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RICONOSCERE LA VIOLENZA, COLTIVARE IL RISPETTO DELLA PERSONA REALTÀ COINVOLTE

Nel documento IL CE.SE.DI PER LA SCUOLA2019-2020 (pagine 74-78)

Lo staff tecnico è coordinato dalla Direzione Istruzione, pari opportunità e welfare della Città metropolitana di Torino ed è composto da: avvocati, psicologi, psicoterapeuti, assi-stenti sociali, educatori, docenti, carabinieri, polizia locale, che rappresentano alcuni Enti e Associazioni aderenti al Tavolo della Città Metropolitana di Torino per progetti e azioni rivolti agli autori di violenza. Le associazioni: Cerchio degli Uomini; Gruppo Abele; Liberi dalla Violenza; Tute.Le.Terapia e Legalità; L’Altra Riva; La Rete delle Donne; Centri Anti-violenza EMMA. Comune di Ivrea, Cisa12 Nichelino, Comando Provinciale Carabinieri.

DESTINATARI

Studenti degli Istituti di Istruzione secondaria di primo e secondo grado e delle Istituzioni formative di Torino e provincia.

La partecipazione delle classi è subordinata alla partecipazione dei docenti richiedenti all’appuntamento propedeutico, previsto nel fascicolo “formazione docenti”.

MOTIVAZIONI

Le cronache raccontano di rapporti tra uomini e donne complessi, spesso conflittuali, a volte tragici. è un fenomeno che parte da lontano e che inquadra storicamente le differen-ze di genere come un modo per mantenere lo status quo nei rapporti tra uomini e donne, senza vederne i vantaggi o le opportunità. Nel consolidarsi dello stereotipo e del giudizio incidono certamente le tradizioni familiari, oltre ai mass media, che attraverso program-mi televisivi, pubblicità e altro, trasmettono immagini che consolidano nei contesti in cui adulti e ragazzi vivono, modelli fortemente stereotipati di maschile e femminile, con una visione sui rapporti tra i sessi poco improntati alla parità.

Ci si ritrova così a confrontarsi con la violenza quando essa è già in atto e molte volte viene vissuta come “normalità”, mancando quegli strumenti che consentirebbero di definire se quella che si sta subendo – o agendo – sia una situazione di violenza. Accade spesso infatti che comportamenti di dominazione e controllo vengano scambiati per segni di interessa-mento e amore da parte di chi li subisce: “Non vuole che parli con altri perché sono sua, ci tiene a me”. La violenza fisica può essere minimizzata: “Mi ha colpita solo perché era nervoso”. Le pressioni sessuali possono non essere riconosciute come tali: “Se non gli dico di sì, mi lascia”. Mentre possono essere assunti meccanismi di minimizzazione o negazio-ne da parte di chi agisce la violenza: “Sono geloso”, “É lei che se l’è cercata”, “Mi ha fatto innervosire”.

La presenza di meccanismi di negazione mette ragazzi e ragazze maggiormente a rischio di fare proprio un modello di relazione di coppia improntato all’esercizio del dominio sull’altro, modello che potrebbe riprodursi anche nelle loro future relazioni adulte, motivo per il quale risulta cruciale un intervento precoce.

Tutto diventa ancora più difficile quando questi modelli si apprendono in famiglia, o quando sono i media che propagandano immagini di ragazze oggetto, di corpi parcellizza-ti, che simulano uno stupro pur di vendere un paio di jeans. Inoltre le nuove generazioni sono sempre più esposte al cyberbullismo, un mostro dai mille volti capace di stritolare e distruggere le sue prede. Sui social network e sulle piattaforme di condivisione video spes-so vengono create appositamente delle pagine per offendere e per umiliare una perspes-sona. L’hate speech, il linguaggio d’odio, è un fenomeno che purtroppo si sta diffondendo sem-pre più frequentemente attraverso il web. I social media infatti sembrano il luogo ideale per la comunicazione aggressiva degli haters perché l’illusione di anonimato e il filtro dello schermo fanno cadere i freni inibitori mentre l’effetto diffusivo instaura reazioni a catena.

