Oltre a dar loro la possibilità di esprimersi a voce, durante l’ultimo incontro abbiamo chiesto a ciascuno dei partecipanti al corso di compilare un questionario di valutazione, realizzato utilizzando i Moduli Google17. Le domande hanno riguardato l’intero corso e
non più solo il Compito da svolgere con il foglio elettronico come l’anno precedente. Riportiamo di seguito alcune delle risposte che ci sono parse significative per analizzare il lavoro svolto.
Domanda: Pensi che le tue conoscenze riguardo l’uso della posta elettronica (e-mail), dei browser per navigare su internet e dei programmi per scrivere testi al computer, siano state sufficienti per partecipare al corso online sulla piattaforma Moodle?
Fig. 46 Elaborazione grafica delle risposte alla domanda sulle competenze informatiche preliminari.
L’elevata percentuale di risposte positive sembra in disaccordo con quanto abbiamo già avuto modo di scrivere circa le numerose difficoltà tecniche legate alla gestione delle credenziali, il recupero della password, la capacità di rintracciare e-mail nella casella della posta indesiderata o anche le operazioni di download ed upload di file e di uso dell’editor di testo integrato nella piattaforma. Ammettendo che le risposte al questionario siano sincere potremmo ricondurre questa discrepanza al fatto che, forse, quelle che secondo noi sono competenze di base, per gli studenti rappresentano
procedure avanzate. Non bisogna trascurare il fatto, inoltre, che molti di loro hanno utilizzato la casella di posta di uno dei genitori come indirizzo di riferimento, la qual cosa testimonia che in realtà non sono abituati a gestire un account personale. Per lo stesso motivo è probabile che non abbiano avuto occasione di controllare direttamente le e-mail di notifica o quelle per il recupero delle loro credenziali di accesso.
Domanda: Il corso online ti è sia stato d’aiuto per studiare gli argomenti di Logica e di Teoria degli insiemi?
Fig. 47 Percentuali di risposta alla domanda sulla percezione dell’utilità del corso.
I consensi raccolti sono incoraggianti. Nonostante, come avremo modo di approfondire più avanti, siano pochi i ragazzi che non cambierebbero niente della piattaforma, più dell’80% di loro dichiara di aver tratto giovamento dal corso online.
Domanda: Pensi che l'uso dei personaggi Disney all’interno dei contenuti del corso abbia reso più piacevole e divertente la comprensione e lo svolgimento delle attività?
Fig. 48 Aerogramma delle risposte alla domanda sul gradimento dell’ambientazione.
Osservando il grafico delle risposte in Figura 48 si può notare come il parere degli studenti si sia distribuito quasi equamente. Aggregando le due opzioni negative e le due positive otteniamo il 53,9% di risposte positive e 46,1% di negative. Per certi versi
ci aspettavamo che l’ambientazione avrebbe riscosso più successo, ma c’è da tenere conto dell’età degli studenti coinvolti durante la quale si manifesta particolarmente il desiderio di non sentirsi più considerati dei bambini, per cui è perfettamente plausibile che la metà di essi non abbia gradito il tipo di ambientazione (ritenuta infantile). Possiamo analizzare più in dettaglio questo aspetto leggendo i commenti lasciati al termine del questionario, per cercare di distinguere tra coloro che hanno gradito l’uso di un contesto narrativo leggero, ma non la tematica dei personaggi Disney, e chi, invece, avrebbe proprio preferito un ambiente più formale.
Domanda: Fai una classifica delle attività del corso partendo da quella che ti è sembrata più utile (1) a quella meno utile (4).
Fig. 49 Ogni istogramma si riferisce ad una posizione nella classifica delle attività stilata dagli studenti. La prima informazione che possiamo ricavare dall’osservazione di questo grafico è che la maggior parte degli studenti (82 su 117) ha classificato il Glossario come l’attività meno utile del corso. Per quanto riguarda le altre attività, la Lezione è risultata quella che ha guadagnato maggiori consensi, seguita poi dai Quiz e dai Compiti. A partire dai dati raccolti abbiamo realizzato anche un altro grafico per rappresentarli con un unico istogramma assegnando 3 punti all’attività classificata prima, 2 punti alla seconda e così via (Fig. 50).
