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Capitolo 4: IL CASO ASIA NAPOLI S.P.A

4.5 I provvedimenti d’ordine di ANAC rivolti alla società ASIA S.p.a

Nel 2016 la società ASIA s.p.a è stata oggetto di due provvedimenti d’ordine217 da parte di ANAC. I provvedimenti hanno avuto come oggetto:

- l’attuazione di disposizioni di legge in materia di trasparenza, in particolare il parziale adeguamento del sito web istituzionale dell’azienda alle previsioni del D.lgs. 33/2013;

- la rimozione dall’incarico di responsabile per la prevenzione e la corruzione del Dottor Giacinto Giardini, dirigente fuori ruolo a tempo determinato presso la società.

Entrambi i provvedimenti d’ordine richiamano la delibera ANAC n. 146 del 18 novembre 2014, avente per oggetto “l’esercizio del potere di ordine nel caso di mancata adozione

di atti o provvedimenti richiesti dal piano nazionale anticorruzione e dal piano triennale di prevenzione della corruzione nonché dalle regole sulla trasparenza dell’attività amministrativa o nel caso di comportamenti o atti contrastanti con i piani e le regole sulla trasparenza dell’attività amministrativa o nel caso di comportamenti o atti contrastanti con i piani e le regole sulla trasparenza citati (art. 1 comma 3, della legge 6 novembre 2012 n. 190”218.

La disciplina dell’esercizio del potere di ordine è articolata in sette punti: - natura e fondamento del potere d’ordine;

- contenuto del potere d’ordine; - provvedimenti adottabili;

216 http://www.gruppohera.it/gruppo/chi_siamo/codice_etico/comitato_etico/ 217 Delibera n. 162 del 16 febbraio 2016.

Delibera n. 667 dell’8 giugno 2016.

218 I provvedimenti d’ordine, a partire dal 2017, sono disciplinati dal “Regolamento sull’esercizio

dell’attività di vigilanza in materia di prevenzione della corruzione” del 29 marzo 2017 (articolo 11 comma 1) e dal “Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza sul rispetto degli obblighi di pubblicazione di cui al decreto legislativo 14 marzo, n. 33” del 29 marzo 2017 (articolo 11 comma 1).

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- presupposti del potere d’ordine;

- procedimento per l’adozione del potere d’ordine;

- amministrazioni destinatarie e individuazione del soggetto destinatario del provvedimento d’ordine;

- conseguenze della mancata ottemperanza all’ordine dell’ANAC.

In relazione al contenuto del potere d’ordine, si possono distinguere due categorie di provvedimenti con i quali l’ANAC può ordinare all’amministrazione destinataria l’adozione di atti o specifici comportamenti219:

- casi in cui l’atto e il comportamento ordinato discenda da un obbligo già compiutamente definito dalla legge;

- casi in cui la legge predetermina, ma solo parzialmente, atti e comportamenti cui siano tenute le amministrazioni, casi in cui la legge (ovvero il Piano nazionale anticorruzione, ovvero il PTPC o il Piano della trasparenza della stessa amministrazione) prevede l’adozione di atti, ma non ne predetermina nel dettaglio i contenuti, casi in cui la stessa amministrazione, con i propri piani (di prevenzione della corruzione e di trasparenza) abbia previsto l’adozione di misure, che poi non sono state adottate o sono state adottate in modo incompleto o illegittimo.