OBIETTIVI

CONOSCERE

Le varie forme di violenza e le realtà del territorio attive nel suo contrasto. Stereotipi, pregiudizi e discriminazioni.

Comunicazione: le alternative all’uso della violenza.

Uso del diritto, visto come protezione e sostegno, per la risoluzione dei conflitti.

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zione ecc.).

Collegamento con i beni primari che il diritto tutela (vita, salute, libertà personale, di opi-nione, di relazione ecc.).

Caratteristiche delle regole.

Cultura e conoscenza per contrastare il pregiudizio, sia nell’interpretazione delle regole (protezione di un bene superiore e non restrizione) che nella valutazione di alcune con-dotte (discriminazione, gelosia, violenza fisica e psicologica).

Concetto di responsabilità (rispondere delle proprie azioni relativamente alla conoscenza e consapevolezza delle regole acquisite): distinzione tra le responsabilità soggettive (indi-viduali e di gruppo) ed oggettive (genitori e scuola) sotto il profilo sia civile che penale. Cenni sulla sanzione/mediazione/giustizia riparativa.

RI-CONOSCERE

I comportamenti sbagliati all’interno di una relazione di coppia, spesso vissuti come “nor-malità”.

Quando nelle relazioni affettive si usa il potere per ferire, punire e controllare, violando il diritto delle persone di vivere liberamente e al sicuro.

Riconoscere i modelli culturali legati al ruolo del maschile e femminile. Interrogarsi sulla rispondenza di questi modelli con i bisogni soggettivi. Comprendere il senso della pari dignità nella relazione con gli altri.

Emozioni ed empatia: riconoscimento del danno e assunzione di responsabilità, anche sotto il profilo giuridico.

METODOLOGIA E MATERIALI

Saranno privilegiate tecniche partecipative, utilizzo di materiali audiovisivi, somministra-zioni di questionari e discussioni guidate.

ARTICOLAZIONE DELL’ATTIVITÀ

Due incontri di 2 ore ciascuno. Ogni incontro sarà gestito in collaborazione da un esperto in ambito psico-educativo e un esperto in materia giuridica, che affronteranno, attraverso il dialogo e il confronto, le varie tematiche.

È previsto un incontro preliminare con gli insegnanti delle classi interessate.

NOTE ORGANIZZATIVE

Ogni incontro è rivolto ad un massimo di 25-30 partecipanti (gruppo classe). È necessaria la disponibilità di un’aula per la proiezione di materiale audiovisivo. La disponibilità è di 20 cicli di interventi.

COSTI

L’attività non prevede costi per i partecipanti.

ADESIONI

I docenti interessati sono pregati di far pervenire al Ce.Se.Di. l’apposita scheda entro il 20 ottobre 2019.

REFERENTE

Tavolo della CmTo per progetti e azioni rivolti agli autori di violenza Antonella CORIGLIANO tel. 011.8616425 antonella.corigliano@cittametropolitana.torino.it REFERENTE CE.SE.DI. Mariagrazia PACIFICO tel. 011.8613619 – fax 0118614494 mariagrazia.pacifico@cittametropolitana.torino.it

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SO-STARE (PROMOZIONE DELLA CULTURA DEL RISPETTO)

A cura dell’Associazione di Promozione Sociale LA TENDA DELLA LUNA

Il primo passo verso l’attivazione di un programma d’intervento volto a contrastare la diffusione dei comportamenti di prepotenza nella scuola, può essere identificato nell’ac-quisizione di consapevolezza da parte della comunità scolastica circa la presenza effettiva del problema e l’attenzione degli insegnanti alle dinamiche di prevaricazione e vittimizza-zione durante l’orario scolastico.

Obiettivo del laboratorio è sviluppare l’intelligenza emotiva per quel che attiene la capacità di riconoscere e mettere in parola il mondo dei sentimenti e delle emozioni sviluppando la capacità di controllare gli impulsi emotivi senza reprimerli e senza però farsene travolgere. Nello specifico, durante l’intero percorso, il canale a cui verrà data maggior rilevanza sarà quello espressivo e narrativo. Attraverso le parole, i gesti, il linguaggio e l’espressione arti-stica, si stimolerà la creatività ed il sentire individuale e collettivo, con un approccio di tipo esplorativo, narrativo ed empatico.

