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Ciòvillo,

non

fari fuor dipropofitoi‘indagar,dondeil

nome

di Pa-Jrpolidirivò.Francefco dePerris (r)tien,che cosielladicalidaPale dea-*

dc’palcoii appellataancorCerere, edaPolis città, qualìche' fpiegarli vo-leflccittà fertiliffimadella

campagna

felice.

O

pure,cheliacosìdettai quali città dipugna,cd’armidallavocePale,chedinota

pugna

,e Polis città.

Ma

Ja

comune

opinione,epiucerta

appo

ilFontano, Tarcagnota-», Contarmi,Soir.monte,Capaccio.e Zappullo(1)vuol,checosinominata.*

ellaliadallaparola grecaPales,chelignificaantica^Polis,che parimen-teingrecocutidinota;la

onde

Paiepoli loftejTo1che anticacittàfnon*

alnoilrolinguaggio.

H

tantobaftiperlecontezzedella città di Paiepoli.

RAG»

tiftor.di

N

nfJib,1jcAp.i.

iInfittitaìs%

1.»i

!-3 .

A

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DEL SIGNOR D. TOMMASO DE ROSA.

RAGGVAGLIO XVI

ED V L TIM 0.

Dc’Cumani

fteffiCalcidefi

Euboici

fattiItaliani edi-ficatori di

Napoli.

Q

Veflagran metropolidelregno unadellepiubelle,e celebri città dell'Italiachiamata Napoliforticoca!

nome

da’Cumani Calci-tici!Euboici»che l'ampliarondi(ito,lailluftraron di magnifi-cenza, cl'arricchiron dipopolo,conformegli fioricipiuragguardevoli tengonperfermocon TitoLivio fa),Strabono(b),e Plinio(c).

Prima,ch'eglino ventileròadabitarvi,il

nome

della cittàera Parte-nope, nella quale,avendoifopraddetti

Cumani

dellagentepiu (celta.

o

piunobile colladolcezzadelleparole,efoavitàdicoftumi l’animo gua-dagnatode'parter.opeiilpièpofero.Quindi dilatandol’antico ricinto»

cheverfo la parted’Òccidcntedall’anticagliacalandoper la chiefadei Purgatorio,edelcampanilediS.Maria maggioreverfolegradedella-*

picciolaportadiS.

Domenico,

edellargo dellaprincipiatagugliaadì onordel

meJcfimo

Santo,indiperlachiefa dellaRotonda,e diS.

Giro-lamo

venia aterminareallaportaventofa,dove oggi vedeillafiradicci-vola, perlaqualeda

mezzo

cannonevaffiaS.Gio vanni maggiore, fonda-ronoleloroabitazioni inquefto luogodi

SGiovanm

maggioreTulle

mpi

delmare,efiendendofi fino a

&Matia

nuova,cd’ufcendendoverfo fetten-trione perS.Pietro a ma/el!a,e S.Maria maggioreverfoReginaCelifu*

all’olpedaledegl’incurabili, eallachiefa dis.Agnellogiunfcro a fabbri-carnuovidificjperfoggiornarvi;tantochénuovamente lidonalacictà diPartenopein

maggior

forma,evaghezza,cominciòa perder l’antico

nome,

echiamati!Napoli,chedalgreconelnofiroidiomalignificacittà nuova.Egli ciò é cosi vero,che in

tempo

deH’afTediopolloda Publio F;-lontf.piantoflìl’tferciro fraPalepoli.eNapoli,si

come

fcriueLiuio(d),che diPartenopeintalcontingenzanonfa

memoria

,benchéinta'cempior Partenope,orNapoli fcambieuolmente chiamauafi.

Fatta poi ladediziondiPalcpolialconfalo

Romano

da Carilao,

ancoraeffiiPalepoletani,chederivaronodaglifteffi

Cumani

dellagente piu a//'Eviti.

blib.v.

Chb.IJt.Citp.Y.

dùc.cit.

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ii6

RAGGVAGLI STOIUCI DI NAPOLI.

pi» ruflica, portaronfi inNapoli.ofiaParccnopcadabitare;ondesifac^

tamentefempre piucrcfcendoquellaertidimura,dipopolo,d’edificj,di not)iJrà,diricchezze, e di

campi

reftòNapoli finalmente redacosì di Par-tenojie*

come

di Palepoli,'cnon

meno

ilborgodiSantoAntonioabate,

come

diceilPellegrino(e),

ma

la collinadiPalepolioggi Lorrecco chiamofii

campo

diNapoli.

Da

qui fcorgefil’errordiSanfelice (f),e Villano (g),che penfaro-nocdirfiPartcnopeconvertita in Palepoli;alchecontraddiconoàl

Som-roonte(h),e'ICapaccio(i),perocché',Cefollevero, ne feguirebbe.ch’eftin-toil

nome

diPalepoli,fifarebbeancoraquel diPartcnope terminato;

ma

tutto i’oppofitomoi,dappoichédiPalepoliperdutaeraognimemoria»ri»

troviamne'tempi diAgufto, chelanoftracittàPartenopc ,eNapolifi

chiamava,

ebenché

a quelPrincipe,fecondoche'riferifeeSolino(k}., piacquedirlaNapoli, die Partcnope,per tutto ciòildiluidivietononfu legge,che avutaavelieoflèrvanaa.e finoa*giorni nofiri talorParcenope.

talorNapoliappellafi,

come

fequellevocifientraloro.Anonime.

bel rimanenteper

non

eflernoi nella proliffità iivcrefcevoli,circa-»

la edificazione diNapolifattadaquelli

Cmnani

CalcidefiEuboici.a Ca-milloPclligrino(I),Benedetto Falco

(m)

,eLuigiContarmi(o)il leg-girorrimettiamo.

