100 U = 1 mg)
Vantaggi (rispetto all’Eparina non frazionata):
• somministrazione sottocutanea • richiede minori controlli
• farmacocinetica più prevedibile ↑biodisponibilità ↑emivita • ↓rischio di emorragia
• ridotto rischio di trombocitopenia indotta • ↓ osteopenia-osteoporosi
Svantaggi:
• difficile reperibilità commerciale
• monitoraggio livelli del fattore Xa (anti-Xa activity) invece dell’aPTT che spesso rimane invariato durante la terapia.
Terapia:
• il farmaco va somministrato per via sottocutanea
• il target terapeutico consiste nel mantenere range anti-Xa tra 0,5 – 1 U/ml • dose iniziale di trattamento: 1,5-2 mg/kg ogni 12 ore (dose più alta nel
prematuro)
• dose preventiva: 0,75 mg/kg ogni 12 ore
• durante il trattamento controllare le piastrine (piastrinopenia indotta). • può essere utilizzata come profilassi della recidive trombotiche
Nota: per ripristinare le normali funzioni coagulatorie è sufficiente la sospensione della
terapia; se necessario un rapido ripristino somministrare solfato di protamina entro 3-4 ore dall’ultima dose (1 mg di protamina solfato ° 1 mg di eparina a basso peso molecolare).
Ematolo
Percorsi Assistenziali Neonatologici Anno 2008
WARFARIN
Caratteristiche: antagonista della Vitamina K a livello metabolico interferisce sulla
sintesi di proteine fisiologicamente gia ↓ nel neonato
Provoca: ↓ fattori coagulanti Vitamina K-dipendenti (fat.II,VII,IX e X) ↓ proteine anticoagulanti Vitamina K-dipendenti (Prot C e Prot S) , Questa terapia nel neonato è alquanto problematica per i seguenti motivi:
a. non dati sufficienti sulla sua efficacia e sicurezza
b. si lega a molte proteine plasmatiche (interferenze con altri farmaci)
c. estrema variabilità nella risposta del paziente anche dovuta al tipo di alimentazione (↓vitamina K nel LM; ↑ vitamina K nel LA)
d. disponibile solo in compresse e. richiede frequenti monitoraggi f. effetti negativi sull’osso in crescita