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FASE 6: il rating finale validato viene emesso previa comunicazione al soggetto valutato almeno con 24 ore lavorative di anticipo rispetto alla

Nel documento Il monitoraggio dei crediti bancari (pagine 55-63)

pubblicazione del rating del credito e dei principali elementi su cui il rating è basato, in modo che il soggetto possa, se del caso, richiamare l’attenzione dell’agenzia di rating del credito su eventuali errori materiali.''45

Per riuscire a monitorare nel tempo le valutazioni posso considerare:

''attivazione di trigger automatici a seguito dell’aggiornamento del set informativo

1. aggiornamento costante di tutte le informazioni ufficiali e proprietarie, di natura sia quantitativa sia qualitativa, successivamente all’assegnazione del rating,

2. verifica di coerenza tra nuove informazioni pervenute e rating assegnato tramite un sistema di controlli incrociati

attivazione di trigger nei casi di divergenze significative tra rating assegnato e nuove informazioni che determinano l’avvio del processo di

revisione del rating da parte dell’analista

informativa agli analisti da parte delle strutture dedicate a seguito di eventi particolari

1. monitoraggio degli eventi che possono impattare sul sistema economico, le imprese e i loro esponenti, da parte di personale qualificato dedicato, 2. diffusione di informazioni sull’evento attraverso l’intranet aziendale, in

particolare a beneficio degli analisti

3. valutazione di impatto con conseguente individuazione delle imprese potenzialmente influenzate dall’evento e attivazione di un trigger specifico che determina l’avvio del processo di revisione del rating da parte dell’analista

attivazione autonoma del processo da parte dell’analista in presenza

di informazioni o eventi che a giudizio dell’analista possono influenzare il rating o modificare i fattori, anche di tipo qualitativo, l’analista

dall’attivazione dei trigger) il processo di revisione del rating.''46

Il sistema per la valutazione della qualità dei crediti della Banca d’Italia (I

n-house Credit Assessment System – ICAS)

Il sistema ICAS della Banca d'Italia ha lo scopo di valutare il rischio di credito all'interno dei prestiti utilizzati a garanzia nelle operazioni di politica monetaria. È stato approvato dal consiglio direttivo della Banca centrale europea in luglio 2013.

Il sistema è basato su due strumenti:

ICAS stat basato su ''una componente statistica.

Il modello statistico si basa su metodologie di analisi discriminante e modelli di regressione logistica e porta alla valutazione di una probabilità di default (PD) annuale dell'impresa valutata.

Il calcolo della PD statistica viene effettuato con cadenza mensile, sulla base degli ultimi dati disponibili. Il modello di analisi è composto da due moduli distinti: uno basato su dati andamentali provenienti

dall'aggregazione delle segnalazioni in Centrale rischi, l'altro sui dati fondamentali ricavabili dai bilanci d'esercizio.

Gli indicatori di Centrale dei Rischi hanno una notevole capacità predittiva dei default creditizi, in particolare gli indicatori selezionati evidenziano:

1. lo stato e la dinamica dei rapporti di credito verso il sistema finanziario; 2. l'andamento dell'utilizzo delle linee di credito accordate;

3. il livello di "tensione" dei rapporti creditizi; 4. segnali di deterioramento dei crediti.

Gli indicatori di bilancio danno, invece, una rappresentazione dei diversi profili di rischio a cui è esposta l'impresa e scontano il difetto della bassa frequenza (generalmente annuale) e del ritardo nella disponibilità delle informazioni rispetto alla data di chiusura del bilancio stesso.

dall'analisi di alcuni fattori fondamentali, quali il livello di indebitamento (leverage), la sostenibilità del debito, la redditività del business, la

capacità di generare cash flows.47

Expert System è la componente qualitativa, viene presa in considerazione

la probabilità di default che era stata trovata con il metodo statistico. Gli aspetti che influenzano il merito creditizio sono:

1. la capacità di autofinanziarsi indipendentemente 2. analisi della situazione a livello di gruppo 3. rischi insiti nel settore di appartenenza

4. partecipazioni e assetti proprietari particolari

Nel dettaglio, tali aspetti rilevanti ''vengono esaminati da due diversi analisti in maniera indipendente. Gli esperti possono modificare la PD statistica spostando la valutazione a livelli superiori o inferiori della scala dei giudizi; per ragioni prudenziali, la revisione al rialzo o al ribasso è possibile entro certi limiti prefissati.