Quellain

fomma

è quellaNapoli, chedi

tempo

intempo ampliata-»

dagliImperadori Adriano, Collamino,eGìitfiiniano,dalnnocenzp

Papa

IV.da’Re’Angioni CarloI,cCarloII,daFerranteI

Re

diNapoli,dallo

’mperador Carlo

V

,edal diluiVice-Rè

D.

Pietro diToledo oggi mae-flofamenrefembratm’artificiofo.cmirabilreatrojperocchécominciando daipianodellapartedi

mezzo

giornobagnata dal

mar

tirreno innalzali fullecollinedaoccidente,efettentrione,lequali dalpromontorio di Po-fiUipo.pe'I

monte

di'S.Eramo,villaAntoniano chiamata Antignano, co-nocchia,ecapodi

monte

finoacapo chio vannoa reminareinaprica-»

pianura,chedaoriente verfolicampi Acerranidiftendefi.Ilfirodella fola città

murata

giranovemiglia;

ma

circondandoli

ancorai

fuofpaziolì borghi,ciafcunde’qualipuochiamarfi cit;à»cbefonofei,ciòèdi .Chiaja_»j

eCaMpttg.f?lie.difc,ì.i.'cApsXxz

.

fhc.ri:.ParrenoptsverfaJìt in palepojnef, gctonie. diNapolirep.c111 .

hubifupra.

ifupracitat.

k

difupvrcit.M.iluil Neapnlii, qitàniPartenepesappella.**

1Camp./iitic.difc.ì \.c*ptxx<./ol.-%p.

niamichitidiNapoliverf.antichità diNapoli*

•delia nobiltà diNapoliin /rinc .

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*

DEL SIGNOR D. TOMMASO DK ROSA. txj

diS.Maria diLorcco,«liS.Antonio abate,diS.MariadelleVergiuf,di Co/ìantinopoli.c l'ultimo fuoriportareale,diciocco miglialicornanodi circuito.

Noi

peròdi tante, e tante Tueragguardevolimagnificenze, quantein ogni generedi pregievolcofaincflacon maraviglia ofierviamo non fac-ciati)qniparolaveruna,perocchéa ciò fareimmenfi volumi richicdcreb-boniì;oltrecchè

appo

moltifcrittorimoderni,tra’quali Celano(p), Sar-nclli(q),ePaciucchelli(r),che nefanno diAinradescrizione,

può

ci*-fcun cu.-iofo Soddisfarli a taietito:benchc,fe picciol'ozio ha,c’a noiilcid doni, forfènon lafccremo ancheinquello Schiccherarelecarte,

Peradcllòlancftracuralièimpiegatanelporreinlucelenotizie.»

piurimorediquella città antichiflìma,laqualeinque* Secoli,chenel dà-menricarojocaduti fono, colgovernoarillocratico,edemocraticoli reg-gevatfpoia'tempidellaguerracartaginesecoflringendo Annibaiea riti-rarfi,tenneleparti della

Romana

repubblicatindicadutoil

Romano

im-perioiutièriIa barbariede’Goti:pofciacc hebattutofuTeodorico

da

Be-lifarìo.edaNarfete fl)gato,abbracciòladirezione de'Greci,da’ quali di-lontanoflì,

quando

per1’ creila diLeoneIfaurokonoclaufta

da

ettiquali tuttal'Italiaribellò,eNapoligovcrnefli lotto de’propi

Dogi

:appretto venneroiNormanni,chedifcacciati dalla CiciliaiSaraceni, e dalla

Dau-niaiGrecis'impadror.iron diNapoli. lìgnoreggiandolafin’a

quandode-gli Sveviythe rapj refentavaleragioni della Reina Coflanza .ogni dilor

memoria

fcterminarli:terminòlalineaancordicofloroin Corrandino dicapitaronelloro

magno

diquellacittàper divi lo del

Re

Carlo! d’An-giò, esìfattamenteiFrancefi n'ebbero ilfignoraggio ;

dopo

alcun

tempo

Se neimpofieflarouogliAragonelì , da'qnalifurono fu perati i Francefi,che ritornativiprimalòttoil

Re

CarloVili, poi forno LodovicoXII,ed avendolicol

Re

Ferranteilcattolicoil

domi-aiodelregnodivilò,per farfene attòlutopadroneilcattolico,liSuperò colle

arme comandate

da Confalvodi

Cordova

gran capitano:finalmea-tceflendoilreditaggio delleSpagne»edegliflati,eregni a quelle unici gìunroall'ultimaReina Giovanna mogliediFilippo d’Auliriailbello.paf• sòillàgnorcggiamentodiNapolia’difcendent idi quell

oAuflriaco.Pul-timo

dc’qualiCarloIIdifelicericordopereflerSenzafigliuolipattatoal;

'

om-& f

pantichitàdiNapoli, q guidade’forafticriper Napoli

.

t RegnodiNapoli in pròSpoetiva.

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