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Le risorse economiche (1870-1935)

Le entrate del periodo 1870-1924: il contributo degli enti fondatori e le tasse scolastiche

Lo Statuto che nel 1870 istituisce la Scuola superiore navale vincola gli enti fondatori – Maic, ministero della Marina, Comune, Provincia e Camera di commercio di Genova – a dotare annualmente il nuovo istituto delle ri- sorse adeguate a consentirne l’impianto e lo svolgimento dell’attività. La ci- fra viene stabilita in L. 50.000 all’anno 1, di cui il 32%, pari a L. 16.000, a ca-

rico dello Stato e il restante 68%, pari a L. 34.000, da ripartirsi tra Enti locali e Camera di commercio. Tale somma, secondo il piano finanziario presen- tato lo stesso anno, avrebbe consentito di pagare i docenti e l’acquisto del nucleo iniziale di materiale occorrente alla didattica, che si ritiene di entità assai modesta dato che la Scuola viene ospitata nei locali dell’università. La somma prevista dallo Statuto si rivela, già a partire dai primissimi anni Set- tanta, del tutto sottostimata rispetto alle esigenze realmente verificatesi. Infatti la consistente percentuale di iscritti provenienti dagli istituti nautici, privi quindi della preparazione teorica necessaria ad affrontare i corsi, im- pongono l’istituzione, già nel 1871, di una scuola preparatoria che comporta il reclutamento di un numero più elevato di docenti. Altri aggravi non calco- lati derivano dall’obbligo, imposto dal Maic al Consiglio direttivo, di com- prendere tra le materie anche la lingua e la letteratura italiana. Allo scadere del primo biennio di operatività è quindi necessario formalizzare la richiesta di un aumento della quota dovuta dagli enti fondatori. L’istanza di aumento dei contributi dovrà essere molte volte reiterata negli anni successivi, dato l’indubbio – e probabilmente in principio non preventivato – successo otte- nuto dall’offerta formativa proposta dalla Scuola, che si traduce nella co- stante crescita del numero degli allievi, in continue aggiunte di materie ai ———————

programmi di insegnamento e nella necessità, a seguito del trasferimento della sede dall’università a palazzo dell’Ammiragliato, di acquisire le attrez- zare didattiche e le dotazioni scientifiche. Tra il 1870 e il 1891, anno in cui entra in vigore il nuovo Statuto, il concorso annuale dello Stato e degli Enti locali viene innalzato, secondo la scansione illustrata dal seguente prospet- to, fino quasi a raddoppiare la cifra iniziale 2.

Quota annuale corrisposta alla Scuola dagli enti fondatori (Lire 000)

1870 % 1873 % 1885 % 1891 % Maic 10 20% 15 23% 25 28% 30 32% M. Marina 6 12% 6 9% 10 11% 10 10% Comune 15 30% 20 31% 25 28% 25 27% Provincia 15 30% 20 31% 25 28% 25 27% Camera C. 4 8% 4 6% 4 5% 4 4% Totale 50 65 89 94

Nel 1901 e nel 1908 la quota a carico del Maic, sostituito nel 1904 dal ministero della Pubblica Istruzione, viene leggermente ritoccata e portata e L. 33.000 e poi a L. 35.000. I contributi degli altri enti restano invariati fino al 1919, anno in cui la Camera di commercio delibera di accrescere la som- ma a suo carico da L. 4.000 a L. 6.000. Dal 1909 al 1920 la cifra complessiva messa annualmente a disposizione dell’istituto dagli enti fondatori assomma quindi a L. 101.000. Si tratta di un aumento di appena il 7% rispetto al 1894, davvero sproporzionato per difetto se si tiene conto della progressione im- petuosa della domanda di servizi didattici che si verifica in questo periodo. Tra l’inizio del nostro secolo e l’immediato dopoguerra infatti la popolazio- ne scolastica passa da 103 a 453. Si consideri inoltre che le somme a carico dei ministeri vengono trasmesse con abituale ritardo, al punto da indurre gli Enti locali genovesi, che osservano una molto maggior puntualità, a minac- ciare di sospendere la corresponsione del proprio apporto finanziario se lo Stato non avesse cessato tale prassi. Soltanto nel 1920 l’apporto del ministe- ro della Marina viene portato da L. 10.000 a L. 30.000: da tale data al 1924, ———————

