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Relatione dello stato del Granduca di Toscana Ferdinando Fatta da d Francesco Maria Vialardo il

Questo gran Signore in Italia è il terzo della sua Casa, che signoreggi la maggior parte della Toscana e si chiama Ferdinando, suo fu Padre Cosimo, suo fratello Francesco Cosimo,526 giunse allo Stato di Fiorenza,

quello di Siena nel modo che altrove dirò. Francesco accomprò per Antonio suo figliuolo il Principato di Capistrano nel Regno di Napoli527 e propose di fare a sue spese l’Impresa d’Algeri. Ferdinando, maggiore di

gloria a detti due, si è fatto Signore di molte Castella nella Lunigiana, ha accasato la nipote Maria con Enrico Quarto di Francia, il più glorioso Re del Mondo, ha dato terrore al Conte di Fuentes,528 il quale con essercito

di 40 mila combattenti pensava di assalirlo, si è reso nel suo stato inespugnabile et ha aperto la strada al commercio del settentrione per conto de grani all’Italia,529 liberandola dalla morte, che la penuria era per darli.

Così hebbe titolo di Gran Duca da Pio Quinto e fe’ far Papa Pio Quarto con gran spesa.530 Francesco fu

nominato Gran Duca da Massimiliano II Imperatore531 e di lui hebbe anco una figliuola in moglie e

Ferdinando ha preso una nipote del Re di Francia e della Casa pure di Francia, poiché la di Lorena e ramo dell’albero di Francia.

Edificò Cosmo la Città del Sole e Cosmopoli e Ferdinando ha mirabilmente accresciuto d’ habitationi di Darsena, di modo e di fortezza Livorno e Pisa.532 Fondò Cosimo l’ordinede Cavalieri di San Stefano e tutti

insieme hanno havuto altri Duchi di Casa loro, cioè di Casa Medici, Giuliano Duca di Nemors,533 Pietro,

Lorenzo Duca d’Urbino e Alessandro Duca di Firenze e la Casa de’ Medici molte centinaia di anni è principalissima in una grande Republica, come era Firenze e Selvestro nipote, né poté esser padrone e non volle,534 li Cosimi, li Pieri, Vieri et altri sono stati Prencipi per auttorità, grandezza e ricchezze e li quattro

Papi535 loro de nostri e la Regina Caterina madre di tre Re, cioè dui di Francia e uno di Polonia e d’un altro

figliolo coronato in Anversa, Signore della Gallia Belgica e d’Isabella Reina di Spagna536 sono assai fresche

memorie.

 

526 suo padre fu Cosimo, suo fratello Francesco Cosimo ] suo padre fu Cosimo, suo fratello Francesco Cosmo ms. Fr ]

suo padre Cosimo, suo fratello Francesco Cosimo ms. Fi ] suo padre Cosimo, suo fratello Francesco Cosimo ms. P ] suo padre fu Cosimo 2.°, et Cosimo primo ms. V.

527 nel Regno di Napoli ] ms. Fr nel Regno di Napoli in marg. 528 al Conte di Fuentes ] ms. Fr al Conte di Fuentes in marg.

529 al commercio del settentrione per conto de grani ] al commercio del settentrione per conto de grani ms. Fr ] al

commercio per conto de grani ms. Fi ] al commercio per conto de grani ms. P ] al commercio dell’ settentrione per conto de grani ms. V.

530 con gran spesa ] ms. Fr con gran spesa in marg.

531 Massimiliano II Imperatore ] Massimiliano II Imperatore ms. Fr ] Ferdinando Imperatore ms. Fi ] Ferdinando

Imperatore ms. P ] Ferdinando Imperatore ms. V.

532 di Darsena, di modo e di fortezza Livorno e Pisa ] ms. Fr in marg.

533 cioè di Casa Medici, Giuliano Duca di Nemors ] cioè di Casa Medici, Giuliano Duca di Nemors ms. Fr segue

nell’interl. accasato cass. ] cioè di Casa di Giuliano Duca di Nemors ms. Fi ] cioè di Casa, Giuliano Duca di Nemors ms. P ] cioè di Casa Medici, Giuliano Duca di Nemors ms. V.

534 e Selvestro nepote, né poté esser padrone e non volle ] e Selvestro né poté esser padrone e non volle ms. Fr ] e

Selvestro né poté esser padrone et non vole ms. Fi ] e Selvestro nepote essere padrone et non vole ms. P ] e Selvestro nipote, né poté esser padrone e non volle ms. V.

