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Il processo di pacificazione

Il narcotrafficanti sono rimasti, quasi del tutto indisturbati, al controllo delle le favelas per molti anni, con una successione di potere da un capo all’altro. Solo a partire dal 2008, per recuperare i territori che da dieci anni sono in mano al controllo dei trafficanti e dei guerriglieri, il Segretariato per la Sicurezza dello Stato50 ha elaborato un programma di pacificazione delle favelas di Rio de Janeiro. L’obiettivo di quest’operazione era quello di pacificare circa 40 comunità fino all’inizio della Coppa del Mondo di Calcio del 2014, e altre 60 entro i giochi olimpici del 2016.

Questo impegno nell’ambito della sicurezza pubblica è legato al tentativo delle istituzioni carioca di migliorare l’immagine della città e rassicurare i comitati della Coppa del Mondo e dei Giochi Olimpici, dimostrando che la situazione della violenza urbana è sotto controllo. Per favorire questo processo è stato istituito un corpo speciale di polizia chiamata Unità di Polizia Pacificatrice (UPP)51.

Secondo la definizione dello stesso Segretariato di Sicurezza Pubblica del Governo dello Stato di Rio de Janeiro52 del Decreto 42.787/2011:

L’Unità di Polizia Pacificatrice (UPP) è una piccola forza della Polizia Militare che opera esclusivamente in una o più comunità, in una regione urbana la cui area è definita per legge. Ogni UPP ha una propria sede, che può contare su una o più basi. Dispone anche di un Ufficiale Comandante oltre ad un corpo di ufficiali, sergenti, capi, e soldati, e di attrezzature proprie quali automezzi e moto. Per coordinare la sua attività, ogni UPP è

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Dal portoghese Secretaria de Estado de Segurança. 51

Dal portoghese Unidade de Polícia Pacificadora. 52

sotto il comando del Coordinamento di Polizia Pacificatrice53 (CPP). [...] Amministrativamente, ogni UPP è vincolata a un battaglione della Polizia Militare.

Le UPP lavorano secondo il principio della polizia di prossimità, un concetto che va oltre quello della polizia comunitaria e che fonda la sua strategia nella collaborazione tra popolazione e istituzioni dell’area di pubblica sicurezza. L’azione della polizia pacificatrice, accompagnata dal dialogo e dal rispetto della cultura e delle caratteristiche della comunità, accresce il dialogo e favorisce la creazione di leadership proprie della comunità.54

Attualmente sono state pacificate 36 comunità, ma, dal mese di Dicembre 2013, sotto ordine del comandante dell’UPP, Colonnello Frederico Caldas, il processo di pacificazione è stato sospeso a causa dello scandalo di Amarildo. Secondo alcune denunce Amarildo de Souza, abitante della favela della Rocinha,

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Dal portoghese Coordenadoria de Polícia Pacificadora (CPP). 54

Fonte: Governo dello Stato di Rio de Janeiro. Portale della UPP. Disponibile al link:

http://www.upprj.com/index.php/o_que_e_upp. (ultimo accesso 05/02/2014) Traduzione dal testo originale:

A Unidade de Polícia Pacificadora (UPP) é uma pequena força da Polícia Militar com atuação exclusiva em uma ou mais comunidades, numa região urbana que tem sua área definida por lei. Cada UPP tem sua própria sede, que pode contar com uma ou mais bases. Tem também um oficial comandante e um corpo de oficiais, sargentos, cabos e soldados, além de equipamentos próprios, como carros e motos.

Para coordenar sua atuação, todas as UPPs estão sob o comando da Coordenadoria de Polícia Pacificadora (CPP). [...] Administrativamente, cada UPP está vinculada a um batalhão da Polícia Militar.

As UPPs trabalham com os princípios da polícia de proximidade, um conceito que vai além da polícia comunitária e que tem sua estratégia fundamentada na parceria entre a população e as instituições da área de segurança pública. A atuação da polícia pacificadora, pautada pelo diálogo e pelo respeito à cultura e às características de cada comunidade, aumenta a interlocução e favorece o surgimento de lideranças comunitárias.

sarebbe stato torturato e assassinato da alcuni membri della UPP e il suo corpo non è stato ancora rinvenuto.55

A seguito di questo scandalo numerose sono state le denunce nei confronti della UPP che, secondo molti, sarebbe corrotta dai trafficanti di droga. La vicenda della scomparsa e presunto omicidio di Amarildo è stata clamorosa, ma non rappresenta un caso isolato: nell’ultimo anno molti abitanti della favela, senza nessun legame con la criminalità, sarebbero stati uccisi per mano della polizia pacificatrice. Questa escalation di violenza ha portato a una forte sfiducia nei confronti della stessa polizia. La sospensione delle operazioni è dettata dalla necessità di riprendere il controllo della situazione e cercare di riconquistare la fiducia della popolazione. Le UPP non sono l’unico corpo creato appositamente per la pacificazione.