Fig. 50 Rielaborazione grafica dei dati raccolti sul gradimento delle attività.
Con questo grafico il colpo d’occhio è migliore e si può notare come Lezioni e Quiz siano state gradite più o meno allo stesso modo. Tra le attività proposte, sono quelle più rappresentative delle novità introdotte dal corso online rispetto la lezione tradizionale: la personalizzazione dei percorsi didattici con la Lezione, il confronto con sé stessi e con i compagni tramite il Quiz. Anche il Glossario rappresenta una novità rispetto i compiti che di solito gli studenti sono chiamati a svolgere, tuttavia ha riscosso
decisamente meno successo. Possiamo immaginare che il motivo sia da ricondurre al fatto che i benefici di questa attività sono meno evidenti agli occhi degli studenti e quindi il lavoro richiesto appare sproporzionato alla ricompensa ottenuta. Il vincolo di scrivere le definizioni collaborando con i propri compagni può essere stato percepito più come un ostacolo che come un vantaggio, specie nei casi in cui l’iniziativa di uno studente si è scontrata con l’indifferenza degli altri membri del gruppo. Conseguenza di ciò è che lo studente volenteroso non vede riconosciuto il suo impegno e dunque valuta negativamente l’attività. Un ulteriore indizio circa la scarsa popolarità del Glossario traspare dai commenti liberi degli studenti che esamineremo più avanti, con i quali molti lo hanno giudicato “poco chiaro”, senza però dare ulteriori specifiche in merito.
Domanda: Gli argomenti visti durante le lezioni in classe e in quelle online sono stati sufficienti per risolvere gli esercizi, i compiti e rispondere alle domande?
Fig. 51 Percentuale di risposte sulla coerenza tra i materiali forniti e le richieste del corso.
Il 90% degli studenti ritiene che i compiti assegnati siano stati proporzionali ai contenuti disponibili. Tuttavia molti di loro non hanno consegnato gli elaborati, per cui, se il problema non consiste nella difficoltà degli stessi, dobbiamo ricercarlo nel disinteresse per le attività o nei problemi legati ai meccanismi di consegna propri della piattaforma.
Domanda: Ti piacerebbe avere a disposizione un corso simile a questo per studiare altri argomenti?
Fig.52 Percentuale di risposte sulla disponibilità a partecipare ad un altro corso online.
La percentuale di risposte positive è incoraggiante ed in linea con i commenti liberi che sono stati rilevati. Con la domanda successiva, a risposta aperta, abbiamo chiesto quale ambientazione piacerebbe loro che venisse utilizzata per il prossimo corso. Le risposte con più occorrenze sono state le seguenti:
● 33 studenti hanno suggerito film d’animazione Disney, ● 10 studenti hanno scelto la saga di Harry Potter, ● 8 studenti vorrebbero utilizzare i Minions.
Le altre risposte citano argomenti diversi, molti dei quali vaghi: alcuni chiedono di ispirarsi a dei film o videogiochi, ma non indicano nessun titolo in particolare, altri ancora suggeriscono i Simpson, Dragonball, Futurama, i Griffin, i Puffi e persino Arancia Meccanica, ma nessuno di questi raggiunge i quattro voti. Alcune opzioni sono state corredate da suggerimenti più specifici, ad esempio
“Rocky Balboa, quando sbagli vai K.O.”
“I Simpson così quando sbagli si leva una ciambella ad Homer” “GTA, più errori fai, più aumenta il livello di ricercato.”
“GTA 5, quando sbagli un esercizio aumentano le stelle della polizia.”
