• Non ci sono risultati.

La biblioteca di Stefano

II. 2 Il rapporto con Erodiano

Tra gli autori più utilizzati da Stefano c’è sicuramente il grammatico Elio Erodiano (II sec. d.C.), che Stefano talvolta cita espressamente o chiamandolo 129.

Di questo grammatico si sa che era figlio del grammatico Apollonio Discolo, che visse sotto il regno di Marco Aurelio e che si dedicò alla trattazione di argomenti relativi alla prosodia (gli spiriti, gli accenti, la distinzione delle parole)130.

Erodiano è menzionato esplicitamente in meno di 60 voci; tuttavia il rapporto tra il testo dei suoi trattati e quello degli Ethnika si presenta

128

È bene precisare che, da questo punto in poi, sarà utilizzata la seguente terminologia: nel caso in cui Stefano riporti una sezione di testo dell’autore citato si farà ricorso ai termini “frammento” o “citazione”; per le voci in cui viene semplicemente menzionato il nome di un autore per richiamarne la testimonianza ma non sono riportate le parole del testo si farà ricorso alle espressioni “riferimento”, “indicazione” o “rimando”.

129

Sul rapporto tra Stefano ed Erodiano cfr. E.HONNIGMANN, s.v. Stephanos, cit., col. 2380; A. LENTZ, Herodiani tecnici reliquiae, in Grammatici Graeci vol. III 1, 1, Lipsia 1 1867, pp. V-CLXXX e A.R.DYCK, Aelius Herodian: Recent Studies and Prospects for Future Research, in “ANRW” II 34, 1 (1993), pp. 772-794.

130

Su Erodiano cfr. l’introduzione di A.LENTZ, Herodiani tecnici reliquiae…, cit., pp. V-CLXXX e A.R.DYCK, Aelius Herodian…, cit., pp. 772-794. Cfr. anche F.PONTANI, Sguardi su Ulisse. La tradizione esegetica greca dell’Odissea, Roma 2005, pp. 76-77.

36

oltremodo complesso: in un numero altissimo di voci – oltre l’80% di quelle presenti negli Ethnika – il testo di Stefano sembra quasi un collage di informazioni provenienti dalle opere del grammatico, in modo particolare dal De prosodia catholica. Tra queste informazioni sono presenti anche tantissimi riferimenti e citazioni di storici, geografi, poeti.

Ad un’analisi preliminare, la forte corrispondenza tra i due testi potrebbe lasciare intendere che Stefano, non abbia attinto direttamente dalle numerose fonti antiche citate nel lessico, ma solo attraverso la mediazione di Erodiano131. Lo stesso Meineke, nell’indice dell’edizione di Stefano, dopo aver elencato le citazioni di Erodiano afferma che “multisque aliis locis [...] nomen Herodiani reticetur”132. Questa corrispondenza avviene anche nelle sezioni del lessico che sono pervenute in maniera non epitomata: il che suggerisce che Ermolao, nel processo di epitomazione, non abbia eliminato il nome del grammatico.

Tuttavia il riconoscimento del debito di Stefano è resa vieppiù complessa dal fatto che, com'è noto, Lentz ricostruì il testo del De prosodia di Erodiano sulla base di epitomi e proprio sul testo degli Ethnika in cui egli è menzionato133. Infatti, secondo l’editore, Stefano avrebbe riorganizzato in ordine alfabetico il materiale contenuto nei trattati di Erodiano integrando queste informazioni con toponimi e indicazioni delle fonti successive al II sec. d. C., epoca in cui era vissuto il grammatico134.

Così, se da un lato Erodiano è una fonte importante per Stefano, dall’altro è difficile definirne il reale rapporto con il testo del lessicografo

131

Cfr. A.LENTZ, Herodiani tecnici reliquiae…,.cit., pp. CXXXVI-CXXXVIII.

132

Cfr. A.MEINEKE (ed.) Stephani Byzantii Ethnicorum quae supersunt, Berolini1849, pp. 730- 731.

133

Lentz si avvale anche di altre opere di Erodiano, soprattutto gli scolii omerici, del Peri diaforas di Giovanni Filopono e degli scolii di Giorgio Cherobosco. Sull’utilizzo di Stefano nella ricostruzione dell’opera di Erodiano cfr. di A.LENTZ, Herodiani tecnici reliquiae…, cit., pp. CXXXVI-CLXXX.

134

37

bizantino, ampiamente utilizzato per la stessa ricostruzione di parti mancanti del De prosodia catholica e del Peri orthographias.