In talune circostanze la responsabilità del giudizio finale è assegnata al Credit Committee, un organismo interno alla Divisione Gestione dei rischi finanziari sulle attività istituzionali che gestisce il sistema ICAS, per esempio nel caso di disaccordo tra i due analisti o se essi propongono un upgrade superiore a una soglia prestabilita.''48

Si è sviluppata la prassi di utilizzare i prestiti come garanzia nelle operazioni di politica monetaria, per quanto riguarda la Banca d'Italia ciò è valido dal 2007. Eurosystem Credit Assessment Framework (ECAF) valuta il merito creditizio dei prestiti attraverso:

• società di valutazione del credito esterne (ECAI);

47 Banca d'Italia 48 Banca d'Italia

• sistemi di rating interno (IRB)

• NCBs’ In-house Credit Assessment Systems (ICAS).

Dal 2012 sono state utilizzate altre forme temporanee di collaterali attraverso il programma ACC Additional Credit Claims, il quale permette alle banche centrali nazionali di prendere in considerazione anche dei crediti diversi; la Banca d'Italia ha posto una soglia massima di rating cioè BB+ .

Il sistema ICAS è divenuto operativo dal 2013.

I crediti che non hanno ricevuto una valutazione idonea verranno scartati. Non verranno resi noti i nominativi delle aziende valutate e neanche i relativi ratings o le probabilità di default, bensì verranno individuati in quali Credit

Quality Step (CQS) sono stati incasellati.

Ogni valutazione ha una validità massima di un anno e deve essere continuamente aggiornata.

Il soggetto creditore deve avere determinate caratteristiche tra cui essere una impresa non finanziaria con sede legale in Italia e avente forma giuridica di società di capitali (SpA, SRL, SApA, etc.); deve disporre di bilanci sottoposti alla revisione di organismi esterni o del collegio sindacale per almeno due degli ultimi tre esercizi; è necessaria la presenza di almeno una linea di credito utilizzato in Centrale dei Rischi (CR) e l’assenza di segnalazioni di crediti deteriorati.

La definizione di default ''adottata è una definizione “System Wide”, ossia che si basa sulle segnalazioni in CR di tutte le banche e prevede alcune soglie di

materialità e di persistenza.

Secondo tale definizione un soggetto è considerato in default se entrambe le seguenti condizioni risultano verificate:

l’ammontare complessivo dell’esposizione segnalata in:

• incaglio • ristrutturato

• ritardato pagamento non tecnico è superiore al 5% dell’esposizione totale verso il sistema bancario e a un valore di 500 euro (soglia di materialità) • la condizione al punto precedente è verificata per tre mesi

consecutivi' ' 49

Le fasi del processo creditizio e classificazione del portafoglio crediti ai fini del risk management

Ecco uno schema essenziale delle ''fasi del processo creditizio''50:

Il credito dopo essere stato erogato deve essere gestito e revisionato continuamente ''attraverso:

revisione periodica del fido, in modalità/tempi coerenti con la normativa interna/ di vigilanza

analisi delle richieste di rimodulazione contrattuali di vario tipo (ad

es.: allungamento della scadenza, modifica delle garanzie, moratorie etc.) • analisi/ aggiornamento delle anagrafiche clienti, anche di gruppo

50 AIFIRM – Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers Controllo Andamentale e Monitoraggio

E’ ricompresa in questa fase il complesso delle iniziative assunte in presenza di scaduto/sconfino, sino alla gestione delle situazioni di transitoria difficoltà del cliente (incaglio soggettivo).

Esperite tutte le attività per recuperare il credito dubbio problematico o

deteriorato, si avvia la fase finalizzata, tramite azioni giudiziali o stragiudiziali, a ridurre la perdita generata da un default: il processo del legale/contenzioso. Gli obiettivi principali per il controllo sul monitoraggio andamentale del credito, siano:

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