Si utilizzeranno tecniche di role play e giochi attivi. La metodologia utilizzata sarà peer to peer. Si svolgeranno dei circle time per portare i ragazzi ad una riflessione partecipata e condivisa partendo dall’ascolto di sé e consentendo la creazione di momenti di incontro in cui la contingenza consenta a ciascuno di poter mettere a confronto le proprie differenze per trovare nuovi e inediti modi di fare legame.

Si tratteranno i temi dei diritti, dell’inclusione, della prevenzione e del contrasto di ogni forma di discriminazione e bullismo anche informatico, per promuovere una cultura del rispetto e della reciprocità.

ARTICOLAZIONE ATTIVITÀ

Da Febbraio ad Aprile/Maggio - 4 incontri di 2 ore. Il percorso verrà realizzato attraverso tre fasi dedicate agli allievi, a conclusione delle quali la classe realizzerà a scelta o un pro-dotto informatico fruibile (VIDEO) o una rappresentazione teatrale che vedrà coinvolta la classe intera o più classi., seguite da un incontro finale aperto a tutti i docenti e genitori interessati.

1° Fase: 2 incontri di 2 ore ciascuno (1 incontro iniziale e 1 in chiusura)

I metodi attivi. L’io, L’altro da Sé e l’Alfabetizzazione Emotiva. Il significato delle parole, delle emozioni provocate in situazioni di conflittualità con l’attivazione di situazioni-pro-blema. Si stimolerà la creatività ed il sentire individuale e collettivo, partendo dal tema del desiderio attraverso un approccio di tipo narrativo-partecipato ed espressivo che punti ad esplorare il significato dei gesti e delle parole. Verranno altresì utilizzate tecniche di rilas-samento allo scopo di favorire un maggiore contatto con l’esperienza espressivo-percettiva corporea.

La comunicazione e la trasmissione delle informazioni nel gruppo, mediante il lavoro esperienziale, si fonderà concretamente con l’emergere delle risorse individuali e collet-tive, per valorizzare le competenze relazionali, empatiche e la gestione dei conflitti. Si ri-fletterà inoltre sulla rappresentazione individuale e collettiva del maschile e del femminile con l’obiettivo di superare pregiudizi e stereotipi.

2 ° Fase: 1 incontro di 2 ore

Il corpo. La consapevolezza del Gesto.

Si promuoverà l’espressione di sé e della propria peculiarità accogliendo la differenza nell’interazione del singolo soggetto con l’altro e con tutto il gruppo. Si potrà entrare in

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relazione con l’altro, attraverso un lavoro sul ritmo e sulla percezione, rispettando i tempi soggettivi di ogni componente del gruppo; Il lavoro sulla spazialità e la ritmica consenti-ranno di sperimentarsi alternativamente in posizione di ascolto passivo e di partecipazio-ne corporea attiva.

3° Fase: 1 incontro di 2 ore

Oltre il linguaggio verbale. L’Identità e la Reciprocità.

Gli allievi si interrogheranno sulle proprie modalità di stare al mondo attraverso l’imma-ginazione e l’emozione al servizio della comunicazione, con strumenti differenti come la fotografia, la pittura, la musica. L’esperienza artistica ed estetica potrà consentire una sen-sibilizzazione più efficace rispetto alle tematiche della reciprocità.

COSTI

280 euro a classe per un percorso di 8 ore complessive, più un incontro conclusivo di 2 ore aperto a docenti e genitori.

PER INFORMAZIONI

Associazione Tenda della Luna: ref. Patrizia DI LORENZO patrilorenzo61@gmail.com cell.3332234593

ADESIONI

Gli Istituti interessati sono pregati di far pervenire al CE.SE.DI. l’apposita scheda entro il 20 Ottobre 2019

REFERENTE CESEDI

Emanuela CELEGHIN

Tel. 011.861.3691 - fax 011.861.4494

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Nel documento IL CE.SE.DI PER LA SCUOLA2019-2020 (pagine 74-78)