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ai sensi del co.3 bis art.38 DPR.445/2000 Io sottoscritto

con la presente scrittura, a valere ad ogni fine di legge, conferisco a:

Nome e Cognome Codice fiscale Telefono E-mail Pec

Appartenente a:

Associazione (specificare)

Studio professionale (specificare)

Altro (es. privato cittadino, da specificare)

con sede (solo per forme associate)

Comune Provincia

Via Cod. Fiscale

Procura speciale

(scegliere uno o più delle seguenti attività)

q

per la compilazione, validazione e l’invio alla Regione della domanda di partecipazione al “BANDO PER LA CONCESSIONE DI CREDITI DI IMPOSTA AI SOGGETTI ECONOMICI DELLA MONTAGNA E DELLE AREE PROGETTO

DEL BASSO FERRARESE AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE N. 18 DEL 1° AGOSTO 2019 E SS.MM “SOSTEGNO ALLE IMPRESE LOCALIZZATE NELLE AREE MONTANE E NELLE AREE INTERNE DELL’EMILIA-ROMAGNA”;

q

per tutti gli atti e le comunicazioni inerenti domanda presentata;

q

per l’elezione del domicilio speciale elettronico di tutti gli atti e le comunicazioni inerenti la domanda e/o il procedimento amministrativo di cui al punto 1, presso l’indirizzo di posta elettronica del procuratore, che provvede alla trasmissione telematica (la ricezione di atti e provvedimenti anche limitativi della sfera giuridica del delegante);

q

altro (specificare, ad es.: ogni adempimento successivo previsto dal procedimento):

______________________________________________________________________

Sarà mia cura comunicare tempestivamente l’eventuale revoca della procura speciale.

Dichiaro inoltre

ai sensi e per gli effetti dell’articolo 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 e consapevole delle responsabilità penali di cui all’articolo 76 del medesimo D.P.R. 445/2000 per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci, che:

- i requisiti dichiarati nella domanda corrispondono a quelli effettivamente posseduti e richiesti per i soggetti indicati ed i locali dell’attività, dalla normativa vigente;

- la corrispondenza delle copie dei documenti allegati alla domanda rispetto ai documenti conservati dall’impresa e dal procuratore.

Firma digitale o firma autografa del delegante

_______________________________________________

(accompagnata dalla fotocopia del documento di riconoscimento del delegante e del delegato ai sensi dell’articolo 38, del DPR 28.12.2000, n. 445)

ALLEGATO C

INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI AI SENSI DELL’ART. 13 DEL REGOLAMENTO EUROPEO N. 679/2016

a. Premessa

Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento europeo n. 679/2016, la Giunta della Regione Emilia-Romagna, in qualità di “Titolare”

del trattamento, è tenuta a fornirle informazioni in merito all’utilizzo dei suoi dati personali.

b. Identità e i dati di contatto del titolare del trattamento

Il Titolare del trattamento dei dati personali di cui alla presente Informativa è la Giunta della Regione Emilia-Romagna, con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52, cap 40127.

Al fine di semplificare le modalità di inoltro e ridurre i tempi per il riscontro si invita a presentare le richieste di cui al paragrafo n. 9, alla Regione Emilia-Romagna, Ufficio per le relazioni con il pubblico (Urp), per iscritto o recandosi direttamente presso lo sportello Urp.

L’Urp è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 in Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna (Italia): telefono 800-662200, fax 051-527.5360, e-mail [email protected].

c. Il Responsabile della protezione dei dati personali

Il Responsabile della protezione dei dati designato dall’Ente è contattabile all’indirizzo mail [email protected] o presso la sede della Regione Emilia-Romagna di Viale Aldo Moro n. 30.

d. Responsabili del trattamento

L’Ente può avvalersi di soggetti terzi per l’espletamento di attività e relativi trattamenti di dati personali di cui manteniamo la titolarità. Conformemente a quanto stabilito dalla normativa, tali soggetti assicurano livelli esperienza, capacità e affidabilità tali da garantire il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento, ivi compreso il profilo della sicurezza dei dati.

Formalizziamo istruzioni, compiti ed oneri in capo a tali soggetti terzi con la designazione degli stessi a "Responsabili del trattamento". Sottoponiamo tali soggetti a verifiche periodiche al fine di constatare il mantenimento dei livelli di garanzia registrati in occasione dell’affidamento dell’incarico iniziale.

e. Soggetti autorizzati al trattamento

I Suoi dati personali sono trattati da personale interno previamente autorizzato e designato quale incaricato del trattamento, a cui sono impartite idonee istruzioni in ordine a misure, accorgimenti, modus operandi, tutti volti alla concreta tutela dei suoi dati personali.

f. Finalità e base giuridica del trattamento

Il trattamento dei suoi dati personali viene effettuato dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna per lo svolgimento di funzioni istituzionali e, pertanto, non necessita del suo consenso. I dati personali sono trattati per le seguenti finalità:

a) verifica del possesso dei requisiti necessari per poter presentare la domanda di contributo ai sensi del bando;

b) verifica delle condizioni e dei requisiti oggettivi e soggettivi previsti per poter effettuare la concessione dei contributi previsti nel bando;

g. Destinatari dei dati personali

I suoi dati personali potranno essere conosciuti esclusivamente dagli operatori della Direzione generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa della Regione Emilia-Romagna, individuati quali Incaricati del trattamento.

Esclusivamente per le finalità previste dal bando, possono venire a conoscenza dei dati personali società terze fornitrici di servizi per la Regione Emilia-Romagna, previa designazione in qualità di Responsabili del trattamento e garantendo il medesimo livello di protezione.

Alcuni dei dati personali comunicati alla Regione Emilia-Romagna, ai sensi degli articoli 26 e 27 del Decreto legislativo n.

33/2013 sono soggetti alla pubblicità sul sito istituzionale dell’Ente. Specificatamente, ai sensi della normativa richiamata, in caso di assegnazione di vantaggi economici, sono oggetto di pubblicazione:

a) il nome dell’impresa o altro soggetto beneficiario ed i suoi dati fiscali;

b) l’importo;

c) la norma o il titolo a base dell’attribuzione;

d) l’ufficio e il funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo;

e) la modalità seguita per l’individuazione del beneficiario;

f) il link al progetto selezionato, al Suo curriculum (qualora sia Lei il soggetto assegnatario) nonché al contratto e capitolato della prestazione, fornitura o servizio.

h. Trasferimento dei dati personali a Paesi extra UE

I suoi dati personali non sono trasferiti al di fuori dell’Unione europea.

i. Periodo di conservazione

I suoi dati sono conservati per un periodo non superiore a quello necessario per il perseguimento delle finalità sopra menzionate. A tal fine, anche mediante controlli periodici, viene verificata costantemente la stretta pertinenza, non eccedenza e indispensabilità dei dati rispetto al rapporto, alla prestazione o all'incarico in corso, da instaurare o cessati, anche con riferimento ai dati che Lei fornisce di propria iniziativa. I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non pertinenti o non indispensabili non sono utilizzati, salvo che per l'eventuale conservazione, a norma di legge, dell'atto o del documento che li contiene.

j. I suoi diritti

Nella sua qualità di interessato, Lei ha diritto:

• di accesso ai dati personali;

• di ottenere la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano;

• di opporsi al trattamento;

• di proporre reclamo al Garante per la protezione dei dati personali k. Conferimento dei dati

l. Il conferimento dei Suoi dati è facoltativo, ma necessario per le finalità sopra indicate. Il mancato conferimento comporterà l’impossibilità di effettuare la concessione del contributo previsto dal bando.

Art. 20, L.R. n. 4/2018: Provvedimento autorizzatorio unico, comprensivo del Provvedimento di VIA, negativo relativo al progetto di nuova installazione industriale per la produzio-ne di bioplastiche produzio-nel sito produttivo dello zuccherificio di San Quirico in comune di Sissa Trecasali (PR) proposto dalla Società SEBIPLAST SPA

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (omissis)

delibera

per le ragioni esposte in premessa e con riferimento alle va-lutazioni contenute nel Verbale conclusivo della Conferenza di Servizi, sottoscritto in data 25/11/2019 che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente delibera, che qui si intendono integralmente richiamate;

1. di adottare il Provvedimento Autorizzatorio Unico negativo sulla base del provvedimento di VIA negativo e della posizio-ne degli Enti che hanno partecipato alla Conferenza dei Servizi;

2. di dare atto che nel verbale conclusivo della Conferenza di Servizi, che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostan-ziale della presente deliberazione, nel rispetto delle condizioni ambientali riportate, per il progetto esaminato non si possono escludere impatti sull’ambiente significativi relativamente ai bi-lanci ambientali, la qualità delle acque di processo e quindi di scarico, le emissioni in atmosfera nonchè garanzie di linearità ed efficienza di gestione del sistema depurativo, pertanto non risulta nel complesso ambientalmente compatibile. Le motivazioni so-no di seguito sinteticamente riportate:

