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1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO

1 Lettura Lettura Lettura Lettura

2 Scrittura Scrittura Scrittura Scrittura

3 Lingua Patria Lingua Patria Lingua Patria Lingua Patria

4 Geografia Geografia Geografia Geografia

5 Storia del Brasile Storia del Brasile Storia del Brasile Storia del Brasile

6 Aritmetica Aritmetica Aritmetica Aritmetica

7 Istruzione Morale e Civismo Istruzione Morale e Civismo Istruzione Morale e Civismo Istruzione Morale e Civismo 8 Storia Naturale, Fisica e Igiene Storia Naturale, Fisica e Igiene Storia Naturale, Fisica e Igiene Storia Naturale, Fisica e Igiene 9 Esercizi Fisici Esercizi Fisici Esercizi Fisici Esercizi Fisici

10 Lavori Manuali Lavori Manuali Lavori Manuali Lavori Manuali 11 Musica Vocale Musica Vocale Musica Vocale Musica Vocale

12 Geometria e Disegno Geometria e Disegno

Tabella 5. Materie Previste dalla “Reforma João Pinheiro”.484

(Trascrizione e archivio privato, Maristela Novaes).

Per la scrittura la legge specificava la tipologia di lettera “verticale” e tonda, detta lettera “in piedi”, facile da essere adottata, oltre che “rapida, economica e igienica”. Oltre a questo procedimento, stabiliva:

gli allievi devono avere le mani educate, direttamente dal professore, nel modo di tenere la matita e maneggiarla a seconda del tipo di lettere adottato. Non devono usare la penna ma il gesso o una matita che facilitino le difficoltà meccaniche, naturali all’inizio dell’apprendistato di questa materia.485

L’insegnamento di portoghese, molto valorizzato dalla legge, prevedeva: “le regole grammaticali saranno dedotte dagli esercizi” di scrittura, “mai imparate a memoria senza essere prima applicate”486. Anche per l’aritmetica, per l’apprendimento della quale la legge prevedeva un

grande ruolo della memoria, si determinava che si iniziasse con calcoli concret i, per giungere all’astrazione in un secondo momento. La conoscenza del sistema metrico decimale nel programma previsto in questa legge, diverso dalle leggi precedenti, diventava un contenuto e non una materia, poiché fu inserito nel programma di aritmetica.

482 Id. Traduzione mia. 483 Id. Traduzione mia.

484 Id. Trascrizione: Maristela Novaes, 2016. 485 Id. Traduzione mia.

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Nella materia di Geometria e Disegno la legge così recitava:

tutte le nozioni devono basarsi su cose concrete, con l’utilizzo degli oggetti presenti nell’aula, nell’edificio e nel cortile per lo studio delle linee, degli angoli, delle estensioni lineari, quadrate e cubiche, ecc. Il disegno tenderà specialmente ad abilitare lo studente alla riproduzione degli oggetti, all’inizio con linee rette, poi curve, aumentando progressivamente le difficoltà.487

Le materie relative ai lavori manuali comprendevano, fino al terzo anno, il cucito per le femmine e il lavoro con il ferro e il legno per i maschi. Per questi ultimi la legge stabiliva: “gli esercizi del lavoro metodico familiarizzano gli allievi con strumenti di cui devono fare uso nel corso di Insegnamento Tecnico Primario”488, che era previsto nel terzo anno.

Per quel che riguarda la formazione nella materia di Geometria e Disegno delle ragazze la legge istruiva:

devono familiarizzarsi dal primo giorno con le attrezzature del lavoro domestico, soltanto quelle che possono esser loro utili sul piano pratico. I lavori di fantasia devono essere esclusi, rimanendo esse all’interno del loro ruolo in famiglia. Tale pratica di lavori domestici fanno sì che la fanciulla, al momento di lasciare la scuola, possa servirsi delle proprie mani nell’esecuzione di parti del vestiario o di altri lavori comuni della vita domestica, per essere subito utili a sé ed alla famiglia.489

Eseguire lavori di vestiario servendosi delle proprie mani implicava che le fanciulle si sottomettessero, fin dall’infanzia, a rigorosi addestramenti delle mani, sia in famiglia che nelle scuole. Questo addestramento permanente le conduceva a familiarizzare con ritmi e movimenti corporei grazie ai quali il lavoro manuale avrebbe raggiunto la precisione nell’eseguire i punti490

che dovevano essere regolari nella direzione, nella forma e nell’equilibrio della tensione dei fili. Come complemento alla materia dei lavori manuali, i maschi ricevevano nozioni d’economia sociale e le donne nozioni d’economia domestica. Ma se nelle leggi repubblicane dell’istruzione possiamo constatare una preoccupazione per la formazione femminile, le stesse leggi erano tuttavia chiare nell’indicare una netta separazione: i maschi venivano preparati per le attività pubbliche, le femmine per la vita domestica. Il programma, inoltre, proponeva il cucito solo per le femmine. Se un ragazzo avesse voluto avere una formazione sartoriale non avrebbe potuto ottenerla nelle scuole pubbliche d’istruzione primaria.

Il programma della materia di lavori manuali nell’istruzione primaria femminile comprendeva quattro anni di formazione nell’articolazione del Decreto Legge N° 1947 (Tabella 6).

487 Id. Traduzione mia. 488 Id. Traduzione mia. 489 Id. Traduzione mia.

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L’apprendistato era graduale e cominciava nel primo anno con la piegatura delle carte e dei tessuti, con la pratica dei primi punti di cucito per arrivare “all’utilizzo della macchina da cucire a pedale e a mano” nel quarto anno scolastico. La didattica dell’insegnamento dell’uso della macchina cominciava con il cucito di pezzi di carta a righe con aghi senza filo, per imparare a tenere le dita lontane dall’ago e ad allontanarsi dai raggi della ruota. Solo dopo le bambine iniziavano a cucire pezzi semplici, per passare poi a lenzuola, grembiuli ecc., ossia a capi più complessi. Il “ricamo di fazzoletti e lenzuola”, previsto nel quarto anno scolastico, ci fa ipotizzare che lungo i tre anni precedenti di studio le studentesse avessero già acquisito la conoscenza di punti di ricamo più complessi che sono, in larga misura, utili anche al cucito manuale o ibrido.