I provvedimenti adottabili sono distinti in quattro tipologie220:

- provvedimenti d’ordine volti all’attuazione di disposizioni di legge che contengono precisi obblighi;

- provvedimenti d’ordine volti alla rimozione di situazioni di inerzia, cioè di mancata adozione di atti o comportamenti. L’ANAC ordina di adottare un provvedimento ma lascia all’amministrazione la determinazione del suo contenuto;

- provvedimenti d’ordine volti all’adozione di atti previsti dalla legge o dai piani adottati dall’amministrazione, ma di cui va determinato il contenuto. L’ANAC nel provvedimento indica, in modo più o meno puntuale, gli atti e i comportamenti da adottare;

- provvedimenti d’ordine volti alla rimozione di atti e comportamenti “contrastanti con i piani e le regole di trasparenza citati” (art. 1 comma 3 della legge 190). Tali atti o comportamenti sono illegittimi o comunque in contrasto con l’interesse pubblico curato dall’amministrazione con i propri piani (di prevenzione e di

219 Delibera n. 146 del 18 novembre 2014, p. 3 220 Ivi, p. 4

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corruzione e trasparenza). L’ANAC ordina all’amministrazione di rimuovere, in autotutela, un proprio provvedimento in contrasto con la legge, con i piani adottati, con le misure in esse previste.

L’Autorità segue un procedimento di adozione del provvedimento d’ordine differente per ognuna delle quattro categorie individuate.

La delibera n. 162 del 16 febbraio 2016, la prima indirizzata verso la società napoletana, ha per oggetto la rimozione dall’incarico di responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza del dottor Giacinto Giardini.

L’accertamento è stato eseguito dall’UVMAC, ufficio vigilanza misure anticorruzione e accreditamento dei responsabili della prevenzione della corruzione, a cui spettano i seguenti compiti221:

- svolgere la vigilanza, d'ufficio o su segnalazione, anche in raccordo con l’ufficio ispettivo, e il controllo sull'effettiva applicazione e sull'efficacia delle misure di prevenzione della corruzione nonché sull’incompatibilità e inconferibilità degli incarichi pubblici sia su iniziativa dell’ufficio sia sulla base di segnalazioni anche avvalendosi dell’ufficio ispettivo;

- provvedere all’irrogazione di sanzioni amministrative nel caso in cui il soggetto obbligato ometta l'adozione dei piani triennali di prevenzione della corruzione, dei programmi triennali di trasparenza o dei codici di comportamento in base all’ art. 19, comma 5, lett. b D.L. 90/2014;

- gestire le procedure di accreditamento dei RPC.

Il provvedimento d’ordine preso rientra nella categoria di quelli “volti all’adozione di atti

o di comportamenti a contenuto predeterminato per legge”.

La delibera n. 146 del 2014 descrive in questo modo la procedura da seguire per adottare questa tipologia di provvedimenti222:

- procedere alla contestazione del mancato rispetto degli obblighi;

- dare un termine molto breve all’amministrazione perché presenti proprie controdeduzioni e osservazioni sui fatti contestati;

221http://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital%20Assets/anacdocs/Ammi

nistrazioneTrasparente/Organizzazione/ArticolazioneDegliUffici/Organigramma/2015/3.1%20Ufficio%2 0vigilanza%20sulle%20misure%20anticorruzione%20e%20accr.%20responsabili%20ac.pdf

Per avere maggiori informazioni riguardo l’articolazione degli uffici dell’Autorità nazionale anticorruzione consultare il sito web www.anticorruzione.it, nella sezione “amministrazione trasparente”.

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- adottare il provvedimento di ordine, restando distinto l’avvio dei provvedimenti sanzionatori previsti dalla legge. Poiché il comportamento da tenere è predeterminato dalla legge, l’ordine può essere eseguito dall’amministrazione destinataria con la semplice adozione di atti coerenti, anche senza l’adozione di veri e propri provvedimenti amministrativi.

Il provvedimento d’ordine n. 162 del 16 febbraio 2016 contesta la violazione di quanto riportato dal paragrafo 2.1.2 delle linee guida n. 8 del 17 giugno 2015, in particolare si fa riferimento al fatto che “solo nella residuale ipotesi in cui la società sia priva di dirigenti,

o questi siano in numero così limitato da dover essere assegnati esclusivamente allo svolgimento di compiti gestionali nelle aree di rischio corruttivo, […], il RPC potrà essere individuato in un profilo non dirigenziale che garantisca comunque le idonee competenze”223.

