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Riduzione dei decessi correlati al consumo di stupefacenti

decessi ogni anno. Per quanto riguarda in particolare il suicidio, un’analisi dei documenti pubblicati (Darke e Ross, 2002) ha rilevato che i consumatori di eroina avevano un rischio di decesso per suicidio di 14 volte superiore a quello della popolazione generale.

le informazioni sul numero dei decessi correlati alla guida sotto l’effetto di stupefacenti rimangono limitate. alcuni studi suggeriscono maggiori rischi di incidenti associati al consumo illecito di droga e il fatto che il consumo combinato di droghe e alcol producono ulteriori danni (oeDT, 2008b).

Riduzione dei decessi correlati al consumo

di stupefacenti

Quindici paesi europei riferiscono che la loro strategia nazionale di lotta alla droga comprende una parte dedicata alla riduzione dei decessi correlati al consumo di stupefacenti, che tali politiche esistono a livello regionale, o che hanno un piano d’azione specifico per la prevenzione dei decessi correlati agli stupefacenti. l’austria riferisce che sta preparando un documento strategico.

Interventi

il trattamento riduce significativamente il rischio di mortalità dei tossicodipendenti (Davoli e altri, 2007),

anche se i rischi relativi alla tolleranza alla droga emergono quando si inizia o si lascia la terapia. Gli studi indicano che il rischio di decesso indotto dalla sostanza stupefacente nella fase di ricaduta dopo il trattamento o nelle settimane successive al rilascio dal carcere è sostanzialmente elevato. Ciò ha condotto alla pubblicazione delle raccomandazioni dell’oMS-europa per quanto riguarda la prevenzione dell’overdose in carcere e la migliore continuità dell’assistenza dopo il rilascio (oMS, 2010).

la Danimarca e la norvegia hanno recentemente dato la priorità alla buprenorfina nei loro orientamenti per la terapia sostitutiva, in ragione del suo profilo di sicurezza farmacologico. la Spagna ha approvato di recente la combinazione di buprenorfina e nalossone per i pazienti inseriti nei programmi di terapia sostitutiva realizzati dal sistema sanitario nazionale, allo scopo di ridurre i decessi indotti dagli stupefacenti.

oltre a migliorare l’accesso al trattamento dei tossicodipendenti, sono stati studiati altri interventi destinati a ridurre i rischi di overdose nei tossicodipendenti. Questi interventi riguardano fattori personali, situazionali e legati al consumo di stupefacenti. una recente analisi delle prove (Rome e altri, 2008) ha suggerito di sensibilizzare i medici generici circa i pericoli delle prescrizioni multiple, in particolare degli antidepressivi. in lussemburgo sono state adottate misure per controllare la prescrizione di più farmaci ai pazienti

Grafico 15: andamento dell’età media dei decessi correlati al consumo di droga in alcuni paesi europei

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 45 40 35 30 25 Francia Spagna Regno Unito Germania Italia Anni

nB: Per ulteriori informazioni cfr. il grafico DRD-3 nel bollettino statistico 2010. i dati del Regno unito sono basati sulla definizione della strategia di lotta alla droga.

Relazione annuale 2010: evoluzione del fenomeno della droga in europa

in terapia sostitutiva e per ridurre quindi le emergenze che coinvolgono l’uso delle benzodiazepine.

l’offerta di materiale informativo è segnalata come intervento comune per ridurre i decessi indotti dagli stupefacenti in europa (150). Molti paesi riferiscono di svolgere la prevenzione dell’overdose e di fornire una formazione in fatto di riconoscimento e risposta ai tossicodipendenti e ai loro vicini, amici e famiglie, nonché ai fornitori di servizi che lavorano con i tossicodipendenti. l’offerta di questi interventi è, tuttavia, spesso sporadica e limitata.

in seguito a un’epidemia di overdose da fentanil, gli esperti estoni richiedono l’introduzione di programmi di prevenzione delle overdose nel paese. il Belgio, la Repubblica ceca, l’estonia e i Paesi Bassi riferiscono il funzionamento di sistemi di allarme rapido che raccolgono e diffondono informazioni sulle nuove droghe o sulle combinazioni pericolose tramite agenzie a bassa soglia, centri di accoglienza o strutture terapeutiche. nei Paesi Bassi è stato provato nel 2009 un sistema di monitoraggio per incidenti sanitari acuti correlati agli stupefacenti e attualmente è in fase di ampliamento.

la formazione sull’overdose, associata a una dose per assunzione domestica di nalossone (che inverte gli effetti degli oppioidi) è un approccio che potrebbe salvare molte vite. l’intervento è destinato ai tossicodipendenti e alle

loro famiglie, alle persone che potrebbero trovarsi con un tossicodipendente durante un’overdose e mira a metterli in grado di adottare azioni efficaci durante l’attesa dell’arrivo dei servizi di primo soccorso. Gli studi indicano che le persone che hanno seguito una formazione dimostrano una conoscenza migliore dei segni di overdose e maggiore fiducia nell’impiego del nalossone. nel 2009 è stato avviato in inghilterra un progetto di fornitura di confezioni con una siringa precaricata con nalossone a 950 familiari di tossicodipendenti. nell’ambito di uno studio in corso sono fornite anche confezioni contenenti iniezioni da una dose di nalossone ai tossicodipendenti che lasciano il carcere in inghilterra, Scozia e Galles. in italia sono disponibili siringhe precaricate tramite agenzie di

assistenza ai tossicodipendenti, in Portogallo sono provate in uno studio e in Bulgaria sono state introdotte di recente. a Copenaghen è stata avviata la fornitura di uno spray nasale, tramite un progetto rivolto ai tossicodipendenti. i centri di consumo controllati consentono un rapido intervento ai primi segni di overdose. i dati operativi indicano che le overdose di droga che si verificano in queste strutture sono gestite con successo e non sono segnalate overdose letali. Prestare soccorso immediato riduce anche l’effetto delle overdose non letali, compresi i danni irreversibili al cervello e ad altri organi vitali, a causa dell’ipossia (Hedrich e altri, 2010).

Introduzione

le nuove sostanze psicoattive e i nuovi modelli di consumo di stupefacenti, sebbene appaiano per la prima volta tra gruppi sociali limitati o in pochi ambiti, possono avere conseguenze significative sul piano politico e in tema di salute pubblica. Fornire informazioni tempestive e obiettive ai politici, ai professionisti e al vasto pubblico sulle nuove minacce è una sfida dal punto di vista metodologico e pratico. inoltre, è sempre più importante, data la natura sempre più dinamica e in rapido mutamento del problema delle droghe in europa. il sistema di allarme rapido elaborato dall’unione europea offre un meccanismo di risposta rapida in caso di comparsa di nuove sostanze psicoattive sul mercato degli stupefacenti.

negli ultimi anni è comparso un gran numero di nuovi composti sintetici non regolamentati. Queste sostanze sono commercializzate in internet come droghe «legali» («legal highs») e sono destinate ad aggirare i controlli sulla droga. Rappresentano una sfida agli attuali approcci per il monitoraggio e il controllo delle nuove sostanze psicoattive. Come risulta in questo capitolo, gli ultimi due anni hanno visto l’emergere di nuovi prodotti di origine vegetale da fumare mescolati a cannabinoidi sintetici e la crescente popolarità di vari catinoni sintetici.