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Una regressione multipla con “totale AdAS Spectrum” e “eventi potenzialmente traumatici” come predittori di “totale MOODS-SR” per

valutare l’effetto del “totale AdAS Spectrum” su “totale MOODS-SR” dopo aver corretto per la variabile “eventi potenzialmente traumatici”

Infine è stato calcolato l’effetto indiretto di “totale AdAS Spectrum” su “totale MOODS-SR” come differenza fra il coefficiente di regressione di “totale AdAS Spectrum” al punto 1 e quello calcolato al punto 4 (effetto indiretto secondo Judd e Kenny, del 1981).

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3.3 RISULTATI

Prevalenza di disturbi mentali, di sintomi di spettro autistico, spettro dell’ umore e spettro post-traumatico

Il campione totale di studenti era composto da 93 maschi (52%) e 85 femmine (48%). Nel complesso, il 66.9% dei partecipanti presentava almeno una diagnosi come valutato alla SCID-5. In particolare, 9 soggetti (5.1%) riportavano una diagnosi lifetime di disturbi bipolari, 30 (16.9%) di disturbi depressivi, 65 (36.5%) di disturbi d'ansia, 25 (14%) di disturbi dello spettro ossessivo compulsivo, 42 (23.6%) di disturbi del sonno e 16 (9%) di disturbi dell'alimentazione e della nutrizione (Figura 1). Il confronto fra studenti maschi e femmine rispetto alle diagnosi SCID-5 permetteva di evidenziare differenze significative per quanto riguarda i disturbi depressivi (F vs M; 23.5% vs 10.8%; p=.028) e i disturbi d'ansia (F vs M; 44.7% vs 29%; p=.042) (Tabella 2).

Come mostrato in Tabella 1, i soggetti di sesso maschile riportavano un punteggio medio di 17.9 (7.0) alla AQ e di 50.3 (21.8) all'AdAS Spectrum, mentre quelli di sesso femminile avevano un punteggio di 17.2 (6.3) alla AQ e di 50.0 (21.3) all'AdAS Spectrum. Non si registravano differenze significative fra uomini e donne per il punteggio totale AdAS Spectrum ne’ per nessuno dei sotto-domini. Per quanto riguarda la AQ, solo il punteggio al dominio immaginazione era significativamente maggiore nei maschi rispetto alle femmine [F vs M; 2.5 (1.5) vs 3.1 (1.78); p=.013]. Per quanto riguarda i sintomi di spettro dell’umore valutati con il MOODS-SR, le donne presentavano rispetto ai maschi punteggi significativamente superiori nel (Tabella 1):

 MOODS-SR totale [F vs M; 81.1 (28.7) vs 68.1 (27.2); p=.002]

 Totale MOODS-SR depressivo [F vs M; 50.9 (19.3) vs 37.4 (15.5); p=<.001]

 Domino umore depressivo [F vs M; 39.3 (15.8) vs 26.9 (10.9); p=<.001]  Dominio ritmicità [F vs M; 11.0 (4.7) vs 7.5 (4.5); p=<.001]

Gli uomini piuttosto presentavano punteggi significativamente superiori rispetto alle femmine nel (Tabella 1):

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 Totale MOODS-SR maniacale [F vs M; 19.1 (10.1) vs 23.0 (11.6); p=.022]  Domino umore maniacale [F vs M; 9.2 (5.1) vs 10.9 (5.35); p=.034]  Dominio cognitivita' maniacale [F vs M; 6.2 (4.2) vs 7.6 (4.5); p=.027] I confronti effettuati sui punteggi riportati al TALS-SR evidenziavano differenze significative per quel che riguarda i domini “eventi di perdita” [F vs M; 3.38 (1.37) vs 2.79 (1.70); p=.013] e “reazione agli eventi di perdita” [F vs M; 9.77 (5.48) vs 7.68 (5.07); p=.009].

Correlazioni fra spettro autistico e sintomi di spettro umore e di spettro PTSD rispettivamente

La Tabella 3 mostra la matrice delle correlazioni fra AdAS Spectrum, MOODS- SR, e TALS-SR.

Il totale AdAS Spectrum risultava significativamente e fortemente correlato con il totale MOODS-SR (r=0.660), con il totale maniacale del MOODS-SR (r=0.607), con il totale TALS-SR (r=0.529). Correlazioni significative ma più deboli risultavano con il totale depressivo del MOODS-SR (r=0.498) e con gli eventi

potenzialmente traumatici del TALS-SR (r=0.359) (Tutti i p<0.01). Dividendo il

campione nei due sottogruppi di maschi e femmine, le correlazioni rimanevano significative e piuttosto forti nei maschi (Tabella 3a):

 MOODS-SR totale: r=0.695

 Totale depressivo del MOODS-SR: r=0.596  Totale maniacale del MOODS-SR: r=0.601

 Eventi potenzialmente traumatizzanti del TALS-SR: r=0.526  TALS-SR totale: r=0.620)

Tutti i p<0.01

Mentre nelle donne si rilevava una correlazione leggermente più debole con il totale TALS-SR e l'assenza di correlazione con gli eventi potenzialmente traumatici del TALS-SR (Tabella 3b):

 MOODS-SR totale: r=0.671

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 Totale maniacale del MOODS-SR: r=0.626

 Eventi potenzialmente traumatizzanti del TALS-SR: r=0.148  TALS-SR totale: r=0.441)

Tutti i p<0.01

Relazione tra sintomi di spettro autistico e le diverse diagnosi SCID-5

Una serie di analisi di confronto fra medie (test T) sono state effettuate al fine di valutare se livelli significativamente più elevati di sintomi di spettro autistico siano associati alla presenza/assenza delle diverse diagnosi SCID-5. I risultati mostravano che la presenza di disturbi dell'umore di tipo bipolare e di disturbi di spettro OC era associata con punteggi significativamente maggiori alla AQ (tutti i p<0.05) mentre la presenza di disturbi del sonno e di disturbi dell'alimentazione e della nutrizione era associata con punteggi significativamente superiori alla AdAS Spectrums (tutti i p<0.05). Al contrario, la presenza/assenza di disturbi dell'umore unipolari sembrava non essere in relazione con questi punteggi.

Analisi di mediazione degli eventi potenzialmente traumatici nella relazione fra sintomi di spettro autistico e sintomi di spettro dell’umore

La Tabella 4 mostra l'analisi condotta in 4 steps finalizzata a valutare se gli eventi potenzialmente traumatici medino la relazione tra sintomi di spettro autistici e sintomi di spettro umore nel campione totale. Il punteggio totale AdAS Spectrum da solo mostrava di poter spiegare più del 40% della variabilità del punteggio MOODS-SR totale (R2=0.463), con un valore di B=0.877 (SE=0.076; p<0.01)

(Tabella 4a). Il punteggio totale AdAS Spectrum da solo spiegava poco più del 10% della variabilità degli eventi potenzialmente traumatici (R2=0.129; B=0.040;

SE=0.08; p<0.01) (Tabella 4b), mentre gli eventi potenzialmente traumatici da soli spiegavano poco più del 20% della variabilità del MOODS-SR (R2=0.228;

B=5.748; SE=0.808; p<0.01) (Tabella 4c). Il modello finale multivariato, che includeva sia il punteggio AdAS Spectrum che gli eventi potenzialmente traumatici come variabili predittive e il totale MOODS-SR come variabile dipendente, mostrava di spiegare più del 50% di variabilità del MOODS-SR totale (R2=0.503).

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Inoltre sia il punteggio AdAS Spectrum che gli eventi potenzialmente traumatici continuavano a predire significativamente il punteggio MOODS-SR totale (Tabella 4d):

- AdAS Spectrum: B=0.748; SE=0.077; p<0.01

- Eventi potenzialmente traumatici del TALS-SR: B=3.292; SE=0.697;

p<0.01

La differenza fra i valori di B riportati dalla variabile punteggio totale AdAS Spectrum allo step 1 e allo step 4, indicava che gli eventi potenzialmente traumatici mediavano in maniera parziale la relazione fra punteggio AdAS Spectrum totale e punteggio MOODS-SR totale (B differenziale=0.129).

La stessa procedura, ripetuta separatamente nel sottocampione maschile e in quello femminile confermava l'esistenza di una mediazione parziale in entrambi i sottocampione.

Successivamente, l'analisi di mediazione è stata ripetuta utilizzando come variabile dipendente il sottopunteggio depressivo del MOODS-SR e come predittori ancora il punteggio totale AdAS Spectrum e gli eventi potenzialmente traumatici. Come mostra la Tabella 5, il punteggio totale AdAS Spectrum da solo mostrava di spiegare più del 20% della variabilità del punteggio MOODS-SR depressivo (R2=0.248), con un valore di B=0.431 (SE=0.057; p<0.01) (Tabella 5a). Il

punteggio totale AdAS Spectrum da solo spiegava poco più del 10% della variabilità degli eventi potenzialmente traumatici (R2=0.129; B=0.040; SE=0.008;

p<0.01) (Tabella 5b), mentre gli eventi potenzialmente traumatici da soli spiegavano poco più del 9% della variabilità del MOODS-SR (R2=0.098; B=2.439;

SE=0.567; p<0.01) (Tabella 5c). Il modello finale multivariato, che includeva sia il punteggio AdAS Spectrum che gli eventi potenzialmente traumatici come variabili predittive e il totale depressivo MOODS-SR come variabile dipendente, mostrava di spiegare più del 25% di variabilità del punteggio depressivo del MOODS-SR (R2=0.269). Inoltre sia il punteggio AdAS Spectrum che gli eventi potenzialmente

traumatici continuavano a predire significativamente il punteggio depressivo MOODS-SR (Tabella5d):

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- AdAS Spectrum: B=0.383; SE=0.061; p<0.01

- Eventi potenzialmente traumatici del TALS-SR: B=1.181; SE=0.549;

p<0.01)

La differenza fra i valori di B riportati dalla variabile punteggio totale AdAS Spectrum allo step 1 e allo step 4, indicava che gli eventi potenzialmente traumatici mediavano in maniera parziale la relazione fra punteggio AdAS Spectrum totale e punteggio depressivo MOODS-SR (B differenziale=0.048).

La stessa procedura, è stata ripetuta separatamente nel sottocampione maschile (Tabella 6) e in quello femminile (Tabella 7). Mentre nei maschi veniva confermata l'esistenza di una mediazione parziale (R2=0.391; B differenziale=0.074), nelle

femmine il punteggio AdAS Spectrum totale non era predittivo degli eventi potenzialmente traumatici, escludendo l'ipotesi di una mediazione anche solo parziale di questi ultimi nella relazione fra punteggi AdAS Spectrum e punteggio depressivi MOODS-SR.

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3.4 DISCUSSIONE

I risultati dello studio mostrano una prevalenza di tratti autistici nel nostro campione sostanzialmente sovrapponibile a quella riportata in precedenti studi condotti su popolazioni di studenti. Il punteggio medio riportato nell’AQ dal nostro campione, 17.2 (6.3) per le femmine e 17.9 (7.0) per i maschi, non si discosta da quello riportato da Baron-Cohen nel 2001 in uno studio in cui 840 studenti dell’ateneo di Cambridge riportavano un punteggio medio AQ di 17.6 (6.4) (S. Baron-Cohen et al., 2001).

Per quanto riguarda il confronto maschi/femmine, non si sono evidenziate differenze di genere nei tratti autistici come punteggi totali né come espressività fenotipica con l'unica eccezione del dominio “immaginazione” dell’AQ, in cui i maschi hanno riportato punteggi significativamente superiori. Questo potrebbe indicare che, mentre le forme cliniche di autismo sono significativamente più frequenti nel sesso maschile, i tratti autistici sottosoglia sono per lo più equamente distribuiti nei due sessi.

Il nostro campione di studenti riportava una prevalenza non trascurabile di disturbi mentali, con il 66.9% dei soggetti che mostravano almeno un disturbo mentale. In particolare, la classe di disturbi maggiormente rappresentata era quella dei disturbi d'ansia, con un 36.5% della popolazione che ne era affetta, seguita dai disturbi del sonno, presenti nel 23.6% del campione e i disturbi dell'umore unipolari, di cui soffriva il 16.9% dei soggetti. Un disturbo dello spettro ossessivo era presente nel 14% degli studenti e un disturbo alimentare nel 9%. Infine il 5.1% riportava un disturbo dell'umore di tipo bipolare. Il confronto maschi/femmine rispetto alla distribuzione delle diverse diagnosi permetteva di rilevare un maggior numero di disturbi dell'umore unipolari e di disturbi d'ansia nelle donne rispetto agli uomini. A questo proposito appare piuttosto curioso che le donne non presentassero con frequenza significativamente maggiore anche disturbi alimentari che, almeno nei campioni epidemiologici, hanno una maggior prevalenza nel sesso femminile.

