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IMPATTO TEMPO D’ACCADIMENTO TEMPO D’ACCADIMENTO TEMPO D’ACCADIMENTO

U. S.A Protrarsi della delle

politiche di rigore nella UE

Carenza strutturale di pelli Aumento delle vendite estero su estero del lusso accessibile direttamente da

proprie sedi delocalizzate con perdita di posti di

lavoro

Tendenza delle griffe ad intervenire direttamente con proprie strutture produttive estere con perdita del fatturato realizzato su licenza per gli

operatori specializzati minori

Forte crescita delle joint venture produttive in paesi

low cost

MEDIO

Difficile sopravvivenza delle aziende minori con produzione

indifferenziata se non come terziste.

Interesse per joint venture produttive in paesi low cost

Carenza manodopera specializzata

Carenza manodopera specializzata

Fonte: Aimpes, Report Manufatti in Pelle e Succedanei 2011

Tra le principali minacce che incombono sulle lavorazioni artigianali indipendenti e di grandi firme vi è sicuramente il problema della scomparsa della manodopera specializzata.

Tabella 3.18 Previsioni di crescita del lusso per prodotto, 2012

Fonte: Osservatorio Altagamma, aggiornamento maggio 2012

Tabella 3.19 Previsioni di crescita del lusso per aree geografiche, 2012

Fonte: Osservatorio Altagamma, aggiornamento maggio 2012

Problematiche che potrebbero costituire un ostacolo alla ripresa

Uno dei problemi principali riscontrati nelle aziende di produzione è la mancanza di manodopera specializzata, le figure scarse sono diverse e tutte ricoprono una notevole importanza all’interno della catena produttiva per ottenere qualità. Le ragioni alla base di questa carenza sono svariate, ma tutte insieme contribuiscono a creare un potente ostacolo alla ripresa dell’economia italiana incentrata sull’artigianato e sull’eccellenza. Tra i diversi motivi si annoverano la scarsa attrattività di cui godono i lavori manuali sui giovani, poiché vengono considerati faticosi e antiquati, oltre che poco gratificanti; richiedono una passione e una dedizione totale, oltre ad anni di esperienza prima di raggiungere elevati livelli di prestazione. Molto del saper fare artigianale è andato perduto a causa di politiche localizzative penalizzanti per i territori: sotto la minaccia di delocalizzazione che le aziende hanno esibito ai fornitori artigiani, pretendendo di pagare il lavoro a prezzo bassissimo, molti sono i laboratori che hanno chiuso, non solo con una perdita di competenze che sono state riconvertite, ma anche facendo percepire tali carriere come destinate all’estinzione, soppiantate dalla manodopera a basso costo

dei paesi dell’Est Europa o dell’Oriente. Si tratta di un problema di notevole importanza se si vuole dare nuovo slancio all’industria sfruttando le caratteristiche tipiche del made in Italy; un quesito da risolvere è come sia possibile concentrare l’offerta sulla produzione artigianale se a scarseggiare sono gli artigiani. Al giorno d’oggi, come

riporta anche il Sole24ore Moda24 e Luxury2474, sono moltissimi i marchi che vengono

ad aprire impianti produttivi o che ricercano fornitori nei distretti della pelle italiani per sfruttare le competenze che qui si trovano e ottenere prodotti di alta qualità. Ma come sottolineano gli articoli, la scarsità di figure competenti e specializzate mette a rischio la possibilità di soddisfare tutta la domanda. Anche le scuole di design e di moda più prestigiose non preparano adeguatamente figure da inserire nel mondo degli accessori; inoltre l’attenzione alla pelletteria è scarsa, nonostante sia uno dei segmenti di prodotti di lusso che più vende nei diversi mercati. Occorre quindi non solo un cambio nei consumi, che risulta già in atto, ma anche un cambiamento culturale che torni ad attribuire l’importanza che merita chi sceglie lavori artigianali e manuali. Come ricorda Sennett il lavoro manuale è un lavoro nobile, in cui mano e mente lavorano insieme per

un risultato comune75.

