TERZA AREA
A. 9. b. Il personale amministrativo del Tribunale di Cuneo
9. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Cuneo (anche con riferimento al livello di attuazione del
processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).
Rileva il Presidente che gli spazi a disposizione sono occupati in modo intensivo dal personale, in particolare dalle cancellerie e nel settore civile.
La dotazione hardware è da considerarsi sufficiente numericamente, così come quella di stampanti e scanner è da considerarsi idonea alle necessità degli uffici, anche tenuto conto delle aumentate esigenze correlate alla necessità di informatizzazione dei fascicoli civili, con scansione degli atti introduttivi e del Magistrato ancora depositati in modalità cartacea, e di scansione degli atti penali da notificare telematicamente. Si è posta particolare attenzione ai seguenti adempimenti: è proseguita l’attività di esecuzione dei provvedimenti inerenti gli oggetti costituenti corpi di reato; è proseguita la ricognizione dei reperti ancora pendenti e della loro collocazione; nel 2020 è proseguita anche l’attività di riordino dell’archivio del Tribunale di Cuneo e del Giudice di Pace, per desaturare gli spazi e destinarli in via prioritaria alla conservazione permanente; nel settore civile della volontaria giurisdizione si è provveduto a completare l’informatizzazione dei fascicoli di tutela, curatela ed amministrazione di sostegno – risalenti a periodi anteriori all’accorpamento –che risultavano ancora cartacei, iscrivendo tali fascicoli e scansionando successivamente i provvedimenti, dando la priorità a quelli principali.
Rileva il Presidente che il periodo di riferimento è stato condizionato dall’emergenza sanitaria, tuttora in corso, che ha determinato la necessaria, e per molti versi proficua, accelerazione dell’informatizzazione e dello sviluppo di “abilità” e conoscenze nuove, ma per altri versi anche la battuta d’arresto nella ordinata progressione che era stata avviata per la verifica della corretta allocazione delle risorse e della omogeneizzazione delle capacità e delle prassi, anche con riguardo al coordinamento delle azioni con il personale di cancelleria. Tutti i magistrati togati e tutti i magistrati onorari dispongono di PC: vi sono state sostituzioni, tuttora in corso, in primo luogo di PC che hanno subìto rotture (in particolare in dotazione ai
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Giudici onorari). Poi, sono state effettuate sostituzioni per rimediare alle asimmetrie tra il soggetto utilizzatore ed il soggetto assegnatario formale dei dispositivi, verificatesi in relazione alla avvenuta distribuzione necessitata nel periodo di emergenza dei PC comunque disponibili e che potessero sostenere i nuovi applicativi (assegnazione effettuata in via d’urgenza tra tutti i magistrati, sia civili che penali, al fine di assicurare che tutti potessero comunque essere in grado di lavorare anche con le diverse modalità previste dalle disposizioni emergenziali). I magistrati togati e quasi tutti i magistrati onorari della Sezione civile sono muniti di un monitor LCD; non tutti, tuttavia, sono attualmente forniti di monitor di adeguate dimensioni.
Quanto all’attuazione del Processo Civile Telematico, il Presidente riferisce che tutti i magistrati, sia togati, che onorari, utilizzano l’applicativo “consolle del magistrato”, sia per la trattazione delle udienze che per il deposito di provvedimenti. Ciò vale per tutti i procedimenti di cognizione ordinaria, in materia civile e di lavoro, nelle procedure fallimentari ed esecutive, sia mobiliari che immobiliari, e nei procedimenti di volontaria giurisdizione. I problemi di malfunzionamento dei sistemi sono aumentati, in particolare legati a problemi di connessione alla rete o coincidenti con i frequenti aggiornamenti; i problemi sono divenuti via via più frequenti, sino ad essere pressoché quotidiani, causando veri e propri blocchi, a volte della durata di giorni, nell’estrazione dei provvedimenti e nel deposito degli stessi, conseguentemente effettuati su supporti cartacei. Non si riscontrano particolari difficoltà per i magistrati della sezione civile nell’utilizzazione dell’applicativo
“consolle del magistrato”, come del resto per gli altri programmi ed applicazioni installati sui personal computer loro assegnati. Fatta salva la difficoltà ad ottenere tempestivamente assistenza tecnica in ipotesi di malfunzionamenti o disfunzioni, spesso determinati dagli aggiornamenti periodicamente effettuati. Anche gli addetti alle cancellerie utilizzano, senza rilevanti difficoltà – relativamente alle attività in concreto svolte – i programmi e gli applicativi ministeriali, quali in particolare il “Sicid”, il “Siecic”, il “Siamm” ed il “Sicoge”, pur dovendosi rilevare che la relativa farraginosità dei meccanismi di funzionamento dei programmi e la lentezza delle macchine in uso frenano spesso il pronto adempimento degli incombenti. Parte del personale di cancelleria ha aderito alla possibilità di lavorare da remoto; solo di recente sono stati, tuttavia, assegnati i PC adatti allo scopo, non tutti ancora configurati, la maggior parte configurati solo in maniera incompleta.
