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2. I documenti di bilancio previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS e le

2.6 Il prospetto di Rendiconto Finanziario

Il prospetto di rendiconto finanziario, analogamente al documento appena analizzato, è previsto obbligatoriamente dalla normativa internazionale ma non da quella civilistica. Questa imposizione deriva dal fatto che gli investitori e i creditori, i quali sono i destinatari principali del bilancio IAS, manifestino un fabbisogno informativo collegato anche all’aspetto finanziario. Essi infatti, solo attraverso una lettura del prospetto in esame, potranno ottenere una fotografia sulla situazione patrimoniale-finanziaria dell’impresa ed individuare i flussi monetari che si manifesteranno nel periodo. Inoltre, sempre dalla consultazione di tale prospetto, riusciranno ad effettuare delle stime circa le capacità future dell’azienda nel generare flussi di cassa in grado di sostenere gli impegni finanziari. Si può affermare quindi che tale documento offra una valutazione completa sulla performance aziendale conseguita nel periodo poiché, integrando le informazioni esposte nel conto economico, va’ ad illustrare un quadro complessivo sulla gestione aziendale.

Il rendiconto finanziario espone al suo interno tutti i flussi finanziari che si sono manifestati durante l’esercizio di riferimento, evidenziando la qualità e la quantità delle risorse finanziarie acquisite (FONTI) e di quelle utilizzate (IMPIEGHI). La definizione di questi due concetti è riportata in seguito:

Le FONTI: sono i flussi finanziari in entrata, i quali possono derivare dalle riduzioni di crediti commerciali (seguiti solitamente da un incasso), dalla vendita o dismissione di attività patrimoniali o dall’apporto di nuovo capitale da parte dei soci;

Gli IMPIEGHI: determinano uscite monetarie e derivano da decrementi di debiti commerciali (i quali implicano uscite per pagamenti), da incrementi dei beni dell’attivo (che richiedono l’accensione di finanziamenti) e dalla liquidazione di dividendi.

Il rendiconto finanziario cerca di tradurre nel suo oggetto di rilevazione, ossia i flussi monetari, ogni movimento patrimoniale e reddituale che si manifesta nel periodo. Lo IAS 7 individua come elemento base da utilizzare nell’identificazione dei flussi la liquidità (cash and cash equivalent), che comprende il denaro in cassa, depositi a vista e

79 investimenti finanziari a breve termine76 prontamente convertibili in denaro e soggetti

ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore.

La normativa internazionale richiede che i flussi monetari rilevati nel Cash Flow

Statement vengano suddivisi in tre aree: operativa, investimento e finanziamento77.

Tuttavia la struttura del prospetto è libera, lasciando dunque al redattore la possibilità di gestire e dividere come meglio ritiene opportuno i flussi nelle tre aree elencate.

 AREA OPERATIVA: rappresenta l’area in cui si originano i ricavi della gestione caratteristica dell’impresa; essa è la sezione più importante poiché rileva la capacità aziendale nel conseguire un equilibrio finanziario. Dalla sua analisi si può dedurre come l’azienda abbia generato risorse sufficienti per sostenere gli impegni derivanti dal rimborso dei finanziamenti, la remunerazione degli azionisti, il sostenimento dell’attività operativa e l’effettuazione di nuovi investimenti senza ricorrere a fonti di finanziamento esterne. Tra i flussi finanziari che rientrano nell’attività operativa si richiamano:

 Incassi dalla vendita di beni o servizi;

Incassi da royalties, diritti, commissioni e altri ricavi;

 Pagamenti ai fornitori di merci e di servizi;

 Pagamenti ai lavoratori dipendenti;

 Pagamenti o rimborsi di imposte a meno che non si riferiscano ad operazioni di investimento o finanziamento.