Allo stato attuale della nostra conoscenza non è dunque semplice definire il confine tra l’opera di Stefano e quella di Erodiano. Già il Niese, infatti, aveva invitato alla cautela, ritenendo Erodiano sopravvalutato come fonte di Stefano135: infatti - secondo lo studioso tedesco - Stefano avrebbe attinto dal grammatico in maniera indiretta, forse attraverso la mediazione di Oro di Alessandria (IV sec. d.C.).

La tesi di una fiducia eccessiva da parte del Lentz nell’attingere al testo di Stefano per la ricostruzione delle opere di Erodiano è sostenuta anche da Honigmann che ha evidenziato come tale operazione abbia assegnato, indebitamente, un valore troppo accentuato ad Erodiano come fonte di Stefano136.

La relazione che intercorre tra le due opere, la (presunta) fonte erodianea e gli Ethnika permane incerta e suscettibile di approfondimenti: ciò emerge dal sostanziale silenzio sul tema della bibliografia più recente che, pur nella consapevolezza dell’importanza del debito di Stefano nei confronti dell’opera del grammatico, rinuncia a pronunciarsi sull’effettiva consistenza di tale debito137.

Si è ritenuto utile realizzare un prospetto contenente le fonti storiografiche presenti negli Ethnika in rapporto al testo di Erodiano.

La tabella seguente riporta nella seconda colonna il numero di riferimenti agli storici analizzati in questo lavoro di tesi, nella terza il numero di questi riferimenti che trova corrispondenza nei trattati

135

Cfr. B. NIESE, De Stephani Byzantii auctoribus, Kiel 1873, pp. 6-11 e A. R.DYCK, Aelius Herodian…, cit., pp. 773-774.

136

Vd. E.HONIGMANN, Stephanos…, cit., col. 2380.

137

Cfr. A.R.DYCK, Aelius Herodian…, cit., pp. 777-778 e M.BILLERBECK -C.ZUBLER, Stephanos von Byzanz als Vermittler…, cit., p. 32.

38

grammaticali di Elio Erodiano e, nell’ultima colonna, quanti di questi si trovano in sezioni di testo che sono state ricostruite da Lentz attingendo dagli Ethnika.

Storico Riferimenti Paralleli nelle

opere di Erodiano Ricostruzioni di Lentz Alessandro Polistore 103 93 75 Androzione 22 20 12 Apollonio di Afrodisia 14 12 9 Antioco di Siracusa 2 1 1 Arriano 35 31 24 Asinio Quadrato 0 0 0 Capitone Licio 0 0 0 Carace 47 38 34 Ctesia di Cnido 9 8 7 Dionigi di Alicarnasso 39 34 25 Domizio Callistrato 7 7 7 Ecateo di Mileto 299 283 248 Eforo 59 49 39 Ellanico di Lesbo 50 49 44 Erodoro di Eraclea 6 5 5 Erodoto 102 90 65 Ferecide di Atene 7 6 5 Filisto di Siracusa 37 36 23 Filone di Biblo 36 30 26 Giuseppe Flavio 27 22 17

39 Glauco 13 11 8 Nicolao di Damasco 19 16 11 Pisandro 8 8 6 Polibio 89 78 61 Senofonte 18 16 14 Teagene 0 0 0 Teopompo 101 89 76 Timeo 4 3 3 Tucidide 67 57 46 Uranio 0 0 0 Xanto di Lidia 13 12 9 Xenio di Creta 13 13 11

Da un’analisi dei riferimenti agli storici contenuti negli Ethnika che trovano corrispondenza nelle opere di Erodiano emerge che una grande maggioranza di questi, corrispondente a circa l’80 %, è riportata in sezioni di testo del grammatico che sono state integrate da Lentz proprio grazie a materiale presente nel lessico geografico. Nello specifico questo dato emerge soprattutto nel De prosodia catholica e nel Peri orthographias, mentre non si registra quasi mai nel Peri paronymon e nel Peri paron. È probabile quindi che Lentz abbia esagerato nell’attingere dal lessico e che il debito di Stefano nei confronti del grammatico debba essere fortemente ridimensionato.

Infine, anche se si volessero accogliere come corrette tutte le integrazioni del Lentz tratte dagli Ethnika, risulta tuttavia che circa il 20%

40

dei riferimenti contenuti nel lessico non trovano corrispondenza nei trattati di Erodiano; non si potrebbe individuare la fonte da cui Stefano avrebbe attinto questi riferimenti se si accettasse una lettura ‘mediata’ dal grammatico di quasi tutti gli storici utilizzati nelle voci degli Ethnika.

Per queste ragioni è lecito considerare che l’opera di Stefano non abbia attinto in maniera così esclusiva alla produzione erodianea.

Documenti correlati