Il provvedimento ordina “all’amministratore unico di Asia Napoli S.p.A., Ing. Francesco

lacotucci, di porre in essere la seguente azione: conferire l'incarico di Responsabile per la prevenzione della corruzione secondo quanto disposto dall'Autorità nella determinazione n. 8 del 17 giugno 2015 -al paragrafo 2.1.2; in particolare, la scelta potrà ricadere, su di un profilo non dirigenziale che garantisca le idonee competenze e solo quale ipotesi residuale, in un amministratore purché privo di deleghe gestionali”.224 Vengono concessi alla società trenta giorni di tempo per adeguarsi a quanto prescritto. Il dottor Giacinto Giardini ha rimesso l’incarico in data 8 marzo 2016. In data 9 marzo l’amministratore unico della società ha provveduto alla nomina di un nuovo Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza, l’avvocato Amalia Masola, che dal 2000 ricopre all’interno della società la funzione di Responsabile del Servizio Affari Legali - Quadro livello 8°225.

La figura 4.7 mostra l’organigramma aziendale prima della rimozione dall’incarico di RPCT del dottor G. Giardini.

223 Linee guida n. 8 del 17 giugno 2015, p. 17

224 Provvedimento d’ordine ANAC n. 162 del 16 febbraio 2016

225 Le informazioni sono disponibili nella sezione “amministrazione trasparente”; in particolare sono

127 Figura 4.7: organigramma aziendale 2015

Fonte: bilancio di sostenibilità Asia S.p.a. 2015226

Nell’organigramma attuale della società, consultabile come già visto nella sezione “amministrazione trasparente” del sito web, il dottor Giacinto Giardini viene indicato come organo di staff della direzione, collocato a lato della linea gerarchica227.

226 Bilancio di sostenibilità 2015 di ASIA S.p.a., pp. 19-20

https://www.unglobalcompact.org/system/attachments/cop_2016/326091/original/Bilancio_di_Sostenibili tà_2015.pdf?1476778473

227 L’organigramma è stato aggiornato in data 9/03/2016, in seguito alle conseguenze derivanti dal

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Figura 4.8: organigramma società aggiornato al 9/03/2016

Fonte: sito web società Asia Napoli S.p.a.

L’altro provvedimento d’ordine indirizzato alla società ha come oggetto l’attuazione di disposizioni di legge in materia di trasparenza, in particolare il parziale adeguamento del sito web istituzionale dell’azienda alle previsioni del D.lgs. 33/2013.

Questo provvedimento è stato preso in seguito all’attività svolta dall’ufficio UVOT, ufficio vigilanza sugli obblighi di trasparenza, al quale sono affidati i seguenti compiti:

- svolgere la vigilanza, d'ufficio o su segnalazione, anche in raccordo con l’ufficio ispettivo, e procedendo, se necessario, alla segnalazione all’Autorità competente all’irrogazione di sanzioni amministrative, sull'esatto adempimento degli obblighi di pubblicazione, ivi compresa la valutazione dei programmi triennali di trasparenza;

- svolgere le funzioni necessarie ai fini dell’esercizio del potere di ordine, e ai fini dell’adozione di atti e provvedimenti richiesti dalla normativa vigente ai fini della rimozione di comportamenti o atti contrastanti con i piani e le regole sulla trasparenza;

- vigilare sull'operato dei responsabili della trasparenza, anche mediante la richiesta del rendiconto sui risultati del controllo svolto all'interno delle amministrazioni;

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- vigilare mediante richiesta di informazioni all'organismo indipendente di valutazione sul controllo da questi svolto sull'esatto adempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente228.

Il provvedimento n. 667 dell’8 giugno 2016 rientra in quelli presi per dare “attuazione a

disposizioni di legge che contengono precisi obblighi”.