- i flussi di massa relativi agli inquinanti in atmosfera del polo industriale di S. Quirico con l’installazione di SEBIPLAST Spa rispettano i disposti dell’art. 20, comma 2 delle NTA del PAIR 2020 (saldo 0) solo a seguito di un Accordo di Ge-stione (peraltro in altri passaggi documentali presentati dalla Società, viene definito come “accordo di compensazione” o

“accordo di programma”) intercorso tra SADAM Spa (100%

proprietà S.E.C.I. SpA) e SEBIPLAST Spa (50% proprie-tà S.E.C.I. SpA e 50% proprieproprie-tà Bio-On), accordo che pare essere stato sottoscritto digitalmente il 1/7/2019 e facente par-te della documentazione fornita e protocollata al n. 106940 del 8/7/2019 che prevede: la riduzione delle giornate di la-vorazione di SADAM da 90 a 69, l’anticipo del termine del piano di adeguamento delle caldaie Tosi di SADAM, l’im-pegno a mantenere inattivo l’essiccatoio al termine del piano di adeguamento delle caldaie Tosi, la riduzione delle bietole lavorate da 1.104.000 a 690.00 t/anno. Tutte incombenze a ca-rico di SADAM SpA, senza che la stessa sia oggetto di questa istanza o di altre istanze di modifica della propria Autorizza-zione Integrata Ambientale. Inoltre al punto 7. del medesimo

“accordo” viene indicato che “le parti chiedono che i termi-ni quantitativi di cui al presente accordo di programma siano recepiti nei disposti autorizzativi che disciplineranno la ge-stione delle attività industriali” senza tuttavia che SADAM SpA abbia presentato alcuna formale istanza di modifica del-la propria autorizzazione, mantenendo pertanto i riferimenti tecnici e di impatto originari, rimandando tale aspetto alla eventuale conclusione favorevole di questa procedura;

- si rileva che l’eventuale modifica dell’AIA di SADAM SpA è

flussi annui di: SOx, NH3, Polveri, NOX,COV e CO;

- risulta non praticabile declinare delle prescrizioni o prese d’atto quale conseguenza di una procedura autorizzatoria di un’Azienda (SEBIPLAST Spa) nei confronti di un’altra Azienda (SADAM Spa) che non ha in corso alcuna conte-stuale istanza e/o procedura di modifica autorizzatoria;

- si evidenzia poi che a giugno 2019 SADAM Spa ha presen-tato istanza di concordato in bianco presso il tribunale di Bologna; pertanto, posto che l’imprenditore viene mantenu-to a capo della sua impresa durante la fase di predisposizione del piano concordatario, diviene assolutamente centrale in-dividuare quali tipi di operazioni e impegni possono essere compiuti dal momento del deposito del ricorso fino al decreto di ammissione alla procedura -cosiddetta fase interinale. Tra questi impegni la Conferenza dei servizi ha ritenuto rientras-sero anche quelli oggetto del richiamato Accordo. All’interno degli ultimi chiarimenti presentati dalla Ditta in sede di con-ferenza dei servizi, non è presente alcun concreto documento/

dichiarazione, come richiesto nell’ambito della CdS, a so-stegno dell’attuale efficacia dell’”accordo” intercorso con SADAM SpA, soprattutto conseguentemente al suo attuale assetto, ne è stato riscontrato entro i termini dell’art. 10 bis della L.241/90 smi, ossia 10 giorni dopo la formalizzazione della comunicazione che è avvenuta il 4/11/2019, e neppu-re successivamente. La CDS pertanto ha valutato che non sussistano le condizioni per ritenere l’”accordo” efficace ai sensi del comma 4 delle NTA del PAIR 2020, e che di con-seguenza non sussiste il rispetto dell’art. 20, comma 2 delle NTA del PAIR 2020. Pertanto il progetto, dal punto di vista programmatico, non è risultato assentibile;

- in merito allo scarico delle acque reflue industriali di SEBI-PLAST S.p.A., la stessa dichiara al punto B.16 dello studio di impatto ambientale – parte 2.B inquadramento progettuale e fornisce nell’ambito della stessa istanza di VIA del Luglio 2018 un documento di “autodichiarazione riguardante la depu-razione delle acque SADAM” nel quale la stessa SADAM spa si impegnerebbe, prima della conclusione del procedimento di VIA, a redigere apposito consorzio, sotto la titolarità di SA-DAM spa, con SEBIPLAST spa, per la gestione delle acque reflue nel sistema di trattamento dello zuccherificio SADAM spa e che in caso di impossibilità di garantire la depurazio-ne delle acque reflue di SEBIPLAST S.p.A., è disponibile a cedere alla stessa la gestione del depuratore affinchè la sud-detta possa garantire la depurazione delle acque provenienti dal proprio processo. Simile autodichiarazione, dal suo punto di vista, è avanzata da SEBIPLAST S.p.A. Concetto in sinte-si ribadito nel materiale integrativo presentato a luglio 2019 dove in particolare si dichiara quanto segue:

