• Non ci sono risultati.

Protocollo di Intesa per il completamento e la gestione del Centro di Documentazione della Benedicta 97 ;

1.5 FONTI SUB-NAZIONAL

1.5.7 Protocollo di Intesa per il completamento e la gestione del Centro di Documentazione della Benedicta 97 ;

Approvazione tra Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Comune di Bosio, Unione dei comuni tra il Tobbio e il Colma, Ente e Gestione delle aree protette dell’Appennino piemontese e il Sistema Bibliotecario di Novi Ligure.

L’obiettivo primario del protocollo è invitare a completare i lavori e l’allestimento del Centro di documentazione presso i ruderi della Benedicta, in modo tale da coordinare la gestione e le attività con le sedi già esistenti nell’area98.

Le Parti si impegnano a collaborare al fine di applicare un piano gestionale, coinvolgendo il più possibile anche gli istituti e le associazioni liguri e che si avvalga di adeguate strumentazioni tecnico-scientifiche, che sia finalizzato a rendere efficace ed efficiente il servizio di accoglienza dei visitatori, delle scolaresche e del pubblico in genere.

Le Parti si propongono di migliorare le forme di accesso alle risorse, sviluppando una rete in cui ci sia alla base una cooperazione tra le varie strutture di documentazione al fine di aumentare la proposta culturale nei confronti del consumatore e migliorare la circolazione delle informazioni. L’art. 2 si occupa di descrivere il coinvolgimento delle risorse dei soggetti interessati. Ogni Parte si impegna a condividere le proprie competenze e le proprie tecnologie in materia di gestione del patrimonio archivistico e

97 Il Protocollo si può consultare nei documenti allegati a tale elaborato.

98 Centro di documentazione “Cascina Pizzo”, l’Ecomuseo di Cascina Moglioni, Cascina Foi

librario. La Provincia si occuperà di dirigere i lavori riguardanti l’impiantistica e l’allestimento della sala che svolgerà la funzione di accoglienza, esposizione di mostre e luogo di eventi nei pressi delle Capanne di Marcarolo.

Segue poi il dettaglio sui vari finanziamenti dei quali la Regione ne è la protagonista sostanziale, seguita dalla Provincia di Alessandria99.

Per quanto riguarda invece la manutenzione ordinaria e straordinaria, le forniture delle utenze per l’utilizzo delle strutture nonché il servizio di guardiania, i responsabili sono gli enti locali. Per quanto riguarda i servizi di accesso all’area e la fruizione turistica gli enti continueranno a svolgere le relative funzioni, che così si suddividono: la Provincia si occuperà della viabilità e della segnaletica stradale; la Regione e il corpo Forestale della zona si prenderanno carico delle opere che riguardano le aree verdi e i relativi sentieri; saranno di competenza dell’Unione Montana e del Comune la manutenzione e la sorveglianza. sarà cura della Gli eventi dovranno essere concordati con i vari enti locali, con l’Associazione Memoria della Benedicta e con le associazioni locali e nazionali.

L’articolo 3 propone l’intenzione delle Parti di sviluppare un sistema informativo in grado di mettere a disposizione la “descrizione, catalogazione, gestione e consultazione di beni librari, archivistici e documentali” che si trovano nel Centro di Documentazione in questione,

99 Rispettivamente 500.000 euro dei quali il 50% a titolo di acconto alla stipula del presente

protocollo, ulteriore quota pari al 25% al raggiungimento del 50% dello sviluppo dei lavori, ulteriore quota del 15% all’emissione del Certificato di Collaudo ed il rimanente 10% al definitivo conseguimento dell’agibilità dei locali. E 250.000,00 mediante impiego di beni immobili quale partita compensativa per i lavori appaltati, ai sensi dell’art. 191, D. Lgs. n. 50/2016 e s.m.i.

presso l’Isral100 e l’Ilsrec101, nei Musei della Resistenza e negli Istituti

culturali aderenti al sistema documentario regionale e al Polo del ‘900, e nelle banche dati dell’Ecosistema digitale di condivisione della conoscenza. Attraverso un software open source e multipiattaforma realizzato su base

