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3. Gli effetti del PTR

3.5 Piani Territoriali Regionali d’Area

3.5.1 PTRA Approvati

Ad oggi, sono stati approvati n.5 PTRA (PTRA Navigli – Aeroporto Montichiari – Media e Alta Valtellina – Valli Alpine – Franciacorta), i cui contenuti principali sono di seguito sintetizzati. La documentazione completa è inoltre disponibile al link:

167 https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale

/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/enti-e- operatori/territorio/pianificazione-regionale/piani-territoriali-regionali-area/piani-territoriali-regionali-area Tutti i Comuni interessati dai Piani Territoriali Regionali d’Area (PTRA) approvati sono elencati nella Tabella

“Elenco dei Piani Territoriali d’Area (PTRA) approvati e dei Comuni interessati” contenuta nella sezione Strumenti Operativi (SO1). La tabella riporta l’elenco dei PTRA approvati, gli estremi dei relativi atti di approvazione, i Comuni interessati e le Province competenti per la verifica di compatibilità di cui all’art.

20, comma 6 della l.r. 12/2005.

PTRA - Navigli lombardi

Il Piano Territoriale Regionale d’Area “Navigli Lombardi”

è stato approvato con DCR n. IX/72 del 16 novembre 2010 ed è entrato in vigore il 22 dicembre 2010 con la pubblicazione sul BURL dell’avviso della sua approvazione.

Rappresenta il primo strumento di pianificazione di area vasta in attuazione della legge regionale 12/05 e del Piano Territoriale Regionale, in coerenza con la visione strategica della programmazione generale e di settore.

Gli obiettivi principali sviluppati dal Piano sono:

▪ la tutela e la salvaguardia dei navigli come sistema territoriale rappresentativo dell’identità lombarda mediante il governo delle trasformazioni del territorio con modalità corrette di utilizzo delle risorse, al fine di limitare i danni dovuti alla forte urbanizzazione e congestione delle aree presenti in alcuni tratti;

▪ la valorizzazione delle risorse ambientali e del patrimonio culturale, allo scopo di consentire che i benefici di tipo economico (turismo, energia rinnovabile, agricoltura sostenibile) si combinino con il mantenimento e l’accrescimento nel tempo dei beni stessi;

▪ il coordinamento degli interventi all’interno di una regia che supera le divisioni localistiche, in modo da creare opportunità di sviluppo sostenibile e migliorare la qualità della vita, per ottenere un ambito territoriale di alto valore nel cuore della Lombardia.

In tale ottica il PTRA Navigli, assumendo il progetto regionale di riqualificazione ambientale del bacino dell’Olona-Lura, individua un grande corridoio sostenibile con lo scopo di riequilibrare le risorse idriche e migliorarne la sicurezza idraulica e con ciò risolvere il problema del nodo idraulico di Milano, oltre che incrementare la quantità e la qualità delle acque ad uso agricolo.

Ed è all’interno di tale corridoio che ha preso vita il progetto EXPO di un grande parco lineare nord-sud sul

versante occidentale di Milano, ancora preservato da un’intensa espansione edilizia.

Le vie d’acqua, Navigli lombardi e idrovie collegate, sono oggetto di estremo interesse per la navigazione turistica pubblica e privata. A livello sovraregionale diversi progetti stanno interessando in particolare l’area transfrontaliera con l’obiettivo di ripristinare la navigazione in continuo lungo la storica idrovia Locarno-Milano-Venezia e di promuovere turisticamente i territori del corridoio ticinese-lombardo-piemontese.

Al fine di favorire la navigazione eco-sostenibile ed assicurare la multifunzionalità dei navigli e delle idrovie collegate, Regione Lombardia ha approvato due regolamenti settoriali:

▪ R.R. n. 3/2015 “Circolazione nautica sui Navigli lombardi e sulle idrovie collegate (art.