Viene contestata in primo momento l’assenza in home page della sezione “amministrazione trasparente” e la carenza rispetto ad altri dati soggetti all’obbligo di pubblicazione. Le informazioni erano consultabili nella sezione “azienda”, che risultava carente di contenuti, non conforme a quanto indicato nella tabella 1 dell’allegato A del D.lgs. 33/2013 e nella tabella dell’allegato 1 della delibera ANAC n. 50 del 2013229. In una successiva verifica, svolta sempre dall’ufficio UVOT, emerge che la società ha provveduto a riorganizzare le informazioni nella sezione “amministrazione trasparente” ma questa risulta ancora carente rispetto ad alcune informazioni soggette a pubblicazione obbligatoria secondo il D.lgs. 33/2013.

Il provvedimento ordina infine “all’Azienda Servizi Igiene Ambientale- Napoli S.p.a., ai

sensi dell’art. 1 comma 3 della legge 190/2012 e dell’art. 45 comma 1, del D.lgs. 33/2013, di pubblicare nella sezione “amministrazione trasparente” del proprio sito web, le informazioni e i dati mancanti nel rispetto degli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa vigente”230. La società ha 30 giorni dalla ricezione del provvedimento per

adeguarsi.

Attualmente, come abbiamo visto nel paragrafo 4.2 di questo capitolo, gli obblighi di pubblicazione sono regolati dalle linee guida 1310 del 28 dicembre 2016 “Prime linee

guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d. lgs. 33/2013 come modificato dal d. lgs. 97/2016” (il termine di adeguamento alle nuove linee guida n. 1134 del novembre 2017

è il 31 gennaio 2018).

La sezione “amministrazione trasparente” è adesso presente nella home page della società e le informazioni contenute sono raccolte nella tabella 4.2 de questo capitolo.

228http://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital%20Assets/anacdocs/Ammi

nistrazioneTrasparente/Organizzazione/ArticolazioneDegliUffici/Organigramma/2015/3.2%20Ufficio%2 0vigilanza%20sugli%20obblighi%20di%20trasparenza.pdf

229 La delibera riportava gli obblighi di pubblicazione vigenti prima del D.lgs. 97/2016 e delle linee guida

n. 1310 del dicembre 2016.

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Rispetto alle conseguenze della mancata ottemperanza dell’ordine ANAC, la delibera n. 146 del 18 novembre 2014 chiarisce che “la legge non prevede specifiche forme di

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Bilancio di esercizio 2016 della società ASIA S.p.a.

Stato patrimoniale attivo

31/12/2016 31/12/2015

A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI

I) Crediti vs soci già richiamati

1)Crediti vs soci - -

II) Crediti vs soci per versamenti non ancora richiamati

Totale crediti vs soci - -

B) IMMOBILIZZAZIONI

I. Immateriali

1) Costi di impianto e ampliamento

2) Costi di sviluppo

3)Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere di ingegno 374 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 73.178 82.557

5) Avviamento

6) Immobilizzazioni in corso ed acconti

7) Altre 852.740 451.265

Totale 925.918 534.196

II. Materiali

1) terreni e fabbricati 35.058.587 35.624.353

2)impianti e macchinari 398.292 121.386

3)attrezzature industriali e commerciali 5.679.989 4.963.479

4) altri beni 14.588.094 11.551.624

5) immobilizzazioni in corso e acconti

Totale 55.724.962 52.260.842 III) Finanziarie 1)Partecipazioni in: a. imprese controllate 4.500 b. imprese collegate c. imprese controllanti

d. imprese sottoposte al controllo delle controllanti

d-bis altre imprese

Totale

2)Crediti

a. verso imprese controllate

b. verso imprese collegate

c. verso imprese controllanti

d. verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti 275.358 230.973 Totale 275.358 235.473

3) Altri titoli

4) Strumenti finanziari derivati attivi

Totale immobilizzazioni 56.926.238 53.030.511

132 C) ATTIVO CIRCOLANTE

I. Rimanenze

1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 1.363.824 1.103.868 2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati

3) Lavori in corso su ordinazione

4) Prodotti finiti e merci

5) Acconti totale 1.363.824 1.103.868 II. Crediti 1) Verso clienti a. entro 12 mesi 9.480.283 8.133.852 b. oltre 12 mesi totale

2) verso imprese controllate

3) verso imprese collegate

4) verso imprese controllanti

a. entro 12 mesi 149.148.238 120.715.863

b. oltre 12 mesi

totale 149.148.238 120.715.863

5) verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti 63.722 175.567

5-bis) crediti tributari 5.241.270 2.527.493

5-ter) imposte anticipate

5-quater) verso altri

a. Stato

b. regione

c. altri enti territoriali

d. altri enti del settore pubblico allargato

e. diversi (esigibili entro l'esercizio successivo) 3.726.642 6.287.474 e. diversi (esigibili oltre l'esercizio successivo) 3.075.358 3.075.358

totale 12.106.992 12.065.892

III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni

1) partecipazioni in imprese controllate

2) partecipazioni in imprese collegate

3) partecipazioni in imprese controllanti

4) altre partecipazioni

5) strumenti finanziari derivati attivi

6) altri titoli

totale

IV. Disponibilità liquide

1) depositi bancari e postali

a. banche 3.230.984 4.139.616

b. posta

2) assegni

3)denaro e valori in cassa 8.193 6.771

133

totale attivo circolante 175.338.514 146.165.862

D) Ratei e risconti 138.295 1.631.965

totale ratei e risconti 138.295 1.631.965

TOTALE ATTIVO 232.403.047 200.828.338

Stato patrimoniale passivo

31/12/2016 31/12/2015

A) PATRIMONIO NETTO

I. Capitale

2) capitale sociale 35.806.807 35.806.807

totale

II. Riserva da sovraprezzo delle azioni

III. Riserva di rivalutazione

IV. Fondo di riserva legale

V. Riserve statutarie

VI. Altre riserve, distintamente indicate

1) Fondo contributi in c/capitali per investimenti

2)Fondo per aumento capitale sociale

3)Altre

VII. Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi totale - -

VIII. Utile (perdite) portato a nuovo - 3.605.609 - 6.735.434

IX. Utile di esercizio 5.921.715 3.129.825

X. Riserva negative per azioni proprie in portafoglio

totale patrimonio netto 38.122.913 32.201.198

B) FONDI RISCHI E ONERI

1) Fondi trattamento quiescenza e altri oneri simili

2) Fondi per imposte, anche differite

3) Strumenti finanziari derivati attivi

4) altri 16.273.520 15.760.952

totale fondi per rischi e oneri 16.273.520 15.760.952 C) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO LAVORO SUBORDINAT

1) trattamento fine rapporto di lavoro subordinato 11.995.164 13.534.355 totale trattamento fine rapporto di lavoro subordinato 11.995.164 13.534.355

D) DEBITI

1) obbligazioni

2) obbligazioni convertibili

3) debiti verso soci per finanziamenti

4) debiti verso banche o altri istituti 20.217.727 17.647.272

a. banche

b. poste

totale 20.217.727 17.647.272 5) debiti verso altri enti finanziari 66.182.991 40.408.392

134

totale 66.182.991 40.408.392

6) acconti

7) debiti verso fornitori

a. entro 12 mesi 55.705.521 53.537.053

b. oltre 12 mesi

totale 55.705.521 53.537.053 8) debiti rappresentati da titoli di credito

9) debiti verso imprese controllate

a. entro 12 mesi 4.500

b. oltre 12 mesi

totale 4.500

10) debiti verso imprese collegate

11) debiti verso imprese controllanti

a. per quote di utili di esercizio

b. per interessi

c. altri 169.568 107.374

totale 169.568 107.374 11 bis) debiti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti 84.311 156.817