3.4 LO SVILUPPO DI NUOVE NICCHIE DI MERCATO

I produttori indie, così come sono intesi da Bruce Nussbaum76, sono caratterizzati da

una ridotta dimensione e da una forte connotazione locale. Questi fattori implicano una relazione stretta con la comunità di appartenenza e un audience ristretto all’ambito locale. L’utilizzo degli strumenti del Web 2.0 consente però potenzialmente di raggiungere un pubblico molto vasto, anche se i consumatori realmente interessati all’offerta di queste aziende spesso sono una nicchia del mercato. Offrono infatti

74 I. Vesentini, Lvmh, a Ferrara fabbrica-gioiello per le scarpe Berluti, www.moda24.ilsole24ore.it, 29 Maggio 2012

G. Crivelli, La fabbrica globale è sul Brenta, www.luxury24.ilsole24ore.it, giugno 2009 75 R. Sennett, L’uomo Artigiano, Feltrinelli, Milano, 2008

76 B. Nussbaum, 4 Reasons Why The Future Of Capitalism Is Homegrown, Small Scale, and Independent, FastCompany.com, 6 Dicembre 2011

prodotti in quantità limitata e spesso si tratta di oggetti in cui prevale un gusto originale e molto innovativo.

I consumatori di nicchia solitamente ricercano funzioni o qualità particolari, che i prodotti standardizzati offerti sul mercato non possiedono. Come si è visto in precedenza però i consumatori moderni sono alla ricerca di prodotti di qualità, sempre più unici e personalizzati, che supportino i valori in cui credono. La crisi economico- finanziaria che imperversa sui mercati occidentali rappresenta un’opportunità per queste imprese, poiché ha modificato i trend di acquisto di gran parte dei consumatori rendendoli più attenti nelle scelte: ricercano qualità, durata nel tempo ed etica ambientale. Ciò significa che i consumatori prediligono prodotti di cui conoscono la provenienza e che dimostrano maggiore affidabilità. In un panorama così variegato e frammentato trovano quindi spazio una moltitudine di nicchie di mercato:

- consumatori alla ricerca di prodotti green, realizzati reimpiegando materiali di scarto,

- consumatori che richiedono borse di altissima qualità con una lavorazione artigianale frutto di anni di esperienza,

- consumatori che prediligono prodotti dalle linee e dalle forme innovative o che impiegano nuovi materiali, senza rinunciare alla qualità,

- consumatori che desiderano includere la propria creatività e combinarla alla capacità ed esperienza aziendale.

In ogni caso per ottenere successo e sopravvivere all’altissima concorrenza che domina il settore è necessario che vi sia un’integrazione tra le capacità artigianali e le capacità manageriali, che devono saper integrare tutti gli strumenti a disposizione per ottenere visibilità e tutti i diversi canali per entrare in contatto con i consumatori e far incontrare la domanda latente con l’offerta.

Da non sottovalutare è la disaffezione alla marca che caratterizza i mercati occidentali. Con questo non si intende dire che i brand abbiano perso il loro valore, poiché sono quelli che veicolano storia e valori dell’azienda e che contribuiscono a creare un’esperienza d’acquisto emozionale, ma che per i consumatori in svariati casi la marca non rappresenta il motivo principale dell’acquisto. I prodotti devono essere

interessanti in sé stessi, devono piacere per quello che sono e per ciò che offrono. Questo al contrario dei mercati emergenti dove prevale un’ottica di ostentazione dei propri acquisti ed i consumi attestano lo status sociale raggiunto. In tale contesto il brand svolge un ruolo fondamentale, senza di esso anche il prodotto della miglior qualità fatica ad emergere.

Nei mercati occidentali la marca gratifica l’acquirente anche se non viene esibita in modo esplicito. Questo segna un elemento a favore dei produttori indipendenti, anche perché lo sviluppo della cultura e del gusto nell’atto dell’acquisto segnerà l’evoluzione dei consumi anche nei paesi emergenti.

Altro elemento che può risultare degno di interesse per le nicchie di mercato nascenti riguarda le previsioni di ampliamento del bacino potenziale di utenti internet formato dai nuovi ricchi. Se oggi solo una minima parte delle popolazioni dei BRIC utilizza quotidianamente la rete per le sue attività, le stime per i prossimi anni vedono invece una notevole crescita.

CAPITOLO 4: