questo quando sono stanca è molto difficile da gestire. Tanta sofferenza degli ospiti.
Vissuti che riemergono: (A volte) uno arriva al proprio limite. La maggior parte delle volte è a causa di una cosa che hai già vissuto e che ti rimanda alle tue cose. Perché gli ospiti sono come uno specchio che ti rimanda alle tue sofferenze, questo è molto importante. Alcuni giorni è più facile da gestire, altre volte fai fatica. È anche una questione di équipe, qualche volta riesci a chiedere anche aiuto a un tuo collega.
Intervista 3
Peso della responsabilità: Se loro non stanno bene, vivono dei periodi di down, per così dire, si ripercuote sicuramente sulla relazione.
Ti metti in discussione, perché ti dici: “ho fatto qualcosa di sbagliato? forse sono io il problema…” quando poi capisci che, in realtà, è una difficoltà che sta vivendo l’ospite in quel momento.
Necessità di mettersi in discussione: (I sentimenti) Possono anche essere ostacoli in determinati momenti, ma più che ostacoli mettono in discussione e dal momento in cui ti metti in discussione capisci anche qualcosa di te, o come poter gestire meglio la cosa. Non è che se vivi qualcosa in modo negativo o qualcuno ti suscita qualcosa di negativo per forza è un ostacolo. Magari è un ostacolo in quel momento perché non sei in grado di gestirlo.
Tante emozioni, tante cose da fare e poco tempo: a volte è difficile, perché nel quotidiano le emozioni sono tante e anche le cose da fare “pratiche” sono tante.
Paura di perdere la relazione: mi dicevo “no però se mi comporto così poi rischio di giocarmi quello che ho creato fino ad adesso…”
Vissuti che riemergono e ci mettono alla prova.
Complessità che nasce dall’intersoggettività: Hai a che fare con gente che, come te, cerca un equilibrio e quindi è complicato.
Tipi di emozioni che, personalmente, ci mettono più in difficoltà: Quando mi fanno sentire incompetente, ti dicono addirittura “meglio lei piuttosto che l’altra..”. Quando ti sminuiscono, ti mettono alla prova, ti stuzzicano in qualche modo.
Vissuto personale dell’intensità di determinate emozioni: Mi rendo conto che mi butta addosso così tanta frustrazione, rabbia, che è come se fisicamente mi vedessi arrivare queste emozioni addosso, entrare dentro e questo mi ferisce, mi sento invasa.
Intervista 4
Difficoltà ad ammettere di provare determinati sentimenti:
Non è sempre semplice affermare, dichiarare e condividere magari con un gruppo la presenza di sentimenti “negativi” o comunemente ritenuti tali. Ci vuole consapevolezza, umiltà, onesta e la percezione di potersi esprimere liberamente. Accettare di sentire tutta una serie di emozioni, nominarle, dirselo, riconoscerlo e riconoscere quindi un po’ i propri limiti.
La mancanza di esperienza: A volte si scappa un po’, soprattutto nei primi anni dove questa consapevolezza era sicuramente minore, erano minori i percorsi che avevo fatto di crescita personale e professionale.
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Intervista 5 Confusione riguardo i ruoli: Questo mi era successo perché non ero riuscita a capire innanzitutto qual era il mio ruolo. Io non avevo ancora un ruolo ero molto vicina d’età a questa persona e mi ha coinvolto come un’amicizia. Quando questa persona è stata molto male (era la mia prima esperienza in psichiatria ed ero qua da pochi mesi) io sono stata mal e con lei. Male nel senso che ho pianto, non sono tornata al lavoro dopo le vacanze. Ancora oggi se ci ripenso… ero andata a trovarla in clinica e l’ho trovata in una situazione che io non ero pronta a vedere, ma neanche ad accettare, perché l’avevo conosciuta che stava meglio.
Vissuti che riemergono: In una certa parte mi ero anche un po’ rivista nella sua situazione, quindi forse questo mi ha confuso un po’.
Pregiudizi che condizionano il coinvolgimento emotivo
(capivo che) era un mio pregiudizio, un mio pensare verso questa persona. Il mio agire però era influenzato dal mio sentimento.
4.3 Rischi
Se l’operatore non dovesse riuscire a trasformare la sua vita emotiva in risorsa e prendersi cura dei propri sentimenti, quali sarebbero i potenziali rischi?
Intervista 1
Tendenza ad andare avanti, lasciar perdere, anche se non senti di aver superato, conseguenze → allontanamento da sé stessi, rancori, “atteggiamento di rifiuto”, confusione, perdita di consapevolezza, pregiudizi negativi che ostacolano il lavoro educativo, …
Vulnerabilità nata dalla mancanza di equilibrio ragione-sentimento: Il fatto che le emozioni prendano facilmente il sopravvento ci rende vulnerabili.
Dare un cattivo esempio agli ospiti: In fondo è anche quello che noi chiediamo a loro (agli ospiti), nella loro vita. Di imparare a riconoscere le loro emozioni, a descriverle in una maniera adeguata, per raggiungere tutta una serie di obiettivi. Però, se non lo facciamo nemmeno noi…
Intervista 2
Chiusura della relazione: che la relazione si rompa/ si chiuda.
Intervista 3
Di perdere quella relazione
Perdita di competenze professionali come il governo della relazione e le capacità comunicative: In quei momenti lì, mi sale veramente una cosa dentro che mi verrebbe voglia di rispondere male. → dopo però ci tocca portare la responsabilità dei nostri interventi e, se gli utenti possono sbagliare, per gli operatori non è così, in genere.
Intervista 4
Distorsioni della realtà: Quando non si ha la cura di sé, quando non si ha la consapevolezza, si rischia di essere investiti ad utilizzare i sentimenti in maniera impropria. Allora lì, in quei casi, si può andare anche incontro a dei problemi, a delle distorsioni, anche molto importanti.