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Interrompiamo la discussione a questo punto per poter procedere al turno delle votazioni. La discussione riprenderà alle 18.00.

4-086

PRESIDENZA DELLA ON. FONTAINE Presidente

4-087

VOTAZIONI

4-088

Della Vedova (NI). - Signora Presidente, voglio solo ricordare, a lei e ai colleghi, che i deputati radicali presenti

− Della Vedova, Cappato, Dupuis, Dell'Alba e Turco − non parteciperanno, pur essendo presenti, alle votazioni nemmeno oggi. Io credo che un Parlamento che non ha il coraggio di sanare una situazione patente di discriminazione nei confronti di alcuni componenti e di milioni di cittadini europei sia un Parlamento che non può insegnare, come vorrebbe e come potrebbe, la democrazia a molti paesi che abbiamo condannato perfino questa mattina.

***

4-089

Relazione (A5-0061/1999) della onorevole Dührkop Dührkop a nome della commissione per i bilanci, sul progetto di bilancio suppletivo e rettificativo n. 5/1999 al bilancio delle Comunità europee per l'esercizio 1999 (C5-0257/1999)

4-090

Schreyer, Commissione. – (DE) Signora Presidente, onorevole relatrice, onorevoli parlamentari, la Commissione esprime il proprio apprezzamento per questa relazione e, in particolare, per l'emendamento del Parlamento relativo al finanziamento in cui si suggerisce una ridistribuzione di 25 milioni rispetto alla proposta di trasferimento globale. La Commissione deplora che il Consiglio non abbia ancora manifestato l'intento di seguire la proposta del Parlamento e lo esorta a sostenerla affinché, grazie alla ridistribuzione e alle uscite inferiori alle previsioni, si creino i presupposti per stanziare 670 milioni di euro supplementari a favore di programmi urgenti di politica estera.

(Applausi)

4-091

Presidente. – La ringrazio, signora Commissario Schreyer. Deploro il fatto che il Consiglio non sia rappresentato.

4-092

(Il Parlamento approva la proposta di risoluzione)

***

Relazione (A5-0066/1999) dell’onorevole Napolitano a nome della commissione per gli affari costituzionali, sulle modifiche al regolamento a seguito dell'accordo interistituzionale del 25 maggio 1999 relativo alle inchieste interne effettuate dall'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF)

(Il Parlamento approva la decisione)

***

Relazione (A5-0062/1999) dell’onorevole Schwaiger a nome della commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia, sulla comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo concernente l’approccio dell’Unione europea al ciclo di negoziati dell’OMC

“Millennium Round” (COM(1999) 331 - C5-0155/1999 - 1999/2149(COS))

4-093

Chichester (PPE-DE). - (EN) Signora Presidente, prima di procedere alla votazione della relazione Schwaiger, vorrei fare un chiarimento. Da parte nostra è stata richiesta una votazione per parti separate sul considerando C, ma guardando i documenti relativi alla votazione mi sembra che sia stata introdotta una parola di troppo. Le parole del testo inglese su cui desideriamo votare per parti separate sono "e socialmente equilibrato”. Alcune versioni sembrano indicare che dovremmo votare anche sulla parola “equo”, che a mio avviso dovrebbe rientrare però nella parte principale del testo. Spero di esser stato chiaro.

4-094

- Sull’emendamento n. 11

4-095

Schwaiger (PPE-DE), relatore. – (DE) Signora Presidente, mi sembra si debba votare innanzi tutto il passaggio

"commercio mondiale libero ed equo", ecc. E’ vero? Ne ha tenuto conto?

4-096

Presidente. – Onorevole Schwaiger, sono state presentate alcune richieste di votazione per parti separate e mi è stato chiesto di isolare le parole “equo” e “socialmente equilibrato”. Rispetto quindi la richiesta che mi è stata rivolta.

