II. Brand UNESCO e turismo
3. Turismo sostenibile nei siti naturali UNESCO
3.2. Reykjanes UNESCO Global Geopark, Islanda
L’Islanda, la terra dei ghiacci e dei vulcani, è una delle mete turistiche che più appassiona gli amanti dell’avventura nella natura. Il Geoparco UNESCO di Reykjanes è stato istituito nel 2015 e ricopre quasi l’1% della superficie dell’Islanda, con ben 55 siti di rilevanza geologica.
La penisola è coinvolta nel fenomeno geologico dello spostamento delle placche tettoniche, e rappresenta uno dei pochi punti del Pianeta dove la dorsale Mesoatlantica è visibile al di sopra del livello del mare72. Questa particolarità rende l’Islanda l’unico punto al
70 Ibidem. 71 Ibidem. 72
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mondo in cui è possibile fare un’immersione subacquea tra due continenti: la Fessura di Silfra (Fig.11) è il tratto della dorsale Mesoatlantica che separa la placca tettonica euroasiatica da quella nord americana. È profonda 63 metri ed è accessibile immergendosi nelle acque del Lago di Þingvallavatn, a 60 km dalla capitale Reykjavík. Questo lago fa parte del Parco nazionale del Þingvellir, unico sito culturale d’Islanda a essere dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 2004, per essere il luogo dove nel 934 venne istituito il primo Parlamento islandese a cielo aperto73. Dal lago si giunge all’interno della fessura di Silfra, dove nel tratto più suggestivo, in un corridoio lungo 100 metri conosciuto come la “Cattedrale”, l’acqua è così pura e limpida da poterla bere e da consentire una visibilità fino a una distanza di 100 metri74.
Il Geoparco, come tutta l’Islanda, può essere considerato un museo geologico a cielo aperto: almeno quattro tipi diversi di attività vulcanica fanno da protagonisti sull’isola, e questo ovviamente la rende soggetta a terremoti di varia entità. Tra i fenomeni osservabili i
geyser sono i più stupefacenti, mentre l’attività geotermale di forte intensità rende l’Islanda
una delle attrazioni turistiche più ambite non solo per il turismo naturalistico, ma anche per
quello legato al benessere, soprattutto grazie alla spa chiamata Blue Lagoon.
Il paesaggio è caratterizzato da rilievi di tufo e crinali ialoclastici, crateri e vulcani a scudo o fissurali anche di recente origine, grotte glaciali e distese di lava, alte scogliere, numerose cascate, laghi di origine vulcanica e spiagge di sabbia nera.
La penisola in cui si localizza il Geoparco è meno abitata rispetto al resto dell’isola e per questa ragione vi sono ottime opportunità per godersi delle attività all’aperto nelle immediate vicinanze senza dover fare molta strada. Grazie alla forte vocazione al turismo dell’Islanda, su tutta l’isola sono presenti moltissimi tour operator che offrono possibilità originali di scoperta
73https://en.unesco.org/ 74
http://www.passenger6a.it/immersione-tra-due-continenti/
11. Fessura di Silfra. Credits: https://www.scmp.com/magazines/post- magazine/travel/article/2166829/snorkelling-iceland-swim-between-tectonic-plates
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dell’enorme patrimonio naturalistico e anche culturale dell’isola. L’offerta delle attività disponibili nel Geoparco è molto variegata, con opportunità di divertimento per visitatori in cerca di avventura ma anche per famiglie con bambini. Molte di queste si possono annoverare nelle pratiche abituali tipiche dell’ecoturismo:
- Il birdwatching: l’Islanda è un’area con un numero di predatori molto ridotto, il che la rende il luogo ideale per la riproduzione di molte specie di uccelli anche rari. Molti di essi migrano dall’Europa in primavera per nidificare in estate, mentre altre specie provengono dal nord per passare l’inverno sulle coste dell’isola. È possibile osservare fino a 400 specie di uccelli di cui 70 nidificano abitualmente, 40 delle quali in inverno. Sebbene il numero di specie non sia così elevato, ciò che maggiormente desta interesse negli appassionati di birdwatching è l’elevata numerosità della popolazione di ciascuna specie75.
