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CAPITOLO 2 PROPOSTA METODOLOGICA PER LA VALUTAZIONE

2.2 Base di partenza scientifica

2.2.1 Protocolli ITACA, Ecolabel, LEED

A livello nazionale ed internazionale sono disponibili molteplici metodi di verifica per la valutazione della sostenibilità degli edifici.

Essi conferiscono un punteggio relativo, rispetto ad una serie di indicatori di valutazione di impatto sull’ambiente, alle performance dell’edificio, tutto ciò permette di classificare la costruzione in relazione ad una scala di qualità. Il Protocollo ITACA, Ecolabel e LEED rappresentano i sistemi di valutazione

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più noti.

Il Protocollo ITACA 2, nel 2004, è stato approvato dalla conferenza dei

presidenti delle Regioni e delle Province Autonome italiane.

Esso va a valutare, in particolare, la sostenibilità degli edifici con destinazione d’uso prevalentemente residenziale. I principi su cui si basa lo

strumento sono3:

- l’individuazione di criteri, ossia i temi ambientali che permettono di misurare le varie prestazioni ambientali dell’edificio posto in esame; - la definizione di prestazioni di riferimento (benchmark) con cui confrontare quelle dell’edificio ai fini dell’attribuzione di un punteggio, corrispondente al rapporto della prestazione con il benchmark;

- la “pesatura” dei criteri che ne determinano la maggiore e minore importanza;

- il punteggio finale sintetico che definisce il grado di miglioramento dell’insieme delle prestazioni rispetto al livello standard.

Il sistema di certificazione cui fa riferimento tale strumento è SBTool, la cui metodologia permette di tarare lo strumento di valutazione in relazione al contesto territoriale regionale, potendo, riferendosi al quadro normativo ed alla pratica costruttiva locale, stabilire idonei livelli di benchmark.

Al fine di elaborare il sistema di certificazione, ITACA ha individuato, quale partner tecnico-scientifico, l’associazione IISBE Italia (International

2 Itaca è un istituto nato nel 1996 come associazione di tipo federale, per impulso

delle Regioni italiane, con la denominazione di “Istituto per la trasparenza, l’aggiornamento e la certificazione degli appalti”. Dal 2005 ha adottato la sua nuova denominazione, “Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilit ambientale”.

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initiative for the Sustainable Built Environment) (Fig. 2.2).

Fig. 2.2: Il sistema di certificazione ITACA, ruoli e processi.

Il Protocollo ITACA è stato, a sua volta, indicato dal Ministero dello Sviluppo Economico come riferimento nell’ambito delle Linee Guida nazionali per la certificazione energetica.

La certificazione Ecolabel europea è in linea con il nuovo regolamento CE n.

66/20104 relativo al marchio di qualit ecologica dell’Unione Europea

(Ecolabel UE) ed è uno strumento di certificazione ambientale volontario. Tale strumento prende in considerazione gli impatti ambientali di un servizio o di un determinato bene per l’intero ciclo di vita. In particolare i

4 Il Regolamento CE 66/10 ECOLABEL prevede che ogni Stato Membro istituisca gli Organismi Competenti nazionali cui demandare il compito di applicare gli schemi comunitari; a tal proposito il D.M. n. 413/95 ha istituito il Comitato Ecolabel - Ecoaudit per svolgere le funzioni attribuite ai predetti Organismi Competenti; a tal fine, ha inoltre stabilito che esso si avvalga del supporto tecnico dell'ISPRA.

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criteri mirano a:

- ridurre la produzione di rifiuti;

- ridurre i consumi di acqua ed energia elettrica;

- promuovere l’uso di materiali con elevate prestazioni ambientali; - favorire il benessere all’interno spazi,

- incentivare l’utilizzo di fonti rinnovabili;

- promuovere l’informazione e l’educazione su una corretta gestione del fabbricato.

Lo strumento si divide in due parti di cui una contenente i criteri riguardanti i “Nuovi Edifici” (allegato 1) e l’altra i criteri per gli “Edifici Esistenti” (allegato 2). A loro volta gli allegati sono suddivisi in due sezioni di cui una contenente requisiti obbligatori e l’altra i requisiti facoltativi, il cui soddisfacimento consente l’ottenimento del punteggio per il raggiungimento

della soglia minima stabilita. Si riportano di seguito le tabelle (Fig. 2.3) (Fig.

2.4) contenenti, rispettivamente, i 20 criteri ecologici obbligatori e i 28

opzionali inerenti la categoria “edifici esistenti” (Fonte: ISPRA).

Per una maggiore comprensione, si è ritenuto opportuno chiarire il significato di alcuni dei criteri elencati in tabella.

In particolare, il Book Building (da fornire obbligatoriamente) è un documento nel quale sono riportate tutte le informazioni e le caratteristiche tecniche della costruzione, i dati relativi al progetto, ai proprietari, ai progettisti, il certificato energetico, i rapporti di ispezione antincendio, la relazione della valutazione ambientale ecc. Inoltre, per ottenere la certificazione dell’edificio, è d’obbligo presentare il Piano di manutenzione che fa appunto riferimento alla manutenzione e all’efficace funzionamento della struttura e dei sistemi tecnici (per un periodo almeno di 10 anni).