 AREA di INVESTIMENTO: comprende tutte le operazioni legate all’acquisizione e alla cessione di attività a lungo termine e di investimenti finanziari non rientranti nelle disponibilità liquide o nei mezzi equivalenti. I movimenti finanziari da ricondurre in tale area sono i pagamenti o gli incassi che derivano dalla negoziazione delle risorse dalle quali ci si attendono i futuri redditi e i futuri flussi finanziari. La normativa richiede espressamente che i flussi in esame vengano riportati distinguendo gli incassi dai pagamenti per ogni categoria, sottolineando il divieto nell’eseguire compensi poiché questi ultimi andrebbero a ledere la

76 Vengono considerati tra le disponibilità liquide solo gli investimenti a breve scadenza, i quali hanno una

durata dalla data di acquisizione non superiore ai tre mesi.

80 significatività delle informazioni. Esempi di flussi monetari riscontabili in quest’area sono:

 Pagamenti per la costruzione di immobili, impianti e attrezzature, di attività immateriali e altre immobilizzazioni;

 Incassi dalla vendita di immobili, impianti, attrezzature, attività immateriali o altre immobilizzazioni;

 Pagamenti per l’acquisizione di azioni o titoli di credito di altre aziende e partecipazioni in joint ventures;

 Entrate dalla vendita di strumenti rappresentativi di capitale o di debito di altre aziende e partecipazioni in joint ventures;

 Anticipazioni e prestiti concessi a terzi;

 Incassi per le anticipazioni concesse a terzi;

Pagamenti per contratti a termine, swap e contratti a premio;

Incassi derivanti da contratti swap, future, forward e options.

 AREA di FINANZIAMENTO: si riportano in questa sezione le operazioni legate all’acquisizione e al rimborso di risorse finanziarie le quali possono derivare dal mercato dei capitali o dal mercato del credito. Le operazioni in esame incidono sulla struttura finanziaria dell’azienda e sulla composizione del patrimonio netto modificandone la dimensione e la formazione. La normativa richiede anche in quest’area di dare un’evidenza separata dei flussi finanziari richiamando il divieto di effettuare compensazioni di partite. Esempi di flussi finanziari appartenenti a tale sezione sono:

 Incassi derivanti dall’emissione di azioni o di altri strumenti rappresentativi del capitale;

 Pagamenti agli azionisti per acquistare o liberare le azioni dell’azienda;

 Incassi derivanti dall’emissione di obbligazioni, prestiti, cambiali mutui e altri finanziamenti;

 Rimborsi di prestiti;

 Pagamenti da parte del locatario per la riduzione delle passività esistenti relative ad un leasing finanziario.

81 Per la sola sezione operativa la normativa prevede che ci possano essere due metodi differenti nell’esposizione dei flussi finanziari quali metodo diretto o metodo

indiretto78; si lascia dunque al redattore del prospetto la possibilità di scegliere quello,

tra i due, che ritiene essere più opportuno.

Il metodo diretto espone gli incassi e i pagamenti ad un valore lordo; tale procedimento è quello raccomandato dallo IAS 779 poiché sembra essere maggiormente espressivo

circa la capacità aziendale di realizzare flussi di cassa in futuro. Il metodo indiretto invece parte dal risultato economico dell’esercizio e risale all’identificazione dei flussi di cassa realizzati, attraverso una serie di rettifiche per quelle operazioni che non comportano flussi monetari (come ammortamenti, accantonamenti) e per le operazioni legate ad attività di investimento e di finanziamento. Nonostante il legislatore incoraggi l’utilizzo del metodo diretto capace, al contrario del metodo indiretto, di fornire informazioni circa i flussi di cassa futuri realizzabili dall’impresa, l’evidenza empirica supportata dall’indagine svolta nella seconda sezione del presente lavoro dimostra che le aziende prediligono il secondo80.