4-097

Kreissl-Dörfler (Verts/ALE). – (DE) Signora Presidente, il gruppo Verde considera essenziale questo emendamento. Purtroppo la maggioranza del nostro gruppo si vedrà obbligata a respingere l'intera relazione se si stralcia la dicitura "equo e socialmente equilibrato“. Eliminando questa specificazione, si fa decadere un elemento fondamentale del processo di concertazione sull'intera relazione. E’ indispensabile ribadirlo.

4-098

Maes (Verts/ALE). – (NL) Signora Presidente, dal momento che per tutti noi la seconda parte è determinante al fine di stabilire se votare a favore della prima, vorrei chiederle di votare innanzi tutto sulla seconda parte. In questo caso sapremo se, per la prima parte, potremo allinearci alla posizione del gruppo numeroso che ha avanzato la proposta in esame.

4-099

Presidente. – Onorevole Maes, lei riconoscerà che è molto difficile votare per introdurre alcune parole in un testo su cui non si è ancora votato. Credo che si debba adottare un atteggiamento logico e molto coerente.

4-100

McNally (PSE). - (EN) Signora Presidente, vorrei chiarire che il gruppo socialista desidera includere le parole

"libero, equo e socialmente equilibrato". Adesso stiamo votando sull'emendamento n. 11, che mira a cancellarle.

E' così? In tal caso, voteremo contro questo emendamento e a favore del considerando originale.

4-101

Mann, Erika (PSE). – (DE) Signora Presidente, onorevoli colleghi, non si alterino in questo modo! E’ un punto davvero importante, essenziale! La onorevole Maes ha pienamente ragione circa la logica della votazione.

Onorevole Chichester, mi meraviglio che voglia espungere proprio l'elemento "socialmente equilibrato". In commissione l'abbiamo approvato a grande maggioranza. Comunque l'unica garanzia che esigo riguarda l'assoluta correttezza della procedura di voto. Le chiedo pertanto di accogliere la mozione della onorevole Maes.

4-102

Schwaiger (PPE-DE), relatore. - (DE) Signora Presidente, mi sembra si tratti qui di tre aggettivi. Un commercio mondiale libero ed equo rappresenta la base dei negoziati dell'OMC e si ritrovava nel mio primo testo. Con l'emendamento della commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia si è aggiunta l'ulteriore specificazione "socialmente equilibrato". Le opinioni sull'aggettivazione da utilizzare sono divergenti. Su "libero ed equo" siamo tutti d'accordo, controverso era invece se adottare "socialmente equilibrato" o "socialmente accettabile". Si dovrebbe quindi votare prima sul testo originario, in cui figurano solo "commercio mondiale libero ed equo", e solo in seguito, separatamente, su "socialmente equilibrato", per risolvere così la questione del terzo aggettivo.

Ricordo comunque che il "commercio mondiale libero ed equo" è stato alla base di tutti i nostri lavori e che ad esso si è aggiunto un nuovo punto su cui dovremmo votare ora.

4-103

Wurtz (GUE/NGL). – (FR) Temo che ci sia un equivoco. Il testo che lei ha letto, signora Presidente, non corrisponde all’emendamento in questione che prevede l’eliminazione di alcune parole. Dobbiamo pertanto decidere se cancellare o meno tali termini. Ecco l’emendamento. La seconda parte è la frase che segue e non quella a cui ha dato lettura. La votazione concerne quindi la soppressione o il mantenimento di alcune parole.

4-104

Presidente. – Ne convengo, tuttavia votiamo sulla cancellazione di due parole, una di seguito all’altra.

Propongo quindi di partire dall’eliminazione del termine “equo”.

(Proteste)

L’eliminazione riguarda soltanto la frase “socialmente equilibrato”?

4-105

McNally (PSE). - (EN) Signora Presidente, possiamo votare soltanto sull'emendamento che ci è stato presentato, il quale chiede la cancellazione di quattro parole. Voteremo contro tale emendamento. Nessun altro emendamento è possibile.

