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QUALITÀ DELLA DIDATTICA

La qualità della didattica è uno dei punti chiave per migliorare gli esiti di apprendimento degli studenti ed è legata alle strategie adottate dalla scuola, alla capacità di intervenire sulle modalità di insegnamento, ripensare la mediazione didattica e sviluppare percorsi innovativi. L’istituto Cappello è ben consapevole del valore strategico della didattica perciò è sempre pronto ad accogliere iniziative nuove e innovative che possano favorire le sue priorità e le sue esigenze di garantire a tutti gli allievi il successo scolastico. Secondo la normativa di riferimento relativa alla legge 107, l’area qualità della didattica si estrinseca su due direttrici:

1. Le attività e i progetti di orientamento scolastico nonché di accesso al lavoro sono sviluppati con modalità idonee a sostenere anche le eventuali difficoltà e problematiche proprie degli studenti di origine straniera (c.32)

2. L'insegnamento delle materie scolastiche agli studenti con disabilità è assicurato anche attraverso il riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica (c.24)

Per quanto riguarda la didattica, l’Istituto nell'individuare i traguardi di competenza che gli studenti, nei diversi anni, dovrebbero acquisire, tiene conto anche delle competenze trasversali (es. educazione alla cittadinanza, competenze sociali e civiche).

Nella scuola sono presenti referenti, gruppi di lavoro sulla progettazione didattica, sulla valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari. Gli insegnanti condividono obiettivi di apprendimento specifici ed effettuano una progettazione didattica condivisa, utilizzando criteri di valutazione comuni, attraverso strumenti diversificati (prove strutturate, rubriche di valutazione, ecc.). L'utilizzo di prove strutturate comuni è sistematico e riguarda la maggior parte degli ambiti disciplinari e tutti gli indirizzi di scuola. I docenti regolarmente si incontrano per partecipare i risultati degli studenti e riorientare la programmazione attraverso interventi didattici mirati. La scuola certifica le competenze raggiunte alla fine del primo biennio.

Per quanto riguarda l’aspetto metodologico, l’istituto promuove l'utilizzo di modalità didattiche innovative attraverso il continuo aggiornamento dei docenti e di tutto il personale e la collaborazione tra docenti, per la realizzazione di modalità didattiche innovative, quali :

utilizzo della LIM;

didattica per competenze, avendo come riferimento per la valutazione i compiti di realtà;

didattica laboratoriale;

uso frequente dei laboratori di Chimica-Alimentazione e informatica.

INCLUSIONE

Per favorire l’Inclusione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, alla luce della normativa vigente, ogni Istituzione scolastica deve offrire adeguate e personalizzate risposte con piani educativi individualizzati o personalizzati. Infatti tali alunni vivono una situazione particolare che ostacola il loro apprendimento e, talvolta, la loro partecipazione alla vita sociale.

Anche il nostro Istituto mette in campo degli interventi idonei a sostenere i processi di apprendimento di alunni la cui specificità richiede attenzioni particolari, tenendo presente le potenzialità di ciascuno e cercando di ridurre gli ostacoli derivanti dalle condizioni di disabilità o di svantaggio. A tal fine, è fondamentale:

● creare un ambiente accogliente e collaborativo;

● promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al loro processo di apprendimento;

● raccordare e valorizzare le risorse umane, strumentali e organizzative esistenti a supporto dei percorsi “speciali” di apprendimento;

● favorire idee progettuali che permettano un proficuo utilizzo delle risorse;

● promuovere una cultura inclusiva attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.

Ciò vale non solo per gli studenti con disabilità certificata ai sensi della legge quadro 104/92, per i quali è previsto anche il supporto del docente di sostegno, ma anche per gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), che, come disposto dalla L. 170/2010, a seguito della presentazione di diagnosi e relazione clinica del neuropsichiatra esperto dell’età evolutiva, si avvarranno di un Piano Educativo Personalizzato, che preveda l’utilizzo di strumenti compensativi, di misure dispensative e di adeguate forme di verifica e valutazione. In tale ambito, per la sensibilizzazione e l’approfondimento delle tematiche e per il supporto ai colleghi direttamente coinvolti, nel nostro Istituto è prevista già da qualche anno, la figura del Referente per i DSA. Gli interventi di didattica inclusiva vanno estesi anche agli studenti in situazione di svantaggio, disagio e difficoltà di apprendimento determinate da particolari condizioni personali, sociali e ambientali (DM del 27 dicembre 2012), per i quali l’opportunità di istituire un percorso personalizzato spetterà al Consiglio di classe che ha rilevato il bisogno educativo in accordo con la famiglia del destinatario e, possibilmente, con il parere favorevole di uno specialista che potrà essere reso disponibile a seguito della convenzione stipulata con il Dipartimento UOMI dell’ASL CE di Piedimonte Matese, coadiuvato dai docenti specialisti di sostegno che monitoreranno l’efficacia degli interventi messi in atto per il tempo necessario al superamento delle situazioni di svantaggio, prevenendo così l’abbandono scolastico.