51, l.r. 6/2012)”;

▪ R.R. n. 2/2019 “Regolamento regionale del servizio di navigazione sul sistema dei Navigli lombardi (articolo 3, comma 2, lettera d-bis)”.

con i quali si dettagliano, nel primo, le tratte navigabili e le principali regole per la navigazione e nel secondo, i criteri adottati per l’affidamento agli operatori nautici e le caratteristiche dei servizi di navigazione turistica.

PTRA – Montichiari

Il Piano Territoriale Regionale d’Area “Aeroporto di Montichiari” è stato approvato dal Consiglio Regionale il 6 dicembre 2011 con DCR n. IX/298 ed ha acquisito piena efficacia il 28 dicembre 2011 con la pubblicazione sul BURL dell’avviso della sua approvazione.

Il Piano, che interessa il territorio dei Comuni di Montichiari, Ghedi, Castenedolo e Montirone, si prefigge l’obiettivo prioritario di non compromettere il futuro potenziamento dello scalo aeroportuale di Montichiari, in ragione della sua posizione baricentrica rispetto a tutto il nord Italia e della possibile connessione con il resto d’Europa.

Tale obiettivo strategico si inserisce in un quadro di potenziale sviluppo che non riguarda solo il sistema aeroportuale, ma che coinvolge, attraverso l’organizzazione della mobilità dell’area intorno all’aeroporto, i collegamenti internazionali (Corridoio Mediterraneo, Brennero e TAV in primo luogo), nonché le relazioni con il sistema aeroportuale veneto e con i territori del nord-est, potenziale bacino per l’aeroporto.

Il nuovo Piano Nazionale degli Aeroporti riconosce peraltro lo scalo di Montichiari come scalo di interesse nazionale, collocandolo al sesto posto a livello nazionale per quantità di merci trasportate e con la previsione che potrà assumere un ruolo strategico nel settore per quanto riguarda il bacino del Nord-Ovest.

Il piano interessa importanti sistemi territoriali a cavallo tra Lombardia e Veneto: il Sistema dei Laghi, il Sistema

168 Montano, l’area Metropolitana e il Sistema

Pedemontano.

Esso definisce due Ambiti territoriali (A e A1) declinando, indirizzi e criteri per il governo del territorio interessato, nonché modalità di uso e funzioni che si possono svolgere entro tali perimetri, con lo scopo da un lato, di non compromettere il potenziamento dell’aeroporto (Ambito A di natura prescrittiva) e, dall’altro, di individuare un areale di natura orientativa finalizzato a garantire un corretto sviluppo della pianificazione comunale nel territorio potenzialmente interessato dallo sviluppo aeroportuale (Ambito A1).

Il PTRA Aeroporto Montichiari costituisce il riferimento per gli strumenti di pianificazione territoriale avendo efficacia diretta nei confronti dei Comuni e delle Province compresi nel relativo ambito (art.20, comma 6, L.R. 12/05). Riferimento da assumere anche in relazione al quadro infrastrutturale di collegamento con l’aeroporto ed alla sua possibile evoluzione progettuale (obiettivo “salvaguardia dei corridoi infrastrutturali).

A causa della complessità dei fattori che possono influenzare il possibile potenziamento dell’aeroporto il PTRA ha individuato due scenari di sviluppo, a medio e lungo termine, determinando effetti diretti e indiretti di diverso impatto sul territorio nel breve e lungo periodo.

PTRA – Media e Alta Valtellina

Il Piano Territoriale Regionale d'Area Media e Alta Valtellina, promosso da Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Parco dello Stelvio e Camera di Commercio di Sondrio, è stato approvato con Delibera di Consiglio Regionale n. 97 del 30 luglio 2013 e ha acquistato Aprica, Villa di Tirano, Tirano, Sernio, Lovero, Tovo S.

Agata, Vervio, Mazzo di Valtellina, Grosotto, Grosio, Sondalo, Valdisotto, Valfurva, Bormio, Valdidentro, Livigno. I PGT dei suddetti Comuni compresi nell'ambito del Piano d'Area, sono soggetti ad una verifica regionale di coerenza rispetto ai contenuti del Piano stesso, come previsto dall'art. 20, comma 6, della l.r. n. 12 del 2005.