Collective Access, la Regione si impegna ad inserire i materiali del Centro di

documentazione all’interno dei database regionali secondo le esigenze del Centro stesso e degli Istituti collegati alla rete documentale integrata. Il Centro dovrebbe essere inserito nel sottosistema tematico costituito dal Polo del ‘900, dal Centro di Documentazione di Verbania Fondotoce, dalla Scuola di Pace di Boves, dalla Fondazione Revelli di Paraloup, dal Comitato Resistenza Colle del Lys. La valorizzazione del patrimonio della Benedicta comprende in primo luogo l’impegno delle Parti in un lavoro di sensibilizzazione e promozione a livello sociale riguardo i temi delle stragi nazifascite, della deportazione e della distruzione degli edifici storici del Piemonte e della Liguria. Tra i progetti specifici di ambito bibliografico e archivistico vengono evidenziati:

“– il recupero, la descrizione e la digitalizzazione dell’intera documentazione del processo Engel, in collaborazione con la

100 L’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di

Alessandria, fondato nel 1976-77, si propone come “laboratorio culturale di storia contemporanea che conservando la Resistenza come ambito culturale ed etico di ispirazione, dispiega la sua attività in più direzioni: la ricerca innanzitutto, ma in pari tempo l’iniziativa editoriale, la conservazione archivistica e bibliotecaria, la ricerca didattica e la formazione docente, la consulenza scientifica e l’organizzazione culturale”. Cfr. sito web online dell’Istituto per maggiori notizie:

https://www.isral.it .

101 L’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea fu fondato nel

secondo dopoguerra ed ha come obiettivi “lo studio e la divulgazione dei molteplici aspetti che hanno mosso e caratterizzato la Resistenza, nel quadro degli eventi che hanno drammaticamente segnato l’intera storia del Novecento”. L’Istituto si impegna nella ricerca, in un costante lavoro di riflessione e confronto finalizzati a sensibilizzare la società nei confronti della memoria storica. Per ulteriori informazioni cfr. il sito web

Procura Militare, l’avvocatura della Provincia di Alessandria e gli altri enti a suo tempo coinvolti;

– la digitalizzazione e la valorizzazione dei giornali periodici locali piemontesi e liguri del ‘900 e delle testate legate alla Resistenza e al CLN;

– la digitalizzazione, il riordino e la valorizzazione delle fonti orali e del patrimonio audiovisivo, tradizionale ed etno- antropologico e dei beni immateriali relativi agli eventi sopra richiamati, in collaborazione con l’Associazione, l’Isral e il Polo del ‘900;

– lo sviluppo delle relazioni già avviate dal 2003 con gli omologhi Lieux de la Memoire del Vercors e delle Alpi francesi, finalizzate all’acquisizione della loro esperienza di ricerca, valorizzazione e documentazione (ruderi di Valchevrière, “Memorial” e centro documentazione di Vassieux) e alla partecipazione a reti e progetti europei, in necessaria partnership con le realtà cuneesi e torinesi”102.

L’articolo 5 introduce il Comitato tecnico-scientifico, l’organo che ha il compito di indirizzare e coordinare tutte le attività descritte all’art. 1, monitorare tali attività, occuparsi dei vari progetti, verificare i risultati e definire le linee di sviluppo.

Il Comitato è costituito da esperti nominati da ciascuna delle Parti firmatarie o dalla Soprintendenza Archivistica e Libraria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, o infine da eventuali altri soggetti aderenti. Ognuno di questi può designare un componente, fino ad un massimo di dieci persone. Il Dirigente regionale del Settore Promozionale dei beni librari e archivistici, editoria ed istituti culturali, o un funzionario regionale delegato (oggi il dott. Massimo Carcione) presiede il Comitato.

102 Cfr. Art. 4.

1.5.8 Deliberazione della Giunta Regionale del Piemonte 8 giugno