Per quanto riguarda la Sezione Penale, il Presidente rileva che i magistrati ad essa assegnati dispongono tutti di personal computer, fissi e/o portatili. In particolare, la fornitura di
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personal computer laptop che era già stata richiesta negli anni scorsi è giunta presso gli uffici e gli strumenti sono stati consegnati; si rileva che sono stati integralmente superati i problemi segnalati dalla Segreteria Amministrativa e relativi alla mancata assegnazione dei pc portatili ai magistrati e al personale di cancelleria, che sono stati consegnati ai destinatari, individuati in base alle carenze riscontrate delle precedenti dotazioni, e sono stati correttamente configurati, mediante migrazione dei dati dai precedenti supporti fissi e tramite le necessarie abilitazioni degli account di posta elettronica e degli accessori hardware quali stampante, scanner etc. Permane, tuttavia, la già segnalata problematica rappresentata dall'insufficienza del servizio di assistenza informatica, legata alla carenza di personale dedicato che causa lunghi tempi di attesa per la risoluzione di problematiche anche semplici.
Con riferimento al TIAP, il Presidente fa notare come risulti ancora in corso la fase di sperimentazione e si sta provvedendo alla progressiva profilazione dei diversi utenti del servizio, magistrati e cancellieri. Tuttavia, deve rilevarsi che il sistema non è ancora attivo in diversi uffici e non viene utilizzato adeguatamente, stante anche la mancata formazione degli utenti sull'uso dell'applicativo; è necessario implementarlo attraverso l’adozione di protocolli con la Procura della Repubblica sui rispettivi adempimenti, seguendo il principio generale per cui ciascun ufficio dovrebbe dematerializzare i propri atti.
Ai giudici della sezione penale è stata installata la CONSOLLE penale, che consente di monitorare il proprio ruolo, le scadenze, ecc. È impiegato correttamente e correntemente il sistema di notifiche telematiche (SNT) da parte del personale. A livello amministrativo si stanno raggiungendo accordi con la Procura Generale presso la Corte di Appello di Torino per l’invio telematico di atti di interesse. Fra i destinatari delle notifiche telematiche non vi è attualmente la Procura di Cuneo, in quanto sino a questo momento si sono registrate difficoltà di coordinamento. Nell'ultimo periodo vi è stata una sostanziale normalizzazione nelle principali procedure di caricamento, variazione e annotazione dei dati relative all’applicazione del SICP. Permangono occasionalmente criticità relative a singole questioni e, in particolare, all’adeguamento in caso di modifiche normative e di nuove patch, non sempre tempestivo, ma il sistema si è stabilizzato. Il Presidente segnala che oramai tutti i magistrati della sezione penale sono stati dotati di webcam, microfono, dispositivi audio e cuffie, per consentire, ove necessario, lo svolgimento delle udienze da remoto, mediante l'applicativo Microsoft Teams fornito dal Ministero, sia dalla propria stanza, sia dalle aule di udienza tramite una
“postazione mobile” (con partecipazione dell’avvocato alle udienze con remotizzazione del
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solo imputato/indagato/detenuto); al riguardo, non si sono verificati problemi di rilievo e c’è una generale soddisfazione per l’efficacia, l’economicità e la semplicità d’uso del programma.
112 A. 10. Il Tribunale di Ivrea.