Come funziona e in cosa consiste il processo di pacificazione? Nella città di Rio de Janeiro esistono tre principali Fazioni di narcotrafficanti: Comando

Vermelho (CV), Terceiro Comando (TC), e Amigos dos Amigos (ADA). Queste

bande si sono insediate in diverse comunità della città a partire dagli anni ’70. Oltre a questi nelle comunità troviamo delle milizie – nella maggior parte dei casi formati da poliziotti – che competono con i trafficanti per il controllo del territorio. Questa situazione di guerriglia ricade fortemente sugli abitanti delle comunità, che vivono nel terrore. La pacificazione nasce dalle seguenti necessità: risolvere questa condizione, riprendere il controllo dei territori ed eliminare i criminali. Questo processo si articola in 4 fasi consecutive:

- Ripresa del controllo: in questa fase la polizia e nello specifico il Battaglione di Operazioni di Polizia Speciale (BOPE)56 entra nella favela ed !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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S.n. (22/10/2013) Justiça decreta prisão de mais três PMs do caso Amarildo G1, Globo Consultabile all’indirizzo: http://g1.globo.com/rio-de-janeiro/noticia/2013/10/justica- decreta-prisao-de-mais-pms-do-caso-amarildo.html (ultimo accesso 05/01/2014)

occupa il territorio. Questa fase, insieme a quella successiva, sono le più rischiose e violente.

- Consolidamento: una volta entrati nella comunità, i BOPE cercano di rinforzare il controllo da parte dello stato e di eliminare gli ultimi focolai di resistenza. Questa fase potrebbe protrarsi nel tempo richiedendo in alcuni casi l’appoggio costante delle forze armate.

- Occupazione definitiva: in questa fase viene installata un’unità di controllo territoriale chiamata Unità di Polizia Pacificatrice Permanente, che ha lo scopo di migliorare i rapporti tra gli abitanti e la polizia. L’UPP, come accennato in precedenza, ha l’obbiettivo di ricostruire la credibilità della polizia agli occhi della popolazione per favorirne la collaborazione e impedire il ritorno dei trafficanti. In tre anni diciotto comunità hanno accolto una UPP.

- Post-occupazione: l’UPP riceve l’appoggio del programma UPP Sociale, promosso dal comune di Rio de Janeiro, per coordinare gli sforzi dei vari enti pubblici e promuovere la collaborazione col settore privato e la popolazione civile in modo da integrare davvero la comunità all’interno della città.

In verità, la polizia pacificatrice è molto criticata e non è vista di buon occhio dalla popolazione delle comunità. Tutti gli intervistati hanno espresso il loro disagio in relazione alla pacificazione ed alla condotta della polizia. Tra le interviste condotte, ho avuto l’opportunità di parlare di questi argomenti in modo

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Dal portoghese Batalhão de Operações Policiais Especiais. Il Bope, fondato nel 1978, è una squadra scelta, specialmente rivolta ai conflitti urbani. Insieme con i membri dela UPP, i membri del Bope sviluppano conoscenze specifiche e dettagliate della regione in cui operano. Il Bope è stato reso famoso grazie alla pellicola di José Padilha, Tropa de

élite – Gli squadroni della morte, che racconta la violenza e la corruzione della polizia, e

approfondito con Firmino, un professore e ricercatore che è cresciuto ed abita tuttora a Rocinha. A proposito della pacificazione Firmino afferma:

“Questa politica di sicurezza che stanno attuando ora, la ripresa di potere di un territorio che è stato abbandonato dai tempi degli schiavi… tutte le favelas della Zona Sul sono, tra virgolette, pacificate, nel centro, e qualcuna nella zona est e nord. […] Cosa ha portato di buono la pacificazione? Cosa di concreto ha portato nella vita degli abitanti? Io personalmente penso che abbia portato un cambiamento minimo, avrebbero potuto fare molto di più. Tutte queste favelas pacificate, ancora una volta, si tratta di buttarci la polizia in uno spazio che a priori è considerato di povertà e criminalità.. questo. Io risolvo i problemi dei poveri, intervenendo con la polizia. In pratica per gli abitanti della favela esci da una dittatura militare, entri nella dittatura del traffico, e poi torni a una dittatura mista: i banditi rimangono all’interno della comunità una volta pacificata, e a questi devi aggiungere la polizia dall’altra parte. Ovviamente la possibilità di scontri è aumentata di parecchio. Prima almeno lo sapevi quando si sparava, perché la polizia entrava, si sparavano, e poi usciva. Ora può succedere in ogni momento. In pratica la ripresa del territorio per chi? Hanno reinventato una nuova rocinha che ora è pacificata, è sicura… il governator tal, il segretario tal viene qua per fare notizia, promettendo un miglioramento, libertà, fine del narcotraffico. Io non sto dicendo che il controllo dei trafficanti era una cosa buona, sto solo dicendo che lo stato ha lasciato che accadesse, […] finchè non aveva interessi non ha fatto nulla, e ora manda questi uomini armati legali. Il concetto della ripresa del potere è contraddittoria, perché prima della UPP, le banche, la posta, i negozi c’erano già. […] Lo stato non è mai stato presente, e i trafficanti tenevano la situazione sotto controllo, in ordine… liti tra moglie e marito, o altri tipi di contrasti, ci si rivolgeva ai

capi. L’assenza della politica dello stato ha generato questo. La situazione andava avanti con connivenza dello stato! […]57

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Firmino, Antonio Carlos. (intervista 03/01/2014) Rio de Janeiro, Adolescentro – Centro de Referencia da Saúde da Rocinha