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Gli storici frammentari di età arcaica e classica

IV. 1 2 I frammenti testual

IV. 9 Teopompo di Chio

Teopompo nacque a Chio attorno al 378 a.C. da nobile famiglia389. Esiliato per il suo atteggiamento filo-spartano, soggiornò ad Atene dove fu discepolo di Isocrate. Visse a lungo alla corte di Filippo e di Alessandro il Macedone, che nel 332 a.C. gli consentì di rientrare a Chio. Scomparso Alessandro, Teopompo si trasferì in Egitto alla corte di Tolomeo Soter dove rimase fino alla morte.

386 EPHOR. FGrHist 70, F 63. 387 EPHOR. FGrHist 70, F 235. 388

Nei trattati di Erodiano si trova il testo della prima parte del lemma (De prosodia catholica, GG III 1, p. 45 l. 25) ; ma manca la seconda parte che contiene la citazione eforea insieme a quella di Aristofane ed Erodoro.

389

Su Teopompo vediW. R.CONNOR, Theopompus and Fifth-century Athens, Whashington 1968; M.A. FLOWER, Theopompus of Chios. History and Rhetoric in the Fourth Century BC, Oxford 1997 con bibliografia precedente.

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Nella sua prima opera, i 12 libri delle Storie elleniche, Teopompo si presenta come continuatore di Tucidide e descrive gli eventi che vanno dal 411 al 394 a.C., soffermandosi ad analizzare la sostituzione dell’egemonia spartana a quella di Atene. Nulla di certo si può dire sulla struttura o sul valore storico di quest’opera di cui restano appena una ventina di frammenti di estensione ridotta.

In un secondo momento Teopompo si orienta verso una storiografia più autonoma con le Storie filippiche in 58 libri, incentrate sulla personalità e le imprese di Filippo II. L’opera racconta gli eventi che vanno dall’ascesa al trono (359 a.C.) fino alla morte (336 a.C.) del sovrano macedone: questo tipo di storia di carattere monografico, incentrata sulle gesta di un singolo personaggio, rappresenta un’innovazione tipica dell’individualismo di età ellenistica. L’opera narra avvenimenti contemporanei alla vita dell’autore secondo i criteri della storiografia tucididea, tuttavia altri aspetti della narrazione come la tendenza alla digressione e l’accettazione di elementi favolosi richiamano piuttosto il modello di Erodoto, di cui Teopompo aveva composto un’epitome.

Lo storico di Chio viene menzionato in 99 lemmi degli Ethnika: in 9 occasioni sono richiamate le Elleniche; in 37 le Filippiche; nelle rimanenti 53 voci non si specifica l’opera di riferimento di Teopompo, anche se in 34 tra queste viene indicato il numero del libro. Se si considera che i libri richiamati vanno dal sesto al cinquantasettesimo e che le Elleniche erano costituite da soli 9 libri si può desumere che quando Stefano menziona il nome di Teopompo aggiungendo soltanto il numero del libro di riferimento stia citando le Filippiche.

Nei lemmi in cui si fa riferimento alle Elleniche è sempre indicato il libro dell’opera in cui Teopompo ha citato il toponimo oggetto delle voci: in 4 casi si tratta dell’ottavo libro, in 3 del quarto (di cui una contiene

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anche una citazione del testo), mentre una occasione fa riferimento rispettivamente al primo e al sesto libro390. La testimonianza di Teopompo viene utilizzata talvolta per integrare la voce con una variante del toponimo analizzato o, in altre occasioni, per aggiungere altre località omonime391.

Se si eccettua il lemma relativo alla polis di Oropo, le voci in cui si ricordano gli Hellenika sono relative all’Asia Minore (Frigia, Panfilia, Bitinia, Misia).

Delle 9 voci prese in esame 8 trovano corrispondenza nei trattati grammaticali di Elio Erodiano: 5 si trovano nel De prosodia catholica, una nel Peri paronymon, le due rimanenti riportano del testo che fa riferimento ad entrambe le opere.