Lo IAS 7 individua quattro categorie particolari di movimenti finanziari per le quali si deve prestare attenzione nella loro modalità espositiva, esse sono:

 I flussi finanziari derivanti da operazioni in valuta estera (IAS 7 par. 25-28): secondo la normativa essi devono essere tradotti al cambio applicato alla data di esecuzione del movimento finanziario. Emerge la necessità di riportare anche gli utili e le perdite non realizzate poiché, sebbene essi non siano movimenti monetari, devono comunque essere presentati per raccordare il valore iniziale delle disponibilità liquide con il valore finale;

78 IAS 7, par. 18 “An entity shall report cash flows from operating activities using either:

a. The direct method whereby major classes of gross cash receipts and gross payments are disclosed;

b. The indirect method whereby profit or loss in adjusted for the effects of transactions of a non- cash nature, any deferrals or accruals of past or future operating cash receipts or payments, and items of income and expense associated with investing or financing cash flows.”

79 IAS7, par.19 “Entities are encouraged to report cash flows from operating activities using the direct

method. The direct method provides information which may be useful in estimating future cash flows and which is not available under the indirect method.”

80 Come si avrà modo di analizzare nella sezione empirica, vi è un’eccezione che riguarda le aziende

82

I flussi finanziari derivanti dall’incasso o dal pagamento di interessi o dividendi (IAS 7 par. 31-34): per queste fattispecie si concedono opzioni differenti, infatti gli interessi passivi possono essere classificati sia come flussi operativi (in quanto influiscono sul reddito d’esercizio) sia come flussi appartenenti all’area finanziaria (in quanto rappresentano i costi sostenuti per il reperimento delle risorse). Gli interessi attivi e i dividendi incassati, invece, possono essere ricondotti sia nell’area operativa (in quanto incidono sul reddito realizzato) sia nell’area di investimento (in quanto derivano da strumenti finanziari che l’azienda ha nel suo portafoglio). I dividendi pagati dall’azienda infine, possono essere collocati nell’attività di finanziamento, poiché sono costi per l’ottenimento di risorse finanziarie, o nell’area operativa in quanto incidono sul risultato d’esercizio;

 I flussi finanziari relativi al pagamento o al rimborso delle imposte sul reddito (IAS 7 par. 35-36): essi devono essere esposti separatamente e classificati tra i flussi finanziari dell’attività operativa a meno che essi non siano riconducibili all’attività di finanziamento o di investimento;

 I flussi finanziari relativi ad acquisizioni e cessioni di controllate e di altri rami d’azienda (IAS 7 par. 39): in questo caso i flussi devono essere esposti separatamente e classificati come attività di investimento.

I problemi maggiori ruotano attorno alla classificazione degli interessi e dei dividendi poiché l’opzione contabile offerta dal legislatore crea forti ostacoli nella comparabilità dei dati. Risulta essere preferibile una classificazione tale per cui:

 Nell’area di INVESTIMENTO si comprendono tutti i movimenti finanziari collegati alla gestione del patrimonio che non si modificano per effetto della gestione operativa, sono operazioni che derivano in sostanza dall’attivo dello stato patrimoniale;

 Nell’area di FINANZIAMENTO si comprendono tutti i movimenti collegati alla gestione del patrimonio netto e delle passività che non si modificano per effetto della gestione operativa, queste operazioni derivano invece dalle sezioni del passivo e del patrimonio netto dello stato patrimoniale;

83

 L’area OPERATIVA si configura come una sezione residuale, in questa vengono inseriti tutti i movimenti finanziari collegati al conseguimento del reddito ossia quelli che traggono origine da operazioni di gestione descritti sotto il profilo reddituale nel prospetto di conto economico.

Secondo questa impostazione gli incassi da interessi attivi e da dividendi, nonché i pagamenti di interessi passivi e di imposte, sono movimenti della gestione reddituale e pertanto dovrebbero essere ricompresi in tale area. Al contrario i dividendi pagati si riconducono alla sezione di finanziamento poiché comportano, attraverso la loro liquidazione, una variazione del patrimonio netto.

