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1. Introduzione

2.5 Risultati fasi di analisi

2.5.4 Risultati analisi del sistema infrastrutturale

L'analisi del sistema infrastrutturale ha inteso fotografare la situazione attuale del reticolo stradale, sia carrabile, sia pedo-ciclabile.

Come già accennato in precedenza, il territorio comunale è innanzitutto attraversato da 3 infrastrutture molto importanti, che costituiscono una sorta di barriera, che impedisce una continuità dei diversi sistemi ricadenti all'interno del territorio stesso. Queste 3 infrastrutture, rappresentate dalla ferrovia, dalla Strada Statale 16 Adriatica e dall'Autostrada A14, cui presto si assocerà una complanare, essendo parallele alla costa, tagliano in maniera netta il territorio comunale, costituendo una vera e propria cesura tra i sistemi costiero e urbano le prime due, tra sistema urbano e agrario la terza.

L'analisi ha fatto emergere che la frattura tra paesaggio urbano e rurale costituisce una criticità rilevante, cui occorre porre particolare attenzione, poiché essa rischia di impoverire il sistema territoriale nel suo complesso, in quanto i due paesaggi, tra loro complementari, necessitano di mantenere le reciproche relazioni, da sempre presenti, per evitare di favorire fenomeni di degrado e di isolamento.

Per questo motivo, l'analisi ha debitamente tenuto in considerazione gli elementi infrastrutturali presenti sul territorio che costituiscono la connessione naturale e storica tra i sistemi urbano e rurale, individuando il principale reticolo di strade e corsi d'acqua, che dalle colline dell'entroterra conducono fino al centro storico di Senigallia.

In particolare la rete stradale che fondamentalmente struttura il territorio è rappresentata dai seguenti tracciati principali:

• lungomare di levante - lungomare di ponente: asse che collega il luoghi direttamente prospicienti il litorale.

• assi di penetrazione ortogonali al mare: assi che garantiscono il collegamento tra la costa e l'entroterra, i cui tracciati principali sono rappresentati dalla Strada Arceviese e dalla Strada Corinaldese.

L'analisi ha successivamente previsto l'individuazione e la successiva catalogazione delle differenti tipologie di strade carrabili presenti all'interno del Comune.

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Assi di attraversamento principale: Via Raffaello Sanzio S.S. 16, Via Sanzio-Bonopera-Podesti-Galilei.

Assi di collegamento urbano: Via Mercantini–Saline; Stradone Misa-Via Cellini-Mattei; Via G. Bruno-s.p.Arceviese; Via Rossini–Po-s.p. Corinaldese- Via Dogana Vecchia–XX Settembre;V.le Leopardi- IV Novembre.

Assi di penetrazione urbana: Via D’Aquino–Capanna–Strada Provinciale

S.Angelo; Vai Berardinelli; Lungomare Mameli; Lungomare Marconi-Alighieri- Da Vinci.

Vie di attraversamento principali di quartiere: Via Verdi-Largo Boito; Corso Matteotti_Via dei Gerani.

Vie di attraversamento secondarie di quartiere: Via Giotto-Perugino; Via Molinello–Cilea; Via U. Giordano; Via Monteverdi–Pasubio–Castelfidardo; Via Cavallotti; Via Pisacane; Corso II Giugno; V.le Anita Garibaldi; Via Tolomeo.

Vie di quartiere: Via Carpaccio;Via Tiepolo; Via Reni; Via Caravaggio; Via Piero della Francesca ecc; Via Donizetti; Via Montello; Via Zampettino; Via Cimarosa; Via Respighi; Via Frescobaldi; Via Paisiello; Via Boccherini; Via Mascagni; ecc; Via Marche; Via Venezia; Via Lamarca; Via Feltrini; Via Amendola; Via Gramsci; Via Bolzano; Via Firenze; Via Bari; Via Pescara; Via L’Aquila; Via Trento; Via Cartesio ecc; Via Toscana; Via Umbria; Via Lazio; Via bassi; Via Abruzzi; Via Puglie; Via Basilicata, ecc.

Green connection: Viale dei Pini–Rovereto–Fosso di S.Angelo; Via Piave– Paisello–Via Pizzetti–Pierelli–Parco della Pace; Piazzale Moranti-Giardini Moranti-Via Corridoni-Piazzale della Stazione–Fossato Rocca Roveresca; Mura Urbiche ad est–Percorrimisa.

Successivamente, l'analisi ha previsto lo studio del reticolo dei percorsi ciclo-pedonali e delle loro criticità.

Le piste ciclabili attualmente esistenti coprono una lunghezza complessiva di circa 8 km (vedi carta), che in base alle previsioni del Piano Urbano del Traffico (PUT) sarà portata a 21 km.

