CAPITOLO III. IL CASO DEL GRUPPO ASSICURAZIONI GENERALI 48
3.1 Profilo del Gruppo Generali 48
Fondata a Trieste nel 1831, Assicurazioni Generali SpA, è la più grande compagnia assicurativa presente sul mercato italiano, tra le prime cinque in Europa, ed è tra le 50 società più grandi al mondo (Fortune Global 500). L’azienda è stata attiva sui mercati stranieri sin dalle sue origini; e questi, rappresentano ora più dei due terzi del fatturato complessivo dell’azienda. Le sussidiarie e le agenzie di Generali sono presenti in più di 60 paesi, sparse per tutti i cinque continenti. È inoltre, tra i principali asset manager mondiali con € 480 miliardi di masse gestite e ha a disposizione una forza vendita proprietaria di 80 mila persone al servizio di 72 milioni di clienti.
Prima di analizzare nello specifico come Generali ha deciso di rendicontare le proprie performance nel Report di Sostenibilità e nel Report Integrato del Gruppo, è giusto sottolineare che in Italia, diversamente da altri paesi, quali per esempio Sud Africa o Danimarca, non è obbligatorio per le società quotate redigere un Report di Sostenibilità o un Report Integrato, ma è sufficiente che, così come prescritto dal secondo comma dell’art. 242853 C.C.:
“l’analisi di cui al primo (relazione sulla gestione) sia coerente con l’entità e la complessità degli affari della società e contenga, nella misura necessaria alla comprensione della situazione della società e dell’andamento e del risultato della sua gestione, gli indicatori di risultato finanziari e, se del caso, quelli non finanziari pertinenti all’attività specifica della società, comprese le informazioni attinenti all’ambiente e al personale. L’analisi deve contenere ove opportuno riferimenti agli importi riportati nel bilancio e chiarimenti aggiuntivi su di essi”.
53Il presente comma è stato inserito dall’art 1 D. Lgs. n. 32/2007 per recepire l’Account Modernisation
Altro fattore importante da sottolineare è il fatto che l’azienda ha completato una fase di turnaround iniziata nel 2013, intrapresa a seguito dei risultati non brillanti raggiunti negli esercizi precedenti, e senza ricorrere al mercato dei capitali, ma procedendo piuttosto ad una nuova gestione strategica del Gruppo. Come affermato dal CEO del Gruppo durante l’Investor Day 2014, infatti: “Negli ultimi due anni Generali ha incessantemente perseguito una strategia volta a trasformare in modo sostanziale il business senza ricorrere all’aiuto degli azionisti.54”
Per inquadrare meglio questa fase di turnaround, conclusa brillantemente con un anno di anticipo, Generali ha avviato un processo di verifica sui temi più importanti, per conseguire dei risultati utili non soltanto per l’azienda, ma per tutti gli stakeholder. Un risultato così positivo, è stato possibile grazie al perseguimento di una precisa strategia, e all’adozione di un nuovo modello di business, orientati alla creazione di una nuova proposta di valore.
La strategia del Gruppo, è stata fondata sui seguenti punti di forza:
• un brand molto forte, soprattutto nei paesi core come Italia, Germania, Francia; • una consolidata presenza internazionale, ampia e diversificata, con alcune punte di
eccellenza sia in mercati maturi che in mercati emergenti;
• una dimensione totale di premi ed asset che la pone ai primi posti tra i gruppi assicurativi del mondo;
• una leadership consolidata nel segmento vita e una solida performance nel segmento danni.
Partendo da questi punti di forza, Generali ha sviluppato una strategia volta all’aumento di profittabilità e a massimizzare la generazione di valore per i suoi azionisti, impostata su tre criteri fondamentali: disciplina, semplicità e focus del core business, cioè, l’attività assicurativa.
Il business aziendale è stato quindi ridefinito partendo dallo sviluppo di soluzioni assicurative danni e vita semplici, integrate, personalizzate e competitive al fine di soddisfare le esigenze dei clienti Persona e Azienda. L’azienda, ha ormai superato da
tempo la classica suddivisione dell’offerta in ramo vita e ramo danni, questo per creare una proposta di valore più focalizzata sulle esigenze dei clienti. Il Gruppo, distribuisce i propri prodotti e offre i propri servizi attraverso vari canali (piattaforma e-‐commerce, agenti, promotori finanziari, broker) rispondendo alla richiesta dei propri clienti di entrare in contatto con l’azienda in modi diversi. Il denaro raccolto, è investito in modo responsabile in strumenti finanziari. I premi incassati dalla stipula dei contratti di assicurazione vengono gestiti in maniera tale da garantire il pagamento dei sinistri e delle prestazioni a seguito del decesso o infortunio agli assicurati o ai beneficiari.
Il valore creato è stato condiviso con la comunità finanziaria, i clienti, e con le persone che lavorano all’interno dell’organizzazione. Riguardo al primo gruppo di stakeholder, il valore è stato distribuito attraverso un aumento della redditività per assicurare un’adeguata remunerazione agli azionisti e l’ottimizzazione della solidità patrimoniale. Per aumentare il valore per i clienti, il Gruppo ha creato una proposta di valore che garantisca prodotti e servizi idonei a migliorare l’offerta attule e che soddisfino le esigenze di tutti i clienti, cercano quindi di fidelizzarli. Per quanto riguarda i dipendenti, sono state identificate due categorie di persone: la forza vendita, per la quale si tende ad un miglioramento della sua efficienza e della sua efficacia; e “le nostre persone”: in questo caso, il valore è stato creato attraverso la promozione della diversità nell’ambiente di lavoro e la valorizzazione dei talenti.
I fattori critici del contesto esterno in grado di influenzare in modo significativo il business e la capacità di creare valore sono stati identificati:
• nello scenario macro-‐economico e finanziario incerto dovuto in particolar modo alla congiuntura, che con intensità diversa sta influenzando l’economia globale; e ai bassi tassi d’interesse;
• nei vincoli normativi crescenti, che impongono una forte preparazione interna per poterli affrontare efficacemente;
• nelle rinnovate esigenze della clientela, derivanti dalla digitalizzazione e all’incertezza economica;
• nel cambiamento demografico, caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione;
• nelle sfide ambientali: che impongono di rivedere il livello di rischio ma che costituiscono anche un’opportunità derivante dai più imprevedibili ed estremi cambiamenti climatici.
Quanto detto finora, può essere sintetizzato con un’immagine presente nella Relazione Annuale Integrata 2014 del Gruppo. La figura presentata è uno strumento sintetico estremamente utile per chiarire tutti gli aspetti importanti, e che quindi devono essere in qualche modo misurati, del business di Generali.
Figura 5. Il modello di business adottato (Relazione Annuale Integrata 2014).