Ci sono poi una serie di operazioni di investimento e finanziamento che vengono elencate nel par. 44 e definite, dal par. 43 dello IAS 7, come non monetarie e dunque escludibili dal rendiconto finanziario. Tuttavia si richiede di riportare tali informazioni in una sezione apposita del bilancio in modo tale da trasmettere al lettore la significatività delle stesse. Le attività in esame sono:

 Acquisizione di attività contraendo debiti o attraverso contratti di leasing finanziario;

 Acquisto di un’impresa attraverso l’emissione di nuovo capitale sociale;

 La conversione dei debiti in capitale.

Si riportano nelle tabelle sottostanti gli schemi di rendiconto finanziario redatti in tab. 2.7 secondo il metodo diretto e in tab. 2.8 seguendo il metodo indiretto.

84

Tab. 2.7 Rendiconto finanziario redatto secondo il metodo diretto

Flussi finanziari dell’attività operativa

Entrate di disponibilità liquide dai clienti

Uscite di disponibilità liquide a fornitori e dipendenti Disponibilità liquide generate dalle operazioni Interessi corrisposti81

Interessi attivi81

Dividendi ricevuti82

Imposte sul reddito corrisposte

Disponibilità liquide derivanti dall’attività operativa (A)

X X X (X) X X (X) X

Flussi finanziari derivanti dall’attività di investimento

Acquisizioni di società controllate Acquisto di immobili, impianti e macchinari Corrispettivi dalla vendita di immobilizzazioni

Disponibilità liquide impiegate nell’attività di investimento (B)

(X) (X) X

X Flussi finanziari dell’attività finanziaria

Incassi da emissione di nuovo capitale azionario Incassi da finanziamenti a lungo termine Pagamenti per leasing finanziari Dividendi corrisposti82

Disponibilità liquide impiegate nell’attività finanziaria (C)

X X (X) (X)

X Flusso finanziario dell’esercizio (A+/-B+/-C) X

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio dell’esercizio Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell’esercizio

X0

X0+X

81 Coerentemente con quanto esposto in precedenza si sceglie di considerare gli interessi passivi e attivi

quali valori operativi in quanto essi incidono sull’area reddituale dell’azienda, lo IAS 7 concede tuttavia la possibilità di classificare gli interessi passivi tra le uscite dell’attività finanziaria e gli interessi attivi come entrate derivanti da investimenti.

82 La considerazione precedente si estende anche ai dividendi che possono essere classificati nell’area

operativa come nella rappresentazione illustrata, oppure essere inseriti nell’area degli investimenti (per i dividendi incassati) e nell’area finanziaria (per i dividendi pagati ai portatori di capitale di rischio).

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Tab. 2.8 Rendiconto finanziario redatto secondo il metodo indiretto

Flussi finanziari dell’attività operativa

Total comprehensive income prima delle imposte Rettifiche per:

-Ammortamenti -Accantonamenti

-Rettifiche di valore da fair value

Variazioni del capitale circolante netto Disponibilità liquide generate dalle operazioni Interessi corrisposti

Interessi attivi Dividendi ricevuti

Imposte sul reddito corrisposte

Disponibilità liquide derivanti dall’attività operativa (A)

X X X (X) (X) X (X) X X (X) X

Flussi finanziari derivanti dall’attività di investimento

Acquisizioni di società controllate Acquisto di immobili, impianti e macchinari Corrispettivi dalla vendita di immobilizzazioni

Disponibilità liquide impiegate nell’attività di investimento (B)

(X) (X) X X

X Flussi finanziari dell’attività finanziaria

Incassi da emissione di nuovo capitale azionario Incassi da finanziamenti a lungo termine Pagamenti per leasing finanziari Dividendi corrisposti

Disponibilità liquide impiegate nell’attività finanziaria (C)

X X (X) (X)

X Flusso finanziario dell’esercizio (A+/-B+/-C) X

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Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio dell’esercizio Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell’esercizio

X0

X0+X

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