Come possiamo notare questi studenti non si limitano a suggerire un’ambientazione, ma anche una dinamica di gioco coerente con il contesto che hanno scelto (la
ciambella, il K.O. o il livello del ricercato). Non sono mancati suggerimenti più strampalati o scritti al solo palese scopo di canzonatura (come “Peppa Pig”, “I Teletubbies” o il laconico “Prosciutto”), ma l’ultimo commento che riportiamo è quello che, a nostro avviso, testimonia l’influenza dell’affettività nei confronti della percezione che uno studente ha della materia:
“Mi piacerebbe fosse ambientato in un film horror, proprio come è la
matematica per me: un incubo.”
Chiude il questionario lo spazio dedicato alle osservazioni libere. Molti ragazzi, anche se con parole diverse, hanno espresso gli stessi concetti, per cui siamo riusciti a ricostruire un aerogramma che rappresenta la varietà delle osservazioni raccolte.
Osservazioni: Aiutami a migliorare il corso online: scrivi qualunque commento, suggerimento, critica (sia positiva che negativa) ti viene in mente sull’esperienza che hai vissuto.
Fig. 53 Aerogramma che rappresenta i commenti liberi degli studenti aggregati per attinenza.
Circa un terzo degli studenti ha richiesto maggiore chiarezza riferendosi soprattutto alle modalità di utilizzo della piattaforma o del Glossario, che è stato percepito da molti come troppo complicato da gestire e/o inutile. Il 7,5% dei ragazzi avrebbe preferito contenuti più corti, riferendosi soprattutto alle Lezioni e ai Libri con i materiali di approfondimento.
Anche i docenti hanno suggerito di accorciare i vari moduli, in accordo, tra l’altro con quanto abbiamo descritto riguardo la modularità che dovrebbe caratterizzare i materiali di un corso blended. Infine il 6,5% dei ragazzi ha espresso una sorta di delusione perché avrebbe voluto trattare allo stesso modo anche altri argomenti e, la stessa percentuale specifica di non aver gradito l’uso dei personaggi Disney. Per certi versi ci ha stupito quel 4,7% di commenti relativi alla poca accessibilità riscontrata da coloro che hanno utilizzato sistemi operativi Apple o hanno effettuato l’accesso alla piattaforma da smartphone.
In realtà i problemi riscontrati sono stati molto circoscritti, perché hanno riguardato il formato dei fogli elettronici (che dal più comune .xls su Windows passa a .numbers su Mac) che ha creato problemi a quei pochi utenti che utilizzano macOS, che però non dovrebbe avere problemi a leggere file in formato .xls o .odt oppure il ridimensionamento dell’homepage visualizzando il corso da smartphone (e su questo aspetto, essendo vincolati all’uso della piattaforma UiBi, e quindi senza i privilegi di amministratore del sito, non abbiamo potuto fare nulla). Tutti i commenti, anche quelli che si presentano una volta sola, sono degni di nota, ma ne riportiamo alcuni che riteniamo significativi:
“È stato un corso molto utile, inizialmente un po' complesso da capire come
utilizzarlo, però una volta capito era semplice. Molto complicato creare le tabelle (non ho ancora capito come si fa).”
Le tabelle alle quali viene fatto riferimento sono le tavole di verità che gli studenti avrebbero dovuto disegnare utilizzando lo strumento Tabella dell’editor di testo integrato (simile all’interfaccia di Microsoft Word) per realizzare le voci del Glossario di logica. Soltanto uno degli studenti che si è cimentato nel tentativo è riuscito a disegnare correttamente la tabella.
“Penso che sia stata una bella idea e che le scuole dovrebbero organizzare
queste cose più spesso. Un suggerimento che darei è che non sono molto chiari alcuni comandi e io, e anche alcuni miei compagni, ci siamo trovati un po' in difficoltà a capirlo. Mai dare x scontato tutto! x il resto okei.”
Questo è uno di quei commenti che ha fatto cenno alle competenze informatiche (si parla di comandi, quindi non si riferisce agli esercizi o ai compiti da svolgere) necessarie per comprendere il funzionamento della piattaforma.
“Dovrebbero secondo me oltre a inserire i quiz che mi sono stati utili e mi sono
divertita delle specie di giochi che come i quiz ti fanno divertire e allo stesso tempo impari la materia.”
