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1. Le stringhe di aggettivi e sostantivi

1.4 Le relazioni tra teste e modificatori nelle stringhe complesse

1.4.2 I principi percettivi di Kimball

John Kimball (1973) ha elaborato un modello dei principi della percezione del linguaggio che è utile per capir e alcu ni meccanismi cognitivi degli interpre ti. Kimball descrive le possibili strategie di elaborazione sintattica dell’ascoltatore, il quale att ribuisce alle parole una specifica funzione nella frase, assegnando ad essa una struttura ad albero sulla base dei pr incipi percettivi .

L’albero o indicatore sintagmatico è una rappresen tazione della strut tur a in costituenti della frase. L’albero è formato da nodi, cioè i simboli delle categorie grammaticali degli elemen ti della fr ase, e da rami , ovvero le r elazioni tra i nodi (Dubois et al. 1979:12).

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Gli algoritmi che analizzano le dipendenze grammaticali utilizzano due strategie principali:

1. Procedure top-down, nelle quali la comprensione è guidata da una base concet tuale. A mano a m an o che arrivano nuovi simboli, l’elaboratore costruisce l’albero a partire dal simbolo della categoria primaria, la frase, scendendo poi per nodi e per rami per costruire i simboli terminali.

2. Procedure bottom-up, in cui la comprensione, invece, è guidata dalla struttur a di superficie . A ciasc un elemento udi to è assegnato un nodo e i nodi si sovrappongono progressivamente . L’analisi si conclude quando l’ultimo nodo è stato costruito e il simbolo categoriale della frase è l’ultimo rimasto da inserire.

Sono particolarmen te inter essanti le tecniche di analisi grammaticale, detta parsing , dall’alto in basso e da sinistra a destra. Qu este t ecniche di parsing permettono di costruire la struttura ad albero mentre la sequenza linguistica viene letta . Il linguaggio del computer e quello naturale differis cono dal punto di vista del parsing pe rché il comput e r opera con una gramm atica che è priva di ambiguità e la sua memoria a breve termine è potenzialmente illimitata, mentr e queste due condizioni non sussistono per il linguaggio naturale.

Secondo l’autor e, la compr ensione della frase è il risultato dell’interazione di sette principi percettivi , che permettono di capire la stru ttura int er na delle proposizioni e i collegamenti tra le proposizioni di una frase. I sette pr incipi di Kimball sono i seguenti :

1. Top-down (dall’alto in basso). L’analisi della frase dipende da cosa l’ascoltatore si aspetta di dover udire. Il primo nodo ad essere costruito è il simbolo categoriale iniziale, cioè q uello della frase. La comprensione del testo dipende dall’interazione dell’ aspettativa con cet tuale con l’analisi della struttura superficiale del testo. Per ridurre le false partenze ed economizzare gli sforzi, il ricettore aspetta di udire più parole prima di costruire l’albero, utilizzando un’abilità che Kimball chiama look-ahead capacity (capacità di guarda re avanti ).

2. Right association (associazione a destra). Secondo questo principio , i simboli terminali, ovvero le parole, si associano preferibilmente con i nod i terminali più in basso. L’ associazione a destra spiega in parte p erch é la

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maggior parte delle lingue naturali sono formate da frasi con dislocazione a destra nella struttura dell’albero : tali strutture sono meno complesse da percepire rispetto a quelle con un’associazione a sinistra , quali per esempio le frasi con una s tru ttur a ipotattica o con una sequenza di proposizioni subordinate dipendenti in funzione di soggetto, come nell’esempio [59] (Russo, 2012: 32).

Il giovane che ha as sistito all’incidente che è acca duto ieri e che ha provocato la morte di qu attro per son e s i chiama Luigi. [59]

Osservando un sintagma nominale preceduto da modificator i in inglese, si può notare come anch’esso possa essere definito un esempio di struttu ra con associazione a sinistra perché la testa nominale è l’ultimo elemento che l’ascoltatore pe rcepisce e che d ev e associare con i modificatori che si trovano a sinistra rispetto ad esso. L’ascoltatore deve quindi procedere a ritroso per ricostruire le associazioni tra la testa e i modificatori che, come abbiamo visto nel paragrafo precedente (cfr. 1.4.1), possono avere vari modelli strutturali .

3. New Nodes (nuovi nodi). Secondo questo principio è possibile individuare la struttura inte rna di una proposizione grazi e agli indicatori di superficie perché l’inizio di un nuovo nodo è segnalato da dal le parole portatrici di funzione grammaticale , che Kimball divide in due gruppi: parole-funzione o formativi grammaticali (preposizioni, congiunzioni, verbi ausiliari, articoli e quantificatori) e parole -contenuto o formativi lessicali (per es. nomi, verbi e agge ttivi).

4. Two sentences (due frasi). Questo principio afferma che i costituenti di non più di due frasi possono essere esa minati contemporan eamen te p er via dei limiti della memoria a breve termine. A tal proposito, Moates e Schumacher (1983) descrivon o un modello integrato di elaborazione delle informazioni . Secondo questo modello, l’informazione , sotto forma di stimoli acustici e visivi, è recepita dal registro sensoriale , formato da una memoria di tipo ecoico e da una di tipo iconico. Successivamente , l’informazione è immagazzinata per qualche secondo nella memoria a breve termine , che ha una capa cità e un a dura ta limitate. Miller (in Moates e Schumach er , 19 83) ha identificato un limite di 7±2 chunks (unità) che possono essere singole

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parole o porzion i di testo, purché il loro numero non ecceda il limite massimo di 9 chunks.

5. Closure (chiusura). Kimball afferma che un sintagma o una proposizione vengono “chiusi” quanto prima, a meno che il sintagma successivo sia anch’esso parte d ella stessa propo sizion e. Numerosi esperimenti hanno avvalorato qu esta ipot esi, per esemp io un esperimento dov e degli interpr eti hanno ascoltato frasi con brevi “click” inseriti casualmente nel testo. Questi “click” erano per cepiti solo all’inizio o alla fine di una proposizione e mai al suo interno, a conferma del fatto che la proposizione è considerata l’unica unità perc et tiva (Russo, 2012: 36).

6. Fixed structure (struttura fissa). Dopo aver formato l’ultimo costitue nte immediato di un sintagma e dopo a ver chiuso la proposizione, tornare ad organizzare gli elementi costitutivi della frase comporta un notevole sforzo. Questo principio è collegato alla look-ahea d capacity dell’individuo e ai limiti della memoria a breve ter mine delineati da Kimball nel quarto principio. Inoltre, Kim ball considera l’ inglese una look-ahead language , perché prima di pote r a ttribuire u na categoria alle parole è nec essario aspettar e gli elementi che seguono, come si verifica nei sintagmi nominali con premodificatori. L’italiano, al contrario, ha una possi bilità di combinazione sintattica più limitata (Russo, 2012:37). Questa considerazione supporta l’intuizione alla ba se di questo studio , cioè ch e i sintagmi nominali con premodificatori sono una difficoltà tradutti va nell’interpretazi one simultanea d all’in glese in italiano.

7. Processing (elaborazione). Questo principio prevede che quando una fr ase viene “chiusa” si inneschi un processo di elaborazione sintattica e sem antica a seguito del quale la frase esce dalla memoria a breve termi ne, permettendo a tale m emoria di affrontare la sequenza successiva. Esistono pointers (indicatori) nelle proces sing uni ts (unità di elaborazione) per mantener e le relazioni della strut tura originaria dell’albero, cioè per stabilire il valore gerarchico di ogni proposizione all’i nterno della frase (Dubois et al. 1979 ).

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