L’unico rimando alle Elleniche che non trova corrispondenza nei trattati di Erodiano è quello presente nella voce dedicata ad Oropo; infatti nei testi del grammatico non si trova corrispondenza per l’intera voce di Stefano e la breve citazione tratta del sesto libro delle Elleniche392 compare nella parte finale del lemma omessa nel testo del De prosodia catholica393. Più numerose sono invece le citazioni delle Filippiche di Teopompo: come si è già detto sono oltre sessanta indicazioni che provengono da diversi libri dell’opera dello storico di Chio.

Tutti i lemmi trovano corrispondenza nei trattati di Elio Erodiano tranne tre: quelli dedicati alle poleis calcidiche di Miakoros (XLV libro) e di Assera (XXIV) e quello concernente il chorion dei Messapeai (LVII). A queste tre voci se ne aggiungono altre tre che riportano materiale

390

Sui frammenti dei Philippika cfr. S. DUSANIC, On Theopompus’ Philippika VI-VIII, in “Aevum” LI (1977), pp. 27-36 e C.ZAGARIA, Sulla tradizione dei Philippika di Teopompo, in “QS ” V (1979), pp. 293-296.

391

Vd. vv. Bouthia, Karpasia, Melitaia.

392

THEOPOMP.HIST. FGrHist 115 F 12.

393

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presente nell’opera del grammatico, tranne proprio che per la citazione di Teopompo: si tratta dei lemmi relativi alla polis illirica di Oidantion (XXXVIII libro), a quella tessala di Symaitha (XXII) e all’ethnos trace dei Melinophagoi (XLIX).

In un caso Stefano commette anche un errore nell’attingere dal testo di Erodiano: il lemma relativo alla polis laconica di  in realtà riporta delle informazioni che Erodiano riferisce, nel Peri paronymon, ad una località chiamata 394.

La tabella che segue prova ad evidenziare eventuali preferenze di Stefano nei riferimenti ai Philippika: sono evidenziati, nella colonna centrale, i riferimenti in cui viene esplicitamente citato il nome dell’opera e, nella colonna a destra, quelli per cui al nome dello storico di Chio si aggiunge soltanto l’indicazione del libro e che, come si è visto precedentemente, dovrebbe risalire alla medesima opera.

Libro Philippika Indicazione del solo libro

I 3 III 2 V 3 VI 2 IX 2 1 X 1 XIII 1 XV 2 XX 1 XXI 2 XXII 2 1 XXIII 1 XXIV 5 2 XXXII 3 1 XXXIII 1 XXXV 1 394 Vd. GG III 2, p. 870 l. 29.

125 XXXVIII 1 XXXIX 4 XL 1 2 XLII 1 1 XLIII 4 XLV 2 1 XLVII 2 XLVIII 1 XLIX 1 L 1 LI 1 LII 1 LIV 1 LV 2 LVI 4 LVII 1

I riferimenti alle Filippiche solo in 7 casi sono accompagnati da brevissimi frammenti di testo, che si limitano a riportare il toponimo analizzato nel lemma.

Tuttavia gli Ethnika possono essere utili per ricavare alcune informazioni sulle aree geografiche cui si doveva fare riferimento nei diversi libri delle Filippiche: 13 lemmi riconducono infatti alla Tracia, di questi 5 citazioni si riferiscono ai libri XXII-XXV, 4 ai libri XLVIII-L, 2 provengono dal IX libro; 7 citazioni fanno riferimento all’Arcadia (libri VI e LVI); 5 all’ambito siceliota (libri XXXIX-XLII), 4 alla Tessaglia (libri XXI-XXII).

Alcune tra queste aree geografiche ritornano anche nelle voci in cui viene indicato soltanto il nome di Teopompo senza l’indicazione del libro né del titolo dell’opera: tre voci riconducono Tracia, tre alla Tessaglia, due alla Sicilia.

I rimandi alla Sicilia, anche quando non contengano l’indicazione del libro, dovrebbero far riferimento all’excursus dedicato alla Storia della

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Sicilia e in modo particolare alla tirannide di Dionisio il Vecchio e Dionisio il Giovane di cui parla Diodoro395.

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