Il PTRA mira allo sviluppo territoriale della Media e Alta Valtellina, coniugando la valorizzazione del patrimonio ambientale e paesistico con il governo delle opportunità economiche, ricercando sinergia e coordinamento fra strategie, politiche, progetti e strumenti di sviluppo socio-economico. Il Piano interpreta la Valtellina non come area marginale della regione ma, al contrario, come area strategica al centro dello spazio alpino, da valorizzare anche in termini di collegamenti intervallivi transfrontalieri con le regioni alpine, in particolare con i territori contermini intervallivi della Alta Valle Camonica

e della Confederazione Elvetica, nell’ottica di creare nuove opportunità e/o sinergie.

Il Piano ha sviluppato la propria azione in particolare rispetto ai seguenti temi:

▪ riqualificazione dei domini sciabili;

▪ sviluppare una Greenway dell’Adda come dorsale della mobilità lenta;

▪ promuovere la Rete Ecologica;

▪ promuovere l’accessibilità ferroviaria come scelta strategica di sviluppo sostenibile;

▪ valorizzare i tracciati storici intervallivi;

▪ valorizzare l’identità del paesaggio storico (testate di valle e paesaggi del silenzio);

▪ promuovere azioni ecocompatibili in ambito energetico.

PTRA - Valli Alpine: le Orobie Bergamasche e l’Altopiano Valsassina

Il PTRA Valli Alpine è il quarto Piano d’area vigente in Lombardia. Il Consiglio Regionale lo ha infatti approvato con Delibera consiliare n. X/654 del 10.03.2015 ed è divenuto efficace con la pubblicazione dell’avviso della sua approvazione sul BURL n. 18 del 29 aprile 2015.

Il vasto ambito del Piano d'Area interessa 45 Comuni appartenenti a 2 Province (Lecco e Bergamo) e ricadenti nelle Comunità Montane Valle Brembana, Valle Seriana, e Valsassina-Valvarrone-Val d'Esino e Riviera; alcuni di essi, ricadono inoltre nel Parco regionale delle Orobie Bergamasche.

L’azione regionale, negli ultimi anni, si è sviluppata per valorizzare la montagna lombarda come risorsa, individuando politiche mirate a contrastare lo spopolamento, a salvaguardare le caratteristiche ambientali, a valorizzare l’agricoltura di montagna e la tipicità delle produzioni locali, a ridurre il gap infrastrutturale con i fondovalle, a valorizzare gli aspetti turistici e culturali.

La montagna lombarda assume pertanto un ruolo strategico nella configurazione territoriale regionale e il PTRA, quale strumento di governo regionale sviluppato su una logica di sistema e quindi di progettazione integrata territoriale, si prefigge di valorizzare il ruolo di tutti i soggetti in grado di rappresentare efficacemente gli interessi del territorio, per le singole specifiche realtà locali, attraverso alcuni obiettivi fondamentali :

▪ promuovere un modello di sviluppo endogeno delle aree, che le renda capaci di valorizzare le proprie risorse a proprio vantaggio;

▪ fare in modo che anche nelle aree montane si persegua una crescita stabile e continuativa;

▪ garantire, a questo fine, servizi minimi, sia per fare in modo che la popolazione che non vuole andarsene (ad esempio gli anziani) rimanga, sia per attirare nuovi residenti (ad esempio i giovani), che, in presenza di determinate

169 condizioni, possono ritornare a decidere di

risiedere in montagna;

▪ identificare la complementarietà e l’integrazione tra aree di montagna, aree di fondovalle e aree di pianura (dove la complementarietà vale anche per la funzione di cerniera, interregionale o internazionale, che la montagna svolge).