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La presenza di disturbi dell'umore di tipo bipolare era associata con punteggi significativamente maggiori alla AQ, ma non all'AdAS Spectrum, mentre la presenza/assenza di disturbi dell'umore unipolari sembrava non essere in relazione con questi punteggi. Tuttavia, il punteggio totale AdAS Spectrum era significativamente correlato con il totale MOODS-SR. Questi risultati potrebbero indicare una relazione significativa fra sintomi di spettro autistico e disturbi bipolari, sia ad espressività completa che sottosoglia.

Lo spettro autistico sottosoglia, valutato con l'ADAS Spectrum, sembrava correlare anche con i sintomi di spettro PTSD. Questo sembra in accordo con alcuni recenti studi che hanno osservato come i tratti autistici si associno al disturbo PTSD (Dell'Osso 2015; King & Desaulnier, 2011) ed è in qualche modo consistente con la nozione che i soggetti con ASD sono una popolazione ad elevato "traumatismo psicologico" in ragione dell'attrito relazionale dovuto alle loro difficoltà di comunicazione e di socializzazione ma anche alla loro tendenza alla sameness e alla difficoltà di adattamento ad accadimenti imprevisti, anche positivi. Va inoltre sottolineato il ruolo che il pensiero ruminativo ha nella patogenesi del PTSD e come sia spesso riscontrabile anche in soggetti con spettro autistico (Ben‐Sasson et al., 2008; Dell'Osso & Dalle Luche, 2016).

Per approfondire la natura del legame fra spettro autistico e eventi traumatici, abbiamo voluto valutare se la relazione fra punteggi AdAS Spectrum e sintomi di spettro dell’umore potesse, almeno in parte, essere connessa alla presenza di eventi potenzialmente traumatici o che venivano percepiti come tali dal soggetto. I risultati ottenuti mostravano che, nel campione totale, gli eventi traumatici mediavano parzialmente la relazione fra punteggi AdAS Spectrum e MOODS-SR totale, quindi fra tratti autistici e sintomi dell'umore di entrambe le polarità. Dividendo il campione in soggetti di sesso maschile e soggetti di sesso e femminile, questa mediazione continuava ad essere presente in entrambi i sottocampioni. Questo risultato suggerisce che i tratti autistici predicono sia la possibilità di esperire sintomi dell'umore che quella di andare incontro ad eventi potenzialmente traumatici, separatamente. Tuttavia, suggeriscono anche che almeno una parte della relazione fra spettro autistico e sintomi affettivi di entrambe le polarità dipende

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proprio dall'aver avuto eventi traumatici, tanto nelle donne quanto negli uomini. Peraltro, nei due sessi non vi erano differenze nella prevalenza di eventi traumatici. Limitando l'osservazione solo al sottopunteggio depressivo del MOODS-SR, si otteneva che i tratti autistici ancora predicevano sia la possibilità di esperire sintomi depressivi che quella di andare incontro ad eventi potenzialmente traumatici, sia negli uomini che nelle donne. L'effetto di mediazione dei traumi sussisteva però solo nel sottocampione maschile, ma non in quello femminile. Se ne può ipotizzare che nelle donne i sintomi di spettro autistico predispongono ai sintomi depressivi con un effetto che è tendenzialmente diretto (o mediato da altri fattori non presi in esame) cioè che non necessita dell'intervento intermedio di eventi traumatici, cosa che invece è almeno in parte presente nei maschi. Questo dato appare in contraddizione con il dato epidemiologico che indica le donne come le più colpite dai sintomi di spettro post traumatico (Dell'osso et al., 2012) e, quindi, più suscettibili agli effetti negativi del trauma. Una possibile spiegazione potrebbe essere che i tratti autistici in qualche modo amplificano la reazione depressiva al trauma negli uomini, rendendo attraverso questa via gli uomini e le donne parimenti suscettibili ai sintomi PTSD.

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3.5 CONCLUSIONI

I nostri risultati evidenziano alcune importanti relazioni fra spettro autistico, spettro dell’umore e spettro PTSD e suggeriscono l’esistenza di alcune possibili differenze di genere nel modo in cui i sintomi di spettro autistico si associano ai sintomi affettivi. Ulteriori studi in campioni di studenti sono necessari per confermare questi dati preliminari, mentre ulteriori studi in campioni epidemiologici potranno servire per chiarire quanto i nostri risultati possano essere generalizzati a popolazioni più ampie.

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4. TABELLE E FIGURE

Figura 1 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0%

Prevalenza delle principali diagnosi ottenute alla