4-106

McNally (PSE). - (EN) Cercherò di fornire una spiegazione chiara e precisa. Nella versione originale del testo votato in commissione si legge: "Considerando che occorre sviluppare ulteriormente e consolidare un commercio mondiale libero, equo e socialmente equilibrato" eccetera. La prima parte dell'emendamento n. 11 dice: "Considerando che (cancellare quattro parole)". Siamo pronti a votare su questo punto, e come ho già detto voteremo contro. C'è poi un ulteriore emendamento all'emendamento n. 11, che si compone di due parti; credo però che adesso potremo votare sull'intero emendamento n. 11, che cancella le quattro parole "libero, equo e socialmente equilibrato". Nessuno ha concordato un emendamento orale di alcun tipo.4-107

Schwaiger (PPE-DE). – (DE) Signora Presidente, ricordo nuovamente che c'è stato un emendamento del PPE.

L'onorevole Chichester ha precisato oralmente che, contrariamente al testo dell'emendamento, intende assolutamente mantenere la dicitura "libero ed equo", su cui si dovrebbe votare. Sul terzo aggettivo,

"socialmente equilibrato", siamo favorevoli o contrari? Dovremmo votare. Io ho solo recepito la puntualizzazione dell'onorevole Chichester.

4-108

Chichester (PPE-DE). - (EN) Signora Presidente, la mia richiesta era una precisazione. Se andiamo al voto sulla versione originale di quel paragrafo, superando la votazione sull'emendamento, allora proporrei una votazione sulle parole "e socialmente equilibrato" distinta dal resto del testo. Non sto proponendo un emendamento orale, ma innanzi tutto dovremmo procedere alla votazione sull'emendamento. A seconda del risultato di tale votazione, propongo una votazione distinta sulla versione originale. Lo ripeto: non sto proponendo un emendamento orale.

4-109

Presidente. – Mi pare che si sia chiarito ogni equivoco: l’emendamento n. 11 del gruppo del Partito popolare europeo è volto a sopprimere alcune parole. Procederò ora a mettere ai voti tale richiesta. Ritengo che la scelta del momento, nell’ambito della sessione, per voler limare un emendamento orale non sia delle più felici. Noto peraltro che l’onorevole Chichester, saggiamente, vi rinuncia.

4-110

Friedrich (PPE-DE). – (DE) Signora Presidente, colleghi, ho chiesto la parola perché ritengo di poter suggerire una soluzione ineccepibile. Si tratta di tre specificazioni: libero, equo, socialmente equilibrato. Mi sembra che la grande maggioranza dei colleghi sia favorevole ai due aggettivi "libero" ed "equo". La controversia si limita quindi a "socialmente equilibrato". La onorevole Maes è stata la prima a sostenere che una votazione separata su ognuno dei tre termini avrebbe rappresentato la soluzione più semplice perché avrebbe esplicitato l'opinione maggioritaria del Parlamento su ognuno dei tre elementi. Il testo dell'emendamento, infatti, si presta a interpretazioni divergenti.

4-111

Presidente. – Onorevoli colleghi, faccio appello alla vostra comprensione. L'essenziale è sapere esattamente che cosa si vuole votare. In negoziati talmente importanti come quelli di cui si tratta, il messaggio del Parlamento deve essere molto chiaro e, se concordate, potremmo operare una suddivisione…

(Tumulto)

4-112

Barón Crespo (PSE). – (ES) Signora Presidente, il nostro Regolamento non prevede che vi sia un mercato secondario per gli emendamenti. Il gruppo del Partito del socialismo europeo si oppone fermamente...

(Applausi)

... al fatto che, con il pretesto di chiarire un argomento, si introduca un emendamento orale in maniera surrettizia. Gli emendamenti orali richiedono l’accettazione da parte dei gruppi parlamentari e questo gruppo si oppone. Non è possibile votare à la carte.