2 Sull’evoluzione del contributo finanziario degli Enti fondatori v. MINISTERO DELLA

anno in cui la Scuola superiore cessa di esistere con questa denominazione, il finanziamento statutario complessivo è pertanto di L. 121.000 3.

I contributi degli enti fondatori – che sono comprensivi, oltre che della somma fissata statutariamente, delle cifre variabili dovute agli stanziamenti del Comune e della Provincia per l’acquisto del materiale scientifico, della suppellettile didattica e per la manutenzione della sede, degli assegni speciali ad integrazione degli stipendi del personale docente come stabilito dalla legge del 9 luglio 1909 e, dal 1918, delle integrazioni per indennità “caro vi- veri” al personale – rappresentano il più consistente cespite attivo del bilan- cio annuale di competenza della Scuola (Tabella XVIII).

La mancata conservazione dei bilanci relativi agli anni 1871-1893 impe- disce di fornire indicazioni più dettagliate in merito alla dinamica delle en- trate in questo periodo. Negli anni compresi tra il 1894 e il 1922 – arco di tempo per il quale, con l’eccezione dell’esercizio 1895-1896 e del biennio 1915-1917, si ha a disposizione la serie completa dei bilanci 4 – questa voce

incide mediamente del 73% sulle entrate annue di competenza, con oscilla- zioni comprese tra il 90% del 1894-1895 e il 46% del 1918-1919.

La seconda voce attiva in ordine d’importanza è data dalle tasse scola- stiche che, negli anni indicati, rappresentano mediamente il 13% delle en- trate annuali di competenza. Nel periodo compreso tra la metà degli anni Novanta e la fine dell’Ottocento, le tasse hanno un’incidenza percentuale oscillante tra il 4% e l’8%. Dal 1900 alla Grande Guerra, a seguito della cre- scita della popolazione scolastica e dei leggeri rincari decisi nel 1900, le tasse assicurano al bilancio della Scuola una quota compresa tra il 9% il 15%, mentre, tra il 1919 e il 1922, periodo in cui la grandissima dilatazione del numero degli iscritti si accompagna ad un aumento ulteriore delle tasse, si arriva a toccare il 33% (Tabella XVIII). Per quanto concerne più specifica- mente l’entità e la natura dei tributi scolastici, si possono osservare le se- guenti evoluzioni. Secondo lo Statuto del 1870 le tasse scolastiche vengono fissate in L. 50 annuali a titolo di tassa d’iscrizione; la cifra è tenuta pro- grammaticamente bassa per favorire il reclutamento degli allievi. Gli Statuti ———————

3 Sull’innalzamento delle quote degli Enti fondatori nei primi vent’anni del nostro se-

colo v. RSSN, Rcd, aa.aa. dal 1906 al 1924.

4 I bilanci della Scuola sono riportati in RSSN, VCD, 1894-1905; Rcd, aa.aa. dal 1906

successivi, in considerazione sia delle molto maggiori somme che vengono richieste agli allievi delle altre scuole di applicazione di ingegneria e dal Po- litecnico di Milano, sia del continuo miglioramento dell’offerta didattica dell’istituto, prevedono aumenti della seguente consistenza:

Variazione delle tasse scolastiche

1891 1900

Tassa di iscrizione L. 50 annuali L. 75 annuali

Tassa d’esami L. 50 annuali L. 75 annuali

Tassa di diploma L. 100 L. 100

Cauzioni L. 20 L. 20

Contributo laboratorio L. 30 L. 30

Nel 1920, dopo un periodo ventennale in cui la situazione resta sostan- zialmente invariata, viene introdotta una tassa di immatricolazione di L. 130 5. In complesso, nell’arco di tempo 1906-1922, l’incidenza percen-

tuale delle diverse categorie di tasse scolastiche sul gettito totale ascrivibile a questa voce risulta così suddiviso:

Incidenza percentuale delle diverse tipologie sul totale delle tasse scolastiche

1906-1922 Tassa d’iscrizione 52% Tassa d’esami 22% Contributo laboratorio 18% Cauzioni 4% Tassa di immatricolazione 4%

Per completare il quadro delle attività finanziarie della Scuola, alle en- trate di competenza – rappresentate, come abbiamo visto, in misura oscil- lante tra il 97% e il 60% dal complesso dato dai contributi fissi e variabili degli enti fondatori e dalle tasse scolastiche – occorre aggiungere i residui attivi costituiti da fondi di cassa e somme rimaste a pagare dall’esercizio prece- ———————

5 Sull’evoluzione dell’entità delle tasse scolastiche dal 1870 al 1920 v. APG, cat. V, cas.

dente. I residui attivi, relativamente ai periodi 1906-1915 e 1917-1922, hanno un’incidenza percentuale sulle entrate totali della Scuola mediamente del 26%, con un massimo del 34% nel 1911-1912 e un minimo dell’11% nel 1921-22.

Le entrate del periodo 1925-1935

La Convenzione, siglata nel novembre 1924, che dà origine alla Regia scuola di ingegneria navale (poi Regio istituto superiore d’ingegneria) in so- stituzione e proseguimento della Scuola superiore navale, prevede che i me- desimi enti che hanno precedentemente assicurato il loro contributo finan- ziario continuino a sostenere economicamente il nuovo istituto. La somma da corrispondersi viene fissata in L. 617.500 di cui L.180 mila, pari al 29% del totale, è fornita dallo Stato attraverso il ministero della Pubblica Istru- zione e il ministero della Marina, mentre la restante quota di L. 437.500, corrispondente al 71% del finanziamento complessivo, è ripartita tra Co- mune, Provincia e Camera di commercio di Genova. La Convenzione pre- vede anche l’eventualità, peraltro mai verificatasi, di finanziamenti da parte di privati o imprese 6. Tra la fine degli anni Venti e la metà del decennio suc-

cessivo, in cui avviene l’aggregazione dell’istituto all’università, il contributo degli enti fondatori, come illustra il seguente prospetto, viene più volte mo- dificato anche se rimane sostanzialmente invariata la ripartizione percen- tuale dell’onere tra Stato e forze locali.

Contributo degli enti fondatori (Lire)

1924 1928 1931 1933

Min. Pub. Istr.* 150.000 137.330 128.750 128.750

Min. Marina 30.000 30.000 26.400 26.400

Comune 250.000 250.000 250.000 250.000

Provincia 125.000 125.000 110.000 125.000

C. commercio** 62.500 62.500 55.000 62.500

Totale 617.500 604.830 570.150 592.650

* Dal 1929 ministero dell’Educazione Nazionale. ** Dal 1928 Consiglio provinciale dell’economia.

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Come in precedenza, gli enti fondatori aggiungono al proprio finan- ziamento fisso somme variabili annualmente, corrisposte a titolo di inden- nità “caro viveri” e a copertura delle integrazioni agli stipendi del personale. I dati della Tabella XIX indicano 7 come, ancora in analogia con il passato,

l’apporto più consistente alle entrate effettive dell’istituto derivi dal contri- buto, fisso e variabile, degli enti fondatori e dalle tasse scolastiche. Queste due voci considerate congiuntamente incidono sulle entrate effettive, nel periodo 1924-1934, in misura compresa tra l’81% e il 93%. La progressiva diminuzione in valori assoluti e percentuali del gettito delle tasse scolastiche è motivata dal drastico calo degli iscritti, che tra il 1924 e il 1934 passano da oltre 300 a meno di 150, e dalla sempre più vistosa presenza – negli 1930- 1935 si arriva a superare il 40% degli allievi – di ufficiali della Marina milita- re, per i quali è prevista l’esenzione dal pagamento delle tasse. Con la se- conda metà degli anni Venti si verificano numerosi mutamenti relativa- mente alla consistenza e soprattutto al numero di queste ultime, che nel de- cennio 1925-1935 presentano l’entità e la tipologia seguente:

Tasse scolastiche 1925-1935

Tassa di immatricolazione L. 300

Tassa di iscrizione L. 800

Tassa di licenza del biennio L. 100

Contributo laboratorio L. 100

Soprattassa esami di corso L. 150

Soprattassa esami di laurea L. 75

Soprattassa di ripetizione esami L. 20

Cauzioni L. 100

Contributo esame di Stato L. 50

Il gettito più elevato, similmente a quanto avvenuto nei decenni precedenti, è dato dalla tassa d’iscrizione, seguita dalle altre secondo una gerarchia così sintetizzabile:

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7 I dati dei bilanci, che riportano anche l’entità delle diverse tipologie delle tasse scola-

Incidenza percentuale delle diverse tipologie sul totale delle tasse scolastiche 1924-1934 Tassa di iscrizione 68% Soprattasse esami 18% Contributi di laboratorio 10% Tassa di immatricolazione 4% Le uscite

A conclusione riportiamo alcuni cenni sulle spese sostenute dall’isti- tuto: le seguenti Tabelle XX e XXI indicano come la voce di maggior rilievo sia costituita dal costo del personale amministrativo e docente. Le spese per il personale incidono infatti in misura oscillante tra l’86% e il 47% nel pe- riodo 1894-1922 e tra il 77% e il 58% negli anni 1924-1934. La componente più rilevante del capitolo spese per il personale è rappresentata dagli stipendi degli insegnanti, come evidenziato dal seguente prospetto:

Incidenza percentuale degli stipendi del personale docente sulle spese per il personale

1894-1915 81%

1917-1922 63%

1924-1934 76%

Tra le spese generali per il funzionamento della Scuola – la cui percen- tuale oscilla tra il 6% e il 20% negli anni 1894-1922 e tra il 17% ed il 30% nel successivo periodo 1924-1934 – hanno particolare importanza i costi so- stenuti per l’acquisto e la manutenzione del materiale scientifico che, tra la fine della Grande Guerra e la metà degli anni Trenta, ammontano a circa 1/3 delle spese generali.

Tabella XVIII

Entrate della Regia scuola superiore navale (Lire) (1894 - 1922) Anno Contributi enti fond. %* Tasse scolastiche %* Entrate competenza Residui attivi Entrate complessive 1894/95 94.000 90% 4.300 4% 104.110 1896/97 94.000 80% 9.000 8% 117.560 1897/98 ** 94.000 80% 9.000 8% 116.560 1898/99 ** 94.000 80% 9.000 8% 116.560 1899/900 ** 94.000 80% 9.000 8% 118.120 1900/01 97.000 80% 16.020 13% 121.145 1901/02 97.000 81% 15.030 13% 120.183 1902/03 97.000 86% 12.420 11% 112.387 1903/04 97.000 77% 14.440 11% 126.367 1904/05 97.000 84% 11.255 10% 116.036 1905/06 97.000 82% 13.020 11% 118.505 1906/07 104.853 84% 11.410 9% 124.423 48.393 172.816 1907/08 109.625 81% 16.725 12% 135.077 38.471 173.548 1908/09 105.625 83% 13.660 11% 127.685 43.754 171.439 1909/10 112.894 81% 15.840 11% 138.708 52.174 190.882 1910/11 122.831 78% 21.735 14% 157.185 68.853 226.039 1911/12 120.065 77% 23.160 15% 156.643 80.041 236.684 1912/13 123.859 58% 28.010 13% 214.502 65.524 280.026 1913/14 124.499 48% 32.725 13% 259.510 67.703 327.213 1914/15 124.290 68% 24.129 13% 181.748 71.648 253.396 1917/18 122.033 50% 25.565 11% 243.858 110.185 354.043 1918/19 123.402 46% 38.325 14% 269.587 132.126 401.713 1919/20 260.014 63% 74.295 18% 414.635 160.097 574.732 1920/21 310.092 51% 201.810 33% 602.336 210.725 813.061 1921/22 398.045 56% 185.925 26% 711.107 88.266 799.373