535 li quattro Papi ] ms. Fr quattro nell’interl. segue tre cass.

Questo Principe è di bello aspetto, è stato Cardinale, è felice in bellissima prole, è sagace, prudente, grande ne negocij di stato, maraviglioso ne Consegli e nel governo e Cesareo nelle magnanimità havendo nelle sue nozze ritenuto il mondo rapito dalla grandezza degli apparati un mese continuo, non senza invidia de’ maggiori Re d’Asia et d’Europa, giungendo li giorni alle notti negli spettacoli, giostre, tornei, battaglia navali, giochi, feste, mascherate et rappresentationi, in una delle quali s’impiegò tanto denaro che non ardisco dirlo, essendovi più di 400 riccamente vestiti, sessanta e più persone che in una nube erano in alto portate, di che si sarebbe Archimede rallegrato.

Ma per venire alla Relatione dello stato del Gran Duca Ferdinando è tale che anzi supera, che pareggi, il famoso stato di Milano. In detto stato il mare dà gran parte di sé, sono isole, porti, monti e colli piacevolissimi, campi e pianure assai. I fiumi non vi sono tanto grandi, che usurpino e rubino il paese, né tanto piccioli, che non diano commodità con la navigatione a’ luoghi che iscoprino dilettevolissime peschiere e tutte le delitie dell’acque. Sono in detto stato più bagni e nel Senese e nel Pisano di grandissimo giovamento e riparo contra molte infermità. Sonvi bellissime caccie da guerra contra cinghiali e animali horrendi e da piacere da ogni sorte uccellame et animali di poco nocimento. Vi sono due dottissime Università in ogni sorte di scienze a Pisa e Siena, frequentate da molti signori grandi, Francesi, Thedeschi e Polacchi e nelle quali li primi miracoli delle lettere Argentero, Mazzoni, Bonamico, Piccolomini, Mercuriale et altri si sono fermati. Sonvi anco molte Academie per la nobilità, tra le quali è la famosa della Crusca.537

Confina il Granduca con il Papa, con il Re di Spagna per li luoghi che tiene nel sanese e Pontremoli, con il modonese, con Urbino, lucchesi e certi signori come sono il Principe di Massa, lo Sforza, il Principe di Piombino e Marchesi Malespini. È signore di tre famosissime città già Republiche, Firenze, Pisa e Siena, delle quali la prima ha fatto sì segnialati e memorabili fatti, che ha dato che fare alle storie, ha fatto esserciti di X mila cavalli e 40 mila fanti, è stata ricercata d’amicitia da Lega a gara dai Imperatori e Re, ha dato aiuti di 7 mila cavalli, è piena di ricchezze, di fabriche nobilissime, d’accademie, di tempij e d’abitanti grandi, nelle guerre, nelle lettere e ne negocij et in Signorie è tale che sembra che la meraviglia e la grandezza l’habbiano eletta loro perpetua seggia. Di Firenze sono usciti Signori di molti paesi stranieri, Acciaioli d’Athene, Bondelmonti de Romania, Gherardini d’Irlanda, li Gondi in Francia.

Americo Vespucci scoperse un mondo nuovo e per finirla, non è parte di lode che a questa alma città dar non si debba. Pisa è stata padrona del mare e di grandi città e poco meno che di Provincie Regie nell’Asia e con più galere Pisani hanno scorto li mari d’Asia e d’Europa, che non fa hora più potente Signore di Christianità. Siena edificata da Galli Senoni,538 hor si dicono francesi di Sans,539 in ogni tempo stata grande,

potente e non ha lasciata la fama per suo rispetto otiosa.

È il Gran Duca Principe libero, eccetto che riconosce Spagna per Siena con X mila £ per una sola volta, della quale Siena prende il Re di Spagna, l’investitura dall’Imperatore et io viddi quando Giovanni Borgia la prese da Rodolfo per Felippo II. Batte d’ogni sorte di moneta d’oro e d’argento, tra le quali sono molto famose le piastre.540 Ha per impresa il Re dell’Alpi col motto Maiestate tantum. Tiene ambasciatori

 

537 Sonvi anco molte Academie per la nobilità, tra le quali è la famosa della Crusca ] ms. Fr Sonvi anco molte Academie

per la nobilità, tra le quali è la famosa della Crusca in marg.