L’obiettivo cardine del PTRA prevede il rafforzamento delle “Opportunità per uno sviluppo economico sostenibile e compatibile con i territori montani”

mediante tre obiettivi specifici:

1. Valorizzare l’identità locale. Le principali linee di azioni individuate riguardano il tema del recupero e del riuso del patrimonio edificato storico e rurale e la valorizzazione degli elementi paesaggistici, caratteristici delle fasce geomorfologiche presenti, attraverso la proposta di nuovi collegamenti intervallivi di mobilità dolce e sostenibile.

2. Promuovere un nuovo modello di sviluppo basato sul turismo di qualità. Si individua la modalità dell’accoglienza diffusa quale forma più confacente per recuperare e far rivivere il patrimonio edilizio antico e rurale, accompagnando questa prospettiva con una strategia di marketing territoriale unitaria e, al tempo stesso, verificando le potenzialità economiche derivanti dal recupero di pratiche agricole e di saperi nel campo agroalimentare tipiche del territorio.

3. Promuovere nuovi modelli insediativi per economizzare l’uso del suolo. Vengono proposte linee di indirizzo per valorizzare il patrimonio di seconde case esistenti sul territorio, attraverso la riqualificazione energetica degli edifici e la promozione di strumenti per un uso razionale della risorsa suolo, stimolando la ricerca di soluzioni pianificatorie a scala intercomunale.

Grazie ai contenuti innovativi del Piano, in linea con le strategie europee di sostenibilità ambientale, il PTRA

“Valli Alpine” nel 2014 è stato selezionato dalla Commissione Europea - Direzione Generale per la Politica Regionale - tra le otto migliori best practice di pianificazione territoriale su area vasta in Europa, sia per le modalità di costruzione del Piano secondo una logica di "Governance multilivello", sia per i contenuti di efficienza energetica introdotti nel Piano in attuazione della Strategia europea 2020. Sul sito della Commissione europea dedicata a “Local and Regional Partners Contributing to Europe 2020: Multi-level governance in support of Europe 2020” e sul sito di regione Lombardia, è disponibile la pubblicazione

“Lombardy: a new approach to a regional territorial plan”.

Gli obiettivi del PTRA di sostenibilità ambientale e di maggiore efficienza energetica degli edifici in territorio montano, hanno fatto sì che nel 2016 siano stati scelti alcuni comuni della Valle Seriana, appartenenti al

PTRA, come ambito di sperimentazione del progetto europeo “CESBA Alps” (di cui la Regione Lombardia è partner), all’interno del Programma Europeo INTERREG Alpine Space 14-20.

Il progetto europeo mira allo sviluppo di un sistema di monitoraggio, in grado di valutare il miglioramento della sostenibilità ambientale in primo luogo del PTRA stesso e in generale di Piani e programmi nei territori montani.

L’attività di progetto ha comportato la predisposizione e la misurazione di indicatori ambientali, territoriali, economici e sociali nell’area pilota di Clusone, funzionali ad una razionalizzazione delle attività di controllo in materia ambientale e come supporto tecnico alle decisioni di programmazione e pianificazione territoriale. L’applicazione del tool di indicatori del Cesba nell’area Pilota ha permesso inoltre di verificare quali possano essere i punti deboli e i punti di forza del territorio, offrendo così la possibilità di

“misurare” concretamente l’efficacia delle politiche in modo obiettivo e trasparente. Uno dei risultati di maggior rilievo dell’attività svolta dal gruppo di lavoro del Comitato Locale è stato lo sviluppo di nuove e significative sinergie tra gli enti partecipanti che hanno condotto alla sperimentazione di buone pratiche sui temi di maggior interesse per l’ambito locale: mobilità sostenibile, turismo ed energia.

PTRA – Franciacorta

La Giunta regionale, raccogliendo un’istanza del territorio, ha dato avvio al procedimento di approvazione del PTRA Franciacorta nel luglio 2015. Il PTRA è stato approvato con deliberazione del Consiglio Regionale 18 luglio 2017, n. X/1564 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 38, Serie ordinaria del 21 settembre 2017.