4-113

Presidente. – Onorevole Barón Crespo, se non erro, c’è una richiesta di emendamento orale. Tuttavia non occorre alzarsi in piedi, la situazione è chiara. La richiesta di emendamento orale è respinta. Ne prendiamo atto.

Metto ai voti l’emendamento n. 11 del gruppo del Partito popolare europeo che consiste nel sopprimere le parole che sono state menzionate.

- Sull’emendamento n. 25

4-114

Cunha (PPE-DE). – (PT) Signora Presidente, intervengo in merito all’emendamento n. 25. Il testo dell’emendamento è perfettamente compatibile con quello del relatore e pertanto, a mio giudizio, dovrebbe essere votato come allegato. Inoltre, visto che è del tutto compatibile, dovremmo approvarlo.

4-115

- Sull’emendamento n. 18

4-116

McNally (PSE). - (EN) Signora Presidente, in effetti abbiamo un grave problema di traduzione, perché il testo inglese dice: "Ritiene che l'UE debba far sì che le regole OMC concernenti il settore agricolo non abbiano effetti negativi sulle economie di paesi in via di sviluppo e che la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare sia considerata come un aspetto multifunzionale dell'agricoltura". La versione francese dice esattamente il contrario!

Probabilmente questo è un fenomeno assai frequente, ma per fortuna questa volta ce ne siamo accorti. Vi prego di votare sulla base della versione originale inglese.

4-117

Presidente. – Ne convengo, onorevole McNally. Noto un’estrema attenzione da parte dei colleghi. Essi segnalano infatti spesso problemi analoghi che sono, beninteso, deplorevoli.

- Dopo la votazione sul paragrafo 29

4-118

Coûteaux (UEN). – (FR) Signora Presidente, vorrei fare un richiamo al Regolamento. L’articolo 117 dispone che si utilizzi una lingua oppure un’altra. La versione francese è infarcita di espressioni inglesi che rendono il testo incomprensibile. Indubbiamente, poiché si tratta di un’operazione come Seattle, interamente americana, è normale che la lingua imperiale invada tutto. Tuttavia, se si pretende di utilizzare la lingua francese, se ne rispetti quantomeno il vocabolario.

4-119

Presidente. – Onorevole Coûteaux, temo che la deluderò perché sto per porre in votazione la prima parte del paragrafo 30 che va da “propone che qualsiasi progetto d’accordo” a “principi of corporate governance”. Mi spiace.

4-120

( Il Parlamento approva la proposta di risoluzione)

***

Relazione (A5-0058/1999) degli onorevoli Dimitrakopoulos e Leinen a nome della commissione per gli affari costituzionali, sulla preparazione della riforma dei Trattati e la prossima Conferenza intergovernativa (C5-0143/99 - 1999/2135(COS))

4-121

Berthu (UEN). – (FR) Signora Presidente, per non rallentare il dibattito farò una considerazione di carattere generale sull’insieme dei miei emendamenti.

Ho presentato numerosi emendamenti in francese, firmandoli personalmente. Tuttavia, ora mi accorgo che la versione francese che è stata distribuita ufficialmente non corrisponde a quella che ho consegnato ai servizi. Non ne comprendo il motivo. Non si tratta di un problema di traduzione. Nei servizi si cela un correttore anonimo che modifica le idee dei deputati.

Chiedo che sia ripresa la versione che ho firmato ed affidato ai servizi.

(Applausi)

4-122

Presidente. – Onorevole Berthu, non esiste alcun correttore anonimo e malevolo. In realtà, due dei suoi emendamenti non sono stati ben formulati. A tempo debito ne darò lettura affinché l’Assemblea possa giudicare con cognizione di causa.

Sono perfettamente al corrente del problema sollevato. Ce ne scusiamo.

