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PROFILO BIOCHIMICO SIERICO DI BASE

Come già accennato, nei pazienti gastroenterologici il profilo biochimico sierico di base viene essenzialmente effettuato al fine di escludere cause extraintestinali di patologia (come infezioni da FIP, FIV e FeLV nel gatto, ipertiroidismo, insufficienza renale ed insufficienza epatica) e di attestare lo stato di idratazione dell’animale (Matz et al., 2003; Hall, 1999). Tale profilo comprende:

¾ Proteine totali ¾ Albumina ¾ Urea ¾ Creatinina

¾ Peso specifico delle urine ¾ Alanina-transaminasi ¾ Fosfatasi alcalina ¾ Glucosio

¾ Fosforo ¾ Sodio ¾ Potassio

¾ Test FIV-FeLV (nel gatto) ¾ Test FIP (nel gatto)

¾ Tiroxina (soprattutto nel gatto)

Proteine totali, albumina e globuline

PROTEINE TOTALI. La condizione di panipoproteinemia è tipica delle

enteropatie proteino-disperdenti, e deve essere distinta dall’ipoalbuminemia derivante dall’insufficienza epatica e dalla proteinuria. In corso di gastroenteriti croniche caratterizzate da un’intensa flogosi, si può talvolta verificare un’iperglobulinemia (reperto abbastanza frequente nell’enteropatia del Basenji

(Hall, 1999)) probabilmente imputabile ad un’attivazione aspecifica dei linfociti B

(Krecic, 2002), mentre un numero elevato di proteine totali associato ad un incremento dell’ematocrito è compatibile con un’eventuale disidratazione (Matz et al., 2003).

Per quanto concerne la fisiopatologia dell’ipoproteinemia nelle gastroenteriti croniche, essa può coinvolgere il ridotto appetito, il malassorbimento dovuto alla riduzione della superficie intestinale (es. atrofia dei villi e fibrosi), un’eventuale emorragia, l’essudazione delle proteine nel tratto intestinale ed un aumento nella permeabilità enterica (Craven et al., 2004).

La comparsa di ipoproteinemia è molto meno frequente nel gatto rispetto a quanto avviene nel cane: nella specie felina, infatti, essa è riportata con un’incidenza che va dal 5 al 23% (Krecic, 2002), mentre in quella canina la sua incidenza è pari a circa il 60% (Craven et al., 2004).

ALBUMINA. L’albumina può essere valutata singolarmente o mediante

elettroforesi, contestualmente al rapporto albumine:globuline (A:G ratio). In corso di gastroenteriti croniche, l’ipoalbuminemia è generalmente associata ad

iperglobulinemia (A:G ratio normale), e si verifica in seguito ad una perdita di sangue, plasma o linfa (enteropatia proteino-disperdente) (vedi tabella 6.1) (Thomas, 2000).

α-GLOBULINE. Le α-globuline comprendono alcune proteine di fase acuta, le

lipoproteine ad alta densità e l’α1-fetoproteina. Esse aumentano in corso di un

qualsiasi danno tissutale ed in corso di flogosi, acuta o cronica, in seguito al rilascio delle citochine proinfiammatorie che stimolano la produzione di proteine di fase acuta. L’innalzamento delle α-globuline può verificarsi anche in assenza di infiammazione, come avviene in seguito a somministrazione di prednisone, in corso di iperadrenocorticismo, diabete ed insufficienza renale (vedi tabella 6.1) (Thomas, 2000).

β-GLOBULINE. L’insieme delle β-globuline include alcune proteine di fase

acuta, le lipoproteine a bassa densità, la transferrina e qualche immunoglobulina. In caso di infiammazione o di infezione cronica, come nelle gastroenteriti croniche, l’aumento delle β-globuline si verifica spesso in concomitanza ad un aumento delle γ-globuline (vedi tabella 6.1) (Thomas, 2000).