L’ambito del PTRA interessa 22 Comuni, appartenenti alla Provincia di Brescia per un totale di circa 200 mila abitanti.

La Franciacorta costituisce un’area territoriale di assoluto pregio ambientale e culturale. Con il termine

“Franciacorta” si identifica una particolare zona collinare della provincia di Brescia, posta ad ovest del Capoluogo e situata tra le propaggini meridionali delle Prealpi e la pianura padana, laddove il passaggio tra i rilievi prealpini e l’uniformità della pianura è mediato dal profilo dell’anfiteatro morenico sebino.

Il territorio è caratterizzato e identificato dalla viticoltura (“la Franciacorta dei vini” ha ottenuto un riconoscimento puntuale in Gazzetta Ufficiale n° 290 del 21/08/1967).

La coltura del vigneto, spesso abbinata alla struttura del terrazzamento, costituisce uno dei più importanti elementi connotativi del paesaggio collinare e pedecollinare; la presenza diffusa di tale coltura, in particolare rispetto alle modalità di modellamento ed

170 utilizzo del suolo, rappresenta un forte fattore identitario

anche per la caratterizzazione paesistica dei luoghi.

La Franciacorta si presenta oggi, nel complesso, come un territorio molto antropizzato dove notevole è la presenza di attività produttive e commerciali, tuttavia negli ultimi anni si è riscontrata una progressiva attenzione ai beni naturalistici esistenti, al valore paesaggistico del territorio e ad una pianificazione sostenibile a favore di una migliore fruibilità della zona, nella convinzione che l’organizzazione delle risorse locali e la valorizzazione delle identità culturali e dei territori costituiscano un’efficace risposta ai processi di banalizzazione del territorio e per proiettare le enormi potenzialità dell’area sugli scenari nazionali ed internazionali.

Alla luce di quanto premesso, il PTRA si è posto l’obiettivo di promuovere una strategia territoriale unitaria, volta ad elevare la qualità del territorio franciacortino al livello di qualità del brand vitivinicolo conosciuto nel mondo intero.

L’obiettivo generale del piano è teso a proporre soluzioni di sviluppo del territorio innovative, capaci di coniugare le esigenze di attrattività e di competitività dell’area con scenari di razionalizzazione nell’uso del territorio anche con l’intento di sperimentare l’applicazione della l.r. 31/2014. Tale obiettivo è stato espresso nel seguente slogan “Qualità di un territorio come risultante della qualità dei suoi prodotti e del modo di vivere dei suoi abitanti” ed è stato declinato nei seguenti 3 obiettivi strategici:

1) Orientare lo sviluppo del territorio basato sulla riduzione del consumo di suolo e sulla rigenerazione urbana (prima sperimentazione delle disposizioni della l.r. 31/2014);

2) Promuovere l’attrattività e competitività territoriale (attraverso la valorizzazione delle identità culturali e potenzialità turistiche locali, la qualificazione edilizia e paesaggistica del territorio);

3) Sostenere un sistema accessibile e integrato di servizi e mobilità sostenibile.

Gli elementi innovativi del Piano riguardano principalmente la sperimentazione della l.r. 31/2014 per la riduzione del consumo di suolo, gli indirizzi per la pianificazione degli ambiti assoggettati a tutela (Bellezze di insieme), le linee guida per i PGT per migliorare l'inserimento paesaggistico degli interventi edilizi, la proposta di un Regolamento Edilizio Unico per i 22 Comuni dell'area, uno schema di Mobilità sostenibile integrato.

In attuazione di alcune azioni prioritarie del PTRA, nel 2017 è stato attivato il progetto di GOVERNANCE, nell’ambito del quale si è promossa un’attività di accompagnamento ai Comuni compresi nell’ambito di Piano per sviluppare il tema della riduzione del consumo di suolo e della rigenerazione urbana, nonché per iniziare le analisi propedeutiche alla futura

redazione della “carta unica del paesaggio” e dello studio geologico omogeneo unitario per i 22 Comuni inclusi nel Piano.