* Percentuale calcolata sulle entrate di competenza. ** Bilancio preventivo.

Tabella XIX

Entrate della Regia scuola d’ingegneria navale, poi Regio istituto superiore d’ingegneria (Lire) (1924-1934) Anno Contributi enti fond. %* Tasse scolastiche %* Entrate effettive Partite di giro Entrate complessive 1924/25 ** 583.576 65% 213.965 24% 893.661 718.056 1.674.717 1926/27 738.157 68% 285.047 25% 1.119.803 609.500 1.729.303 1927/28 698.905 69% 230.031 23% 1.008.775 851.045 1.859.820 1928/29 662.216 74% 146.537 16% 895.246 856.447 1.751.693 1929/30 721.957 71% 118.793 12% 1.014.812 1.039.300 2.054.112 1930/31 689.920 82% 85.939 10% 842.998 736.350 1.579.348 1931/32 669.553 84% 63.808 8% 797.850 554.652 1.342.502 1932/33 706.045 73% 77.835 8% 971.790 438.917 1.410.707 1933/34 658.294 82% 52.713 6% 798.232 540.284 1.338.516

* Percentuale calcolata sulle entrate effettive.

** Nel bilancio del 1924-25 le partite di giro vengono computate tra le entrate ef- fettive; la cifra di L. 718.056 si riferisce a recuperi di somme dovute dagli enti fondatori.

Tabella XX

Uscite della Regia scuola superiore navale (Lire) (1894 - 1922)

Anno Personale %* Generali %* Uscite di

competenza Residui passivi Uscite complessive 1894/95 80.762 86% 5.985 6% 93.895 1896/97 81.384 79% 12.067 12% 102.624 1897/98 ** 98.360 84% 12.000 10% 116.560 1898/99 ** 97.360 83% 12.000 10% 116.560 1899/900 ** 97.360 82% 12.000 10% 118.120 1900/01 87.613 80% 12.992 12% 109.018 1901/02 89.112 80% 12.683 11% 111.425 1902/03 90.535 81% 11.891 11% 111.523 1903/04 90.556 76% 16.149 14% 118.342 1904/05 90.882 83% 11.147 10% 109.207 1905/06 93.469 81% 9.698 8% 114.731 1906/07 92.235 81% 13.950 12% 113.861 38.507 152.368 1907/08 91.740 75% 21.666 18% 121.695 18.023 139.718 1908/09 88.689 77% 18.973 16% 115.547 9.924 125.471 1909/10 106.952 77% 22.170 16% 138.069 6.206 144.275 1910/11 108.779 73% 29.328 20% 150.021 21.597 171.618 1911/12 110.100 72% 30.304 20% 152.667 25.620 178.287 1912/13 116.917 53% 40.985 19% 219.305 6.514 225.819 1913/14 120.776 47% 33.773 13% 255.451 13.756 269.207 1914/15 125.593 68% 26.881 15% 184.827 10.642 195.469 1917/18 122.353 55% 16.109 7% 222.416 8.182 230.598 1918/19 150.455 63% 18.331 8% 239.802 9.370 249.172 1919/20 247.683 68% 43.886 12% 365.403 8.256 373.659 1920/21 358.635 71% 71.031 14% 505.818 9.653 515.471 1921/22 434.666 63% 80.863 12% 688.840 30.416 719.256

* Percentuale calcolata sulle uscite di competenza. ** Bilancio preventivo.