- La pesca: l’isola è famosa per la pesca del salmone e della trota. La pesca è un’attività sportiva sempre più apprezzata anche dai turisti. In base alla stagione è possibile dedicarsi alla pesca nei fiumi, nei laghi o in mare, e in inverno è sempre più popolare anche la pesca sotto i ghiacci. L’attenzione alla sostenibilità è un aspetto a cui si presta molta attenzione, e in particolare per la pesca al salmone è necessaria la prenotazione con un certo anticipo del fiume scelto e del permesso di pesca.
- Kayak: nella penisola sono disponibili escursioni guidate in kayak in primavera-estate, sui laghi e nell’oceano alla scoperta della baia di Reykjanes fino al faro di Gerðistangi. - Tour in bici: diverse sono le possibilità di tour in bici, ideali anche per i bambini,
percorrendo campi di lava, alla scoperta di montagne, fiumi, laghi e cascate.
- Blue Lagoon: forse l’attrazione turistica più famosa d’Islanda, sicuramente la più amata dai turisti alla ricerca di relax. La Laguna Blu è una spa con un’enorme piscina di acqua geotermale marina, dove potersi rilassare ad una temperatura che va dai 37° ai 39°. Per dieci anni consecutivi è stata dichiarata bandiera blu e poiché i batteri comuni non prolificano in questo tipo di ecosistema non è necessario aggiungere il cloro nell’acqua della piscina.
- Tour in barca: tantissime agenzie turistiche propongono tour in barca di whale
watching nelle acque antistanti il villaggio di Garður, che da maggio ad agosto
diventa il luogo ideale per l’avvistamento di mammiferi come balene, delfini, focene e megattere.
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- Trekking ed escursioni a piedi: per gli amanti dell’escursionismo le possibilità di percorrere sentieri sono infinite. Vi sono parecchi tour guidati che uniscono in un’unica esperienza diversi siti di interesse naturalistico, dove il visitatore può ammirare la bellezza paesaggistica del territorio e apprendere da vicino importanti fenomeni geologici in corso che hanno modificato e continuano a modificare il paesaggio. Questo può includere escursioni per scoprire diversi tipi di attività vulcanica, l’attività geotermale presente nei laghi e nei fiumi, e soprattutto negli spettacoli naturali offerti dai geyser.
- L’aurora boreale: non potevano mancare ovviamente pacchetti ed escursioni in notturna a caccia dell’aurora boreale, l’altra grande motivazione che spinge ogni anno migliaia di turisti e appassionati a recarsi in Islanda per cercare di fotografare o anche solo vedere gli effetti luminosi prodotti dalle tempeste solari, visibili da ottobre a marzo in condizioni di cielo sereno (Fig.11).
Ma l’Islanda non è solo natura: anche i cinque centri abitati del Geoparco offrono interessanti opportunità di scoperta e sparsi per la penisola esistono ben 13 fari. Nel comune di Reykjanesbære vi è un museo d’arte e il Museo della Musica Rock’n Roll che documenta la spiccata cultura musicale dell’isola.
Questo piccolo comune con una popolazione in forte crescita, beneficia della presenza della vicina capitale e ha il vantaggio di avere appena fuori dai suoi confini la natura incontaminata. Vi sono numerosi musei all’interno del Geoparco che illustrano l’attività geologica ma anche la storia e la cultura del popolo. Il Museo Popolare di Garðskagi
include una sezione dedicata alla nautica e una dedicata alle tradizioni popolari, illustrando come la pesca sia nata e si sia sviluppata sull’isola. L’artigianato in quest’area si spende nella produzione di sali speziati, sciroppi, marmellate e tisane. Ancora, il villaggio di Sandgerði è una delle comunità di pescatori più grande dell’Isola, dove assaporare la cucina tradizionale a base di pescato locale.