SEBIPLAST si impegna a collaborare con SADAM per tutti gli argomenti che sono rilevanti con riferimento agli aspetti am-bientali ed ai servizi comuni. In particolare le parti si impegnano alla collaborazione sui seguenti temi per i quali in alcuni casi ven-gono siglati accordi dettagliati in concomitanza con la sigla della presente, vale a dire:

- utilizzo da parte di SEBIPLAST di acqua di pozzo pro-veniente dai serbatoi SADAM, con conseguente suo subentro parziale nella concessione per grande derivazione ad uso industriale

la titolarità di SADAM...”;

per la Conferenza dei servizi non vi è quindi garanzia de-purativa in quanto non è chiaro chi avrà la gestione del sistema depurativo nel suo complesso, infatti il consorzio paventato non è mai stato concretizzato e non è stata attualmente prevista la gestione da parte di SEBIPLAST SpA perché non presente nella documentazione a corredo della propria istanza di AIA contenu-ta in questo procedimento di PAUR;

- inoltre pur paventando un ammodernamento e/o revamping dello stesso impianto di depurazione non è chiaro chi proce-derebbe in tal senso, essendo progettualmente contemplato all’interno della procedura di VIA della SEBIPLAST, ma la cui proprietà e gestione impiantistica è in capo a SADAM SpA. A questo si aggiunge il fatto che al depuratore attual-mente afferiscono anche i reflui urbani di alcuni agglomerati dei comuni di Torrile e di Sissa-Trecasali che non sono stati presi in considerazione nelle autodichiarazioni sulla gestio-ne fornite dalle Ditte;

- pertanto per la Conferenza dei servizi permane la criticità ge-stionale del sistema depurativo e dell’attuale bilancio della risorsa idrica derivata;

- si rappresenta inoltre che con la sentenza di fallimento n. 114/2019 si aggrava ulteriormente l’incertezza gestionale dell’intero assetto depurativo;

- con riferimento all’inquadramento ambientale si eviden-zia l’assenza di dati empirici derivanti da impianti similari a sostegno della quantificazione delle emissioni in atmosfe-ra (sia inquinanti atmosferici che odorigeni) e degli scarichi dei reflui. La Conferenza dei Servizi ha più volte espresso la necessità di acquisire i dati relativi alle emissioni in atmo-sfera ed agli scarichi idrici derivanti dalla messa in esercizio di impianti similari a quelli dell’impianto per la produzio-ne di bioplastiche, in capo a parte del soggetto propoproduzio-nente, sito nel comune di Castel San Pietro (BO). La richiesta è sta-ta disattesa dalla Ditsta-ta SEBIPLAST SpA (50% di proprietà Bio-On, proprietaria dell’impianto di Castel San Pietro (BO), che seppur in scala ridotta rappresenterebbe una installazione industriale analoga a quella in esame. Con riferimento alle emissioni in atmosfera è stata condotta la stima dei mezzi in entrata ed in uscita al polo di San Quirico e delle conse-guenti emissioni in atmosfera considerando l’AIA SADAM

“autorizzata 2021” e il traffico derivante dai mezzi nel can-tiere e nella fase di esercizio di Sebiplast SpA. L’inserimento di SEBIPLAST nel polo emissivo di San Quirico, seppur di modesta entità, determina anche un aggravamento del quadro emissivo sia in termini di polveri (tra cui il PM10) che di Nox; - con riferimento al modello relativo all’impatto odorigeno si evidenzia che le centraline di rilevamento dei dati meteo- climatici su cui si è stato basato il modello non sono state ritenute, da parte della conferenza dei servizi, del tutto rap-presentative del territorio oggetto dell’analisi. è stato quindi chiesto di utilizzare dati meteo-climatici di centraline terri-toriali esistenti più significative per il dominio da indagare, così come venissero forniti i certificati analitici con la misu-ra delle concentmisu-razioni delle Unità olfattometriche derivanti da impianti similari autorizzati. In tal senso la Ditta non ha fornito in sede di conferenza dei servizi ulteriori elemen-ti di approfondimento e/o chiarimento. La conferenza ne ha

osmogeno (allevamenti, zuccherificio, lievitificio, aree agri-cole soggette a spandimento);

- in merito alla risorsa idrica derivata permane, con il perma-nere dei titoli autorizzativi di SADAM SpA e soprattutto nel caso specifico, concessori di comparto, un bilancio negativo sull’intero polo industriale di S.Quirico, peraltro tra i più si-gnificativi dell’intera regione Emilia-Romagna;