538 Senoni ] ms. Fr Senoni in marg. 539 di Sans ] ms. Fr di Sans nell’interl.

all’Imperatore, che dà loro luogo in Cappella come a Re, a Roma, Francia, Inghilterra541 e Spagna et agenti in

altri luoghi e a lui tengono ambasciatoriil Papa, Modena, lucchesi. Ha superbissimi Palazzi dentro Firenze, quello di Pitti e il Vecchio e a Pisa uno da sé fabricato e fuori all’Ambrosiana, al Poggio, al Pratolino, come nel fine di questa lettera si dirà. Ha nel suo stato saline, alumiere. Traficano li suoi Popoli, mandando fuori rascie542 e drappi di lana,543 panni d’oro e argento fino di bellissimo e artificiosissimo lavoro, non potendo

lavorare d’oro e argento falso. Vi sono vetri sottilissimi, saie et altri drappi544 di seta brocatelli,545 tapezzarie

di corami in grande abbondanza. Vi si fabricano arme in grande copia. Infiniti vi sono li scoltori, gli architetti, i pittori. Vi si fa il più sottile refe da cusire del mondo,546 bellissimi vasi di terra e fuori piglia lane di Spagna,

qualche seta da Sicilia, tele di Francia e Fiandra.

Le parentele del Gran duca sono con il Re di Francia per la nipote, con il Duca di Lorena per la moglie, con li Duchi di Mantova e Modena per le nipoti, con Casa di Toledo per la madre, con li Duchi di Bracciano e di Segni per sorella et la nipote. Le amicitie sono oltre li sudetti con l’Imperatore, Arciduchi e Duchi di Baviera, grandissima con Inghilterra, Polonia,547 con Venetiani, Grisoni et da Turchi è stimato.548 Nemicitia

aperta non ha con veruno, ma si vede, che non è amato da Spagna, da Papi, per la vicinanza da Savoia, da Genovesi, Parma e Lucchesi. Ma costoro non possono offenderlo, come provaremo poi, con tutto ciò Egli accarezza li Signori549 Spagnuoli e fa loro per lo Stato le spese e dà doni e nell’occasioni si mostra al Re di

Spagna molto amico.550 Et perché è molto accorto, si giudica che realmente ne paesi de vicini, poco amici,

Egli habbia tali intelligenze e partiti che potrà a luogo e tempo nuocer551 loro grandissimamente e in ogni

luogo ha amici, servidori e stipendiati. Però molto in Roma può assaissimo con l’Imperatore e in gran stima con Francia e Spagna si guarda di provocarlo, perché sebene nel titolo per rispetto di Siena non gli dà, che di Gran Duca di Firenze,552 non per questo dà luogo in cappella al Duca di Savoia, suo strettissimo parente,

perché non lo dà anco al Gran Duca, ma in occorrenze gli chiede aiuti.

Il Re Filippo, caro al fu Gran Duca e al Monte di Pietà di Firenze, sotto nome d’imprestanza molte centinara di migliaia di £ e quando drizzò l’Armata contro Inghilterra,553 che andò in rovina, hebbe da

Ferdinando554 più di 40 mila £ di aiuti, tra monitioni et viveri, essendo ito per questo a Firenze Pietro

Mendozza da Genova555 fu aiutato da Francesco nella guerra di Portugallo et da Cosimo in quella di Fiandra,

ma l’Imperatore et l’Arciduca Ferdinando contro Turchi hanno havuti tali aiuti di gente e de danari da Ferdinando, che fanno la somma di 500 mila £. Oltre lo Stato suo ha a Roma tre Palagi, una Villa Regia e beni  

541 Inghilterra ] ms. Fr Inghilterra nell’interl. 542 Le rascie sono le “spezie di panno di lana”.

543 drappi di lana ] ms. Fr segue streppini, firenzini, sanesi, e altri luoghi cass. 544 saie et altri drappi ] ms. Fr saie et altri drappi nell’interl.

545 brocatelli ] ms. Fr brocatelli nell’interl. Il brocatello o brocadello era un tessuto in seta e lino utilizzato per

l’arredamento o per l’abbigliamento, contraddistinto dal rilievo del disegno in raso.

546 Il refe è il filato di due o più capi adottato per cucire. 547 Polonia ] ms. Fr Polonia nell’interl.

548 Turchi è stimato ] ms. Fr Turchi nell’interl. 549 Signori ] ms. Fr Signori nell’interl.

550 nell’occasioni si mostra al Re di Spagna molto amico ] ms. Fr in marg. 551 nuocer ] ms. Fr muover cass. nuocer nell’interl.

