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I Quede Torbiere del -Conte ^.Afquino fono fituate iti vallit piane circondate da cplljne

;

varia

è 1’

edenfiqnc

delle

medefime .dove terminano

le

Torbiere

ritrovali altra

qualità

di.terra,

che jn,;.akuni luoghi è

propria-mente

.di

quella che

fi,phìapia,

terra, mifchiata

di

ve*

getabdi,

e.

animali marciti

,

ed

in altri terra forte

ar-gillofa,^ pochi fonovi luoghi

cuifi

xitruovano

falli

o ghiara*

: :

E’ da

X

*7

X

'E'da notar chela profondickdelle Torbiere aon"' è in'tutto>nèda per tutto eguale> in alcunefi trova Torba buona immediatamente cominciando dalla fuper-fideperfino allaprofonditidi piedi 17. » nellellef.

(è inalcuni luoghi fi ritrova prima uno firato d’un piedeeancodueyedallevoltetre diterrabuonave^

getabileal difopra;fonoquefiafirifcontra della buo-naTorba^che allevolteprofonda quattro, e cinque piedi Tempre eguali , inaltriluoghiTe ne ritrova fino aduepalfi,aunpaflopifi

omeno

afeconda dello fira-tod’argilladifotto.

Dove

s’èpotuto ritrovareilfondodella'torbiera''fs’

è(èmpreritrovataargillafina» bianca,’ inclinanteal ce-nerognolo,inalcuniluoghimacchiatadineròTe dr color di rugginediferro,et^ueftatramanda

un

cdpre^puzzo-lentaoall’atuir.he*t’afclU'J.'i’airaria. QitV bene avvertire, le con 1alciugarfi e col bruciarla’’venga a hfciar quefiocattivo odore? ^

'

V’è

dellaTorbadicolorcantièlKno ’ofcufó,cheretta poco compatta,e leggiera,ve n’hadell’altra di colo-re pilibruno'ben- compatta,*

e

medipcremenfepelante , èfinalmente d’una certa fpecie nera’ pefimaìfiima che Contiene maggiorquantitk diterfU-deU’ altre. Quan-to 'alla prima, ella s’laccende prettor.'ma fa 'tìft filoco di pòca durata , la^'fecQtu}^Is buona pergli nfifamiliari-,’fta un po’piu dittlfflp^^'ad' ac*:ender-fi, e fa unfuoco che dura‘piii di‘queH<> dellegop, lefue bragie ancoraficonlervano-molto, e durano

ao

céfe fitìchèfonoridotteincenere ;laterra puòfervire ottimamente per 'gran fuochi,

come

abbiamo ofTervato nétte'Fornaci Galearie

e

Saf^harie, néllè rafioarie di Zuccaro,eVetrarie,prettodé’fabrij fonditori, ne^ for-nellidafeta,efabbricatori ditèlC,Tintone,ed inal»

tre fomiglianti ’occafiont y‘^tome fi"pratica in

landa. ^ ^

-Da La

s

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.

X^sof

Lacen€rc'dellaprima èdel colore di quella di

le-gno,quelladella fecondaun po’ pili ofcura, e della terzabruciataionon molta quantitàriefcepefametfab»

bionofa,«rofligoa; bruciata ariftretto,

ma

violento ó fuocononfa piucenere-

ma

fcorrecome una lava raf-ibmiglianteallafcoriadelferro,che refta in pezzi di colorbrunoyconcerte vene inclinantial giallo, nella qualiallevoltevifidiftinguonode’ piccioligranelli gial-lignoli che fonoonvero zolfo,j'.

Ogn* una però'delle tre dettequalità preoieATe di Torba,apparifceformatadauna unionedi piante erba-cee ,,e iradici,ora poco, oramolto amalgamale*,pibo meno'cobterraformatala maggiorparte di vqgeiabili imputddui,iqualiconlervano illoroflogiftico,ofia la

qu4it^infiammabile. .

i AHWondanolevalli orcdette^ fommim-flrano moUfpl»** forgewi che tengono continuamente umido

U

pianodelleTorbipre^^ e in quelle che guar-danoverfoilmezzogiorpp,, vi^fonomolte(caturiginidi »

limpidiffime acquei. cfce-^fpri^opatecolarebberocopiofead irrigarela vaftacampagnadiFagagna,coninfinito van-taggiode’ fuoicompofielfori,eneavanzarebbeforfèper foccortereertfbcillare.parie--d*-qweliavalfTquali terra

deferta da

me

tanto commiferata ,

(«>

jOra.inutilmente, effendo (lati non fo pei;

J

iualragionefprezzati tuttilifacililTimi rìmedj da

me

uggeriti^per,^rftttderia più luile

, le non più fpr*

die* ' . j.'" . * '

.