La strutturazione del percorso educativo-didattico individualizzato, a differenti livelli di complessità e difficoltà, scaturisce da un efficace coordinamento ed una fattiva collaborazione tra gli insegnanti di sostegno e i docenti curricolari. Il corpo docente è sensibilizzato a:

● curare l’aspetto relazionale con gli alunni;

● creare un ambiente scolastico piacevole e stimolante;

● favorire nell’alunno comportamenti adeguati e consoni a luoghi e situazioni;

● suscitare e potenziare la motivazione all’apprendimento;

● favorire i contatti con la famiglia per una relazionalità proficua e funzionale all’inserimento dell’alunno e al suo apprendimento;

● far sì che l’alunno diversamente abile diventi risorsa e arricchimento per tutta la comunità scolastica;

● cooperare con l’equipe medico-psico-pedagogica, le Associazioni e gli Enti Locali (Comune, A.S.L., etc.).

L’azione formativa realizzata dalla scuola ai fini dell’inclusione si qualifica per l’attenzione all’alunno come persona; si esplica in interventi di didattica orientativa e curriculare, didattica laboratoriale e apprendimento cooperativo, si caratterizza per la cura finalizzata allo sviluppo dell’autonomia, della comunicazione, della relazione.

Nel nostro Istituto, si è sempre registrato un considerevole numero di iscrizioni di alunni diversamente abili per i quali la scuola ha, e deve sempre, garantire esperienze significative di socializzazione, ampliamento delle capacità comunicative e relazionali, apprendimenti mirati a favorire l’autonomia attraverso competenze e abilità essenziali. La predisposizione del P.A.I (Piano Annuale d’Inclusione - Allegato 3) mira all’individuazione dei punti di forza e di debolezza delle attività volte all’inclusione realizzate dalla scuola ed elabora un piano articolato delle risorse da offrire anche attraverso varie forme di collaborazione con i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio per garantire una sempre più ottimale accoglienza degli alunni, con particolare attenzione a quelli con Bisogni Educativi Speciali. L’obiettivo è di portare all’attenzione dell’intera comunità educante la centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultatieducativi.

Il riconoscimento dei BES, riferiti di norma all’utenza più debole, è comunque una risorsa positiva per tutti gli studenti, producendo per sua natura diversificazione e sperimentazione metodologica.

Nella valutazione formativa degli alunni con BES si terrà conto di molteplici fattori:

● la personalità dello studente;

● la sua storia scolastica e familiare;

● le sue risorse in termini di apprendimento;

● i suoi interessi e aspirazioni.

Gli alunni stranieri con difficoltà linguistiche

Nella nostra società l’inclusione di persone provenienti da altri Paesi è una priorità e la scuola è chiamata ad assumere, per quanto le compete, il suo ruolo di interprete delle più pressanti istanze sociali, ruolo peraltro espressamente richiesto dalla normativa vigente, tra cui la C.M. 2 dell’8 gennaio 2010, che fa riferimento all’organica distribuzione degli alunni non italofoni nella formazione delle classi, all’individuazione di percorsi educativo–formativi e di modalità valutative personalizzati e finalizzati a favorire il successo formativo degli alunni stranieri con difficoltà linguistiche. Tra le strategie di accoglienza il nostro Istituto prevede l’eventuale attivazione di corsi curricolari intensivi di alfabetizzazione linguistica.

Ai sensi del DPR 394/99 e delle successive linee guida per gli alunni di recente immigrazione viene predisposto un PEP (Piano Educativo Personalizzato), finalizzato alla piena fruizione dell’offerta di istruzione e formazione e a favorirne il successo scolastico.

Ambienti di apprendimento

L’Istituto Cappello ha come obiettivo di creare una scuola in cui gli allievi si sentano ascoltati, accettati, amati, per stimolare in loro le capacità di scelta e di decisione e la responsabilità del proprio progetto di vita. Una scuola in cui i migliori risultati si ottengono con l’incoraggiamento e

l’apprezzamento, anche di fronte a prestazioni mediocri degli allievi che possano trasformarsi in occasioni per rivedere il proprio metodo di studio, con il supporto del docente e dei compagni.

Una scuola in cui si accresca l’autostima, la motivazione e il senso di appartenenza all’Istituto.

Per quanto riguarda l’aspetto più squisitamente tecnico, l’Istituto dispone di una struttura articolata su due edifici: la sede centrale, dove sono ubicati gli uffici, i laboratori e le aule e un secondo edificio con aule ampie e capienti. Dispone, inoltre, di uno spazio antistante ampio e di una palestra ubicata a poca distanza, attualmente in rifacimento.

Dall’analisi evidenziata nel RAV emerge che nel complesso le strutture sono buone ed adeguate sia agli alunni che alle esigenze dei portatori di handicap. Le aule del nuovo edificio sono quasi tutte dotate di LIM e PC.