552 gli dà, che di Gran Duca di Firenze ] gli dà, che di Gran Duca di Firenze ms. Fr ] gli dà Gran Duca di Firenze ms. Fi ]

gli dà Gran Duca di Firenze ms. P ] gli dà Gran Duca di Firenze ms. V.

553 drizzò l’Armata ] drizzò l’Armata ms. Fr ] indrizzò l’Armata ms. Fi ] indrizzò l’Armata ms. P ] indrizzò l’Armata ms.

V. Si tratta dell’Invencible Armada spagnola.

554 da Ferdinando ] ms. Fr da Ferdinando nell’interl.

per 6 o 7 mila £ l’anno. Hora la nimicitia con li sudettj, ma coperta,556 e perché Spagna desidera Siena e non

sa come haverla e perché gli spiace che in Italia vi sia un Prencipe gagliardo che habbia forza di farli testa et habbia come pretendono Spagnuoli, aiutato a far sì che le cose di Francia si siano condotte a segno di stare all’obedienza del Re, onde Spagnoli nasce raggionevole sospetto e paura, e principalmente perché habbia preso moglie in Francia e habbia mantenuto il Castello d’It,557 che senza questo andava in mano a Spagna o

Savoia, da che nasceva poi la perdita di Marsiglia, ch’era il periodo del male della cupidigia Spagnuola. Genovesi non l’amano, perché Livorno scema molto il traffico loro, Savoia non l’ama per la precedenza, Parma per la nemicitia di Casa Farnese con Medici, per le cagioni nate, e Lucchesi per paura che non si faccia loro Signore et Padrone. Con tutto ciò ogn’uno di costoro è obligato a Principi di Casa Medici, perché se Cosimo si accordava con Francesi, li Spagnoli perdevano tutta l’Italia. Hanno tenuto lontani dalla Chiesa molti sovrastanti pericoli. Genovesi nell’ultime seditionj, senza gli aiuti di Francesco, perdevano la libertà. Francesi da Leone X hanno havute molte grandezze e Lucchesi, se non si cagionano da se stessi ruina, non hanno da temere per la bontà del Gran Duca.558 E lo Stato del Gran Duca, quasi centro d’Italia, è ben unito,

ristretto, raccolto e difeso559 da chi volesse assalirlo, da mari, monti e luoghi fortissimi. Ha li passi a suo

favore e gli apparati di guerra a suo vantaggio. E ciò che importa non ha vicino alcuno più potente di quello sia il suo Principato, perché la Chiesa cambia ogni pochi faccia humori et padroni. Ha lo Stato indebitato pieno di fuorusciti,560 aperto e pieno di genti che sono a padroni poco affezzionati per la poca stima,561 che ci

si fa della nobiltà e per il governo, che vi è assai molesto,562 così come li padroni non possono affettionarsi al

paese, poiché il godono solamente in vita e dopo loro ben spesso va in potere di persone di animo e di fattioni ai loro contraria et se Spagnuoli lo vogliano combaterlo hanno le forze lente ad essere adunate a offesa e questo stato l’ha potentissime alla difesa. Se Spagnoli vorranno attaccarla per mare harranno a fare con più gente di quella ch’essi condurranno e con porti assicurati da doppie fortezze e da buon numero di navi guerriere che sì haverrebbono d’Olanda, se per terra vorranno dopo haver mendicato il passo del Regno di Napoli, venendo haveranno di loro soldati stracchi a trattare con gente fresca, con maggior numero, con la fortezza de passi e di siti e di luoghi e che più dà noia, con li viveri, che a molta gente nemica mancheranno presto e a poca non riuscirà impresa veruna e dalla banda di Milano haverranno li Spagnoli maggiore difficoltà, come si dirà più a basso,563 la maggior lunghezza di questo Stato e al mare cominciando dal fiume

Magra poco più in qua fino a564 tre miglia vicino a Castro Ducato de Fernesi, che è poco meno di 200 miglia.

Ma passando per lo centro dello Stato, la maggiore lunghezza è da Fivizzano fino al ponte a Centina, ch’è da 160 miglia in circa et si passa più oltre alcune miglia, si tralascia per compensarlo con alcuni vani, che sono tra Frizzano e Pisa di altrui dominio. La larghezza è vicino a Forlì a tre miglia per infino al Mare Tirreno, ove  

556 ma coperta ] ms. Fr ma coperta nell’interl.