12) debiti tributari

a. entro 12 mesi 2.346.679 3.916.109

b. oltre 12 mesi

totale 2.346.679 3.916.109 13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

a. entro 12 mesi 8.034.419 7.625.617 b. oltre 12 mesi totale 8.034.419 7.625.617 14) altri debiti a. entro 12 mesi 9.061.010 9.959.275 b. oltre 12 mesi totale 9.061.010 9.959.275 totale debiti 161.802.226 133.362.409 E) RATEI E RISCONTI ratei e risconti 4.209.224 5.969.424

totale ratei e risconti 4.209.224 5.969.424

TOTALE PASSIVO 232.403.047 200.828.338

135 Conto economico

31/12/2016 31/12/2015

A) VALORE DELLA PRODUZIONE

1) Ricavi

a. delle vendite e delle prestazioni 168.665.627 166.066.015

b. da copertura di costi sociali

totale 168.665.627 166.066.015

2)variazione delle rimanenze di prodotti in lavorazione, semilavorati e

finiti

3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione

a. diversi

4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni

5) altri ricavi e proventi

a. diversi 8.661.566 3.569.071

b. incentivo assunzione ex LSU D. lgs. 81/2000

c. bonus nuove assunzioni legge 388/2000

totale 8.661.566 3.569.071 totale valore della produzione 177.327.193 169.635.086

B) COSTI DELLA PRODUZIONE

6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7.681.708 7.604.136

7) per servizi 41.947.277 33.200.883

8) per godimento beni di terzi 2.306.204 2.932.746

9) per il personale 103.286.296 106.016.608

a. salari e stipendi 73.832.292 75.235.520

b. oneri sociali 24.942.388 25.483.374

c. trattamento di fine rapporto 4.461.803 5.273.890

d. trattamento di quiescenza e simili

e. altri costi 49.813 23.284

10) ammortamenti e svalutazioni

a. ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 242.771 199.093 b. ammortamento delle immobilizzazioni materiali 5.979.780 5.079.917 c. altre svalutazioni delle immobilizzazioni

d. svalutazioni dei crediti 1.934.595 2.458.663

totale 8.157.146 7.737.673

11)variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e

di merci 259.957 77.010

12) accantonamenti per rischi 3.217.763 3.772.930

13) altri accantonamenti

14) oneri diversi di gestione 1.463.906 1.871.832

totale della produzione 167.800.343 163.059.798

differenza tra valore e costi della produzione (A-B) 9.526.850 6.575.288

136

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI

15)Proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e collegate e di quelli relativi a controllanti e

imprese sottoposte al controllo di queste ultime:

- imprese controllate

-imprese collegate

- enti pubblici di riferimento

- in altre imprese controllate dalle controllanti

- altri

b. da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono

partecipazioni

c. da titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni

- controllante

d. proventi diversi dai precedenti con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti e da imprese

sottoposte al controllo di quest'ultime:

-imprese controllate

- imprese collegate

- enti pubblici di riferimento

e. altri 19.055 3.000

totale 19.055 3.000

17) interessi e altri oneri finanziari verso:

a. imprese controllate

b. imprese collegate

c. enti pubblici di riferimento

d. altri

totale 2.910.983 2.590.720 totale proventi e oneri finanziari 2.891.928 2.590.720

D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' E PASSIVITA'

FINANZIARIE

18) Rivalutazioni

a. di partecipazioni

b. di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c. titoli iscritti nell'attivo di bilancio che non costituiscono partecipazioni

d. strumenti finanziari derivati

19) svalutazioni

a. di partecipazioni

b. di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c. di titoli iscritti nell'attivo circolante

d. strumenti finanziari derivati

totale rettifiche di valore di attività partecipate

137

22) imposte sul reddito correnti, differite, anticipate 713.207 857.743

23) Utile (perdita) d'esercizio 5.921.715 3.129.825

138

Conclusioni

A partire dal 2012, anno di emanazione della legge 190/2012, la cosiddetta legge “anticorruzione”, sono stati diversi gli interventi del Legislatore che hanno determinato l’attuale quadro normativo in materia di anticorruzione e trasparenza.