- Dopo la votazione sull’emendamento n. 70

4-123

Corbett (PSE). - (EN) Signora Presidente, per risparmiare tempo, adesso che l’emendamento n. 70 presentato dal gruppo UEN è stato respinto da una schiacciante maggioranza, potrebbe applicare le disposizioni dell'articolo 130, paragrafo 7, in cui si afferma: “Il Presidente può decidere, a seguito dell'approvazione o della reiezione di uno specifico emendamento, che altri emendamenti simili per contenuto o per obiettivo siano posti

in votazione in blocco”. Forse, prima di procedere potrebbe chiedere l'approvazione del Parlamento. Questo gruppo di emendamenti può riguardare parti diverse della versione originale.

Questo articolo è stato introdotto nel nostro Regolamento proprio per ovviare a situazioni come quella attuale;

adesso, quindi, dovremmo poter votare in blocco sul resto degli emendamenti presentati dall'onorevole Berthu.

4-124

Presidente. – Onorevole Corbett, ho studiato a fondo il problema. Del tutto onestamente, non credo di poterlo fare poiché ciò mi indurrebbe a far votare in blocco alcuni emendamenti successivi.

L’onorevole Berthu ha chiesto la parola; forse vuole comunicare che ritira i suoi emendamenti: sarebbe la cosa più semplice. La decisione, beninteso, spetta a lui.

4-125

- Dopo la votazione sull’emendamento n. 50

Berthu (UEN). – (FR) Signora Presidente, non abbiamo presentato la richiesta di votazione per appello nominale per facilitare la votazione. Detto ciò, non ritiro gli emendamenti. Nessuna norma impedisce ad un deputato di ripresentare in seduta plenaria alcuni emendamenti che ritiene importanti da un punto di vista politico, benché essi siano stati respinti in commissione. E’ pertanto mio diritto mantenerli ed io non li ritiro.

4-126

Corbett (PSE). - (EN) Signora Presidente, è la quarta volta che un emendamento presentato dal PPE riceve il voto contrario del PPE stesso. Per il futuro, vorrei chiedere a questo gruppo di controllare quanti singoli deputati possono presentare emendamenti in Plenaria - 15 deputati diversi del PPE hanno presentato emendamenti a questa relazione, presumibilmente a nome del proprio gruppo - prima di sprecare il nostro tempo in Plenaria.

(Reazioni diverse)

4-127

- Sul paragrafo 17

4-128

Corbett (PSE). - (EN) Signora Presidente, prima di passare all'emendamento n. 5, vorrei ricordare che non abbiamo ancora concluso la votazione sul paragrafo 17. Il nostro gruppo aveva richiesto la votazione per parti separate sulle ultime parole. Capisco che adesso queste ultime parole sono state modificate da uno degli emendamenti che abbiamo approvato, ma vorremmo comunque avere una votazione distinta sulle ultime parole del paragrafo.

4-129

Méndez de Vigo (PPE-DE). - (ES) Signora Presidente, ritengo che l’onorevole Corbett, invece di interessarsi agli emendamenti del gruppo del Partito popolare europeo, dovrebbe preoccuparsi di chiarire la situazione dei membri del suo gruppo. Sarebbe sicuramente un passo avanti.

4-130

Presidente. – Onorevoli colleghi, in fine mattinata ci vuole un tocco di umorismo.

4-131

(Il Parlamento approva la proposta di risoluzione)

***

4-132

Schulz (PSE). – (DE) Signora Presidente, come prospettato questa mattina, dopo tutte le votazioni di oggi pare che per la importante relazione dell'onorevole Pirker si dovrà seguire la procedura ordinaria e votare nel pomeriggio o domani mattina, anche se la nostra proposta di oggi era leggermente diversa. Idem dicasi per la relazione della onorevole Giannakou. Si tratta infatti di due materie di straordinario rilievo che non possono certo essere abbandonate a maggioranze casuali.

Chiedo pertanto che si rinvii la votazione sulle relazioni Pirker e Giannakou, nonché il relativo dibattito, alla prima sessione di dicembre a Bruxelles, e la invito a mettere ai voti la mia mozione.