“Che le conversazioni e le discussioni online siano più spontanei e che nei
compiti si usino programmi più moderni e che invece delle e-mail si usino i social network.”
Questo commento ci ha colpito per l’accenno che fa a mezzi più moderni. Nonostante il foglio di calcolo (l’unico strumento diverso dal browser ad essere utilizzato) sia poco conosciuto e poco pubblicizzato a scuola, appare comunque come uno strumento “vecchio”. Del resto anche le e-mail sono percepite come “sorpassate”. Un solo commento non ha rilevanza statistica se visto nell’insieme, ma attenzionando quanto scritto da ciascuno singolarmente ci è sembrato significativo perché sembra dare ragione ad un nostro pensiero secondo il quale quando si parla di “nativi digitali” riferendosi in particolare alla generazione corrente, si attribuiscono a questi ragazzi delle competenze informatiche che non hanno. Le competenze di un adolescente medio, oggigiorno, vanno poco oltre l’uso di sistemi di messaggistica come Whatsapp e/o dei social network come Facebook per i più grandi. Questo però, contrariamente a quanto va di moda sui “nativi digitali”, non implica necessariamente che i ragazzi sappiano inviare una e-mail o utilizzare con efficacia un editor di testo. Riescono ad inviare messaggi e ad assegnare dei like, nulla di più, pertanto, quando si chiede loro di utilizzare strumenti tecnologici per studiare, bisogna ripartire dalle basi per garantire la fattibilità dell’intervento didattico. Ovviamente questo è un discorso generale e non tiene conto dei tanti ragazzi che si destreggiano abilmente con software anche molto complessi con una formazione da autodidatta; tuttavia riteniamo le competenze dell’utente medio, soprattutto tra i preadolescenti, siano quelle descritte in precedenza.
“Il corso dovrebbe essere preso più con leggerezza e tranquillità. Senza
pressioni e stress. Dovrebbe essere più divertente e senza competitività. Il corso, a mio parere, dovrebbe essere più semplice da capire.”
Questo è uno dei tanti commenti che chiede maggior chiarezza nel corso, ma ciò che più ci ha colpito è il richiamo alla leggerezza. Evidentemente questo studente ha vissuto l’esperienza con la stessa “pressione e stress” che caratterizzano i compiti tradizionali. Potrebbe essere stato l’insegnante stesso ad utilizzare le attività del corso come compiti per evitare che i ragazzi trascurassero la piattaforma.
“Il glossario dovrebbe anche essere migliorato singolarmente, senza bisogno di
consultarsi. Oltre ad insiemi e logica ci starebbe bene anche una parte sulle funzioni.”
Questo commento, invece, va ad aggiungersi a quelli che esprimono un giudizio negativo sul Glossario. Lo studente però non valuta negativamente l’attività di per sé, quanto la modalità cooperativa scelta per costruire le voci. Possiamo ipotizzare che chi scrive sia uno studente “bravo” che non ha visto approvate le voci da lui proposte perché nessuno dei suoi compagni di squadra ha risposto al suo intervento sul Forum.
“Avrei preferito che ci fossero state più lezioni e il glossario nella mia opinione
era noioso. Spesso il sito si bloccava e non era possibile salvare il progresso. UNA PERDITA DI TEMPO! PIU' INTUITIVO E MENO INFANTILE. e ci vorrebbe l'app per il cellulare che funzioni.”
Chiudiamo la rassegna con il commento che forse racchiude tutti le principali critiche fin qui raccolte ed esaminate. In particolare possiamo interpretare in due modi quanto scrive sulle Lezioni: o quelle presenti erano troppo lunghe, per cui lo studente, chiedendo “più lezioni” intende dire che ciascuna Lezione andrebbe spezzata in unità più brevi, oppure che avrebbe preferito che le Lezioni abbracciassero più argomenti. Ritornano i problemi legati alla mancata registrazione dei progressi fatti, cosa che genera frustrazione e che ha comportato una variazione nello stile di scrittura dello studente che continua a scrivere usando i caratteri maiuscoli, la qual cosa, secondo la