Esistono alcuni itinerari principali, che costituiscono l’ossatura della rete ciclabile, in quanto garantiscono la maggior parte dei collegamenti frequentati quotidianamente dai pendolari, come i percorsi che collegano il Ciarnin, la Cesanella, Borgo Molino e il

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Lungomare Da Vinci con il centro, ma esistono, al contempo, delle zone che non sono servite da percorsi ciclabili (AAVV, 2010).

Particolarmente critici, infatti sono i quartieri in cui non esiste una pista ciclabile per raggiungere il centro città ed in cui gli utenti sono obbligati a transitare su strade a forte flusso veicolare (Via Po, S.P. Arceviese, S.S. Corinaldese). Inoltre, anche là dove sono presenti, le piste ciclabili presentano numerosi punti di discontinuità.

Infatti, esse non solo non costituiscono una rete efficiente in grado di collegare e connettere i diversi punti della città, ma laddove, tra l’altro, non si interrompono bruscamente, versano in condizioni davvero precarie.

Molto spesso, infatti, le piste ciclabili sono rappresentate da semplici strisce colorate a lato della carreggiata carrabile o poste addirittura su marciapiedi, di per se già non adeguatamente fruibili.

Nella maggior parte dei casi, se non nella totalità, infatti, l'analisi ha evidenziato la mancanza di separazione tra le diverse sedi stradali, pertanto la sicurezza di percorrenza risulta piuttosto limitata.

Sicurezza carente anche nei marciapiedi, in quanto troppo frequentemente essi non sono risultati di larghezza adeguata, oppure presentano delle superfici deformate, dovute alla presenza di radici

Fig.40: Planimetria delle piste ciclabili esistenti e di progetto.

Fig.40: Esempio di pista ciclo-

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di alberi, che non essendo stati messi a dimora in buche di idoneo volume, si sviluppano danneggiando la superficie di asfalto che trovano a ridosso della buca.

La situazione peggiora laddove addirittura i marciapiedi e le piste ciclabili non esistono, ma la strada è ugualmente frequentata da pedoni e ciclisti, che pertanto mettono a repentaglio la propria vita quotidianamente.

Succede anche, purtroppo, che in alcuni casi, le piste ciclabili non siano visibili o riconoscibili, dunque gli utenti percorrono la carreggiata adibita a mezzi a motore. Sono queste le maggiori criticità che l'analisi del reticolo ciclabile ha messo in luce. Debolezze e criticità sono state però anche segnalate ed evidenziate nel Rapporto conoscitivo al Piano Urbano del Traffico (PUT), il quale individua come criticità l'elevata presenza di traffico di attraversamento improprio dell’abitato, anche costituito da mezzi pesanti, che lambisce il centro storico, un’accessibilità a luoghi frequentati da utenti vulnerabili (es: bambini nelle scuole), svolta in condizioni di eccessiva promiscuità con i flussi veicolari, una discontinuità della rete ciclabile e delle difficoltà di protezione dei ciclisti presso importanti intersezioni e lungo le strade provinciali (es. Corinaldese ed Arceviese, ecc.) ove non sono attrezzate fasce ciclabili a lato strada, un’incidentalità stradale significativa, con particolare concentrazione lungo l’asse costiero, un sistema della sosta saturo nelle punte estive e con alcuni deficit puntuali per servire efficacemente l’area pedonale ed, infine, l’accesso e l’interscambio con i servizi ferroviari e i servizi di trasporto collettivo condizionato da alcuni limiti fisici e funzionali.

Quanto specificato nel PUT, quindi, dimostra come la situazione del sistema infrastrutturale non sia così rosea, ma al fine di ridurre le problematiche emerse, il PUT, tra le tante, suggerisce, per esempio, di ampliare e potenziare la rete ciclabile, nonché di creare delle isole ambientali, al fine di integrare il progetto stradale con quello del verde (AAVV, 2010).

Diverse comunque sono le iniziative che l'Amministrazione Comunale ha promosso per cercare di migliorare la mobilità urbana. In particolare, si segnalano importanti misure, come il potenziamento del trasporto pubblico e la simulazione informatica nella gestione delle scelte per l'organizzazione del traffico veicolare cittadino, nonché iniziative come il bike sharing, cioè il noleggio gratuito di speciali biciclette di proprietà comunale, dislocate in vari punti strategici della città e disponibili sia per i residenti, sia per i turisti, e il mobility game, cioè un progetto che intende

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sensibilizzare i bambini relativamente alle questioni ambientali e, in particolare modo, all'importanza dell'utilizzo dei mezzi di trasporto sostenibile.