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Fig. 2.3: Criteri Ecolabel obbligatori per la categoria "Edifici Esistenti".

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La Guida per l’utente, invece, fornisce le informazioni per l’utilizzo della costruzione e delle attrezzature annesse. Ad ogni criterio opzionale è associato un determinato punteggio. I livelli vengono valutati attraverso la pesatura di due aspetti: la difficoltà tecnico - economica e l’efficacia ambientale.

Per il sistema di punteggio si ha:

- punteggio fino a 1 punto: basso / basso; - punteggio fino a 2 punti: basso / medio; - punteggio massimo 3 punti: medio / alto.

Il numero totale dei criteri per i nuovi edifici è 54, di cui 25 opzionali, con un punteggio totale disponibile di 56 punti, mentre il numero totale dei criteri per gli edifici esistenti è 49, di cui 29 opzionali, con un punteggio totale di 65 punti5.

Il sistema statunitense LEED (acronimo di The Leadership in Energy and

Environmental Design) è stato sviluppato dallo U.S. Green Building Council

(USGBC) e fornisce un insieme di standard di misura delle prestazioni ambientali di un edificio. Tale strumento è pensato per la valutazione sia degli edifici nuovi che di quelli esistenti e per le diverse destinazioni d’uso. Ne deriva, pertanto, che i criteri in esso contenuti variano a seconda della diversa tipologia di fabbricato.

Il LEED parte, difatti, dal presupposto che ogni costruzione (ospedali,

residenze, edifici per uffici, ecc.) abbia le sue diverse esigenze.

In Italia il testo di riferimento per l’applicazione della metodologia è rappresentato da LEED Italia Nuove Costruzioni Versione 9.0 del

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18/06/2009, curata dal comitato GBC Italia 6.

Il sistema di classificazione LEED si struttura in 7 sezioni organizzate in prerequisiti e in crediti.

Le sezioni sono:

- Sostenibilità del Sito (1 prerequisito, 8 crediti - max 26 punti): questa

sezione approccia alle tematiche ambientali legate al rapporto tra l’edificio e l’intorno, con l’obiettivo di limitare l’impatto generato dalle attività di costruzione.

- Gestione delle Acque (1 Prerequisito, 3 Crediti - max 10 punti): tale sezione

affronta gli aspetti legati alla gestione e allo smaltimento delle acque con il fine di ridurre i consumi idrici e di promuovere il riutilizzo delle acque meteoriche.

- Energia ed Atmosfera (3 Prerequisiti, 6 Crediti - max 35 punti): questa area

promuove il miglioramento ed il controllo delle prestazioni energetiche degli edifici e l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili o alternative.

- Materiali e Risorse (1 Prerequisito, 7 Crediti - max 14 punti): in questa

sezione vengono valutate le tematiche ambientali in relazione alla selezione dei materiali (potenzialmente materiali riciclati e/o riciclabili), alla riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti e allo smaltimento dei rifiuti.

6 Il GBC (Green Building Council Italia) è parte integrante di un movimento più

ampio che prende l’avvio negli Stati Uniti nel 1993 con la nascita dello USGBC. L’associazione GBC Italia è un’associazione no profit nata nel 2008 grazie alla collaborazione tra aziende, enti e associazioni e allo stimolo della Provincia Autonoma di Trento e di Habitech Distretto Tecnologico Trentino (Manuale LEED Italia N.C.).

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- Qualità ambientale Interna (2 Prerequisiti, 8 Crediti - max 15 punti): in

questa area vengono prese in considerazione le caratteristiche ambientali correlate alla qualità dell’ambiente interno per quanto concerne la salubrità, la sicurezza e il comfort, il consumo di energia, l’efficacia del cambio e del controllo della contaminazione dell’aria.

- Innovazione nella Progettazione (2 crediti - max 6 punti): in tale sezione si

identificano e si valutano quegli aspetti progettuali che si caratterizzano per la loro innovazione e applicazione delle pratiche di sostenibilità nella realizzazione dell’edificio.

- Priorità Regionale (1 Credito - max 4 punti): l’obiettivo di questa sezione è

quello di motivare i progettisti a focalizzare l’attenzione su caratteristiche ambientali uniche e peculiari del luogo in cui è situato il progetto.

I prerequisiti di ogni sezione sono obbligatori affinché l’intero edificio possa venire certificato mentre i crediti sono scelti in funzione delle caratteristiche, rispettivamente, del progetto o dell’edificio oggetto di valutazione. Dalla somma dei punteggi dei crediti deriva il livello di certificazione ottenuto. La scala di valutazione si articola su 4 livelli:

- Base (40-49 punti conseguiti); - Argento (50-59 punti conseguiti); - Oro (60-79 punti conseguiti); - Platino (80 o più punti conseguiti).

A conclusione del processo di valutazione, il richiedente interessato riceverà

una lettera formale di certificazione7.

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2.2.2 AGENAS – Il Sistema italiano per la valutazione