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6.3 Esempi di classicazione e individuazione delle dicoltà d

7.1.1 I registri semplici

Indicheremo con il termine registro semplice quei registri che potremmo denire puri nel senso che i segni che vi compaiono appartengono ad un solo sistema semiotico.

Sono registri semplici: il registro verbale, il registro numerico, il registro simbolico, il registro graco. Come sottoregistro del registro graco, si ha il registro tabella vuota che consiste in un sistema semiotico costituito da caselle individuate dall'incrocio di una posizione secondo l'asse verticale e una posizione secondo un asse orizzontale. Ogni casella è individuata da una coppia ordinata di due posizioni (riga/colonna). Si tratta di una rappresen- tazione schematica che si basa sulla relazione tra due dimensioni (orizzontale e verticale); ciascuna di queste dimensioni può essere riempita con elementi specici di qualche variabile, di modo che una tabella può raccogliere dati rel- ativi a due variabili. Le singole occorenze di ciascuna variabile sono espresse attraverso l'uso di sistemi semiotici specici e verranno poi determinate dalle interpretazione del contenuto di ciascuna casella, mentre la relazione tra le variabili è rappresentata dalla corrispondenza riga/colonna, ovvero rispetto alla posizione specica lungo ciascuna delle due dimensioni.

Nel quesito dell'esempio 26, riportato nella pagina successiva, la dimen- sione verticale ha come variabile il tempo, mentre quella orizzontale ha come variabile il numero delle vittime. Ciascuna variabile è riconducibile ad una dimensione (orizzontale in questo caso, ma poteva anche essere verticale, ovvero ad una riga o ad una colonna della tabella). In questo item il con- tenuto della casella (2, 3), seconda riga terza colonna, deve essere interpretato collegando il suo contenuto con quello della casella (1, 3) per arrivare a in- dividuare l'informazione seguente: nell'anno 2002 ci sono state 776 vittime

per incidenti. Le caselle (1, 1) e (2, 1) contengono i nomi delle variabili che si stanno considerando.

Esempio 26 (INVALSI Secondaria Superiore 2013).

Più in generale, il registro tabella costituisce un registro che esprime schemi relazionali, in genere non comparirà mai da solo ma sarà sempre coordinato con altri sistemi semiotici /registri con i quali i valori delle variabili in gioco sono espressi; la relazione tra tali valori è espressa in modo sintetico tramite lo schema relazionale a tabella. Il fatto che non ci sia una forma standard che stabilisce l'uso del verticale e dell'orizzontale può costituire un motivo di dicoltà nell'interpretazione di tabelle.

Sempre come sottoregistro del registro graco si ha il registro diagramma ad albero vuoto, che consiste in un grafo che presenta un nodo radice dal quale escono un numero nito di rami. I nodi raggiunti da tali rami si chiamano nodi gli e costituiscono il primo livello. Ciascun nodo glio diventerà padre per i nodi che gli saranno collegati mediante rami da lui uscenti. Tali nodi

gli costituiranno il secondo livello dell'albero. In questo modo è possibile procedere nella costruzione dei livelli successivi, per un numero nito di livelli. Quindi i nodi che si trovano ad un certo livello dell'albero costituiscono i gli dei nodi appartenenti al livello superiore. Ogni cammino sull'albero è costituito da una successione di nodi, dove ogni nodo risulta glio del nodo precedente e il nodo di partenza è sempre il nodo radice.

A livello interpratativo, il nodo radice si riferiràe ad una certa entità che viene studiata rispetto a determinate caratteristiche: ad ogni livello, ogni nodo glio rappresenterà una determinazione della caratteristica studiata a quel determinato livello. Da un punto di vista matematico, ad ogni livello sarà presa in esame una variabile e i nodi gli rappresenterannoi possibili valori o classi di valori che tale variabile potrà assumere.

Più in generale, il registro diagramma ad albero potrà comparire coordinato con altri sistemi semiotici /registri, che permettono di individuare le variabile trattate ad ogni livello del grafo; la relazione tra tali variabili è espressa in modo sintetico tramite lo schema relazionale individuato dai rami del grafo.

Esempio 27 (INVALSI Secondaria Superiore 2012).

Nel quesito riportato nella pagina seguente compaiono due sottotesti g- urali, di cui il primo è un esempio di diagramma ad albero.

In questo diagramma ad albero il nodo radice costituisce la popolazione di 10.000 individui sulla quale si esegue un test diagnostico per la presenza di una certa malattia. I nodi gli, al primo livello dell'albero, rappresentano rispettivamente il numero degli individui sani e degli individui malati della popolazione. Al secondo livello, sia per gli individui sani della popolazione sia per gli individui malati, si hanno due nodi gli, che rappresentano il nu- mero degli individui che hanno avuto un esito corretto del testo e il numero degli individui che hanno avuto un esito errato. Dal punto di vista interpreta- tivo, per esempio, il percorso ottenuto partendo dal nodo radice e scegliendo ad ogni livello il primo nodo a sinistra e considerando le variabili alle quali si fa riferimento a ciascun livello, rappresenta la parte della popolazione in esame, formata da individui sani che hanno avuto un esito corretto al test. In generale la mancanza di un riferimento standard per quanto riguarda sia le variabili in gioco a ciascun livello, sia il criterio con cui sono i valori di tali variabili sono associate ai nodi gli, può costituire una causa di dicoltà di interpretazione del diagramma ad albero.