γ-GLOBULINE. Alle γ-globuline appartengono le frazioni anticorpali IgG, IgM,

IgA ed IgE. Quando al tracciato elettroforetico è ben distinguibile un incremento di tali proteine, l’alterazione è definita monoclonale o policlonale in base al picco: un picco policlonale è dotato di una base larga, mentre il picco monoclonale ha una base stretta ed è affilato come o più di quello dell’albumina. Le gammopatie policlonali si verificano in corso di infezioni croniche o gravi (incluse le infestioni parassitarie), neoplasie, epatopatie o disordini immunomediati; mentre quelle monoclonali, comunemente associate a disordini linfoproliferativi come il linfoma, possono comparire anche in corso di infezioni od infiammazioni croniche (ad es gastroenterocolite plasmocitaria) (vedi tabella 6.1) (Thomas, 2000).

Una diminuzione delle γ-globuline può verificarsi, in associazione ad una riduzione dell’albuminemia, come risultato di una perdita di sangue o plasma in corso di enteropatia proteino-disperdente (vedi tabella 6.1) (Thomas, 2000).

Sodio, potassio e calcio

Il vomito persistente, le ostruzioni intestinali e la diarrea secretoria sono in grado di indurre a carico degli elettroliti corporei importanti modificazioni quantitative, alterazioni di cui è fondamentale tener conto nella scelta della fluidoterapia. L’iponatriemia e l’ipokaliemia sono suggestive di ipoadrenocorticismo, anche se lo pseudo-ipoadrenocorticiscmo può essere presente (anche se raramente) in cani con diarrea secretoria, particolarmente nei soggetti infestati da vermi uncinati (Hall, 1999). L’ipocalcemia, invece, può verificarsi come effetto secondario dell’ipoalbuminemia, ma il valore del calcio corretto risulta normale nella maggior parte dei casi (Matz et al., 2003).

Enzimi epatici

In corso di enteriti croniche, è possibile osservare un aumento degli enzimi epatici come l’alanina amino-transferasi (ALT) o la fosfatasi alcalina (ALKP), che possono rispettivamente triplicare e quadruplicare il loro valore. Ciò accade verosimilmente a causa dell’assorbimento di batteri, endotossine ed antigeni, che passano nel circolo portale attraverso la parete enterica o attraverso un meccanismo di induzione stress-indotto nel cane (Matz et al., 2003).

Urea

In corso di gastroenteriti croniche l’urea può aumentare in caso di disidratazione, o diminuire per digiuno protratto (Matz et al., 2003).

ALTERAZIONI DEL TRACCIATO ELETTROFORETICO PROTEICO E PATOLOGIE COMUNEMENTE ASSOCIATE

zona alterata alterazione A:G patologie associate

↓ ↓ perdita selettiva (es. nefropatia proteino- disperdente),

diminuita produzione (es. epatopatie, malnutrizione, maldigestione e/o malassorbimento),

sequestro (es. sanguinamento intracavitario, vasculopatie)

albumina

↓ = perdite di sangue (es. sanguinamento gastrointestinale), patologie essudative (es. ustioni gravi), enteropatie proteino- disperdente

α-globuline ↑ ↓ infiammazione (acuta o cronica), neoplasia, sindrome nefrosica, epatopatie, somministrazione di corticosteroidi

β-globuline ↑ ↓ infiammazione (acuta o cronica), sindrome nefrosica, epatopatie

↑ policlonale ↓ infezioni sistemiche (batteriche, virali, parassitarie, micotiche), disordini immunomediati, neoplasie, epatopatie gravi

↑ monoclonale ↓ neoplasie, infezioni croniche (es. FIP), infiammazione cronica (es. IBD)

γ-globuline

↓ ↑ immunodeficienza (ereditaria o acquisita), mancato trasferimento dell’immunità passiva

Tabella 6.1 Alterazioni del tracciato elettroforetico e patologie comunemente

associate (modificata da Thomas, 2000).

Colesterolo

Un basso livello di colesterolo sierico può riflettere il malassorbimento, ed è tipico della linfangectasia (Hall, 1999).

Trigliceridi

La misurazione dei trigliceridi sierici è indicata nei pazienti con iperlipidemia, soprattutto se sussistono concomitanti segni clinici associati all’ipertrigliceridemia (crisi epilettiche, sintomi gastrointestinali, lipemia retinalis, xantomatosi, neuropatia periferica). L’ipotrigliceridemia non è chiaramente associata con alcuna patologia, si verifica nell’ipertiroidismo e in alcune enteropatie con malassorbimento e perdita proteica (Nelson et al., 2005).

TEST PER L’INFIAMMAZIONE GASTRICA