557 Castello d’It ] ms. Fr castello d’ nell’interl. Trattasi del celebre Castello d’If, che sorge su una piccola isola

dell’arcipelago marsigliese delle Frioul.

558 per la bontà del Gran Duca ] ms. Fr per la bontà del Gran Duca in marg. 559 e difeso ] ms. Fr di forza cass. e difeso nell’interl.

560 Ha lo Stato indebitato pieno di fuorusciti ] ms. Fr che cass., ha nell’interl., indebitato pieno di fuorusciti in marg. 561 pieno di genti che sono a padroni poco affezzionati per la poca stima ] pieno di genti che sono a padroni poco

affezzionati per la poca stima ms. Fr ] pieno di genti per la poca stima ms. Fi ] pieno di gente per la poca stima ms. P ] pieno di gente per la poca stima ms. V.

562 per la poca stima, che ci si fa della nobiltà e per il governo, che vi è assai molesto ] ms. Fr in marg.

563 e dalla banda di Milano haverranno li Spagnoli maggiore difficoltà, come si dirà più a basso ] ms. Fr in marg. 564 fino a ] ms. Fr sino cass. fino a nell’interl.

è situato565 Castiglione della Pescaia, che sono miglia 150 in circa, misurando per il viaggio delle strade

maestre, parte di questo paese è in Toscana, parte in Romagna, il minore è nell’Umbria. Non credo errare a dire che movendo dal centro566 dello Stato del Granduca più linee allargandole a guisa di stella verso la

circonferenza farebbono più di 70 miglia l’una, onde il diametro sarebbe ragguagliato cento cinquanta e così girerebbe questo paese 450 miglia almeno. Sono in questo Stato 3 Arcivescovati: Firenze, Pisa e Siena e Vescovati 14, cioè Fiesoli, Pistoia, Arezzo, Volterra, Cortona, Montepulciano, Borgho San Sepolcro, Colle, Massa, Grosseto, Soana, Chiusi, Pienza, Montealcina, sono altri luoghi popolati e ricchi che non hanno Vescovo, come San Geminiano, Sa’ Miniato al Tedesco, Empoli, Pescia, Prato, Monte Varchi, Castiglione, Aretino, Barga, Modigliana, La Preve a S. Stefano, Anghiari, Fugghine, Sarpiano, Arsina, Lunga et altri; li quali luoghi, con tutto ciò hanno bellissime e ricche Chiese, nobiltà d’habitatori, mercanti, mercati bellissimi, benché nel fatto di fiere Pisa trapassa tutti i luoghi di Toscana, perché vi concorrono merci di tutte le parti. Il Pisano e il Sanese potrebbono essere più populati, ma il Fiorentino è pieno quanto si possa di castelli, borghi e luoghi in campagna, che eccedono al numero di mille, parlando de villaggi. Ha per la campagna ad ogni poche passa hosterie et macelli e gran di stima, quantità de cavalli da stima, onde può il Principe, in occasione di guerra, valersi di migliaia di simili bestie per munire567 la città e nudrire il suo esercito, essendo campi in

questo Stato fertilissimi di grano, biade e legumi e sono le Mareme di Campiglia e Rosignano di lunghezza di poco meno di trenta miglia e larghe 10 o 12 in circa e fanno 8 o 10 per staio.

Pisa ha un piano del mare a quanto va in sul piano di Pontadera lungo 20 miglia in circa e largo poco meno di 10, benché in verso il Pontadera e il Ponte Risacco non sia così largo, si ricompensa puoi con la larghezza verso lo stagno di Livorno e con la vallata che va Peccioli, che è più di 10 miglia assai. Questo piano produce vino, formento e biade in grandissima quantità e le colline, che lo circondano fanno olio. Ha minera di rame e vitriolo e bagno eccellentissimo a ogni malore, che venga dal fegato. Il Bagno di S. Giuliano tra Pisa e Lucca ove vidi il Duca di Retz Francese.

Ci sono anche i piani di S. Miniato, S. Croce, Castel Franco, Fucecchio,568 Empoli, Pescia et Valdelsa

fertili oltra misura de grani e vini e le colline, che fanno loro corona, sono piene di ulivi. Questi piani sono 15 miglia quadre per ogni verso. Il piano di Fierenze, Prato e Pistoia è lungo circa 25 miglia e largo sei et è tutto