Abbiamo visto come anche l’ANAC, nel quadro dei propri poteri, ha emanato molti provvedimenti con l’obiettivo di specificare gli obblighi derivanti dall’applicazione della normativa.

ASIA S.p.a. è l’unica società del settore dei rifiuti soggetta a provvedimenti di ordine da parte di ANAC231.

Ad oggi l’ANAC ha emanato i seguenti provvedimenti d’ordine:

- 94 provvedimenti d’ordine in materia di trasparenza, di cui 85 provvedimenti ai sensi della delibera n. 146/2014 e 9 provvedimenti ai sensi della delibera n. 329/2017232;

- 5 provvedimenti d’ordine in materia di anticorruzione, di cui un provvedimento nel 2015, 3 provvedimenti nel 2016 e un provvedimento nel 2017233.

Come riportato nella delibera ANAC n.146 del 2014, la legge non prevedeva specifiche sanzioni in caso di mancato rispetto del provvedimento d’ordine dell’Autorità. La sola “sanzione” prevista era quella della pubblicità del provvedimento, che veniva pubblicato sul sito web della società o pubblica amministrazione a cui è riferito e sul sito dell’Autorità.

Nel caso del provvedimento avente per oggetto l’ordine di rimozione dall’incarico del RPCT dottor G. Giardini, da un confronto con l’organigramma riportato nel bilancio sociale 2015 e l’organigramma presente nella sezione del sito web “amministrazione trasparente”, possiamo vedere come si sia provveduto a nominare un nuovo RPCT che avesse i requisiti richiesti dalla normativa e nello stesso tempo, come il dottor Giardini sia andato a ricoprire la posizione di organo di staff della direzione (precedentemente questa posizione non esisteva).

Nel marzo 2017 l’ANAC ha approvato, attraverso le delibere n. 329 e n. 330, il

Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza sul rispetto degli obblighi di

231 Ultima consultazione sito web ANAC 29 gennaio 2017

232https://www.anticorruzione.it/portal/public/classic/AttivitaAutorita/Trasparenza/Vigilanza/Provvedime

ntiDiOrdine

233https://www.anticorruzione.it/portal/public/classic/AttivitaAutorita/Anticorruzione/ProvvedimentiDiOr

dine?portal:componentId=572541103&portal:type=render&portal:isSecure=false&anno=2017&action=el encoAttiPerTipoAnno

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pubblicazione di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e il Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza in materia di prevenzione della corruzione.

Rispetto alla delibera n. 146 del 2014, la normativa in materia di anticorruzione e trasparenza ha subìto delle modifiche, anche rispetto ai poteri di ANAC e alla possibilità di erogare sanzioni234.

Vedremo se questi cambiamenti porteranno in futuro a misure e provvedimenti che abbiano effetti non solo da un punto di vista “formale” ma anche “sostanziale”.

L’altro aspetto già sottolineato è che, per un settore come quello dei rifiuti, emerge un solo caso di emanazione di provvedimenti d’ordine relativi al mancato rispetto della normativa sull’anticorruzione e sulla trasparenza.

Il confronto con altre realtà del settore ha mostrato come si concretizzano gli adempimenti in materia di anticorruzione e trasparenza nelle diverse tipologie di società.

Tutte le società esaminate sono dotate di un codice etico.

Anche una società quotata come il Gruppo Hera, non soggetta ad obblighi secondo quanto riportato nelle Linee guida ANAC, all’interno delle misure adottate in tema di RSI, riporta sul proprio sito web un chiaro riferimento al whistleblower e alla possibilità di fare segnalazioni al Comitato etico.

234 Si riporta l’esempio del Regolamento in materia di esercizio del potere sanzionatorio ai sensi

dell’articolo 47 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, come modificato dal decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97 del 16 novembre 2016.

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Bibliografia

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