Nella Torbiereifuddette-non avvenne mai di ritro-vareuèoflà, nèdenti,nè nicchidipefci marini o co-fefimili dai

Woodwani

indicate;

ma

folo alcune.ra-.

dici

(a)Lettm,TomoI.

. .

•*>

X

ìBciche fonoftate giudicatedAlno, ePiopponello fla-toloro di vegetazionein profonditidiquattropiedi in circa4*Su quefta oflèrvazione fondati polTiamo a buon djjuo coDcbiudere, che tutto naturale fia lo

>principio produttivodiquefteTorbiere, edil componente^princi*

pale foftanziolberbaceo. .

E

qui avvertite,Signori,che vuole ilWoodvvard che fioffervino li vegetabilichecredono fu* li luperficie,

ovicinanzadelle Torbiere

,ediquali Ipeciefiano.

Nelle migliori TorbieredelConte Afquino,che fono nelle paludi più fracide,e ne’ colli che lecirconda,

ma

principaliijonte ne’lìtipiùAeriliedincolti, crefceiibfer-pillo;ondefi può ragionevolmente credere che dilavati

-continuamente dalle pioggie per tanti fecoli^ne^'CoUi >

fiano trafportatinelle fottopofte-valli li fiorii -t le ic»:•

menti de’fcrpilli ftcflì,quando- fono '«ppari-fee lafleffafupprfici* aciic lorbiere iti'>gran parte co-’

pertadi lerpillo;ondeunito quefloalfe altrepianteierbacee che formanola Torba, nevfehìì'in"'Co»fegaen2ache una'cosigenerosadofediferpilloeh’ èdi gratoodore, aromatico,eTalQberrimoyahbflala -focoltkdi comunica-relefue qualitk^ allaTorba;e li-fuoi fÙfftraw^ mi fi

dovrà concedereeflere rimedj',"é^'prtffervarivi coarra i mali'tJì'tefla,edi petto;'eflendo queftelefpecifiche Tue qualità, come

vedremmo

più avanti con la' teflimo-Biancadicelebri Medici antichi,e mottewfh*'

Dopo

averci Virgilio deferirtiifuifaiubri,edelizioflf-,

dovedeeftabiiirfil’alloggiodelieapi;vuole che quello fiaC'rittjdtCafìa,everdeggiante^ Ì5erpiUo, come quel-loche'fpargedalungi il fuo gfatiflìmo'odore.

Hac

circum Cafuevìrìdts\(7 oiemialatf Serpillas

(a}Georg, Zìi.IV.,

u

^a.

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E»poi' 'dettaquefFerbaodoriferaferpillo dal {erpeggtaré chefa,'ediftenderele fueradici.

. , .

(4

)

Che

fePlinioafferifceche nafce nelle paretide*^

poàivicinoallepifcine,edagli (lagni(^), non parla chedelfolofelvatico; il quale fi dice, che(cacciai ferpenti,'glifcorpioni,edaltrianimalinocivi;di più àggiugne chevalecontrai-veleni marini;checottonell’

acetoconogliorofato poflo alle tempia, libera dalla doglia' dicapo,efegli attribuifeonodalmedefimo del-le virtùcontralafrene(ìa^ letargia,edaltri mali.

(c) IlMattiolicelebreBotanico divideilSerpilloia due(pecie,nelFortolan cheha Todore dellarnajorana^

e Oel'ièlvatico; dice cheifuoifiori hanno-1odore (ba-Ttìial.gufto acuto,chenatofra(àlTi è moltopih éhlìdó,ie vigorofo del domefiico,più.atto- alle^ medici-ne',’it-'cottfe» levirtù,che daPlinio, gli

vengo-no

aflbgèW**-ÀggiugneTòltcìro che negli or-liio'Tofeanafi coltivavadiduefpecie ,una che pro-duce ilfiorebianco',chefpiraodoreCimile al cedro ,

comefa lamelifla,e'

T

altra chefa ilfiore purpureo , o di guftomoltoacuto: amendue per olfervazione da luifattanalcono netcontadodi Gorizia.iafui, pionte Salvatioo',' dov.’èilpiù-befTCr^o, ch’egli abbiamai

veduto^'

" ~

^

»-Bffendo(latedaNaruralifli feoperte,e'pertanti feco-liconofeiute levirtù delferpillo,non perdèmailaTua medica riputazione; anzi fra gli altri fa riconofeiu-tarinnovata, eaumentatadal celebre Geofiroy.