- pertanto si evidenzia come sostanziale elemento di valutazio-ne il fatto che l’intera stima degli impatti dovuti alla nuova installazione Sebiplast all’interno del polo di San Quirico di Trecasali, per ogni matrice ambientale esaminata finanche sulle valutazioni condotte nello Studio di Incidenza, si reg-gono sull’ipotesi della riduzione dell’attività di Sadam spa, ribadendo quanto espresso al termine delle valutazioni del quadro progettuale, tutte le incombenze risultano a carico di SADAM SpA, senza che la stessa sia oggetto di questa istan-za o di altre istanze di modifica della propria Autorizistan-zazione Integrata Ambientale e in condizioni attuali di concordato in bianco. Inoltre Sebiplast spa non ha proposto direttamente specifiche misure mitigative;

3. di trasmettere la presente deliberazione alla Curatela Fal-limentare SEBIPLAST S.p.A;

4. di trasmettere la presente deliberazione per opportuna co-noscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza agli Enti della Conferenza di Servizi: Comune di Sissa Trecasali, Comu-ne di Torrile, ComuComu-ne di Colorno, Provincia di Parma, AUSL, AIPO, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Parma e Piacenza, Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, Regione Emilia-Romagna Servizio Aree Protette Foreste e Sviluppo della Montagna, Mi-nistero dell’Interno Comando Provinciale Vigilie del Fuoco di Parma, ENEL, SNAM Rete Gas;

5. di rendere noto che contro il presente provvedimento è pro-ponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordina-rio al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;

6. di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiama-te in parrichiama-te narrativa;

7. di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul sito web della Regione;

8. di pubblicare per estratto la presente deliberazione nel Bol-lettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 16 APRI-LE 2020, N. 348

Provvedimento autorizzatorio unico comprensivo del Prov-vedimento di VIA del progetto interventi urgenti per la stabilizzazione dell'alveo del Fiume Marecchia a tutela del ponte della strada provinciale Santarcangiolese e per il ri-pristino delle opere idrauliche per le derivazioni esistenti,

(omissis)

delibera

a) di adottare, ai sensi dell’art. 20, della L.R. n. 4/2018,il Provvedimento autorizzatorio unico facendo proprio il “Verbale conclusivo della Conferenza di servizi”, che costituisce l’Allega-to 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

b) di dare atto che il citato Verbale conclusivo della Conferen-za di servizi, ai sensi dell’art. 19, comma 5, della L.R. n. 4/2018, costituisce la determinazione motivata di conclusione della Con-ferenza di servizi e comprende il provvedimento di VIA e tutti i titoli abilitativi, necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto “interventi urgenti per la stabilizzazione dell’alveo del fiume Marecchia a tutela del ponte della strada provinciale San-tarcangiolese (SP 14) e per il ripristino delle opere idrauliche per le derivazioni esistenti” presentato dal Consorzio di Bonifica del-la Romagna in qualità di soggetto attuatore del progetto di opera demaniale di interesse regionale localizzato nei comuni di Veruc-chio e Poggio Torriana (RN);

c) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambiental-mente compatibile e realizzabile nel rispetto delle prescrizioni definite nel Provvedimento di VIA e di seguito riportate:

1) la progettazione esecutiva della scala di risalita per pe-sci, da realizzarsi in sinistra idraulica dovrà tenere conto della effettiva pendenza da compensare in prossimità dell’ostacolo in progetto, delle specie ittiche presenti nel sito e delle loro ca-ratteristiche biologiche, della portata transitante e della velocità dell’acqua, al fine di rendere la scala individuabile ed accessibi-le alla fauna ittica. La tipologia di scala da priviaccessibi-legiare è quella di “scala rustica”: un canale simile ad un ruscello naturale con, al suo interno, massi con funzione di dissipazione dell’energia e piazzole di sosta. Il progetto esecutivo dovrà essere condiviso

1) la progettazione esecutiva della scala di risalita per pe-sci, da realizzarsi in sinistra idraulica dovrà tenere conto della effettiva pendenza da compensare in prossimità dell’ostacolo in progetto, delle specie ittiche presenti nel sito e delle loro ca-ratteristiche biologiche, della portata transitante e della velocità dell’acqua, al fine di rendere la scala individuabile ed accessibi-le alla fauna ittica. La tipologia di scala da priviaccessibi-legiare è quella di “scala rustica”: un canale simile ad un ruscello naturale con, al suo interno, massi con funzione di dissipazione dell’energia e piazzole di sosta. Il progetto esecutivo dovrà essere condiviso