(Applausi)

4-133

Presidente. – Onorevole Schulz, in mattinata il Commissario si è espresso sulla relazione dell’onorevole Pirker.

A quanto ne so, stasera nonché domani moltissimi deputati europei saranno presenti, come è avvenuto in passato in casi analoghi. Porrò la domanda all’onorevole Pirker. Certo, lei vorrebbe votare in serata.

4-134

Giannakou-Koutsikou (PPE-DE). – (FR) Signora Presidente, lo stesso vale per la mia relazione. Si deve andare a Helsinki. Bisogna pertanto votare domani in maniera definitiva. E’ l’obiettivo che la commissione intendeva raggiungere lavorando con celerità

4-135

Presidente. – Onorevole Giannakou-Koutsikou, non si voterà domani, si voterà stasera. Tuttavia, visto che il dibattito sulla sua relazione non è ancora terminato, la situazione è leggermente diversa.

4-136

Pirker (PPE-DE), relatore. – (DE) Signora Presidente, abbiamo discusso e votato la mozione dell'onorevole Schulz questa mattina. Una chiara maggioranza ha chiesto che si votasse oggi perché, in caso contrario, all'inizio dell'anno non avremo EURODAC, bensì la prossima discussione sul tema, mentre EURODAC potrà forse venire attivato un anno dopo. Sarebbe irresponsabile accettarlo e per questo il Parlamento ha deciso senz'ombra di dubbio di celebrare oggi la votazione.

(Applausi)

4-137

Presidente. – Onorevole Pirker, la interrompo perché vorrei avanzare una proposta. Visto che il tempo a disposizione è stato in larga misura superato, tanto vale superarlo ancora un po’. Suggerisco quindi di votare subito sulla relazione Pirker. Non ci vorrà molto, ne sono certa!

(Applausi)

Relazione (A5-0059/1999) dell’onorevole Pirker a nome della commissione per le libertà e i diritti dei cittadini, la giustizia e gli affari interni, sulla proposta di regolamento del Consiglio che istituisce il sistema "EURODAC" per il confronto delle impronte digitali dei richiedenti asilo e di taluni altri stranieri (COM(1999) 260 - C5-0082/1999 - 1999/0116(CNS))

- Sull’emendamento n. 3

4-138

Pirker (PPE-DE), relatore. – (DE) Signora Presidente, abbiamo presentato richiesta di voto per parti separate sia per la modifica da 14 a 18 anni sia per la dicitura "cittadini di paesi terzi". Chiedo dunque una votazione separata.

4-139

Presidente. – Si mette ai voti l’emendamento n. 3 della commissione per le libertà e i diritti dei cittadini, la giustizia e gli affari interni escludendo "cittadini dei paesi terzi" e "18 anni", che verranno eventualmente reintrodotti.

4-140

Schulz (PSE). - (DE) Signora Presidente, bisogna lavorare con molta precisione, perché altrimenti la relazione, in pratica, assume un senso completamente diverso. Se ho capito bene il collega, onorevole Pinker, egli ha l'intenzione di votare contro la definizione "cittadini di un paese terzo" e il concetto dell'età inferiore a 18 anni.

E' proprio così? Vorrei per cortesia una conferma subito.

4-141

Pirker (PPE-DE). - (DE) Signora Presidente, mi consente una spiegazione? Desidero che nel testo si mantenga la dicitura "cittadini di un paese terzo". Anche in precedenza peraltro esisteva un paragrafo che riportava tale designazione. Vorrei tuttavia avere la possibilità di votare un paragrafo relativo all'età. Noi infatti siamo favorevoli all'età non inferiore a 14 anni, ma esistono pareri diversi, a favore del mantenimento dell'età di 18 anni. In altri termini, chiedo che vengano tenute due votazioni separate.

4-142

(Il Parlamento approva la risoluzione legislativa)

4-143

PRESIDENZA DELL’ON. MARINHO

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