La programmazione strategica è una forma di pianificazione urbanistica ed eco- nomico-sociale integrata, che ha punti di contatto sia con la filosofia dell'Agenda 21 che con i processi di concertazione locale delle politiche di sviluppo. Si pone come obiettivo la definizione di un piano di sviluppo condiviso attraverso il coinvolgimento della socie- tà locale nel suo complesso, includendo anche le rappresentanze più deboli e il terzo set- tore. I primi esempi di esperienze in questo campo si sono sviluppati attorno al pro- gramma europeo di Iniziative locali per lo sviluppo (ICLEI) a metà anni '90. Questa ten- denza si è poi sviluppata in particolare in contesti metropolitani, spesso in coincidenza con programmi di grandi investimenti infrastrutturali, o in aree di forte crisi (trasforma- zione socio-economica). In Europa alcuni fra gli esempi più significativi di pianificazio- ne strategica sono Malaga, Barcellona, Glasgow, Lione, Liverpool, Bilbao, Birmingham, Rotterdam.
In Italia tra le esperienze di questo tipo vanno segnalate quelle di Firenze, Pesaro, La Spezia, Torino, Trento, Milano, Varese. In generale queste iniziative privilegia-
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no un approccio basato sulla rappresentanza. Nel caso di Firenze e Torino sono stati pre- disposti appositi spazi Web dedicati ai piani strategici. Le due esperienze hanno sotto questo punto di vista molti punti di contatto. Nel caso di Progettare Firenze l’iniziativa ha avuto grande visibilità sulla home page della rete civica fiorentina; il sito del proget- to ha promosso alcuni forum di discussione - trainati da esperti, studiosi della realtà loca- le, decision makers e rappresentanti di alcune associazioni - che hanno avuto scarso seguito; una newsletter per la segnalazione degli appuntamenti in agenda sul territorio; una mailing list. In entrambi i casi, attraverso il Web, sono stati raggiunti buoni risulta- ti sul piano della comunicazione istituzionale e sul piano di trasparenza del processo deci- sionale, ma non ancora sul piano dell'attivazione di nuova partecipazione da parte dei sin- goli cittadini.
L’uso del Web nel caso della progettazione strategica. Il caso di Torino Internazionale
L'Associazione Torino Internazionale, presieduta dal Sindaco di Torino e dal Presidente della Provincia, conta 126 soci fra soggetti pubblici e privati. Il sito web, è stato pensato essenzialmente per comunica- re le attività e per fornire un supporto al coordinamento e al monitoraggio dei progetti relativi al piano strategico di Torino.
I principali strumenti di comunicazione sono: una newsletter cartacea trimestrale ed una newsletter tele- matica (che conta 3.000 abbonati), il sito Web di informazione e aggiornamento sulle 84 azioni del piano strategico.
Nella fase d'elaborazione del piano (tra 2000 e 2001) era stato attivato il forum “Vuoi aiutarci a proget- tare il futuro della tua città?”, che non ha richiamato l’interesse dei cittadini. Gli operatori ritengono che siano stati elementi di insuccesso sia la carenza di risorse umane e finanziarie dedicate, che l'uso di un linguaggio tecnico e specialistico, adeguato ai soggetti facenti parte dell'Associazione. Un ulteriore ele- mento di difficoltà segnalato riguarda le difficoltà di coordinamento fra iniziativa associativa e i differenti settori dei diversi enti locali coinvolti.
Il forum di discussione iniziale era stato promosso attraverso varie azioni, dall'individuazione di liste di interlocutori da sollecitare ad intervenire su determinati temi, da pubblicizzare nei luoghi della città fre- quentati da pubblici mirati, all’introduzione di interventi di esperti ed opinion leader. Questi tentativi non hanno portato a risultati significativi in termini di partecipazione ai forum on line. Per la natura dell’i- niziativa, fortemente caratterizzata come esperienza di concertazione dello sviluppo fra enti, associazio- ni ed imprese, i soggetti partecipanti hanno mostrato una netta preferenza per lo scambio diretto e inter- no all’associazione, pur aperta alla partecipazione di un numero crescente di soci. Anche l’ipotesi di rea- lizzare una rete telematica interna, per la cooperazione a distanza, sembra essere caduta per gli stessi motivi. La nuova versione del sito (gennaio 2003) prevede, tra le novità più importanti, la possibilità per i soci di dare visibilità alle loro attività. Con il nuovo sito, nel corso dell’ultimo anno, gli accessi sono quadruplicati, attestandosi su una media di 600 accessi giornalieri.
La parte più interessante del progetto web, articolato nelle sezioni tematiche del Piano (trasporti e mobi- lità, riqualificazione urbana, ambiente, formazione e ricerca, olimpiadi, produzione e nuove tecnologie, turismo e cultura), è costituita dalla mappa sensibile dei progetti (circa 200), realizzata in collaborazio- ne con la Provincia, accessibile ai soli soci, e finalizzata a promuovere sinergie e nuove iniziative concer- tate. Costruita a partire da una ricognizione presso i comuni, i gestori di servizi pubblici e infrastrutture, le agenzie speciali, i patti territoriali dell’area, le associazioni imprenditoriali e le agenzie della formazio- ne, la mappa “è un documento di lavoro che individua su una mappa cartografica interattiva le azioni strategiche previste sul territorio dell'area metropolitana torinese, mostrando le intenzioni di trasforma- zione del territorio e i progetti in corso […] non una fotografia della progettualità dell'area metropolita- na torinese”. Ciascuna scheda di progetto contiene i seguenti dati principali: localizzazione, stato di avan- zamento, promotori, risorse impegnate, relazioni con la normativa e le procedure di pianificazione, possi- bili connessioni - positive o negative, di sinergia o conflitto - con altri progetti. Nella fase attuale si sta pensando ad accrescere gli investimenti di comunicazione verso i cittadini in relazione alle nuove esigenze di comunicazione del piano.