Nell'anno scolastico 2014/15, grazie al PON FESR “Ambienti per l’apprendimento” POR regione CAMPANIA – Obiettivo/Azione PON B 4.A FESR06 POR CAMPANIA 2012- 180 – è stato possibile dotare la scuola di attrezzature specifiche per i laboratori di cucina, sala, ricevimento e per i laboratori informatici, in modo da simulare le strutture alberghiero-ristorative più moderne. Altri laboratori sono in fase di realizzazione al fine di ampliare l’Offerta Formativa.

Il personale di segreteria e di laboratorio cura l’organizzazione relativa agli accessi e gli eventuali aggiornamenti materiali. Gli alunni con DSA hanno a disposizione una SmartPen e un WinPad.

LA VALUTAZIONE

“La valutazione dell’apprendimento degli alunni è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente” come riconosce il Regolamento di coordinamento delle norme vigenti per la valutazione (DPR 122 del 22 giugno 2009) e come ribadisce la Circolare Ministeriale 94 del 18 ottobre 2011. Il nostro istituto, sempre nell’ottica del processo di miglioramento del proprio approccio formativo, ha analizzato a fondo gli esiti forniti dal RAV e da quest’analisi ha tratto le necessarie valutazioni per la propria strategia didattica e valutativa. Si è posta particolare attenzione alla valutazione didattica intesa come stima dei processi e degli esiti dell’apprendimento, tenendo conto delle tendenze, del rapporto costi/benefici, dei macro- indicatori, del peso delle variabili geografiche e territoriali.

Oggi di fronte ad una pluralità di sedi e di offerte, gli utenti (i genitori) ed i committenti (le istituzioni pubbliche) sono diventati più esigenti e selettivi nei confronti della formazione; tendono ad utilizzare criteri di comparazione tra costi e benefici; si interrogano sulla sua produttività

“culturale”; in fondo, assumono un continuo, anche se inconsapevole, atteggiamento valutativo. In questo quadro, il terreno della valutazione può rappresentare l’occasione per ricostruire un rapporto positivo tra scuola e territorio, territorio e società civile.

Finalità della valutazione degli apprendimenti

La valutazione del processo insegnamento-apprendimento si propone di:

individuare i livelli di apprendimento degli studenti in relazione agli obiettivi e alle finalità disciplinari fissate dalla programmazione;

evidenziare carenze e aree di difficoltà, che richiedono interventi di rinforzo;

verificare e migliorare in itinere il processo di insegnamento-apprendimento;

attivare capacità di autovalutazione da parte degli studenti e orientare a scelte autonome e consapevoli;

far emergere potenzialità e attitudini da coltivare.

Prove di verifica e loro pianificazione

In tutte le discipline, anche in quelle che prevedono la sola valutazione orale o pratica, si può fare ricorso a diverse tipologie di verifica scritta ed orale (non meno di due per quadrimestre), volte ad evidenziare i livelli di profitto e ad avviare gli studenti ad una più oggettiva valutazione dello studio personale. Le tipologie delle verifiche adottate, i relativi parametri di valutazione e il peso di ciascuna tipologia di verifica sono dettagliatamente esplicitate nella programmazione dei singoli docenti e dalle griglie di valutazione condivise. Allegato 4

In particolare i test d’ingresso si svolgeranno come segue:

classi prime: somministrazione prove INVALSI di terza media;

classi seconde: somministrazione prove INVALSI;

classi terze: prove desunte dalla banca dati INVALSI;

classi quarte/ quinte: prove conformi a quelle dell’esame di Stato (prove strutturate e semi-strutturate, elaborazioni saggistiche e sviluppo di problemi complessi)

I Consigli di classe concordano di non effettuare di norma più di tre prove alla settimana che comportino una valutazione per l’intera classe, e non più di una al giorno, salvo contingenze particolari.

Momenti di valutazione

Scandiscono l’anno scolastico i seguenti momenti di valutazione:

● valutazione sommativa di fine primo quadrimestre (seconda metà di gennaio) con elaborazione del piano degli interventi di recupero;

● valutazione sommativa di fine secondo quadrimestre (scrutinio di fine anno): determina il giudizio di promozione / non promozione, o di sospensione del giudizio;

● valutazione integrativa di luglio/settembre: il Consiglio di classe valuta i risultati conseguiti dagli studenti nelle prove integrative, formula il giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico.

Alla fine del primo Biennio viene rilasciata copia, a richiesta dello studente interessato, la certificazione dei livelli di competenza raggiunti, nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Per coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno d’età è rilasciata d’ufficio. A decorrere dall’anno scolastico 2009-2010, ai fini dell’ammissione all’esame di Stato sono valutati positivamente nello scrutinio finale gli alunni che conseguono una valutazione sufficiente in ogni disciplina.

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