; '

Que-(a)lié.XIX.C.Vlir.

(b)Lib.XX.C. XII.

,

(c) DifeorG, a C. 7^2.

/

X

3*

X

.

{a)

Quefta pianta ( die’ egli) ha un odore

gratiffi-mo,

crefee neluoghiincolti,montani,fecchi, fabbiono-fi,fallbfi,ne campi,neprati

,inuna parola «uafi in ogni luogo; «laminate pofeia le parti di cui effa è corapolt^ : Hinc (dice ) ferpyllum tepbalica utfio.

ntacbicavt donatur^vaportbusmirifice 4tdverfatur irri-tontes matcrUs convulfvìs monbus anfam prlbcnitS cxterminat fptrituofas particulas/angui»» fuppeditat primarum viarumfu»aionibus vìgorem concìliat

&

ob-flruaiottcs referat.f $am interne,

guam

externe

vfurpe-tur ^ ^

^

Doto

avereil

medeCmo

Autore infegnate variedofi perufarlo continua.- Serpilli fp\ritusejufque acqua, de, fi ata,apufpma efl adverfut fopotofos ac rbtumaticM cerebrt affeHus,fptritum iunce multis doqueìlam eenc’f Itared,aata,

ycoquoa utmjftmut in

iwgux

par^!ndei prebendaturyadver/umEpilepjìamplurìmum comendatur In rbeumatìfmtt '’ffeblionibus,Ìuf/iirr^f^rato,,.if^antum fiuxtontbusy urtnas ekiendi vìm^babety micr

ama

y

wr-fighey morboque xomitial» affeaos plurìmum<foìatur,

Poiché le

ha beftan-tamente.parlato dell^ifo,intrinfeco>

paflaegliali’cftrlufcco, ofuggertfco

,we

.polvere

compo-ftadiferpillo e daltreerbe aromatiche lequali hanno facoltàdifcaricare il cerebro,J^lj^overchia copia- di

fero , I .. :

/fipedììuvm demqueferpyìlidecoBto ufurpaiur.ad

wSj

Jìruarevocando..

Dopo

aver infegnataaltracompofizione ch’egli

chia-(a)TraBatut deneuriamedica,fivt demedUementmtmfimpUcittm

Tm,

ILt«*atterayQ, '> .. '

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X

3^

X

nu

eueupba: H«ecaptaefiad rerebrun* roborandttm^ C4-farrbis,Paralaft^

^

Apople^i<e ferojaadverfatur

,

Attefequelle premelle(od d’opinionepoterfi fenz’efi-tanzaafferire, cheie 1orbe di quelìa qualitk roerita d’elTerepreferite aquelled’Olanda, e poflTano conllde-rardtra le miglioriche polTedequalunque paefed’ £u*

ropa. Qui parmi di ravvilare diverfe difficolik che fi

frappongonoall’introduzione di si giovevole provvedi-mento>

ma

non convieneIgomentarfi, eabbandonare 1’

imprela. £’gikcofa,a tutti manifelta, lo difiì altro*

ve,, e loripetoanco inquelVargomento>che ipihuti*

li ritrovati fono fempre i più ofimatamente

oppu-..Non.ijrediate perù, Signori,ch’iovoglia per avven-imputare quellaindocilitàcomeattributode’ oollri compatrioti; quello i-uu dlfeuu uuivcifaU

, quanto è qu^fi,jai^Vf^làlerigooranzanella veraeconomia.Jo ne addurròin pruovàun foloefempio fopralo(lelso argo*.

meutoche^tratto.

Quantunque

f^bm'che

il buon feofo e la buona economia regninoquali univerfalmentenella illufire Na-zioneSvizzera, pure.talenon fidimollrò Parte di elsa nella fcqpena chefifecejji un»’fifi ililtiiTìmIui^ per-chè ionpct-ièmbrialterareilfattocon forti ecaricate efpt^tf^i tradurròfedelmente lellelseparole d’uno de’

^ocj di Berna (<»).

^

Bifqgna&retuttoilTuo polTibil^>perchèTufi) delle

Torbee^eìfuo carbone diventi più generale

; egl’è